Riceviamo e pubblichiamo dal segretario PdCI di Tolentino, Sandro Ruggeri, in merito alla riaccensione dell’impianto del Cosmari:
“Il camino è tornato a fumare e il PdCI esprime la contrarietà alla riattivazione dell’inceneritore del Cosmari. Bene che la dirigenza si sia spesa per la distensione durante la protesta davanti ai cancelli e abbia accolto i manifestanti per un confronto ma riteniamo che, un confronto, sarebbe stato preferibile e doveroso, farlo prima della riaccensione dell’impianto per non tradire la fiducia dei cittadini, se davvero “l’impianto è di tutti” come ha dichiarato il presidente Daniele Sparvoli. E se l’impianto è di tutti: quando sarà effettuata una seria indagine epidemiologica? Quando sarà operativa Cingoli per raggiungere quell’obiettivo dell’80% di differenziata per spegnere l’impianto evitando i costi aggiuntivi che ammontano a 150mila euro al mese? Quando apriremo nuove prospettive di raccolta rifiuti senza incenerimento e senza nuove discariche? L’impianto è vecchio e il nostro è il territorio giusto per investire in ricerca che costituisce l’unica strada praticabile per la ripresa e creare posti di lavoro. Le Marche hanno conseguito nel 2012 circa il 56% di differenziata. A livelli di ATO, Ambiti Territoriali Ottimali, cioè di singola provincia, Macerata ha raggiunto un livello di differenziata pari al 66,91% ed è proprio qui che dobbiamo studiare e mettere in atto nuove possibilità di raccolta e riciclo rifiuti, coinvolgendo i migliori cervelli che abbiamo e tutte le risorse di cui disponiamo.”
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L’ immondizia di Napoli e di Roma , in caso di emergenza nazionale, potrebbero farla bruciare nel “nostro” inceneritore??? Io spero proprio di no, ma una mano sul fuoco non ce la metterei!!! ….l’unico modo per averne la certezza è chiuderlo definitivamente. ….un appello all’ARPAM affinchè monitorizzi il più possibile: la vita di molte persone è nelle vostre mani. ..un ringraziamento al Sig. Ruggeri che nel suo ruolo politico si sta interessando alla vicenda.