di Alessandra Pierini
(Foto di Lucrezia Benfatto)
Il Consiglio comunale stronca l’operazione Park Sì ma il capogruppo di Forza Italia Fabio Pistarelli tira fuori a sorpresa un accordo di manifestazione di intenti sottoscritto il 14 maggio tra Apm e Saba nel quale erano già state fissate le caratteristiche della cessione della struttura da effettuare entro il 31 luglio 2014, senza che nessuno al di fuori dell’amministrazione Carancini e delle parti coinvolte ne sapesse nulla e soprattutto senza che gli eletti dai cittadini avessero avuto la possibilità di esprimersi, non per fare dibattito, ma perchè il loro voto sul tema è previsto dalla legge. Stigmatizzato sia dai banchi di centro destra che da quelli di centro sinistra l’atteggiamento dell’amministrazione, ancora una volta accusata di operare nell’ombra, senza trasparenza, senza coinvolgere l’assise cittadina. Diversi i consiglieri che si sono lamentati per avere avuto difficoltà ad accedere agli atti. Unica voce fuori dal coro quella di Pierpaolo Tartabini di Sel che, quasi indispettito, ha dichiarato: «Abbiamo perso 5 ore di tempo a discutere inutilmente visto che è la legge che prevede il passaggio in Consiglio della delibera per l’eventuale acquisizione». Stizzite le reazioni di Maurizio Del Gobbo e Bruno Mandrelli del Pd che ha dichiarato: «Non è possibile delegare ad un’azienda municipalizzata un’operazione politica che interessa la città e il traffico. E’ ora di smetterla con questo modo di fare per cui i consigli comunali si trovano a dover ragionare su cose già decise in altre sedi».
Stroncatura generale anche sugli aspetti tecnici dell’operazione. In questo caso si è distinto con un minimo di apertura il capogruppo del Pd Andrea Netti che ha precisato: «Ci sono operazioni che trovano le loro motivazioni nell’interesse pubblico».
Al centro della discussione la mozione presentata dal consigliere di Forza Italia Deborah Pantana che chiedeva di sospendere qualsiasi ipotesi di acquisizione della struttura dei Giardini Diaz. L’atto è stato poi emendato in accordo con la maggioranza e l’amministrazione. L’atto modificato chiede il passaggio nelle sedi competenti di una ipotesi reale di valutazione.
Il dibattito sulla mozione presentata dal consigliere di Forza Italia Deborah Pantana era iniziato già nell’ultima seduta di Consiglio (leggi l’articolo) ed è ricominciato questo pomeriggio con l’intervento di Pierfrancesco Castiglioni (Forza Italia): «Come può essere conveniente un’operazione di acquisto di una struttura in perdita a due milioni di euro? Se è vero che è una buona operazione portatela in Commissione e consiglio». Massimo Pizzichini dell’Udc ha invitato ad una riflessione basata sui numeri: «Nel bilancio Apm alla voce parcheggi c’è una perdita di 32.000 euro. Se i veicoli che vengono a Macerata sono sempre gli stessi, andranno al Park Sì e non altrove, quindi per Apm non aumenteranno le entrate».
Daniele Staffolani del Pd ha svelato l’esistenza di problematiche di tipo legale: «La Saba rivendica alcuni obblighi previsti dalla convenzione per la gestione della struttura, in particolare la mancata rimozione da parte del Comune di alcuni spazi di sosta e chiede risarcimento del danno. L’ipotesi dell’acquisto, però, esporrebbe il Comune indirettamente al pagamento immediato, attraverso Apm, di una somma importante per una struttura in perdita. Non sarebbe più opportuno valutare l’ipotesi dell’affitto del ramo d’azienda?». L’aspetto giuridico non è esplicativo secondo Guido Garufi (Centro Democratico): «Io mi interesso di retorica. Non vorrei che quella della causa legale fosse solamente una scusa».
Ipercritico Fabio Pistarelli: «Noi non abbiamo soldi per fare più nulla, nomino solo a titolo di esempio la scuola elementare delle Vergini. Per fare interventi residuali, stiamo discutendo di una valutazione che oscilla tra 1,6 e 2,2, milioni di un’azienda che non vale nulla e perde 200mila euro l’anno».
A far leva sulla trasparenza è stata prima la stessa Deborah Pantana che ha insistito: «Vi scrivete le cose su Facebook. Oggi lo ha fatto anche l’assessore Enzo Valentini (leggi l’articolo), in passato invece è stata l’assessore Stefania Monteverde ad annunciare in un post alle sue amiche che avrebbe comprato il Park Sì». Appello alla trasparenza anche da parte di Claudio Carbonari (Fratelli d’Italia): «Liberatevi alla luce manifestando le prospettive di sviluppo per cui l’acquisto del ramo d’azienda della Saba abbia delle utilità. Non esiste emergenza dei parcheggi. Se non verrà chiarito con trasparenza sarà un altro esempio del bieco modus operandi della sinistra. Per non parlare delle promesse elettorali lasciate lettera morta.
La mozione è stata approvata quasi all’unanimità. Contrario il voto del consigliere Udc Ivano Tacconi, si è astenuto Pierpaolo Tartabini di Sel.
Approvata, pur con qualche resistenza, la delibera per la trasformazione del Cosmari in società di capitali e la fusione della Sintegra spa. Ad esprimere i loro dubbi sono stati Pierfrancesco Castiglioni («Perché nella parte relativa all’assorbimento della Sintegra c’è la situazione patrimoniale ma non il conto economico») e Daniele Staffolani («Perché non è stata fornita la documentazione necessaria ai revisori? Come hanno fatto i revisori a formulare un parere senza documentazione? Perché è stata affidata una consulenza da 38.000 euro al fiorentino Stefano Pozzoli? Non c’erano professionisti maceratesi altrettanto validi?»).
Anna Menghi dell’omonimo comitato approfitta per parlare di Stefano Monachesi che di Cosmari è dirigente e per riproporre la mozione che a suo tempo ritirò perché la maggioranza voleva discutere a porte chiuse e si accanisce sui revisori. Ivano Tacconi dell’Udc si concentra invece sulla presidenza della nuova società: «Noto troppa politicizzazione. No ad appetiti vari. Farei lavorare l’equipe che sta lavorando. Cosa ha fatto Sparvoli che non funziona? Perché dobbiamo cambiarlo? Vorrei poi ricordare che il Cosmari è targato Democrazia Cristiana come il Buonaccorsi è targato Democrazia Cristiana. Allora si facevano le cose per la città. La campagna elettorale si fa con calma perché fuori tira un’ariaccia».
E se l’assessore Marco Blunno ha invitato a guardare avanti e non al passato il sindaco Romano Carancini ha rassicurato: «Non ci apprestiamo a nessun avventurismo. La delibera è stata già approvata da 55 Comuni.
E’ una delibera complessa che riesce a dare capacità di incidenza ad ogni comune nel Cosmari».
Hanno espresso il loro voto favorevole i consiglieri di maggioranza e Ivano Tacconi e Massimo Pizzichini dell’Udc. Contrari Anna Menghi, Francesca D’Alessandro e Fabrizio Nascimbeni di Macerata è nel cuore. Si sono astenuti i consiglieri di Forza Italia, Daniele Staffolani e Marco Gasparrini del Pd.
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Premesso che l’acquisto della concessione di parksì da parte di APM ( è di questo che stiamo parlando, giusto?) non è di competenza del consiglio ( e spero che questo i consiglieri lo sappiano), è chiaro che la questione ha un peso politico.
Leggere che solo ora tutti i belli addormentati si svegliano è francamente avvilente.
La due diligence commissionata allo studio Perfetti sulla fattibilità e sulla quantificazione del valore dell’operazione è stata fornita prima o dopo che APM si legasse le mani con un accordo precontrattuale con Saba Italia?
Vale a dire: prima si prende un impegno con saba italia e poi ci si preoccupa di sapere se quell’impegno sia sostenibile? Ma siamo impazziti?
Forse il primo cittadino, una volta eletto, ha fatto un pò di confusione….
Non è stato eletto per volontà divina, ma per scelta (alla meno peggio) dai cittadini
Forse sarebbe il caso che rifletta e magari torni (in prima possibile) ad essere un privato cittadino e non un nostro dipendente, in quanto non si è dimostrato all’altezza (in queste ed in altre occasioni)
Tutta questa segretezza in un’acquisizione di tale rilevanza economica… esisterá mica “la cupola maceratese”?
Ho potuto seguire in diretta il Consiglio. La vittoria è ai punti per Deborah Pantana che ha presentato la mozione, per l’opposizione, e per tutte le voci critiche del PD. Hai voglia che dica, Carancini.
Lui è la sua Giunta sono stati sbugiardati, prove in mano, dai banchi dell’opposizione.
Patetico Tartabini, che con fare da ” capisciotto” avrebbe preteso di insabbiare l’evidenza. Io mi domando: ma senza questo giornale, senza la costante pressione dell’opinione pubblica: che poteva mai succedere a Macerata negli ultimi quattro anni, se neanche questo basta a frenare i loro istinti di presuntuosi faccendieri totalitaristi ?
@ Marta Pierangeli: mi trovo sempre d’accordo con le tue opinioni, sempre, perciò mi permetto di correggerti: la discussione in oggetto E’ di competenza del Consiglio comunale in quanto atto di indirizzo, come confermato dallo stesso parere espresso dal segretario comunale.
@ Marta Pierangeli
Mi associo alla precisazione di Tamara Moroni. La competenza è del Consiglio Comunale.
Mi pungeva invece una vaghezza: Alessandra Pierini non riporta dichiarazioni sulla faccenda del parcheggio da acquistare di quelli di Macerata è nel cuore.Perché? Non hanno fatto dichiarazioni? Oppure, più consuetamente, non stavano in consiglio durante la discussione di quel punto?
Grazie per le precisazioni di Tamara Moroni e Filippo Davoli.
Le competenze del consiglie sono descritte dall’art.42 del testo unico EE.LL e sono:
Articolo 42 Attribuzioni dei consigli (119) (120) (121) (122) (123)
In vigore dal 1 gennaio 2005
1. Il consiglio è l’organo di indirizzo e di controllo politico – amministrativo.
2. Il consiglio ha competenza limitatamente ai seguenti atti fondamentali:
a) statuti dell’ente e delle aziende speciali, regolamenti salva l’ipotesi di cui all’articolo 48, comma 3 , criteri generali in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi;
b) programmi, relazioni previsionali e programmatiche, piani finanziari, programmi triennali e elenco annuale dei lavori pubblici, bilanci annuali e pluriennali e relative variazioni, rendiconto, piani territoriali ed urbanistici, programmi annuali e pluriennali per la loro attuazione, eventuali deroghe ad essi, pareri da rendere per dette materie;
c) convenzioni tra i comuni e quelle tra i comuni e provincia, costituzione e modificazione di forme associative;
d) istituzione, compiti e norme sul funzionamento degli organismi di decentramento e di partecipazione;
e) organizzazione dei pubblici servizi, costituzione di istituzioni e aziende speciali, concessione dei pubblici servizi, partecipazione dell’ente locale a società di capitali, affidamento di attività o servizi mediante convenzione; (117)
f) istituzione e ordinamento dei tributi, con esclusione della determinazione delle relative aliquote; disciplina generale delle tariffe per la fruizione dei beni e dei servizi;
g) indirizzi da osservare da parte delle aziende pubbliche e degli enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza;
h) contrazione di mutui e aperture di credito non previste espressamente in atti fondamentali del consiglio ed emissioni di prestiti obbligazionari; (118)
i) spese che impegnino i bilanci per gli esercizi successivi, escluse quelle relative alle locazioni di immobili ed alla somministrazione e fornitura di beni e servizi a carattere continuativo;
l) acquisti e alienazioni immobiliari, relative permute, appalti e concessioni che non siano previsti espressamente in atti fondamentali del consiglio o che non ne costituiscano mera esecuzione e che, comunque, non rientrino nella ordinaria amministrazione di funzioni e servizi di competenza della giunta, del segretario o di altri funzionari;
m) definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione di rappresentanti del comune presso enti, aziende ed istituzioni, nonché nomina dei rappresentanti del consiglio presso enti, aziende ed istituzioni ad esso espressamente riservata dalla legge.
3. Il consiglio, nei modi disciplinati dallo statuto, partecipa altresì alla definizione, all’adeguamento e alla verifica periodica dell’attuazione delle linee programmatiche da parte del sindaco o del presidente della provincia e dei singoli assessori.
4. Le deliberazioni in ordine agli argomenti di cui al presente articolo non possono essere adottate in via d’urgenza da altri organi del comune o della provincia, salvo quelle attinenti alle variazioni di bilancio adottate dalla giunta da sottoporre a ratifica del consiglio nei sessanta giorni successivi, a pena di decadenza.
Se quindi il segretario ha detto che il parere su l’acquisizione di un ramo di azienda di una partecipata è un atto di indirizzo politico sarà senz’altro vero, nel senso che, politicamente, il parere del consiglio su una questione così delicata è auspicabile, ma la sua assenza non non credo infici in sè l’iter amministrativo.
Ultima precisazione: secondo il consiglio di stato ” La competenza attribuita ai consigli comunali (art. 42, D.Lgs. n. 267 del 2000) è circoscritta agli atti fondamentali di natura programmatoria o aventi un elevato contenuto di indirizzo politico mentre spettano alle giunte comunali tutti gli atti rientranti nelle funzioni degli organi di governo.”, il cha pare confermare la mia interpretazione.
Discissione e parere del consiglio Comunale: opportuno e auspicabile, ( specie in questo caso, se si da alla questione un “elevato contenuto di indirizzo politico”, cosa che probabilmente è) , ma di per sè non vincolante perchè la Giunta poteva comunque discostarsene.
Indendevo quindi dire che il parere del consiglio è politicamente importantissimo ( e grave il fatto che invece sia stato tutto fatto alla chetichella dall’amministrazione)ma amministrativamente pressochè irrilevante per una eventuale impugnazione dell’atto finale di acquisizione. E’ una questione di forma, più che di sostanza ( in questo caso non meno importante, soprattutto se ci poi esce fuori che prima del risultato della due diligence era stato sottoscritto una sorta di “preliminare”).
Fa un po’ ridere, poi, chi tira fuori l’atto di intenti ora, perchè sono maliziosa e tendo a pensare che se ne conoscesse l’esistenza da tempo.
Indentevo dire, quindi, dire che ci sono due piani ( amministrativo e politico), secondo me volutamente confusi per fare, ora, un po di cagnara a favore di campagana elettorale.
Posso sbagliarmi ma la manifestazione di intenti credo sia stato il passaggio necessario per andare a realizzare la cosiddetta “due diligence” ; nel senso che ovviamente per andare a vedere i dati necessari a realizzarla e di disponibilità della Saba, era necessario un accordo che rendesse esplicito fra le parti il perché di questa richiesta. Per cui , se questo è vero, non mi stupirei particolarmente di questo atto.
@ mario iesari
Facciamo unc aso ipotetico…
Da una parte c’è un privato, che ha una palla al piede che (se potesse) la regalerebbe al primo che passa, magari pagandoci pure sopra
Dall’altra parte c’è uno che ha la proprietà (di quewsta palla) , ma non il possesso.
Che sa che questa proprità non rende e che sa benissmo che (per fortuna) per altri anni il saldo negativo non andrà ad incidere sul suo patrionio.
C’è bisogno che il proprietario si affidi a terze persone per un parere?
M qualora questo accada: lei crede che un qualsiasi proprietario (di una cosa sua, al momento in possesso di altri che ci stanno rimettendo tanti euri) accetterebbe “il consiglio” di riprendersla prima pagandoci pure sopra???
Non si chiedrebbe come mai queto “consiglio”, che gli fa tiare fuori tanti euri, passi addirittura come una decisione streategica???
Suvvia, non scheriziamo….
Questo proprietario, con la diligenza del buon padre di famiglia, non farebbe nulla; ma casomai dovesse tornare in possesso del bene (prima del tempo) di sicuro NON ci pagherebbe sopra una lira, visto che questo bene NON rende un fico secco
@ Cerasi
Riporto:
“Daniele Staffolani del Pd ha svelato l’esistenza di problematiche ti tipo legale: «La Saba rivendica alcuni obblighi previsti dalla convenzione per la gestione della struttura, in particolare la mancata rimozione da parte del Comune di alcuni spazi di sosta e chiede risarcimento del danno. ”
Viene da pensare che il modus operandi sia adottato per “attappare” il rischio di una causa che creerebbe un enorme buco finanziario nelle casse del comune. Infatti alla luce di quanto riportato dal consigliere Staffolani, sembrerebbe che SABA abbia delle carte in mano per citare in causa il Comune di Macerata. Non sarà quindi che l’operazione serva per eliminare questo rischio? Alla fine è tutta una questione di tradeoff. Potrebbe anche darsi che il costo dell’operazione sia una percentuale del prezzo che il Comune rischia di dover risarcire a SABA. Ovviamente a noi comuni mortali non è dato sapere.
La cosa è più interessante è però il risultato economico di APM nella gestione dei parcheggi: come è possibile essere in rosso di 32.000 euro a fronte di ricavi per più di un milione?
@Cerasi
Il mio intervento era su di un aspetto particolare , ma non mi sottraggo anche se so che non la pensiamo nello stesso modo.
Non c’è bisogno di fare un caso ipotetico perché quello reale è ben presente di fronte a noi . La gestione della “casa” cioè del parcheggio, rimane in mano della benedetta Saba fino al 2038. Su questo aspetto molti fanno finta di nulla come se fosse una data dietro l’angolo, ma in realtà stiamo parlando di 25 (venticinque) anni. Come saranno le esigenze della nostra città nel frattempo ? Inoltre per tutto questo periodo , come in quello precedente , sempre la Saba non ha nessuno obbligo di investire su questa struttura che già ora richiederebbe evidenti interventi di manutenzione , per non parlare di sviluppo. Zero euro ! come sarà la sua situazione nel 2038 se già oggi ci piove dentro ? Rimanendo nella sua metafora è come se fra 25 anni si ritrovasse la sua casa andata in malora mentre il figlio a cui voleva darla se ne è partito da tempo per l’Australia ! Quindi la discussione , che non è assurda come molti credono, è di capire se in questi venticinque anni ci siano le opportunità per fornire un servizio di parcheggio alla città ed in particolare al centro storico, in grado di recuperare i valori investiti nel suo acquisto e negli investimenti di manutenzione necessari. Questo è , a mio parere , un argomento concreto su cui amministrazione e consiglio dovrebbero confrontarsi se vorranno. Nessuna decisione è presa e credo nessun obbligo è assunto, per cui le mani sono libere, e la testa anche, per chi ha in mente gli interessi della città.
@ Luca89
Ma se il Comune fosse stato inadempiente (nei confronti della SABA) presumo che l’Amministrazione (cioè gli Uffici comunali predisposti per cui, ogni hanno, ci sono i famosi premi di produzione per il lavoro svolto) avrebbe dovuto saperlo (da tempo)…
Quindi non comprendo perchè vi siano state ben 2 diligence (mi chiedo: a pagamento???) quando presumibilmente chi avrebbe dovuto sapere di tutta la situazione (fin nei minimi particolari), lo sapeva benissimo….
[e qui apro una parentesi: visto che questi mancati obblighi non sono nati ieri, ma sembrerebbe sussistano da tempo, ci sarebbe da chiedersi perchè NON hanno sanato tutto prima??????????]
Per quanto riguarda l’APM (che, oltre i parcheggi, gestisce anche le Farmacie Comunali che, mi sembra, rendano molto poco) c’è anche da dire che è presente come Major Partner allo Sferisterion nonchè mi sembra sia presente per molti altri eventi.
@ mario iesari
Non sono addentro agli aspetti tecnici, ma ritengo strano che la normale conduzione della “cosa” (cioè manutenzione ordinaria: cambiare i neon che si esauriscono per l’illuminazione o il controllo periodico degli estintori, ecc.) non sia a carico di chi gestisce la cosa ma a carico dell’Ente Pubblico.
Tra l’altro l’ipotesi di “aprire” un ingresso sui Giardini (perchè ora il parcheggio, nonostante Via Tucci, NON è facilmente raggiungibile, senza fare il giro dell’oca cittadino) farebbe cadere l’unico passabile motivo per cui vene realizato, all’epoca, NEL LUOGO SBAGLIATO (cioè eliminare la congestione veicolare sui Giardini stessi).
Ricordo che invece di realizzare un parcheggio a raso (che sarebbe probabilmente costato MOLTO di meno) sotto Rampa Zara gli ex DC e gli ex PRI (tranquilli hanno cambiato maglietta e mutande e sponsor, ma sono ancora tutti li!!!) scelsero quello sbalestrato progetto per cui l’ingresso e l’uscita (su via Mugnoz) erano fuori da tutte le direttive di marcia della città….
@ Cerasi
su cosa sarebbe stato meglio all’epoca ovviamente possiamo fare tutte le esercitazioni possibili ma di nessun effetto pratico. Oggi la struttura è li , produce probabilmente meno utilità economica e sociale di quanto potrebbe (questo è quanto pensa l’amministrazione ed è lecito andare a vedere) e rischia il degrado visto che nessuno ci investe . Inoltre a fronte di un piano di rilancio, gli investimenti da fare sono certamente meno di altre soluzioni ex novo e valorizzerebbero una struttura ed un patrimonio pubblico, ora non fra venticinque anni. Ripeto, per me sul progetto si può ragionare senza pregiudizi . Spero vada cosi.
@ mario iesari
Non sono esercitazioni teoriche, ma solo un rinfrescare un pò di storia cittafina, che in troppi (spesso ipocritamente o per tornaconto personale) fingono di dimenticare.
Se all’epoca si fosse realizzato (NON c’erano ancora – e probabilmente NON ci sarebbero stati in quanto, poi, inutili- Parcheggio Garibaldi, Via Palladini e Park Si), ora NON stavamo qui a discutere.
Se ci furono scelte entieconomiche e scellerate, all’epoca, anche se non cambia nulla oggi credo vada impedito ai maghetti ed ai geni della dmenica di allora (o ai loro odierni galoppini) di mettere bocca sullo sviluppo urbanistico di Macerata per il futuro: di cappellate e scelte al limite del TSO (in passato) ne abbiamo già avute molte, credo che basti ed avanzi…
Dal 1993 in poi, ad ogni Amministrazione succedutasi, rimpiangevamo la precedente in quanto franavamo sempre più in basso.
Dal 1993 in poi tutte le amministrazioni ci hanno sempre promesso (in campagna elettorale) un radioso futuro, che poi si è trasformato in un grigio presente… Nemmeno questa si è sottratta.
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Ad uno sputo dalle elezioni “incastrare” la prossima amministrazione sul Park Si è illogico…
Se (e o sottilineo SE) se ne deve ragionare dovrà allora essere l’Amministrazione ENTRANTE a farlo (con le mani libere) e non certo quella uscente, probabilmente la peggiore dal 1993..
Iesari, per riprendere le tue parole, qui “chi fa finta di nulla” è chi ,in questa annosa vicenda , salta a piedi pari dal 2000 ad oggi, stante alle dichiarazioni dell’ex presidente APM Copparo, il quale, solo un mese fa, ha avuto occasione di dire tramite stampa:
«Saba aveva tentato di cedere la gestione o addirittura il parcheggio alla Apm. Io ho incontrato diverse volte i dirigenti di Saba che volevano cedere la gestione del parcheggio alla multiservizi. Dopo un’attenta valutazione, nella quale furono coinvolti anche i tecnici, i dirigenti comunali e l’allora commissario straordinario del Comune, optammo per una proposta che prevedesse la presa in carico della gestione del parcheggio solo a condizione che Saba avesse ceduto gratuitamente tale gestione alla Apm. In questo modo Saba avrebbe comunque “guadagnato” 200 milioni di lire all’anno, pari al valore della perdita che il Park Sì registrava a quel tempo».
Se questo è vero- come è vero- perchè solo adesso spunta l’ipotesi di una richiesta di risarcimento per inadempienza da parte della Saba al Comune, tale che il Comune con la pistola alla tempia, possa così giustificare oggi uno sperpero di denaro pubblico ? Perchè, allora, non si è concluso l’accordo nel 2000 che avrebbe prodotto un reciproco vantaggio tra le parti? E poi, a quanto ammonterebbe eventualmente questo procurato danno? Cifra imponente non significa nulla.
Quando sopra ho scritto “faccendieri”, mi riferivo proprio a questo modo di fare le cose “aumma aumma”, dove in ogni affare importante che riguarda l’amministrazione, tutto trapela sempre tra mezze verità e a cose fatte ( una per tutti la “sorpresa” geologica del polo natatorio, che ricordo, abbiamo scoperto poi, gli interessati ne erano a conoscenza già da prima che emergesse, ma che fu lo stesso motivo anche lì per regalare 1,5 milioni di euro al privato sotto forma di rimodulazione a ribasso delle volumetrie da realizzare ) tutto, sempre, come se non fosse una questione prettamente riguardante gli interessi economici e politici della città, tagliata fuori da queste scelte più importanti attraverso scorciatoie che non passano per il Consiglio comunale, ma per le carte tra avvocati, sentiti pareri di consulenti esterni . Trasparenza zero.
No , Iesari, è ingiustificabile questo procedere. In questo caso, tra le altre possibili soluzioni più vantaggiose per il Comune, dal 2000 ad oggi, come sono state avanzate con buon senso anche ieri da Consiglieri di minoranza e maggioranza, come al solito, però, è stata scelta quella da scartare in principio.
E uno continua a chiedersi: ma ci fanno o ci sono? Netti, che ora si ricorda dell’interesse pubblico, fa un certo senso sentirlo dal capogruppo del PD, come capogruppo era fino a 4 anni fa l’attuale sindaco. Interesse pubblico, va bene, ma va dimostrato, e comunque c’è sempre un limite oggettivo, non vuol dire certo, ” a qualsiasi costo”.
Esclusi i leoni e le tigri (animali nobili) tutte le altre figure del circo erano presenti; la rappresentanza più nutrita era quella degli acrobati (noi siamo la rete ovviamente). Subito dopo un numerosissimo gruppo di …….? indovinate un po?!
@marta pierangeli: allo studio Perfetti non è stata affidata alcuna due diligence sulla fattibilità e sulla quantificazione del valore dell’operazione. Quell’attività è stata commissionata ad un noto studio commerciale cittadino. Lo studio Perfetti ha un solo incarico, quello di verificare la regolarità tecnica e formale del contratto che dovrebbe essere stipulato (senza il benchè minimo coinvolgimento dello studio Perfetti) qualora APM e Saba addivenissero ad un accordo.
Per Mario Iesari
Proporrò al Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Macerata di iscriverTi nell’albo dei difensori d’ufficio.
Io capisco gli obblighi di appartenenza, capisco che fai parte del direttivo comunale del PD, capisco che fai parte di quella componente che molto si è spesa e molto si sta spendendo per Carancini, ma c’è un limite a tutto. Stai difendendo l’indifendibile, senza spendere una sola parola sulla palese scorrettezza e sulla totale mancanza di trasparenza con la quale il Sindaco Carancini ha gestito e sta gestendo questa assurda vicenda.
Egregio Perfetti
se non si tratta di due diligence gli assomiglia molto. Secondo me incarico in ogni caso inopportuno, ma questa è mera opinione personale.
https://www.cronachemaceratesi.it/2014/11/12/parksi-terminata-la-due-diligence-comune-verso-lacquisizione-attraverso-apm/592359/
Grazie alla sig.a Marta Pierangeli, per aver chiarito in maniera esauriente la problematica del Parksi e su come vengono dati gli incarichi ai professionisti di fiducia dell’amm/ne comunale.
Non amo le polemiche, specie quelle su CM; solo vorrei rilevare che:
@Marta Pierangeli: come ti dicevo, nulla allo stato è stato fatto dallo studio Perfetti; pertanto la tua domanda (che testualmente era ” La due diligence commissionata allo studio Perfetti sulla fattibilità e sulla quantificazione del valore dell’operazione è stata fornita prima o dopo che APM si legasse le mani con un accordo precontrattuale con Saba Italia?”) ha avuto una risposta. Non c’è alcuna valutazione sulla fattibilità e/o opportunità dell’acquisto della gestione di parksi che sia stata affidata allo studio Perfetti. Se la risposta non ti soddisfa, vieni in corso cavour 96, telefona al 3471223890 (risponderà Nicola) oppure manda una mail all’indirizzo [email protected] e sarò ben lieto di fornire a te o a chi ne avesse la curiosità, ogni minimo dettaglio circa l’incarico affidato allo studio cui afferisco;
@Marta Pierangeli 2: dove sarebbe l’inopportunità dell’incarico, in ogni caso?nè io, nè alcuno dello studio cui afferisco, riveste un incarico pubblico; non sono amministratore comunale; non sono consigliere; non sono assessore. Pertanto la ragione della non opportunità da te ventilata mi sembra oltremodo vacillante.
@stellonealpino: dimmi, sono curioso, come vengono dati gli incarichi ai professionisti di fiducia dell’amministrazione comunale? però dimmelo in modo circostanziato per piacere.
Esimio Avvocato
Se non ha ancora compreso come vengono determinate alcune scelte dovrebbe, quantomeno, farsi un veloce ripasso del manuale cencelli (http://it.wikipedia.org/wiki/Manuale_Cencelli)