L’intervento di Mario Lattanzi, sindaco di Monte San giusto dopo l’assemblea consortile di giovedì scorso al Cosmari (leggi l’articolo):
Sento l’obbligo di intervenire sulla questione Cosmari-Smea per chiarire alcuni aspetti e, possibilmente, contribuire ad una valutazione obiettiva e serena di quanto avvenuto nell’assemblea di giovedì scorso. Innanzitutto è necessario precisare che non c’è alcuno scontro politico in atto all’interno del Cosmari e ne è la riprova l’esito delle votazione. Non ci sono Comuni di centrodestra e comuni di centrosinistra divisi . Ci sono, su un’operazione, vedute diverse tra Macerata e la maggior parte dei Comuni. Ma la gestione del consorzio è stata sempre unitaria e tale deve rimanere in futuro. Tutti i Sindaci sono d’accordo e penso anche tutte le forze politiche. Prova ne sia che nessuno ha di fatto messo in dubbio la necessità dell’affidamento in-house del servizio al consorzio. Ed il documento votato l’altra sera, al primo punto dell’ordine del giorno, era finalizzato a chiedere al Presidente dell’ATA, che poi è il Presidente della Provincia, la convocazione dei Sindaci per deliberare l’affidamento in-house, cioè l’affidamento diretto del servizio al Cosmari, soggetto totalmente pubblico, così come consente la normativa vigente. Quanto verificatosi nell’assemblea del venti giugno è semplice e complesso. Da tempo si cerca, con scarsi risultati, di mettere insieme i legittimi interessi del Comune di Macerata con quelli degli altri 56 comuni della provincia. Macerata deve cedere ed il Cosmari deve acquistare. Nelle due settimane precedenti l’assemblea molti Sindaci erano stati contattati ed avevano elaborato un documento sull’acquisizione della Smea. E lo stesso Presidente della Provincia si era fatto carico di una mediazione frutto della quale era stato un documento sul quale tutti convergevano. Anche quei Sindaci che magari era titubanti. Anche il Sindaco di Macerata, almeno così molti avevano capito.
E per poter arrivare in fondo e chiudere una storia lunga e travagliata tutti credevano che l’assemblea di giovedì, per altro convocata dopo un rinvio che doveva permettere un’ulteriore riflessione, fosse l’occasione giusta. Il documento concordato dava garanzie sull’acquisto della società e sull’assorbimento di tutto il personale, proponeva una gestione ben precisa della nuova società unitamente a Sintegra e poneva una condizione: l’azzeramento delle posizioni stipendiali dei cinque apicali i quali, all’atto del passaggio a Cosmari, avrebbero avuto la stessa posizione contrattuale dei dipendenti del Consorzio con pari livello. Sinceramente queste non mi sembrano proposte mortificanti. Questo documento, per altro presentato dal Sindaco Corridonia per conto degli altri Sindaci, doveva essere votato separatamente dal primo anche per evitare che la delibera potesse essere successivamente impugnata e dichiarata illegittima dal momento che chi vende non può condizionare con le sue quote e il suo voto l’acquisto. Ed in tempo di ricorsi o di minacce di ricorsi è una necessaria precauzione. D’altra parte, il parere legale in proposito è chiaro. Nessun blitz, quindi e nessuna volontà di non far parlare il Sindaco di Macerata, che per altro ha parlato, ma il rispetto di una norma a garanzia della legittimità di un atto.
L’ennesimo documento proposto prima dell’assemblea ai Sindaci da parte del Comune di Macerata, anche se poi non formalmente presentato, sembrava rimettere in discussione tutto. L’esito delle due votazioni è noto. Ma non è giusto dire che Macerata è rimasta sola e comunque non servirebbe a nulla. Ora c’è una precisa posizione dei Comuni i quali rispettano le esigenze del Comune capoluogo ma debbono far quadrare i propri bilanci e non possono consentire che all’interno del Cosmari, consorzio pubblico di cui detengono le quote consortili, ci possa essere una sperequazione contrattuale che oggi più che mai non avrebbe giustificazione. Partiamo allora da questo punto. Si proceda alla stesura del piano d’ambito all’interno del quale potrà trovare spazio la soluzione della questione SMEA, come previsto nel documento, e quindi si deliberi l’affidamento in-house. Non ci sono né vincitori né vinti. E la solitudine in genere è una scelta. Questo è un passaggio cruciale per il futuro del Cosmari. Da parte di tutti occorrono responsabilità e disponibilità senza le quali il Cosmari non sarebbe neanche nato.
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Sindaco Lattanzi, il Suo intervento mi pare saggio. Dopo tutto Lei ha avuto un ruolo di prim’ordine sulla trattativa tanto da aver contribuito a redigere le “Linee per l’acquisizione della società” con l’indicazione del prezzo di acquisto dell’intero pacchetto azionario in € 2.750.000,00, nel lontano 2011.
All’epoca il Presidente Eusebi disse: “siamo giunti probabilmente quasi alla fine e direi ad un passo dalla conclusione. Manca molto poco”.
Cosa poi e’ riuscita a fare la politica e’ noto a tutti, purtroppo!
Certo e’ che, al di là della questione Smea, il socio Comune di Macerata e’ una vera cenerentola. Ci e’ stato detto a chiare lettere che, seppur la nostra performance di differenziata e’ cresciuta, anche nel 2013 dovremo subire la tariffa sanzionatoria; mentre il Presidente Sparvoli ci incoraggia dicendo che siamo sulla buona strada e che nel 2014 potremo entrare tra i virtuosi, l’Assessore Silenzi ha preannunciato che anche quando saremo al 60% sarebbe giusto sanzionarci perché il Consorzio si sta avviando all’80%.
I cittadini maceratesi non meritano questo, La prego ci dia una mano a riacquistare un po’ di dignità.
Quello che poco si continua a comprendere è perchè, in tutta questa vicenda lunga e complicata vi sia un disperato, costante, eccessivo, ripetitivo, ossessivo (quasi molto masochistico) tentativo di salvaguardare, costi quel che costi, le “apicalità” della SMEA…
Sono apicalità di riconosciuto internazionale spesso che, altre società, stano tentando di soffiarci a suon di vagonate di quattrini e benefit???
Queste apicalità sono dei fuoriclasse che sarebbe un colpo mortale, alla raccolta differenziata e alla vita stessa del Consorzio, se non venissero assunte al Cosmari??
Detengono dei brevetti internazionali, queste apicalità, per i quali il Consorzio potrebbe diventare il faro mondiale dei Consorzi Smaltimento Rifiuti???
Siccome non sembra di vedere, nelle apicalità, dei Pelè della monnezza e non mi sembra di scorgere, nelle apicalità, dei Best dell’organico e nemmneio mi sembra di poter garantire che, in queste apicalità, si trovano dei Van Basten degli olii esausti credo che il Cosmari, ed i conti pubblici, potrebbero benissimo farne a meno….