di Marco Ricci
Il presidente del Cosmari, Daniele Sparvoli, si è dimesso. La decisione, presa questa mattina, segue di poche ore la decisione assunta a notte fonda dai sindaci del Partito Democratico i quali, dopo una lunga riunione, hanno individuato in Graziano Ciurlanti – ex presidente di Apm e attuale presidente di Macerata Cultura – il candidato per la prossima presidenza del consorzio per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, scaricando di fatto Sparvoli per cui, fino a pochi giorni fa, non sembravano esserci apparenti problemi per una riconferma. Negli ultimi tre anni Sparvoli aveva infatti incassato diversi importanti risultati, dall’apertura della discarica di Cingoli, al contenimento dei cattivi odori prodotti dall’impianto di trattamento dei rifiuti organici, all’acquisizione di Smea, all’ottenimento da parte della Provincia di Macerata della gestione in-house, cioè pubblica, del servizio per i prossimi quindici anni, fino al compimento di tutti gli impegni necessari all’imminente trasformazione societaria. Passaggi spesso accompagnati da frizioni ma che alla fine avevano visto l’assemblea dei sindaci ratificare quasi sempre all’unanimità le proposte portate al voto dal presidente. Risultati importanti, quelli ottenuti da Sparvoli, ma che non sono stati sufficienti a superare i giochi della politica consumati, in buona parte, nello schieramento dei sindaci del Partito Democratico.
Se negli ultimi tre anni la gestione del Cosmari ha dovuto affrontare anche momenti difficili – non si può non ricordare ad esempio la riaccensione dell’inceneritore e il successivo spegnimento definitivo a causa delle emissioni di diossina nel 2013 o i problemi autorizzativi legati agli ultimi due impianti costruiti – resta difficile imputare a Sparvoli – stretto tra l’altrui gestione tecnica degli impianti e le volontà dei sindaci – l’insorgere di tali problematiche. A sfavore di Sparvoli ha però in parte pesato, oltre ai rapporti non sempre facili con alcuni amministratori, l’iniziale indicazione – poi modificata su pressione dei Comuni di Tolentino e di Civitanova – di non abbassare per il 2015 le tariffe quanto di abbattere l’indebitamento del Consorzio, uno dei punti più critici degli attuali bilanci e su cui, in alcuni casi, si sono levate delle perplessità sulla gestione di questi ultimi anni.
Forse più che le analisi del lavoro svolto hanno influito sulla scelta dei sindaci del Pd gli equilibri e le logiche territoriali tipiche della politica le quali, molto spesso, poco hanno a che fare con quelle legittime considerazioni sulla competenza o meno di chi riveste ruoli pubblici. Basti, pensare, a questo proposito, alle iniziali resistenze da parte dei sindaci verso l’introduzione nel nuovo statuto del requisito di provata competenza richiesto da qui in poi agli amministratori. Dai sindaci, forse, ci si poteva attendere un’analisi a tutto tondo delle necessità e della gestione di una società che, in Provincia di Macerata, è diventato uno dei soggetti economicamente più rilevanti.
Se da una parte hanno pesato le intenzioni di Macerata nel voler esprimere il presidente del consorzio, dall’altra non sono stati da meno i non facili rapporti tra Sparvoli e il vice sindaco di Civitanova, Giulio Silenzi, insieme alla volontà di cambiamento espressa dal sindaco di Recanati, Francesco Fiordomo, una volontà legittima in parte recepita anche dal centrodestra ma che mal si concilia con la conferma, nell’estate del 2013, del direttore tecnico del Cosmari, Giuseppe Giampaoli, per ulteriori cinque anni. Una scelta oggi di voltare pagina che stona anche con le diverse proposte che vennero messe sul piatto solo lo scorso anno quando, in riferimento alla trattativa Smea-Cosmari, i punti fermi delle parti sembravano essere i ruoli di Giuseppe Giampaoli e dell’ex direttore di Smea, Stefano Monachesi, non esattamente due nuovi della gestione dei rifiuti.
La riconferma di Sparvoli, il cui nome era appoggiato anche dai sindacati, non avrebbe probabilmente trovato troppi ostacoli tra i sindaci di centrodestra i quali – anche nelle parole a noi rilasciate ieri dal primo cittadino di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi – hanno sempre riconosciuto al presidente dimissionario un ruolo super-partes, nonostante momenti anche di contrasto. Sparvoli, le cui dimissioni sembrano un atto di orgoglio, resterà in ogni caso l’unico presidente ad aver svolto la sua carica a titolo gratuito.
Più che rabbia, le parole che Daniele Sparvoli ha messo nero su bianco nella sua lettera di dimissioni esprimono infatti amarezza e in parte incredulità. “Alcuni sindaci mi hanno chiesto di accettare di proseguire per un secondo triennio alla luce degli obiettivi raggiunti – ha scritto l’ex presidente – ma la personale soddisfazione è annullata dal fatto che taluni, di peso societario non trascurabile ed afferenti alla mia medesima componente politica, hanno però ritenuto che la mia presidenza dovesse concludersi alla prossima Assemblea.” Dunque le motivazioni che hanno portato alle dimissioni. “Sarebbe troppo imbarazzante presiedere una assise assembleare che corre il rischio di essere densa di ipocrisie nei miei confronti e nel corso della quale dovrei assistere al personale abbattimento generato dal cosiddetto fuoco amico o da chi gestisce il potere locale da un quarantennio.” Difficile, a questo proposito, non leggere un riferimento proprio a Silenzi. Quindi, da parte di Sparvoli, sono venuti i ringraziamenti alle maestranze del Cosmari, ai consiglieri di amministrazione, a coloro che” hanno ricambiato il mio affetto nei loro confronti e che mi hanno sostenuto ed aiutato nel corso di questi anni.” Da noi interpellato, l’ex presidente ha espresso comunque la propria soddisfazione per i risultati raggiunti. “Mi sono trovato a guidare una nave in mezzo alla tempesta, a fatica l’ho condotta in porto con l’aiuto di un valido equipaggio e l’ho saldamente ancorata alla banchina – ha detto – Ho fatto il mio dovere, sono soddisfatto, ora scelgo di scendere ed andarmene da solo senza attendere ordini dall’armatore.”
Venendo all’ormai più che probabile nuovo presidente, il nome di Ciurlanti – proposto dal sindaco di Macerata – è stato posto all’attenzione del centrodestra.Nessuna delle due parti vorrebbe comunque creare tensioni o divisioni tra i comuni soci, mirando invece a un’amministrazione del Cosmari che anche per il futuro sia il più possibile coesa. I due schieramenti avrebbero inoltre concordato di non indicare amministratori comunali nel prossimo Cda e di non proporre nomi in qualche modo provocatori. Oltre a Graziano Ciurlanti il centrosinistra dovrà indicare un altro consigliere di amministrazione, si immagina una donna. Ai sindaci di centrodestra, invece, spettano i rimanenti tre nomi sui cinque membri del nuovo Cda. Tra questi, uno sarà molto probabilmente espressione di Tolentino e l’altro di Cingoli, i Comuni dove si insediano rispettivamente gli impianti di trattamento e la discarica. Il 27 di questo mese, a meno di inconvenienti, si arriverà alla ratifica definitiva dei nuovi incarichi, con un’unica lista che, per risultare vincente, dovrà avere a favore i tre quarti dell’assemblea. A partecipare al voto i sindaci di tutti i comuni soci.
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Dalla Pluriservizi passa alla Cutura per poi, tra poco, sembra che passera al Consosrzio Rifiuti…
Tre campi d’azione totalmente diversi.
Tre modi di operare diversi, tre governance diverse, tre aziende profondamente e sostanzialmente diverse…+
Avevamo un genio fantascientifico a Macerata e non ce ne siamo mai accorti: chissà perchè uno così preparato e polivalente ancora non è stato chiamato a lavorare in qualche grossa azienda internazionale tipo Microsof, Coca-Cola, Del Monte…
Già chissà…
Ubi peior male cessat.
una brava persona per quello che l’ho potuto conoscere
Evidentemente non basta aver dimostrato una buone capacità di condurre il COSMARI per di più “a gratis”. Gli “appetiti” e le “vendette” continuano inesorabilmente ad avere la meglio. Dunque il risultato non può che essere questo. Secondo me, non aver aver riconfermato Sparvoli stata una cazzata sesquipedale.
Dall’ex sindaco di Camerino Dario Conti riceviamo:
Caro presidente Sparvoli, non ti preoccupare più di tanto. In questi tre anni, in cui il Cosmari passava particolari momenti di difficoltà, sei stato un bravo presidente e sei riuscito a tenere la sua barra al centro. Molti sindaci, come me, della passata consiliatura, ti hanno stimato e sostenuto, senza condizionamenti per il lavoro che svolgevi. Sappi che diversi sindaci del Pd molto spesso non sanno quello che fanno. Mi auguro che ripensino alla loro proposta e insieme a tutti gli altri sindaci convergano sul tuo nome, in questo momento di trasformazione del Cosmari. Pensino anche di inserire nel nuovo CdA un rappresentante del camerinese, da qualche tempo assente e non ci si spartisca la rappresentanza nel CdA con il bilancino partitico vecchia maniera se si vuole riacquistare la fiducia dei cittadini. I tempi sono radicalmente cambiati”.
renzi, perdona i sindaci del pd perchè non sanno quello che fanno…
Ecco perché l’Italia va male non si valuta la competenza ma solo la bandiera politica, spero che il prossimo presidente sia a costi zero come Sparvoli
@ cerasi
Fileni non sarà Coca Cola ne’ Microsoft e neppure Del Monte , Ma per fare l amministratore li da diversi anni e con ottimi risultati
Qualche merito lo avrà pure…
Mi piacerebbe cmq capire se nell universo intero poteva mai esistere un qualsiasi soggetto immune dalle tue sempre e comunque costanti critiche a tutto e a tutti.. ..
E che cavolo non ti sta mai bene una cippa ..
Buon Natale quasi fatto .
Del dott.Sparvoli pur a volte non condividendo alcune scelte aziendali che comunque sono state scelte di tutto il CDA e condivise sempre dall’assemblea consortile è corretto anche dire che in questi anni difficli per il Cosmari ha avuto comportamenti e fatto scelte coerenti e improntate in primis all’interesse generale e nella difesa di questa importante struttura pubblica.
Il dott. Sparvoli bene ha fatto a dimettersi e lo ha fatto con grande dignità davanti a quanti in particolare davanti a settori del centro sinistra e del centro destra che mal sopportavano le politiche del Cosmari.
Attacchi molte volte strumentali e non disgiunti dalla corsa alla poltrona in un contesto di posizionamenti in vista delle elezioni comunali nel comune di Macerata e di quelle regionali.
Mi sembra che il cittadino o quantomeno il sottoscritto non abbia mai avuto il piacere di leggere un piano industriale in occasione almeno delle ben note vicissitudini che nel corso degli anni hanno contraddistinto i cambiamenti o il superamento delle varie problematiche della azienda COSMARI . Sin dalla costruzione del cosiddetto inceneritore e …dopo circa venti anni .. a partire dalla sua messa in funzione ….si sono registrati quel che più di inaudito si potesse immaginare sul piano industriale perchè questa azienda venisse in qualche modo bloccata . In altre città esistono impianti che non recano alcun problema e peoducono risorse mentre a Macerata – sarà un caso- tutto ciò non deveva e non può avvenire ; dal punto di vista industriale già questo esordio e questo continuo tourbillon che sa di capestro per chiunque si fosse trovato nella disavventura di gestire una azienda dove molti sembrano voler intingegere il dito e non vogliono assolutamente che si tratti la materia monnezza sul piano aziendale ed imprenditoriale , mi fa pensare solamente che la monnezza è purtroppo sempre un campo fertile per l’Autorità Giudiziaria Penale e contabile. Sappiamo tutti che cosa ha rappresentato in passato e per circa venti anni per Macerata il business della MONNEZZA e mi fermo quì . Ora si disarciona un Presidente Cosmari ( da parte di chi in realtà non si sa ) senza conoscerne le ragioni o delle pur fittizie motivazioni perchè dei pinchi pallini così hanno deciso nelle segrete stanze . Forse anche la Presidenza del Cosmari rappresenta un punto di appoggio dal punto vista della visibilità elettorale ? A Macerata si è sempre costretti ad immaginare .. a sospettare ….. poi la colpa di chi è ? Della Curia , della Massoneria … ma no la colpa è di mammasantissima .. Ma …
Passi per Silenzi che cerca ancora di dimostrare di avere un peso politico, passi anche per Corvatta di cui le capacità amministrative sono ben conosciute, passi per Carancini che non dubita a ripresentarsi candidato sindaco, ma che nella nostra provincia ci siano altri sindaci appartenenti allo stesso gruppo di “ fuoco amico “ come lo definisce Sparvoli, è veramente un ” de profundis” alla locale politica del PD. Unica nota positiva per gli amministrati da costoro è che adesso sanno con assoluta certezza di avere a che fare con tanti piccoli “ Silenzi “, maestro del menefreghismo e dell’opportunismo. La malmignatta dopo aver tessuto la rete, ha aspettato le ingenue ( si fa per dire) mosche che vi rimanessero invischiate. Buon pranzo “vedovo nero “.
L’acquisizione della Smea e dei relativi dirigenti costa molto più di un gettone da presidente. Lo faccio presente all astronauta ignorante
L’uomo giusto al posto giusto. !!!!!! D’altra parte il miglior amico di Launo !!!!!!
Fate vomitare !!!!!!
@ Franco Larana
E chi ha detto che è un incapace?
Io ho scritto altro, ma sembra che lei non abbia colto.
E lasci stare cippalippa che nulla c’entra