Ha aspettato il ritorno dalle ferie in Russia prima di rispondere alle polemiche che, proprio nella settimana in cui è stato assente, hanno investito il “suo” Cosmari. Daniele Sparvoli, presidente del Consorzio che si occupa dello smaltimento dei rifiuti in provincia, ha ascoltato le voci che si sono alzate dopo lo sforamento registrato nel luglio scorso (leggi l’articolo) e ha risposto, in primis sul futuro dell’inceneritore. Secondo Sparvoli «il fermo forzato e la prolungata inattività dell’impianto ne hanno accentuato il deterioramento». Per cui riaccendere il camino dove vengono bruciati i rifiuti che non possono essere differenziati potrebbe non essere una soluzione praticabili, visti costi e tempi per rimettere a punto l’intero sistema. Secondo Sparvoli «15 mesi di inattività dell’inceneritore hanno comportato uno scompenso di 2,5 milioni di euro a causa del maggior costo per l’abbancamento in discarica e minori ricavi per la produzione di energia elettrica: comunque il tavolo tecnico convocato per il 3 settembre dovrà fornirci tutte le coordinate del caso e conseguentemente renderemo pubbliche le conclusioni».
Gli sforamenti sono stati registrati nonostante il montaggio di nuovi filtri che avrebbero dovuto rendere più sicuro l’inceneritore, e ci si è lamentati anche dei costi affrontati per installarli: «lo dico una volta per tutte – prosegue Sparvoli – i quasi due mesi di riaccensione hanno pressoché coperto i costi sostenuti per i filtri, non ci sono stati quindi sprechi come si vuol far credere. Chi ci attacca su questo argomento vuol speculare politicamente o come il sindaco di Macerata vuol distogliere l’attenzione dal fallimento economico nella gestione dei rifiuti della propria città».
Il presidente del Cosmari se la prende dunque con Romano Carancini e con «il ritardo accumulato nella differenziata negli ultimi 4 anni che, con il ben noto maggior costo per alcuni dipendenti Smea, sono costati ai maceratesi una cifra enorme. Senza contare gli interessi accumulati ed il costo dei conteziosi persi per i ritardati pagamenti al Cosmari disposti dalla recente sentenza del Tribunale». Sparvoli rincara la dose, accusando il sindaco di Macerata e il suo collega di Pollenza, Monti, di «non perdere occasione per alimentare psicosi generale sulle popolazioni residenti. Dopo la loro recente conferenza stampa ci hanno chiamato alcuni cittadini convinti di avere avuto un malore a causa della diossina, e l’inceneritore era spento da due settimane. Sono convinto che se acquistassimo Smea alle loro condizioni tutto si calmerebbe, ma all’ultima assemblea consortile l’intervento di Carancini ha puntato palesemente alla giustificazione dei maxi stipendi dei 5 apicali che i sindaci del Consorzio non vogliono digerire, allontanando ancora una volta imprudentemente la possibilita’ di successo dell’operazione». Sparvoli risponde anche all’onorevole Irene Manzi e al consigliere regionale Angelo Sciapichetti, intervenuti sulla questione Cosmari, definendo il loro giudizio «alterato da una logica velatamente campanilistica. Vorrei vedere loro – dichiara Sparvoli – ed altri novelli censori governare una macchina complessa e delicata come il Cosmari, in totale assenza di indennità di carica e rischi palesi, come nel mio caso, di doversi difendere da responsabilità delle quali in caso avverso non si e’ direttamente responsabili. Il nostro cda come ben noto e’ da tempo dimissionario, ma da quando sono state eliminate le indennità di carica non vedo code davanti al Cosmari per fare il Presidente».
Quella del Cosmari, insomma, sembra essere una questione prevalentemente politica. E la salute dei cittadini?
«I residenti sono gli unici soggetti di cui ho pieno sincero rispetto e per i quali mi dolgo in relazione alle giustificate preoccupazioni che sono costretti ad affrontare. Nondimeno il mio punto di riferimento circa la tutela della loro salute è rappresentato dai soggetti istituzionali Arpam ed Asur che ora come in passato rassicurano sulla totale assenza di condizioni realmente nocive e sono convinto che ciò verrà confermato dall’indagine epidemiologica per la quale ci siamo spesi. Per i cattivi odori mi sembra che sia stato ridotto notevolmente il disagio e l’impiantistica realizzata sta dimostrando l’efficacia della scelta, situazioni episodiche sono risultate o inevitabili o frutto di qualche disattenzione. E l’ingegner Giampaoli – conclude Sparvoli – da tempo conosce quanto sono intransigente e rigido riguardo queste ultime».
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Sparvoli –
trasferisca la sua famiglia se ne ha una
a non piu di 100 metri dal suo
impianto sicuro , non la allontani per due anni
dalla riaccenzione del suo sicurissimo gioiello
e forse dopo ne riparliamo –
I valori sono fuoricontrolli – lui se ne sta beatamente in Russia
pero’ il colpevole e’ Carancini _ che ha preso per una volta
unadecisione da Premio Nobel .
Che faccia tosta ……..
In tutte le liti sulla Cosmari quali e quanti interessi si nascondono? diversamente non si riesce a comprendere questo “ACCANIMENTO TERAPEUTICO”.
Sparvoli denota per l’ennesima volta scarso acume politico, scarse competenze tecniche e di gestione. Siamo stufi di sentire quotidianamente queste battaglie campanilistiche insulse che distolgono solo l’attenzione dalla reale questione! La salute dei cittadini in primis, sempre!! Sparvoli e Giampaoli si facciano da parte, hanno combinato fin troppi danni. Giusta l’affermazione di Stellone…lor signori portino i loro familiari a vivere al COSMARI per due anni…..poi ne riparliamo!
L’Arpam ha detto due settimane fa che il “nostro” impianto di cui lei e presidente ci stava avvelenando (e i sensori del camino che dicevano?….dove sono le registrazioni obbligatorie per legge?… nessuno le verifica?…. tutti in ferie stanno?)Per quanto concerne i cattivi odori , se solo odori sono, dipende da come si quantificano le “episodiche” emissioni … io sento che ogni volta che il vento tira da ovest, la sera e la mattina a casette Verdini si sentono e come questi cattivi odori. Comunque concordo che il cda di un simile impianto dovrebbe abitare con la propria famiglia nei pressi dello stesso per essere credibile.
Se si sprecano i soldi dei cittadini per tenere in piedi Smea con stipendi di dirigenti a livelli assurdi, si direbbe a macerata (non quella di adesso),” ma c’adè la fiat?”. La nostra città, che diversi anni addietro era una delle più pulite d’italia oggi, ad essere gentili, fa schifo e, non sono l’unico a dirlo, c’é un disservizio che supera lo schifo. O le cose di fanno o, chi dovrebbe farle, se ne vada, l’8 settembre é vicino, rammentiamo 70 anni fà “tutti a casa”.I diritti dei cittadini debbono essere rispettati, a parte la logica, lo dice anche la costituzione.
Chi scrive è una familiare delle persone citate nei commenti! Sono stata spesso al cosmari, non ci abito é vero, ma non l’ho mai reputato un luogo dal quale fuggire! Come ogni azienda non è semplice da gestire, ma è fatta di gente che con impegno e correttezza tutti i giorni vanno a lavorare cercando di fare il loro meglio! La gente dovrebbe far un giro all’impianto e anzi capire come funziona davvero il riciclaggio e lo smaltimento dei rifiuti, spesso si sparla di ciò che non si conosce! Non esistete nessun pericolo per i cittadini o credete che anche le persone che lavorano li da più di vent’anni vorrebbero minimamente rischiare la loro salute?! La verità è che non bisogna credere a quello che si legge sui giornali, spesso è solo un gran giro di mazzette, lotte politiche e corruzione! È questo va a discapito della brava gente che per il loro lavoro trascurano anche famiglia e vita personale! Lasciamo che i politici facciano i politici e non cerchino di rovinare la vita delle persone solo per il loro interessi, che in nessun dipendente del cosmari c’è la ragione a far del male in primis ai cittadini e a loro stessi! I politici sono i primi che trattano i propri cittadini come burattini facendo terrorismo! spero solo che ognuno faccia il proprio lavoro nel modo migliore e nella maggior serietà possibile, dirigenti e politici!
Non me ne vogliamo i soggetti in questione, ma ormai sembra veramente di essere all’asilo:”tu brutto! No, brutto tu!”. Invece di guardare i fallimenti degli altri ognuno dovrebbe riflettere sui propri ed agire di conseguenza. Sparvoli non sta lì per caso, qualcuno c’è l’ha messo. E guarda caso tra quel qualcuno ci sono anche alcuni di quelli che oggi gridano allo scandalo.
Si possono dare tutti i torti alle considerazioni di Sparvoli in merito alla levata di scudi di Carancini? Forse se il Cosmari avesse acquistato la Smea alle condizioni della nostra Giunta davvero non ci sarebbero stati distinguo. Sta di fatto, però, che la realtà è una cosa e i sogni sono un’altra cosa. E i fatti – così come si sono messi (col mancato acquisto della Smea) – hanno spalancato la strada al rilancio delle quotazioni del sindaco che, in questa vicenda, quasi naturaliter ha preso la posizione che ha. Noi cittadini, caro sig. Sparvoli, stiamo dalla parte del nostro sindaco. O meglio, è lui che a questo giro sta fattivamente dalla nostra parte. Vuole rifarsi la verginità politica? Vuole far dimenticare il nulla di questi anni? Vuole annegare i fallimenti amministrativi, anziché nella piscina che non si farà, nel camino che non ripartirà? E’ un politico. Ne ha facoltà. A noi cittadini per una volta va bene.
Il Sindaco Carancini ha perfettamente ragione. Non può non battersi per difendere la salubrità dell’ambiente e la salute dei propri cittadini e non solo.
Il Presidente del Cosmari non “divaghi” e risponda entrando nel merito della questione: perchè si sono verificati gli sforamenti di diossina e furani nonostante il montaggio di nuovi e costosi filtri che avrebbero dovuto rendere più sicuro l’inceneritore?
La sig.ra Mia Porto ha fatto una considerazione tenendo conto solo del suo interesse, di sicuro non vive nei dintorni del cosmari e dagli esami effettuati, ripeto “esami” non chiacchiere, il cosmari sta ed ha messo in pericolo la salute di centinaia di cittadini.
gentile si.ra Mia, concordo con Lei quando parla delle cause dei problemi legati all’impianto del cosmari e penso come lei che la soluzione passa da una responsabilizzazione delle forze in gioco. non sono d’accordo con Lei quando parla di chi legge queste notizie come di sprovveduti in balia dell’informazione. Difatti oggi bastano millisecondi per accedere a tutte le informazioni su furani diossina NoX CO O2 …. su filtri, catalizzatori, danni alla salute provocati da emissioni di fumi , stoccagio dei rifiuti e percolazioni, compostaggio. Si trovano altresì velocemente anche informazioni circa l’efficenza dei termovalorizzatori o presunti tali.
mi perdoni l’infervorimento, non ce l’ho ne con lei ne con quanti lavorano per fare si che le cose funzionino come dovrebbero, ma trovo grave l’offesa all’intelligenza deduttiva delle persone quando le dichiarazioni delle forze in gioco sostengono tesi contro i fatti accertati.
Davoli
eddai – scrive bene senza errori e forbitissimamente-
ma da sempre piu l idea di chi
solo per -” diamogli addosso ”
Ma da persona perbene – se la sente
veramente di perorare ancora una sola molecola inquinata
di tutto cio’ che riguarda la salute
di ognuno ????
Bene ha fatto Carancini a dire
no – no – no e basta —
Mi creda non sono asservito alla
demagogia ….e credo neppure
Carancini questa volta lo sia stato .
Lei ahime’ mi ha dato invece questa
sensazione …
dando con una mano una carezza e con l altra
un poderoso manrovescio …
Una cosa che vorrei capire è se cattivi odori = sostanze nocive. Non abito a Sforzacosta, ma ci passo ogni settimana, e anche con il camino spento l’odore è insopportabile. Qualcuno che si è occupato della vicenda mi dice che gli odori vengono soprattutto dalle balle stoccate all’aperto: è così? Se è così, allora chiudere il Cosmari non risolverà il problema, visto che da qualche parte una discarica bisognerà farla (per ora è Cingoli, ma ricordo ancora gli odori tremendi della Pieve, che alcuni del PD mi dicevano non essere poi così male…)
Non so se si tratti dello stesso tipo di impianto, ma al centro di Francoforte e a Colonia c’è un inceneritore, e non ricordo di aver sentito nessun cattivo odore. I tedeschi hanno rifiuti più profumati, o il nostro impianto non funziona? Chiuderlo è l’unica alternativa possibile? Non è possibile chiamare un gruppo di esperti, magari straniero, che ci dica come stanno le cose, che problemi individuano, che soluzioni si potrebbero adottare? Un giudice terzo mi sembra ormai indispensabile.
Carancini starà anche difendendo la sua città, ma certo è l’ultimo, con i costi e le inefficenze della Smea, a poter insegnare al resto della provincia come gestire i rifiuti. La sua idea è quella di buttare tutto in discarica: la strada perfetta per finire a breve come Napoli e Roma.
La questione è davvero seria e molto importante, soprattutto perché riguarda la salute delle persone, io però in tutto questo vedo la speculazione di chi si vuol fare pubblicità alle spalle di qualche altro…ma quando hanno eletto Sparvoli presidente, il sig. Sciapichetti dove stava? Ma Sparvoli di che partito faceva parte? Basta con queste lottizzazioni politiche è vero mettiamo delle persone competenti in determinati posti chiave ma non tiriamo il mattone e poi nascondiamo la testa e poi queste persone competenti mettiamole anche in altri posti e non solo al Cosmari. Io penso che Sparvoli abbia una propria professione e faccia quello che fa, pure gratis ma gli altri che protestano? Signori l’Italia va male perché siamo governati da certe persone che nella vita hanno fatto solo i politici di professione a scapito della nostra salute e della nostre economia. (Questo è un mio pensiero personale, potrei anche sbagliare)
Mi hanno accusato di essere anti Macerata, cosa infondata e non vera ho sposata nel 1978 una maceratese e non vedo l’ora di ristrutturare un rudere( di proprietà della famiglia di mia moglie) in via dei Velini. Carancini è una persona che stimo come molti consiglieri comunali. Ho piena fiducia in Sparvoli e Giampaoli, personalmente ero per non riaccendere più il camino, ma l’impegno era (votato dall’assemblea dei Sindaci) che quando si giungeva all’80% della differenziata provinciale si sarebbe posto fine all’impianto che brucia i rifiuti. Un buon compromesso se si pensa ai costi maggiori che i comuni affrontano ogni giorno per abbancare la frazione non riciclabile. Costi la cui responsabilità ricade su tutte le forze politiche che hanno gestite il COSMARI, Ma tante e onorevoli truppe non sono mai scese in campi per i costi dell’abbancamento fuori provincia. Ora anche un personaggio poco autorevole come il sottoscritto capisce che è pretestuosa la discesa in campo dei pezzi da 90 e tuti di Macerata e tutti del PD!, ho detto poco autorevole perché un esimio correligionario del PD mi rimprovera di essere poco autorevole in quanto io di grado inferiore essendo membro dell’assemblea provinciale e lui membro della Direzione provinciale, solo che l’esimio correligionario. non sa che un membro del provinciale è più importante di un membro della Direzione, in quanto il nostro statuto affida all’assemblea provinciale il compito di ” fare la linea politica del PD provinciale” alla Direzione di metterla in pratica, insomma l’esimio correligionario ai tempi del PCI sarebbero stato equiparato ad un addetto stampa e propaganda. scusate questa divagazione , ma questa storia comincia a stancare, in provincia ogni giorno chiude un fabbrica , ogni giorno sparisce un artigiano, ed ogni giorno si allunga la lista dei senza lavoro e noi dovremmo pensare a garantire i super stipendi a 5 Manager che nella loro città non hanno mai avviato la R.D. per incapacità o per non volontà non lo so , e non spetta a me dirlo , ma con quale pretesa pretendono essere super pagati? Dato che sempre l’esimio correligionario mi accusa di essere servile , vorrei dire che a Civitanova Marche , la R,D, è passata al 70% con due soli quartieri della città su sette o otto quartieri che abbiamo , e mi veniva di pensare quando la estenderemo a tutte le zone di Civitanova a quale percentuale arriveremo? Io Credo che il Sindaco Carancini sia capace, è un buon Sindaco lo ha dimostrato con lo sferisterio, ma con il supporto della SMEA non farà mai nulla di buono, la SMEA era funzionale a riempire il buco della discarica, ora che il buco è colmo la SMEA non ha ragione di esistere