di Marco Ricci
La procedura di concessione dell’autorizzazione di Impatto ambientale per il Cosmari è finita sul tavolo del Consiglio dei ministri dopo che, a fine maggio, durante l’ultima conferenza dei servizi, la Fondazione Giustiniani Bandini aveva espresso il proprio parere negativo. Parere vincolante poiché la Fondazione è anche ente gestore della riserva su cui si trovano gli impianti del consorzio. La Provincia avrebbe spedito venerdì, così come prevede la legge dopo un parere negativo vincolante, la pratica al Consiglio dei ministri, non tanto per il merito dei rilievi quanto per una questione procedurale e di competenza, visto appunto che l’opposizione era venuta dall’ente che tutela la riserva naturale. Se il presidente della Fondazione Giuseppe Sposetti aveva usato parole molto dure nei confronti del Cosmari, definendone una “contraddizione in termini” la presenza in un’area protetta, ben diversa è stata la valutazione del presidente Cosmari Daniele Sparvoli davanti ai rilievi e le indicazioni mosse, tra cui, oltre all’abbattimento del camino, l’utilizzo dell’area occupata dalla vecchia linea di incenerimento per l’eventuale realizzazione di nuovi impianti.
Per Sparvoli, secondo cui il consorzio aveva fatto proprie tutte le osservazioni emerse in conferenza dei servizi, sarebbero poco fondate le motivazioni con cui la Fondazione si è opposta alla concessione dell’Aia, allungando soltanto i tempi per il termine della procedura.
“Il diniego di un ente con parere vincolante – ha dichiarato il presidente del Cosmari – deve essere ben motivato, cosa che a nostro parere non è accaduta. Le conclusioni della Fondazione Giustiniani Bandini sono prive di elementi tecnici oggettivi e di precisi rilievi. Inoltre la Fondazione avrebbe dovuto indicare delle soluzioni, qualunque esse fossero, fino alla delocalizzazione degli impianti e queste indicazioni erano presenti solo in piccola parte. Per quanto ci riguarda, siamo certi che il Consiglio dei ministri concederà al Cosmari il via libera, non solo per il rispetto dei requisiti ambientali dei nostri impianti ma anche per i notevolissimi problemi che in caso contrario si verrebbero a creare, con il rischio di trovarsi di fronte a una vera e propria emergenza rifiuti”.
L’assemblea del Consorzio, che si è svolta solo qualche giorno fa, ha approvato intanto il bilancio consuntivo 2013, chiuso in sostanziale pareggio, dopo l’ottenimento però di un contributo una tantum di 1,2 milioni di euro da parte dei comuni soci. Questo maggiore aggravio di spesa, secondo quanto riportato nel documento di variazione del bilancio 2013, è stato sostanzialmente dovuto all’abbancamento fuori provincia dei rifiuti, oltre ai minori proventi dovuti alla mancata produzione di energia a causa dello spegnimento della linea di termovalorizzazione.
Continua nel frattempo il perseguimento del nuovo piano industriale. Dopo la realizzazione di una centrale fotovoltaica di 700kw in funzione da fine maggio e dopo l’apertura di sabato della discarica di Fosso Mabiglia, il Cosmari ha incassato anche l’entrata in funzione del nuovo sistema per la produzione di ecoballe. I rifiuti, che da sabato scorso vengono conferiti a Cingoli, sono ad oggi già lavorati dal nuovo impianto che permette non solo un maggior isolamento ma anche un contenimento dei volumi abbancati in discarica. Il Cosmari punta adesso alla realizzazione di un impianto di digestione anaerobica in grado di produrre energia dalle circa 40mila tonnellate di rifiuti organici prodotti annualmente nel maceratese.
“L’anno del digestore sarà il 2015 – ha detto Sparvoli – e consentirà di valorizzare i rifiuti organici che, fino a questo momento, venivano utilizzati per produrre compost il cui valore è molto basso. In questi ultimi giorni stiamo raccogliendo il lavoro di due anni e la conclusione di tanti interventi aperti. E’ un dato di fatto che da due giorni nessun rifiuto prodotto dal Maceratese finisca più fuori provincia. Quella che stiamo portando avanti è una nuova visione industriale del Consorzio, più moderna ed efficiente, e siamo molto soddisfatti nonostante le critiche ingenerose di cui spesso siamo stati fatto oggetto. Si riconoscano almeno i tanti risultati raggiunti”. Sui costi e sull’efficienza, la vera sfida lanciata per i prossimi anni anche dal sindaco Carancini che ha chiesto in passato di raggiungere un’efficienza pari a quella dei privati, Sparvoli ha ricordato come già ora le tariffe pagate dai maceratesi sono già tra le più basse nel panorama regionale e nazionale. “La discarica di Cingoli – ha proseguito – consentirà minori costi di abbancamento stimabili in un 30, 40% rispetto al passato. Adesso però dovremo comportarci come i buoni padri di famiglia e in una prima fase andremo ad estinguere i debiti contratti con le banche per le maggiori spese sostenute dal 2010 al 2012 quando i rifiuti andavano fuori provincia, spese che il Consorzio non ha voluto scaricare sui cittadini. In una seconda fase immaginiamo di riuscire a ridurre almeno in parte le tariffe”. Anche per i proventi del fututo digestore anaerobico, Sparvoli ha precisato come i primi sette anni di produzione di energia andranno a copire le spese per la realizzazione dell’intevernto, mentre per gli anni successivi i maggiori ricavi potranno essere utilizzati per abbassare i costi del servizio.
Sempre a proposito di costi, durante l’ultima l’assemblea sono arrivati nuovi forti attacchi a Sparvoli da parte del vice sindaco di Civitanova, Giulio Silenzi, attacchi che in alcuni frangenti sono apparsi quasi di natura personale. Il dissidio sembra essere nato al momento delle nomine dell’ultimo Cda, quando il Cosmari avrebbe ritenuto illegittima la presenza nel consiglio di amministrazione di assessori dei comuni soci. Ad oggi il Comune di Civitanova non ha più il suo rappresentante in Cda che dovrebbe essere sostituito a breve. Silenzi, in ogni caso, aveva criticato Sparvoli per i ritardi nell’apertura della discarica e per il conseguente aggravio ricaduto sui comuni. Da parte sua Sparvoli aveva rispedito indietro le accuse, ricordando non solo come furono le questioni di politica provinciale ad ostacolare per anni l’individuazione del nuovi sito, ma anche ricordando la precisa scelta di non iniziare l’opera prima di conoscere l’esito dei ricorsi ai tribunali amministrativi, questo per non correre il rischio di vedere andare in fumo interventi per milioni di euro “Nel frattempo – ha spiegato – il consorzio si era preparato a muoversi appena vinto l’ultimo ricorso e così è stato. In dieci mesi, nonostante i lunghi periodi di pioggia, la discarica è stata realizzata”.
Il presidente del Cosmari, sempre durante le precedenti schermaglie con Silenzi, aveva pungolato il vice sindaco civitanovese sul suo vitalizio regionale di oltre 4mila euro lordi che questi riceve ogni mese. Così Silenzi, “tramite una richiesta scritta ha chiesto al Consorzio tutte le giustificazioni delle mie spese. Faccia pure – ha dichiarato Sparvoli – troverà solo i rimborsi benzina dovuti alla scelta di utilizzare la mia auto privata piuttosto che l’auto aziendale con autista di cui avrei avuto diritto. Silenzi non troverà né pranzi né cene, ma solo i costi sostenuti per gli spostamenti legati alla mia attività per il consorzio”. Come si legge sul sito del Cosmari, gli unici rimborsi ottenuti da Sparvoli, che negli anni passati non ha avuto indennità di carica così come gli altri amministratori, sono stati quelli legati all’utilizzo della sua auto e pari nel 2013 a 11.186 euro, “rimborsi calcolati – è scritto – secondo tariffe Aci e riconosciuti per missioni effettuate con auto propria e conseguente rinuncia ad auto aziendale ed autista.”
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Mi sembra una fotocopia di quanto fatto dalla provincia di Macerata con la questione del parco eolico di Camerino. Quando in conferenza dei servizi spunta un ente, tra l’altro ente titolare esclusivo sul proprio territorio, contrario alle volontà della provincia, ecco che questa invoca il conflitto ed utilizzando la L.241/90 ricorre all’amico Consiglio dei Ministri. Questi modi di fare sono proprio mezzucci che documentano lo spessore politico ed il rispetto della Costituzione (art. 9) da parte degli amministratori che in prima fila dovrebbero difendere l’ambiente ed il territorio. Vergogna! A casa!
Silenzi chi?
Il Presidente Sparvoli puo’ spiegare perche’ negli ultimi tre anni (2010 – 2012) il Cosmari:
1) ha accumulato perdite d’esercizio pari ad € 3.797.130;
2) ha notevolmente aumentato il suo debito che e’ passato da € 11.271.124 del 2010 a € 15.463.376 del 2012, con un incremento del 37,19 per cento;
3) ha eroso sensibilmente il patrimonio netto che e’ diminuito di € 2.835.110 rispetto al 2010.
Puo’ inoltre spiegare l’incomprensibile motivo per cui le spese di trasporto e smaltimento dei rifiuti in discarica negli ultimi cinque anni sono quasi raddoppiate passando da € 3.327.014 del 2007 a € 6.310.733 del 2012, nonostante la raccolta differenziata sia quasi triplicata, passando dal 26 al 69 per cento.
P.s.: i dati sono consultabili sul sito internet del Consorzio. Non sono stati riportati i dati 2013 perche’ il bilancio consuntivo 2013 non e’ stato ancora pubblicato.
Dice Sparvoli “è indubbio che la discarica di Cingoli ci consentirà minori costi di abbancamento stimabili in un 30, 40%. Adesso però dovremo comportarci come i buoni padri di famiglia.” Caro Sparvoli, come buoni padri di famiglia vi sareste dovuti comportare prima. Ci avete dissanguato. Noi cittadini abbiamo pagato e stiamo pagando la vostra inefficienza. Avete fatto passare gli anni inutilmente…tanto a pagare ci abbiamo pensato noi. Vergogna, altro che i rimborsi ACI…con i rimborsi secondo tabella ACI, c’è chi ci è diventato ricco!
Quando la Fondazione Giustiniani ha concesso l’area per la realizzazione degli impianti della Cosmari dove era? Forse pensava che ci avrebbe coltivato le viole de pensiero?
Mentre voi vi perdete in chiacchiere inutili e faziose, il COSMARI continua a PUZZARE.. Abbattetelo e i rifiuti porteteveli a casa vostra.
Nel 2015 partirà il “digestore di ecoballe”?? Ahahahahaha cos’è una barzelletta?
E da quando siamo nati che dobbiamo DIGERIRE UNA INFINITA PRODUZIONE DI “ECO-BALLE”
Fosse solo il problema della puzza. Enossam ha centrato il punto: perché una società che potenzialmente potrebbe macinare utili a beneficio di tutti, continua ad accumulare perdite? Lo sappiamo tutti anche senza stare dentro le segrete cose. Basterebbe che la Politica facesse la Politica ed il Consmari facesse il Consmari. Mi fermo qui, perché se no mi becco una querela.
Un resoconto distorto, per quanto mi riguarda, quello del giornalista che all’assemblea del Cosmari non ha partecipato. Peccato che nessuno gli abbia riferito che sono intervenuto per evidenziare il danno di oltre 6 milioni di euro che ha comportato la mancata attivazione della discarica di Cingoli; che non vi sono mai state sentenze del TAR di sospensioni dei lavori e che questo potere non poteva essere del Presidente del Cosmari (come invece è avvenuto). 6 milioni non sono poca cosa. Poi, ho contestato le centinaia di migliaia di euro fatti pagare nel 2013 ai Comuni dove si e’ applicato l’istat in misura del 2,5% (solo Civitanova ha pagato o meglio i cittadini hanno pagato circa 50.000 euro); ho denunciato l’assurdita’ di pagare oltre 600.000 euro di interessi passivi, di interessi pagati alle banche; ho evidenziato come venga calpestata la legge sulla trasparenza e che alcuni membri del CdA non hanno reso pubblici i loro redditi e lo stato patrimoniale e questo impedisce ai Comuni di pagare al Cosmari e poi tante altre cose rilevanti. Peccato che il resoconto giornalistico ignori tutto questo. Certamente non e’ un buon servizio alla verità e al giornalismo.
Visto il consumo industriale che ne fa, il governo Renzi avrà sicuramente un occhio di riguardo verso chi s’accinge a produrre balle e per giunta eco.
Silenzi si è riappropriato della sua identità, dopo i tanti post con nickname, qualcuno sostiene anche a questo articolo, interviene con il proprio nome. Siccome Silenzi lamenta di essere poco esposto mediaticamente, l’autore del servizio ha commesso lo sgarbo di non telefonargli per raccogliere altre sue dichiarazioni. Non è la prima volta che Silenzi fa la morale professionale ai giornalisti, ma per comprendere cosa egli intenda per informazione basta consultare il sito Civitanova Live, ma frenatevi con le risate. Quanto al Cosmari, Silenzi trascina una vecchia polemica che risale alla sua mancata nomina nel CdA. Egli in precedenza aveva dato dimostrazione di attaccamento al Cosmari, delegando in assemblea Giancarlo Berdini (attuale concessionario del servizio di spazzamento a Civitanova), che non ne aveva i titoli. Ma chi conosce Silenzi sa che egli non dimentica i “torti” ricevuti e le studia tutte per attaccare personalmente – fa bene l’autore del servizio a rilevare questo aspetto – i presunti responsabili. Ora, con le dimissioni del rappresentante di Civitanova, egli torna alla carica perchè spera di entrare. In questo caso Silenzi che percepisce 4.000 euro mensili lordi di vitalizio (ma egli cita il netto, come se lo Stato spendesse tale somma), si mette a sindacare sui rimborsi spese documentati del presidente Sparvoli. Il vero sperpero di denaro pubblico, caro Silenzi, lo producono quelli come lei che godono di ingiusti vitalizi. E se andiamo a vedere nella sua attività di assessore, lei spende centinaia di migliaia di euro l’anno per festival mal organizzati e mal riusciti, che non producono ritorno economico per la città.
Ignobili le parole di Silenzi. Sia sulla persona che attacca , sul giornale e nel merito. E’ grazie all’autore di questo articolo se da diversi mesi si è scoperchiato lo scandalo Banca Marche, se qualcuno racconta della vita politica e di quello che avviene nel COSMARI con precisione e dovizia di particolari. Marco Ricci e il suo lavoro sono un n bene per tutti, e definire distorto quanto scrive non le fa onore, Ma da un politicante come lei cosa ci vogliamo aspettare? Ci spieghi nel merito perchè un consigliere di amministrazione debba spettare a Civitanova, facendone così un discorso di apparteneza territoriale e non di capacità meritoria. Ci spieghi da quale pulpito parla della gestione amministrativa del COSMARI percependo un lauto vitalizio sulle spalle di noi cittadini.
Nel 2015 faranno il digestore. Da dove tale certezza? Nel rinnovo dell’Aia e’ stato inserito il progetto del digestore anaerobico? Se puta caso non fosse stato inserito,di quali doti di preveggenza ci si è’ dotati?