Affidare la gestione integrata dei rifiuti urbani, nella modalità in house providing, al Cosmari, per un congruo periodo. È univoca la richiesta del Consiglio provinciale all’Assemblea territoriale d’ambito, presieduta da Antonio Pettinari, che il 31 ottobre si riunirà in Provincia proprio per decidere in materia di programmazione, organizzazione e controllo del servizio di gestione dei rifiuti all’interno dell’Ambito territoriale ottimale n. 3 – Macerata.
“Un Consorzio pubblico, rappresentativo dell’intero territorio, che negli anni ha maturato un’esperienza e una professionalità tali da ottenere risultati che pongono la provincia di Macerata ai vertici nazionali della raccolta differenziata”. Sono questi i requisiti che fanno del Cosmari il soggetto idoneo a gestire i rifiuti nel territorio.
È scritto nella mozione votata ieri sera all’unanimità, che mette insieme e ottimizza le due mozioni presentate dai consiglieri Capponi e Agostini e dal consigliere Montesi più altri consiglieri della maggioranza.
Un documento importante che rappresenta la piena condivisione dell’azione già intrapresa da Antonio Pettinari che giusto un mese fa, nella sua qualità di presidente dell’Ata, ha convocato l’Assemblea, e ne rafforza il ruolo: “dopo un lungo e impegnativo lavoro per cercare di arrivare a una soluzione unitaria in materia di gestione integrata dei rifiuti – aveva ribadito Pettinari – è tempo delle decisioni”.
A questo proposito, nella mozione approvata il Consiglio provinciale auspica che il Cosmari dia seguito, in tempi rapidi, all’indirizzo dato dall’Assemblea dei sindaci del 20 giugno relativamente all’accordo col Comune di Macerata per l’acquisizione della Smea, un obiettivo per altro condiviso dalle parti sociali e dagli stessi lavoratori, in modo da evitare la frammentazione e garantire una gestione interamente pubblica di un settore così delicato e importante.
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Tra aziende private con capitale pubblico e aziende private è difficile scegliere. Perché quando si gestiscono servizi pubblici, la qualità del servizio è relativa, ma gli interessi prioritari.
ancora con la dicotomia testicolare cosmari-smea?
Mi sembra che il problema dell’acquisizione della Smea fosse che in tale azienda ci sono 5 persone con stipendi da dirigenti……………. come va a finire se entrano in Cosmari? li dobbiamo pagare noi?…..
Il Cosmari avrà certamente acquisito le competenze per la raccolta differenziata ma anche se è un consorzio pubblico credo sia essenziale che siano definite , in modo trasparente dall’organo che poi dovrà controllarne l’esecuzione, le specifiche del servizio che si richieda venga prestato . solo questo modo sarà possibile verificare che le sue prestazioni siano allineate alle aspettative effettivamente e non per grazia ricevuta
@pischello: la tua – e non solo – è la “visione” che fin’ora ci hanno proposto i partiti…
…non riusciamo ad elaborare una “terza via”, né statali né privati ?