di Marco Ricci
La Fondazione Giustiniani Bandini – dopo esseri opposta, in sede di Conferenza di Servizi, alla concessione dell’Autorizzazione di Impatto Ambientale al Cosmari, con il conseguente rinvio del fascicolo alla presidenza del Consiglio dei Ministri – ha di nuovo puntato il dito contro il Consorzio, contestando questa volta la legittimità dei due nuovi impianti inaugurati di recente (leggi l’articolo), quello fotovoltaico e quello per la produzione di ecoballe. I rilievi sono stati comunicati attraverso una comunicazione scritta ricevuta nei giorni scorsi dal Comune di Tolentino. La lettera, inviata direttamente al sindaco, Giuseppe Pezzanesi, sarebbe stata ricevuta anche dalla Provincia di Macerata.
La Fondazione, titolare della gestione della riserva naturale su cui si trovano gli impianti del Consorzio, ha esposto al Comune di Tolentino come il primo progetto, quello per la produzione di ecoballe, era stato inserito dal Cosmari all’interno della procedura di rinnovo dell’Aia. A parere della Fondazione si sarebbe dovuta attendere la conclusione dell’iter autorizzativo, attualmente fermo a Roma, prima di rendere operativo l’impianto. Il progetto, oltre ad altri manufatti, ha richiesto la realizzazione di un capannone industriale e dunque sarebbe stato considerato “impattante” dalla Fondazione Giustiniani Bandini. Diverse, e più numerose, le motivazioni che contestano la realizzazione e l’entrata in servizio del nuovo impianto fotovoltaico, la cui realizzazione ha comportato l’abbattimento di una fascia alberata.
Dopo aver rilevato come la Conferenza dei Servizi non abbia mai rilasciato a tal proposito un parere positivo, la Fondazione avrebbe sottolineato al sindaco Pezzanesi come durante le diverse riunioni non sia mai emersa la richiesta di rimuovere le piantumazioni, originariamente previste allo scopo di mitigare l’impatto ambientale di tutto l’impianto. Al posto degli alberi, infatti, sono state realizzate le nuove pensiline che fungono da strutture portanti per i pannelli. La necessità di edificare nuovi manufatti per produrre energia dal sole, secondo la Fondazione, avrebbe dovuto inoltre rendere necessario uno specifico assenso da parte della Provincia. Sia l’abbattimento degli alberi che la realizzazione delle pensiline, oltretutto, sarebbero per la Fondazione contrarie al “Piano quadro”, cioè a quelle linee guida approvate dalla Provincia di Macerata nel 2005. Due nuove censure, dunque, da parte della Fondazione Giustiniani Bandini da quando, guidata dal presidente Giuseppe Sposetti, ha cominciato a porre i propri paletti al Cosmari, dopo appunto il parere negativo espresso per la concessione dell’Aia. Ci sarà da attendere le mosse degli enti coinvolti dai rilievi per capire gli effetti delle censure mosse le quali, in ogni caso, non potranno rimanere senza risposta.
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BENE, BENISSIMO ! finalmente qualcuno che presta e fa prestare attenzione a questo impianto che da 30 anni inquina e ammorba l’aria di tutte le frazioni che sono intorno. Nella zona di Sforzacosta anche ieri sera l’aria era irrespirabile ! Per le abitazioni e per le attivita’ commerciali (sentite i ristoratori della zona come si lamentano!) e’ una penalizzazione pesantissima. Possibile che nessuno fa nulla per mettere in condizioni l’impianto di funzionare in maniera decente??? Dove sono i tecnici della Provincia e dell’ASUR e dell’ ARPAM? Quando fanno i controlli sulle emissioni dei cattivi odori????? PER PIACERE RISOLVETE QUESTI PROBLEMI!!!
l’avevo detto che il malodore di questo impianto aveva sostituito il buon profumo di caffe che si sentiva fino a poco fa la mattina intornoi alle 8-9 del mattino in zona Piediripa via cluentina. Ora si rappresenta solo la realtà, quello che simo…. volevano la differenziata eccola, volevano il porta a porta… volevano superare l’80% del reciclabile e l’hanno fatto….ma allora da cosa viene fuori questa puzza che prima non c’era… e perchè aprire una discarica se i rifiuti indifferenziati sono altamente diminuiti!!!! Frignacce, chi e come, su cosa ci guadagnano? Altro che interessi del cittadino ed ecologia.
STIAMO SOLAMENTE PARLANDO DI QUISQUIGLIE !!! LA verità è che non si è visto mai visto pubblicato un piano industriale o i piani industriali attraverso i quali si è mosso negli anni il Cosmari . Abbiamo fatto a fidarci ? . Ma io non sono convinto che tali piani siano ineccepibili sul piano industriale ed ho qualche sospetto anche per la attuale tipo di raccolta differenziata . Non vorrei che tanto paga pantalone !!! E poi circa la storia dei cattivi odori mi sembra un’ altra giagulatoria incomprensibile .
Chi fosse in possesso di qualche documento da cui apprendere qualcosa sarebbe bene che lo mettesse a disposizione. Grazie
Avv. Giuseppe Pigliapoco
Fortuna la fondazione, perché per il resto, la politica con i 57 sindaci votanti, e gli amministratori sono lontani da una gestione virtuosa del rifiuti. Oggi e l’ultimo giorno per le osservazione al piano regionale dei rifiuti. Il movimento 5 stelle ha inviato le opportune osservazioni alle circa 1200 pagine, politichesi, per lo più ridondanti e ripetitive, atte a far poco di virtuoso. Qualcuno l’ha fatto per tutti.