Park Sì, il Consiglio boccia il metodo Carancini
Pistarelli: “Accordo tra Apm e Saba
a maggio senza dirci niente”

MACERATA - I consiglieri hanno contestato il modus operandi dell'amministrazione. Il capogruppo di Forza Italia ha svelato l'esistenza di un atto già sottoscritto per la cessione. Mandrelli: "E' ora di smetterla con questo modo di fare per cui dobbiamo ragionare su cose già decise in altre sedi". Staffolani: "Perchè non mi sono stati dati i documenti che ho chiesto?". Approvata anche la delibera sulla trasformazione del Cosmari in società di capitali

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Deborah Pantana, Riccardo Sacchi e Fabio Pistarelli in Consiglio comunale oggi pomeriggio

Deborah Pantana, Riccardo Sacchi e Fabio Pistarelli in Consiglio comunale oggi pomeriggio

di Alessandra Pierini

(Foto di Lucrezia Benfatto)

Il Consiglio comunale  stronca l’operazione Park Sì ma il capogruppo di Forza Italia Fabio Pistarelli tira fuori a sorpresa un accordo di manifestazione di intenti sottoscritto il 14 maggio tra Apm e Saba nel quale erano già state fissate le caratteristiche della cessione della struttura da effettuare entro il 31 luglio 2014, senza che nessuno al di fuori dell’amministrazione Carancini e delle parti coinvolte ne sapesse nulla e soprattutto senza che gli eletti dai cittadini avessero avuto la possibilità di esprimersi, non per fare dibattito, ma perchè il loro voto sul tema è previsto dalla legge. Stigmatizzato sia dai banchi di centro destra che da quelli di centro sinistra l’atteggiamento dell’amministrazione, ancora una volta accusata di operare nell’ombra, senza trasparenza, senza coinvolgere l’assise cittadina. Diversi i consiglieri che si sono lamentati per avere avuto difficoltà ad accedere agli atti. Unica voce fuori dal coro quella di Pierpaolo Tartabini di Sel che, quasi indispettito, ha dichiarato: «Abbiamo perso 5 ore di tempo a discutere inutilmente visto che è la legge che prevede il passaggio in Consiglio della delibera per l’eventuale acquisizione». Stizzite le reazioni di Maurizio Del Gobbo e Bruno Mandrelli del Pd che ha dichiarato: «Non è possibile delegare ad un’azienda municipalizzata un’operazione politica che interessa la città e il traffico. E’ ora di smetterla con questo modo di fare per cui i consigli comunali si trovano a dover ragionare  su cose già decise in altre sedi».
Stroncatura generale anche sugli aspetti tecnici dell’operazione. In questo caso si è distinto con un minimo di apertura il capogruppo del Pd Andrea Netti che ha precisato: «Ci sono operazioni che trovano le loro motivazioni nell’interesse pubblico».

I banchi della maggioranza

I banchi della maggioranza nel Consiglio di questo pomeriggio

Al centro della discussione la mozione presentata dal consigliere di Forza Italia Deborah Pantana che chiedeva di sospendere qualsiasi ipotesi di acquisizione della struttura dei Giardini Diaz. L’atto è stato poi emendato  in accordo con la maggioranza e l’amministrazione. L’atto modificato chiede il passaggio nelle sedi competenti di una ipotesi reale di valutazione.

Valentini-Monteverde-Carancini

Gli assessori Enzo Valentini, Stefania Monteverde e Romano Carancini

Il dibattito sulla mozione presentata dal consigliere di Forza Italia Deborah Pantana era iniziato già nell’ultima seduta di Consiglio (leggi l’articolo) ed è ricominciato questo pomeriggio con l’intervento di Pierfrancesco Castiglioni (Forza Italia): «Come può essere conveniente un’operazione di acquisto di una struttura in perdita a due milioni di euro? Se è vero che è una buona operazione portatela in Commissione e consiglio». Massimo Pizzichini dell’Udc  ha invitato ad una riflessione basata sui numeri: «Nel bilancio Apm alla voce parcheggi c’è una perdita di 32.000 euro. Se i veicoli che vengono a Macerata sono sempre gli stessi, andranno al Park Sì e non altrove, quindi per Apm non aumenteranno le entrate».
Daniele Staffolani del Pd ha svelato l’esistenza di problematiche di tipo legale: «La Saba rivendica alcuni obblighi previsti dalla convenzione per la gestione della struttura, in particolare la mancata rimozione da parte del Comune di alcuni spazi di sosta e chiede risarcimento del danno. L’ipotesi dell’acquisto, però, esporrebbe il Comune indirettamente al pagamento immediato, attraverso Apm, di una somma importante per una struttura in perdita. Non sarebbe più opportuno valutare l’ipotesi dell’affitto del ramo d’azienda?». L’aspetto giuridico non è esplicativo secondo Guido Garufi (Centro Democratico): «Io mi interesso di retorica. Non vorrei che quella della causa legale fosse solamente una scusa».
Ipercritico Fabio Pistarelli: «Noi non abbiamo soldi per fare più nulla, nomino solo a titolo di esempio la scuola elementare delle Vergini. Per fare interventi residuali, stiamo discutendo di una valutazione che oscilla tra 1,6 e 2,2, milioni di un’azienda che non vale nulla e perde 200mila euro l’anno».

 

Ivano Tacconi dell'Udc

Ivano Tacconi dell’Udc

A far leva sulla trasparenza è stata prima la stessa Deborah Pantana che ha insistito: «Vi scrivete le cose su Facebook. Oggi lo ha fatto anche l’assessore Enzo Valentini (leggi l’articolo), in passato invece è stata l’assessore Stefania Monteverde ad annunciare in un post alle sue amiche che avrebbe comprato il Park Sì». Appello alla trasparenza anche da parte di Claudio Carbonari (Fratelli d’Italia): «Liberatevi alla luce manifestando le prospettive di sviluppo per cui l’acquisto del ramo d’azienda della Saba abbia delle utilità. Non esiste emergenza dei parcheggi. Se non verrà chiarito con trasparenza sarà un altro esempio del bieco modus operandi della sinistra. Per non parlare delle promesse elettorali lasciate lettera morta.

La mozione è stata approvata quasi all’unanimità. Contrario il voto del consigliere Udc Ivano Tacconi, si è astenuto Pierpaolo Tartabini di Sel.

Approvata, pur con qualche resistenza, la delibera per la trasformazione del Cosmari in società di capitali e la fusione della Sintegra spa. Ad esprimere i loro dubbi sono stati Pierfrancesco Castiglioni («Perché nella parte relativa all’assorbimento della Sintegra c’è la situazione patrimoniale ma non il conto economico») e Daniele Staffolani («Perché non è stata fornita la documentazione necessaria ai revisori? Come hanno fatto i revisori a formulare un parere senza documentazione? Perché è stata affidata una consulenza da 38.000 euro al fiorentino  Stefano Pozzoli? Non c’erano professionisti maceratesi altrettanto validi?»).

Guido Garufi e Giuliano Meschini questo pomeriggio in Consiglio

Guido Garufi e Giuliano Meschini questo pomeriggio in Consiglio

Anna Menghi dell’omonimo comitato approfitta per parlare di Stefano Monachesi che di Cosmari è dirigente e per riproporre la mozione che a suo tempo ritirò perché la maggioranza voleva discutere a porte chiuse e si accanisce sui revisori. Ivano Tacconi dell’Udc si concentra invece sulla presidenza della nuova società: «Noto troppa politicizzazione. No ad appetiti vari. Farei lavorare l’equipe che sta lavorando.  Cosa ha fatto Sparvoli che non funziona? Perché dobbiamo cambiarlo? Vorrei poi ricordare che il  Cosmari è targato Democrazia Cristiana come  il Buonaccorsi è targato Democrazia Cristiana. Allora si facevano le cose per la città. La campagna elettorale si fa con calma perché fuori tira un’ariaccia».

E se l’assessore Marco Blunno ha invitato a guardare avanti e non al passato il sindaco Romano Carancini ha rassicurato: «Non ci apprestiamo a nessun avventurismo. La delibera è stata già approvata da 55 Comuni.
E’ una delibera complessa che riesce a dare  capacità di incidenza ad ogni comune nel Cosmari».
Hanno espresso il loro voto favorevole i consiglieri di maggioranza e Ivano Tacconi e Massimo Pizzichini dell’Udc. Contrari Anna Menghi,  Francesca D’Alessandro e Fabrizio Nascimbeni di Macerata è nel cuore. Si sono astenuti i consiglieri di Forza Italia, Daniele Staffolani e Marco Gasparrini del Pd.

 



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