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Quando sul palco sale Antonio Gismondi, il presidente della nuova Salvambiente, il sole si è già abbassato sulla parco immerso a ridosso del traffico di Sforzacosta. Già dal primo pomeriggio però i cittadini della frazione, a cui si sono aggiunti i rappresentanti del Comitato Salva Salute di Castelraimondo, quelli dei Comitati di Corridonia che conducono la loro battaglia contro gli impianti a biogas e l’Assessore Ubaldo Urbani, si godono la musica, le castagne e l’aria scanzonata di un pomeriggio in cui ciò che conta è la gioia per lo spegnimento definitivo dell’impianto di incenerimento del Cosmari. Una soddisfazione che traspare, dopo anni di battaglie e di lotte che affondano la loro radici alla fine deglianni ’80, quando le vie della frazione si riempirono di pupazzi bianchi vestiti di una maschera antigas. Un’atmosfera di festa che traspare subito nelle parole di Antonio Gismondi, quando inizia il suo breve intervento leggendo una comunicazione del presidente del consorzio Sparvoli. La lettera alla regione in cui si chiede di stralciare dall’Autorizzazione di Impatto Ambientale la linea di termovalorizzazione. La battaglia è vinta. Non senza polemiche, con molte frustrazioni vissute e tanta fatica. Dopo anni in cui le richieste del comitato e dei cittadini di Sforzacosta sono state pressoché ignorate da tutti. Dai politici, dai responsabili del Cosmari, a volte anche dai mezzi di comunicazione. “Ce la meritiamo questa festa”, ha gioito Gismondi prima di lasciare il palco al sindaco Carancini, “e noi questa lettera del Cosmari la incorniceremo.”
Per un pomeriggio le polemiche si vogliono tenere lontane, anche quelle in merito al progetto di un impianto per produrre gas dai rifiuti organici che il Cosmari intende realizzare in sostituzione della linea di incenerimento. Un impianto di nuovo limitrofo a una comunità che, tra incenerimento e cattivi odori, al Cosmari e a tutta la provincia ha già dato abbastanza. Preoccupazioni che si leggono però, oltre alla soddisfazione, nelle parole del sindaco di Macerata Romano Carancini. Punti fermi, come quello dei cattivi odori che in precedenza ci aveva già sottolineato il vicepresidente dell’associazione. Come l’altro relativo all’eco-indennizzo e su cui si sta impegnando un’altra militante del comitato, Eleonora Borroni la quale, insieme a Luca Menghi, ha simbolicamente raccolto la staffetta di chi, una generazione prima della loro, cominciò la lotta contro la linea di incenerimento.
“Non dobbiamo abbassare la guardia e proseguire la battaglia contro i cattivi odori”, ha così spiegato il sindaco Carancini, “perché non è possibile che i cittadini di Sforzacosta siano costretti, estate e inverno, a vivere con le finestre chiuse.” Oltre a mostrare tutta la sua soddisfazione per la chiusura dell’inceneritore, “un punto che avevamo inserito nel nostro programma e per cui tutti ci consideravano pazzi”, Carancini ha appunto ribadito nel suo breve intervento il problema dell’eco-indennizzo. Somme erogate per mitigare l’impatto del consorzio sulla cittadinanza e che, a parere del sindaco, “dovranno essere riviste essendo troppo sbilanciate verso altri comuni, mentre sono i cittadini di Sforzacosta i primi a pagare per la presenza dell’impianto.” Dopo un ringraziamento all’assessore Enzo Valentini, “che si è spesso tantissimo e che ha l’unico difetto di mettersi sempre in disparte”, Carancini ha concluso con un ringraziamento ai cittadini di Sforzacosta. E ai militanti vecchi e nuovi della Salvambiente “al cui impegno si deve questa vittoria.”
E’ stato davvero un pomeriggio di festa quello ha rallegrato Sforzacosta.Tra l’odore della castagne e le meravigliose e colorate creazioni artistiche prodotte con materiale riciclato. Plastiche e lattine trasformate in fiori e colori che lasciano sbalorditi a vederle, pensando oltretutto che tali creazioni sono di plastica e non di cristallo. Eppure, mentre la musica invita qualcuno a ballare, il presidente Luigi Travaglini dell’associazione Salva Salute di Castelraimondo chiede attenzione per la battaglia che sta conducendo quella comunità maceratese. Contro l’autorizzazione della Regione Marche alla realizzazione di un cementificio due volte e mezzo più grande dell’attuale e che potrebbe comprendere al suo interno l’unico inceneritore della regione. Un impianto autorizzato alla combustione dei combustibili solidi secondari. Qualcosa che, al di là delle definizioni, è poco di diverso dall’indifferenziata. “Ringraziamo la Salvambiente per l’appoggio e l’aiuto che ci hanno dato”, ci ha detto Travaglini, “Siamo qui per festeggiare la loro vittoria. Ma anche per far conoscere i nostri problemi.”
Mentre i bambini continuano a giocare, sui cittadini di Sforzacosta incombe la possibile realizzazione del nuovo impianto per la realizzazione di gas. Qualcosa indubbiamente di più moderno di un termovalorizzatore progettato decenni orsono, ma la cui realizzazione avrebbe forse richiesto una discontinuità nella gestione del Cosmari. Una gestione che, secondo le parole di buona parte di coloro che hanno partecipato oggi a questa giornata di festa, non è mai riuscita a instaurare alcun rapporto con gli abitanti di Sforzacosta. Ma oggi nella frazione è un pomeriggio di festa. Alle analisi sui licheni per la verifica della presenza di inquinanti proposte da Ovidio Urbani ci si penserà domani. Le castagne si cuociono ancora sulla fiamma e la musica di Celentano invita a buttare telefono, televisore – e perché no anche le preoccupazioni – una volta tanto dalla finestra.
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L’impegno premia , ci sia di insegnamento. Bravo Gismondi.
Grazie a DIO questa brutta storia è finita!!!!!
“la musica di Celentano invita a buttare telefono e televisore…” Dove? I moralisti lo farebbero veramente? Io non ci credo anzi…Pare che sia intervenuto anche Harry Potter e abbia spiegato come con un colpo di bacchetta magica si fa scomparire la monnezza…
Noi di sforzacosta siamo davvero orgogliosi di aver fatto questa festa dopo tantissimi anni trascorsi tra puzze di vario genere, finalmente ci siamo riusciti a far chiudere l’inceneritore e cosi’ possiamo respirare aria pulita senza problemi per il prossimo futuro, senza altre idee in testa.
Non solo per la puzza ma sopratutto è una zona densamente popolata sopratutto bambini di tutte le età e ne siamo fieri.
i miei migliori complimenti va a sopratutto all’assocazione salvambiente.
Bella battaglia, iniziata trenta anni fa con il corteo “Mai contro la gente”. I demoscristiani, forti del consociativismo, se ne fregarono. Ed oggi, belli belli, vanno a fare la sceneggiata di coloro che hanno risolto il problema….
Però, occorre tenere occhi e orecchie bene aperte, poiché questi signori sono furbi: si sono ingozzati con il vecchio sistema e ne escogiteranno un altro per continuare a mangiare. E magari i cittadini si accorgeranno che anche il nuovo sistema creerà problemi alla salute e al decoro.
Ricordate? Ci avevano promesso che con la raccolta differenziata si sarebbero abbassati i costi… E invece? Adesso, con i microchip – solita invenzione dei soloni teorici della Sinistra – ci vengono a raccontare frottole sulla novella efficienza, ma instaureranno un costoso sistema poliziesco perfino sulla monnezza.
E non dimenticate il biogas, voluto e foraggiato dal centrosinistra, battuto, ma che continua a governare e nessuno del governo regionale ha ancora pagato, sia penalmente, sia elettoralmente.
Scusate ma io non vedo la soluzione per la puzza
Attenzione perché la questione è tutt’altro che chiusa, altri pericoli ci attendono. Il cosmari ha in progetto una centrale a biogas, da alimentare con il compost. Se possa essere una soluzione alle puzze non lo so, ma ne dubito fortemente. Infine la chicca dl cementificio sacci di Gagliole.che inizierà a bruciare rifiuti, grazie ad una legge pd-pdl, rifiuti provenienti da qualsiasi parte, dopo che saranno chiamati css. Anch’io vorrei essere felice, ma c’è ben poco da festeggiare.
ieri ho visto troppi sorrisi, tra la gente intervenuta
se pensiamo che tutto sia risolto non ci abbiamo capito nulla
si è solo vinta una battaglia, c’è da vincere la guerra
Amen
bravissimi a tutta la redazione di cronache maceratesi
In riferimento all’articolo del resto del carlino DEL 31/12/2013 dove è intervistato il sindaco Pezzanesi.
Mi verrebbe da dire : domenica 27/10/2013 festa x la chiusura dell’inceneritore bellissima festa, e meritata “ vetrina “ per le associazioni ambientaliste che vi hanno partecipato, per i loro associati che hanno dedicato a queste cause il loro tempo e a volte anche soldi, Specialmente nuovasalvambiente che da sempre si batte per lo spegnimento dell’inceneritore. Oggi 31/10/2013 leggo INTENZIONE DI COSTRUIRE MAXI INPIANTO A BIOGAS, CHE COS’ È LA TEMPESTA DOPO LA QUIETE!!!.
Io non mi capacito come i sindaci che sono contro le centrali a biogas (PORTO POTENZA,CORRIDONIA PETRIOLO,MORROVALLE,COLMURANO, METTO ANCHE CIVITANOVA,RICORDO LE DICHIARAZIONI DI SILENZI, LORO PICENO, MONTE SAN GIUSTOE FORSE QUALCHE ALTRO CHE NON RICORDO) come possono essere a favore di questo progetto dopo tutti gli “incidenti successi” nelle varie centrali.
Forse si vuole dare il colpo di grazia alla vallata del chienti già martoriata dall’inquinamento industriale sia nell’aria che nei corsi d’acqua.
In quanto al mancato introito citato dal sindaco Pezzanesi di 1,2 milioni di euro che potrebbe ricadere sulle spalle dei comuni cioè dei cittadini, dico che dopo la stangata tarsu (triplicata ) hanno anche il coraggio di chiederci altro!!? 1,2 milioni di euro sono pari all’acquisto SMEA NON E’ CHE LO FANNO PAGARE A NOI CITTADINI ANCHE QUESTO?
La colpa di questo scempio è dei dirigenti e dei sindaci che non hanno mai pensato a niente di alternativo all’incenerimento e ora si trovano impreparati,” ANZI NO’ CON LA CENTRALE A BIOGAS SI PUO’ BRUCIARE ANCORA EVVIVA!!!! E LO FARANNO CON I SOLDI DEGLI INCENTIVI (12 MILIONI DI EURO PRESI AI CITTADINI NELLE BOLLETTE ENEL) .
Questa gente deve andare a casa, Protestate prima che sia troppo tardi.
Per quanto riguarda l’inceneritore di Trento il sindaco si vada a vedere su internet cosa dicono o nei giornali locali della zona .
Non è che quando si diventa sindaco , (parlo per tutti i sindaci ) si ha sempre ragione e si parla per volontà di Dio.
Questi signori dovrebbero fare un bagno di umiltà e fare gli interessi dei cittadini e non dei prenditori di soldi pubblici, è per questo che sono stati votati.
PS DIAMO UN TITOLO A QUESTO TEMA “I SOLITI SOSPETTI” Storia di un’ambiguità italiana senza fine.
A DIMENTICAVO! E PETTINARI SU QUANTO DETTO E SCRITTO DA PEZZANESI COSA NE PENSA?