L’utilizzo del microchip nel sistema di gestione dei rifiuti comincia a dare i primi frutti a Porto Recanati dove gli uomini della Polizia Municipale del comandante Sirio Vignoni hanno intensificato i controlli in collaborazione con personale del Cosmari. Sono state ben 22 le multe elevate in tre giorni per il difforme conferimento dei rifiuti porta a porta grazie alla lettura del microchip. La Polizia municipale fa sapere che questi servizi si intensificheranno nelle prossime settimane.
Il direttore del Cosmari Giuseppe Giampaoli precisa il funzionamento e le caratteristiche del sistema: «La raccolta con microchip, attivata con successo da oltre due anni a Petriolo e in molti altri comuni italiani, prevede l’inserimento di una piccola antenna nei sacchetti gialli e blu, in posizione tale da lesionare tutto il sacchetto se qualcuno prova a staccarla.
Agli utenti inseriti nei ruoli comunali viene inviata a casa una tessera personale, con codice di identificazione, che servirà per tutti i ritiri successivi dei sacchetti gialli e blu.
Al momento della consegna dei rotoli dei sacchetti, un palmare abbina quel rotolo (con i microchip) a quel preciso utente.
Poi quando questi riconsegna il sacchetto pieno, al momento del conferimento sull’automezzo di raccolta, un impianto rileva il codice (assolutamente anonimo), trasferendolo ad una banca dati.
Non esiste alcuna violazione della privacy in quanto il sistema rispetta tutte le disposizioni di legge e del garante della privacy. Infatti il nostro sistema è testato e opera solo con codici perfettamente anonimi e quindi non riconoscibili; in nessun passaggio figura mai il nome dell’utente, per cui dall’abbinamento iniziale utente/codice, fino alla rilevazione dei sacchetti, tutti gli strumenti di lettura indicano solo un codice alfanumerico a barre.
L’abbinamento sarà possibile per la parte sanzioni solo da parte delle autorità di polizia (vigili urbani), e per la parte tariffaria dall’Ufficio Tributi, già soggetto alla normativa sulla privacy.
Nessun pericolo di contaminazione dei sacchetti e di confusione, ad esempio per l’accidentale perdita di qualche sacchetto dal mezzo, in quanto lo stesso è già stato letto al momento della raccolta, per cui non può essere addebitato all’utente proprietario ogni fatto che si verificasse dopo il conferimento sui nostri automezzi.
Peraltro il sistema consentirà non certamente e non solo di controllare la corretta gestione dei rifiuti sulla base del regolamento comunale, ma anche di fornire dati sul grado di raccolta differenziata per la determinazione della tariffa puntuale: più si fa raccolta differenziata, più si abbatterà la parte della tariffa variabile. Questo è un modo di operare finalmente giusto per gli utenti virtuosi».
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ok ma dopo non si paga piu la tassa sui rifiuti ?????’
Contaci Valentino 😛 … anzi… si paga di piu’ perche’ dobbiamo pagare la nuova tecnologia che sta dietro a questo nuovo tipo di controllo…
la domanda che mi pongo è la seguente: e se uno mette l’immondizia in un sacchetto normale e la butta nel fosso, col microchip a chi individui? Così si multa comunque il volenteroso che magari ha commesso un errore mischiando magari qualcosa, specialmente se è un cittadino anziano, mentre il furbetto o strafottente come sempre la fa franca. In Italia si persegue chi comunque prova a rispettare le regole magari commettendo un errore, e poi chi trasgredisce sempre e comunque la fa franca. E’ come l’evasione, si multa chi su 100 scontrini ne omette 5, mentre chi èinvisibile al fisco ovvero che su 100 prestazioni omette tutti gli scontrini, nel 95% dei casi la fa franca. Qui se non ho capito male si incentiva a usare sacchetti anonimi e a gettare l’immondizia nei campi, perchè una volta che ci si è disfatti dell’immondizia il gioco è fatto. Chi invece perde tempo a differenziare rischia di beccarsi un verbale. Magari ho capito male
…. e pensare che basterebbe pochissimo per fare la differenziata, senza errori, senza multe e menate varie. Rimettere cassonetti, magari come hanno fatto città più all’avanguardia di noi cassonetti interrati, con accesso tramite tesserina o chiave magnetica e bilancia incorporata. Più il cittadino porta spazzatura differenziata (anche all’isola ecologica e nei ritiri di materiali ingombranti dalle abitazioni) e meno paga. Si parte da una tariffa esagerata, tale da invogliare anche il più pigro dei cittadini e man mano si scala in base alla qualità della spazzatura. Ecco a cosa dovrebbe servire il chip nei sacchetti, perché ora che si diffonde la voce delle multe, ai voglia a sacchetti nei campi e nei fossi o fiumi, come diceva “titolabieno”. Si eviterebbero file di veicoli in coda a camion inquinantissimi dediti alla raccolta porta a porta e si potrebbero usare le risorse umane risparmiate dal porta a porta per rifinire il lavoro di divisione dei materiali di spazzatura. Io ho cercato sempre di raccogliere, differenziando quello che si poteva, da 30 anni, e ora mi spiace vedere tutti quei sacchetti il giro per le strade; fanno tanto “Napoli” senza offesa per la bellissima città. Spero questo commento sia utile a chi può e dovrebbe fare qualcosa per far funzionare qualcosa in Italia.
sai quanti sacchetti indifferenziati si troveranno lungo le piazzole della superstrada
L’unica soluzione possibile per affrontare il problema non è la raccolta differenziata, ma la riduzione graduale e costante della produzione di rifiuti.
Ma i nostri politici non hanno gli attributi (o le capacità o la libertà) anche solo – ad esempio – di impedire che ci riempiano le cassette di pubblicità, che poi dobbiamo smaltire a nostre spese.
Per questo è necessario che la popolazione prenda direttamente le decisioni necessarie.
il rispetto dell’ambiente dovrebbe essere consolidato nell’essere umano, ma mi sa proprio che questa parola abbia difficoltà di esistere ultimamente……, purtroppo molti non fanno la raccolta differenziata xchè non sono motivati, probabilmente se si riducessero le tasse a chi fa la raccolta differenziata ci sarebbero maggiori risultati………..chi più ricicla meno paga!!!!!!! allora vedrete che i risultati inizieranno ad esistere.visto che questo sarà un’utopia, xchè non si iniziano a fare multe in tutte le città??????? A macerata esistono ancora i cassonetti dell’indifferenziata, quando inizieranno ad eliminarli e fare la raccolta porta a porta?????
Io ho visto che si trovano sempre nuove soluzione per far pagare più multe, non bastano le tasse, i comuni cercano di far cassa in questo modo, autovelox, microchip e basta ma in cambio cosa abbiamo? Comuni più sicuri? Strade senza buche? Migliori servizi? No solo tasse e basta. Prima cosa la differenziata la devono far tutti in Italia, io non voglio pagare anche per le regioni del Sud, seconda cosa mi stupisce proprio che certi comuni di sinistra che vorrebbero legalizzare tutto quando gli fa comodo e poi mettono pure i chip sui sacchetti dell’immondizia per far cassa. Secondo me dovremmo iniziare a fare una rivoluzione e non pagare più niente e mandare tutti a casa, vedrete come riprende l’economia!!!!
classico esempio di Comune LADRO! vaglielo a spiegare alla vecchietta di 85 anni che ha buttato 10 centimetri di carta nel sacchetto della plastica e fategli una bella multa da togliere nella pensione di 400 euro! LADRI!
…altro che Napoli!!!! ….lungo le nostre strade è pieno di immondizia e i sacchetti abbandonati sono in FORTE aumento!!!! ….a volte vorrei fermarmi a raccoglierli per fare una buona azione , invece poi lascio correre. …..poi passano i “tagliaerbe ” che anzichè raccoglierla , la triturano insieme alle erbacce!!! …..che schifo di mondo!!!!