Il Vicepresidente Bison e il Presidente Gismondi (entrambi al centro) dell’Associazione Nuova Salvambiente
di Marco Ricci
La Nuova Salvambiente attacca il Presidente del Cosmari Daniele Sparvoli, il consorzio e alcuni sindaci che “tirano reiteratamente in ballo l’associazione più per opportunismo che per realizzare un vero confronto con noi.” Parole decise quelle affidate a un comunicato in cui si accusa il Cosmari di non essere mai stato “trasparente”, nonostante “l’obbligo morale” che, secondo l’associazione ambientalista, dovrebbe avere un consorzio pubblico.
In materia di informazione, ad esempio, il presidente della Salvambiente Gismondi ci ha dichiarato che il Cosmari non ha avvisato l’associazione e i cittadini né al momento della ripartenza dell’impianto dopo quindi mesi di fermo. Né dei vari stop succedutisi in seguito, né dell’esito delle indagini Arpam quando vennero trovati livelli molto oltre i limiti di emissione di diossina e furani. Nel comunicato si accusa così il consorzio di non essere mai stato in grado di realizzare “un confronto costruttivo con i cittadini e tanto meno con l’associazione.”
“Per ottenere un tavolo tecnico dove poter esporre le proprie opinioni”, recita il comunicato, “c’è voluto l’intervento di alcuni sindaci (Macerata e Pollenza) e ad oggi, a quasi 14 mesi dall’istituzione”, il tavolo non riesce a “calendarizzare incontri tematici.” L’unico incontro avuto, ricorda la Salvambiente, ha riguardato l’analisi ambientale e l’indagine epidemiologica, senza però che ad oggi sia arrivata dal consorzio una risposta. Al presidente Sparvoli viene rinfacciato di non aver mai consegnato alla Salvambiente un “progetto preliminare in merito al digestore anaerobico.” Ipotesi di realizzazione approvata anche nella recente Assemblea dei sindaci (leggi qui), dove in effetti giunsero, seppur velate, critiche all’associazione.
E se secondo la Salvambiente il presidente Sparvoli si sarebbe detto “pentito” di aver aperto un confronto con l’associazione, è il presidente Antonio Gismondi a dichiararci che “l’associazione rimane aperta al confronto, ma se confronto vuole esserci. Se non è questo lo scopo del Cosmari”, ha concluso, “il Cosmari si assumerà tutte le responsabilità delle proprie decisioni.” La Salvambiente ha anche ribadito nel suo comunicato i propri scopi principali: l’eliminazione dei cattivi odori “che ancora oggi persistono”, la ripartizione e l’utilizzo dell’eco-indennizzo e infine al chiusura definitiva dell’impianto di incenerimento. Chiusura che, l’ultima assemblea, ha sostanzialmente ratificato su invito del Cda. Un invito che i sindaci hanno accettato, anche se molti si sarebbero aspettati proprio dalla politica un indirizzo in tal senso diretto al consiglio di amministrazione.
Infine l’associazione invita il Presidente della Provincia Antonio Pettinari a dettare al più presto le linee di indirizzo e quelle opzioni concrete che, alla luce proprio della chiusura dell’inceneritore, “attuino la riduzione dei rifiuti, il riuso e il riciclo dei materali.”
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Se non è previsto nello statuto, tutti ‘sti “tavoli tecnici” e “confronti” sono operazioni meramente di facciata, come si suol dire; è arrivato il tempo che gli enti pubblici diventino veramente tali (come peraltro abbiamo recentemente deciso col referendum), altrimenti i cittadini saranno sempre e comunque esclusi dalle decisioni che li riguardano.
Sul digestore, direi che il modello da seguire è quello Svedese dove i rifiuti organici vengono pre-trattati da un digestore condominiale ed infine digeriti da un’impianto comunale (o provinciale) per alimentare i mezzi pubblici.
Qualche link interessante:Malmö, aspirante città più sostenibile al mondo e la sua architettura – Prima puntata
Lo sviluppo sostenibile della città di Malmö – Seconda puntata
Esperienze innovative nella gestione sostenibile dei rifiuti a Malmö
Mobilità sostenibile a Malmö con i fanghi del depuratore delle acque reflue
perchè non deve esserci una denuncia ed una pena per chi mette in pericolo la salute dei cittadini?
Vorrei, unitamente alla giustissima osservazione di “nuova salva ambiente” ricordare sommessamente che il cda del cosmari, è un organo “politico” nel quale mai è venuto in mente a chicchessia di invitarne a far parte almeno uno dei candidati aventi diritto del “movimento 5 stelle”. Non è infatti di secondo piano rammentare a tutti che il movimento alle ultime elezioni politiche dello scorso febbraio ha ottenuto nelle Marche ben il 31% dei consensi, ma non ha alcuna voce in capitole nella gestione del consorzio che pur riguarda anche e sopra tutto ripeto ben il 31% dei votanti. Le decisioni di un ente pubblico riguardano tutti, tanto più i cittadini “parolai” non rappresentati dall’attuale assetto.
Una dovuta precisazione, per aventi diritto mi iriferisco ai candidati alle ultime politiche per il “movimento 5 stelle” che in provincia di Macerata erano ben 5 tra Tolentino e Civitanova, le due liste certificate, che nonostante il 31% del voti, non sono andati in parlamento o in senato per effetto dell’attuale legge elettorale, che ha premiato al loro posto “le coalizioni”…. a buona memoria di tutti.