di Marco Ricci
Ringrazio vivamente la consigliera Anna Menghi per la disponibilità, la cortesia e la precisione con cui ha voluto rispondere a queste domande, raccontandoci una storia che molti non conoscono e che a lei indubbiamente ha creato in passato molte tensioni, fatica e probabilmente dolore. Mi auguro che tale narrazione, al di là delle opinioni politiche di ciascuno, venga letta con lo stesso senso di passione civica che ho potuto scorgere nelle parole di Anna Menghi durante l’intervista.
Dottoressa Menghi, durante l’ultimo Consiglio Comunale, quando si è parlato di Cosmari, durante il suo intervento ha ricordato che lei certe cose le ha sempre dette. Rubando al poeta, sappiamo tutti quanto “breve ha la memoria il corso”. Ci può allora fare un riassunto delle vicende, premettendo che lei è stata Sindaca di Macerata dal novembre 1997 al luglio 1999?
Bisogna partire dagli inizi, da quando nacque il Cosmari, siamo tra il 1994 e il 1995. Da allora al 1997 il Comune di Macerata gli versa circa 7 miliardi di lire. A fronte di quale servizio? Di nessun servizio! Perché sempre negli stessi anni il Comune manda i suoi rifiuti in discarica (all’epoca il Cosmari non era una Consorzio obbligatorio). Ponemmo subito la questione agli Uffici e scoprimmo che sino ad allora avevamo pagato quote non dovute al Cosmari. Risultato? In pochissimo tempo abbiamo fatto risparmiare fior di milioni al Comune. Vi è poi un altro aspetto che riguarda il presunto inquinamento prodotto dal Cosmari. Tutti all’epoca sbandieravano il tema della salvaguardia della salute dei cittadini, ma nessuno in concreto aveva messo in atto azioni mirate a questo. Quando fui eletta Sindaca pensai subito che qualcosa non quadrasse e scopriamo che il Cosmari effettuava oltretutto le analisi dei fumi del camino di incenerimento per rivelare eventuale diossina e metalli pesanti (nocivi alla salute) occasionalmente, solo una volta l’anno.
Sabato la protesta davanti al Comsari per la riapertura dell’inceneritore (clicca sull’immagine per guardare il video)
“Occasionalmente” mi sembra un eufemismo. Lei comunque cosa fece?
Come Sindaca feci due considerazioni. Che il Cosmari economicamente già non si reggeva più e che dal punto di vista della salute pubblica sussistevano molte incertezze perché non si conosceva cosa effettivamente usciva dal suo camino. Più in particolare, per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, siamo tra il 1998 e il 1999, diedi incarico ad un Istituto Universitario – incarico deliberato dalla Giunta Comunale di Macerata n.462 del 15.09.1998 – per verificare preliminarmente se le modalità e le strumentazioni utilizzate dal Cosmari per le analisi dei fumi che fuoriuscivano dal camino della linea di incenerimento fossero corretti e rispondenti alla normativa. Vuole sapere la cosa bella? Al Cosmari, malgrado il Comune di Macerata ne fosse socio, il nostro perito non lo lasciarono entrare.
Una storia da finire su Report e diventare famosi. E quali analisi fa questo perito? Giunge a qualche conclusione?
L’istituto universitario incaricato certificò con una relazione scritta a firma dell’ingegner Tomassini che all’epoca dei fatti narrati “le ricadute ambientali di diossine, dibenzofurani, Pcb e mercurio non sono mai state controllate, contrariamente a quanto il Programma di monitoraggio stabilito dall’Amministrazione Provinciale richiede ed a quanto la tutela dei cittadini e dell’ambiente impone”. Detta certificazione fu inviata poi formalmente a tutti gli Enti e le Istituzioni competenti in materia di salvaguardia della salute pubblica e per la gestione e trattamento dei rifiuti. Nello stesso certificato il docente universitario evidenzia che dalla documentazione che riesce ad ottenere si è in presenza di una sorta di “cortocircuito tra controllore e controllato”: da una parte la Provincia di Macerata affidava le analisi all’Osservatorio Geofisico di Macerata. Dall’altra parte il Cosmari conferiva incarichi sempre allo stesso Osservatorio. Inoltre scopriamo che nel frattempo il Cosmari invia del materiale denominato Fos nella nostra discarica. Ma questo non è materiale normale. All’epoca dei fatti è classificato come rifiuto speciale e come tale andrebbe conferito in discariche speciali ovviamente a costi molto maggiori che il Cosmari non voleva o non poteva pagare. La nostra azione, grazie soprattutto all’assessore Munafò, a tal proposito fu decisiva al punto che bloccammo il conferimento della Fos alla Pieve. Ma – e c’è un ma! – caduta la mia amministrazione fu fatta una legge regionale ad hoc che classificò la Fos come un rifiuto urbano. Sappia, per inciso, che tutto quello che ho in breve menzionato lo denunciammo pubblicamente, ma non ci fu nessuno che ci sostenne, né presunti difensori della salute pubblica e, fatto grave, caratteristico delle società omertose (per usare un termine diciamo gentile) non ci fu un solo giornale che pubblicò la notizia. Concludo rimarcando che a seguito degli atti citati inviati a tutti gli Enti e le istituzioni per i provvedimenti del caso, nessuno si è mosso.
Come mai al Cosmari era permesso di tenere certe posizioni?
Perché era controllato politicamente dai partiti di tutti gli schieramenti.
Secondo lei, se il Cosmari fosse stato un soggetto privato gli Enti pubblici si sarebbero comportati in questo modo?
No. Loro vollero che il Cosmari fosse pubblico ma il pubblico deve essere trasparente. Non deve essere sotto il controllo totale di tutti i partiti, perché nel consiglio di amministrazione sono rappresentati equamente comuni sia di centro-destra che di centro-sinistra.
Parlando di rifiuti e prendendo spunto dal suo intervento durante l’ultimo Consiglio Comunale, a questo punto non si può che parlare di Smea.
No che non si può non parlare di Smea. Ma partiamo dalla stranezza che le ho raccontato in precedenza. Che il Comune di Macerata pagava il Cosmari senza ottenere in cambio alcun servizio. Nel frattempo il Sindaco Maulo portava a termine un progetto che era nato all’interno della DC. Un progetto che sulla carta non sarebbe stato male, la Smea. L’idea era quella di avere una società per la gestione dei rifiuti. Cosa succede però? Che, a differenza di quanto sarebbe stato corretto fare per scegliere il socio privato, non viene fatta una gara ad evidenza pubblica (anche se all’epoca si poteva fare). Il socio venne scelto in Umberto Foglia, l’allora proprietario della discarica. Non solo. L’Amministratore delegato chi è? Stefano Monachesi, il genero di Foglia. Cioè il Comune di Macerata, che ha il 51% delle azioni, si mette sostanzialmente nelle mani del privato. Di fatto comanda il privato, perché l’Amministratore delegato della Smea era proprio Monachesi. Noi, quando fui eletta Sindaca, cercammo di far rispettare il nostro 51%, ma tutti i partiti di maggioranza ed opposizione ci contrastarono in tale intento.
Lei in che modo intervenne?
Per prima cosa cercando di dare delle linee di indirizzo sia alla Smea che al Cosmari. Eravamo convinti che il Cosmari fosse pericoloso per la salute e che la Smea potesse essere valorizzata. Così, anche a fronte della inevitabile chiusura della discarica, cominciamo con la raccolta differenziata. Siamo più o meno nel ’98 quando nessuno parlava ancora di differenziata e le cose stavano partendo. Poi, con un accordo trasversale tra le forze politiche, io vengo scalzata e con le successive Giunte Meschini quell’impegno politico, di indirizzo, verso la differenziata scema e si perde. Insomma, noi volevamo valorizzare la raccolta differenziata della Smea in antitesi alla combustione del Cosmari perché il Cosmari inquinava ed era poco controllato. Ecco dunque perché dico che da sempre io fui per la sua chiusura. E questa azione è continuata sempre, anche dopo la mia caduta con la lista civica che fondammo nel 2000, grazie all’impegno di molti cittadini. Ma la politica della città ha lasciato che la situazione Smea e Cosmari si incancrenisse. Perché la Smea è stato un mezzo per fare assumere gli amici. Finché non scopriamo che la Smea, che le ricordo è una società al 51% pubblica, non assume direttamente anche Monachesi e sua figlia. Ma le faccio un altro esempio. Un giorno ci accorgiamo che in una fattura presentata da Smea al Comune c’è uno zero in più. Di fianco c’è un punto di domanda. Dunque qualcuno si è accorto. Ma la fattura venne pagata così com’era. Presentammo una mozione che non poteva che essere approvata e solo allora la somma pagata in più dal Comune fu restituita dalla Smea. Le ricordo, tanto per inciso, che il pomeriggio che venni messa in minoranza Monachesi era lì sotto che brindava. Strano per un funzionario di una società che dovrebbe essere di proprietà per il 51% del Comune e che doveva occuparsi esclusivamente del proprio lavoro in quanto pagato anche con soldi pubblici per questo, non le sembra?
Mi sembra, ma adesso veniamo all’attualità. Durante l’ultimo Consiglio Comunale lei si è molto arrabbiata anche di fronte all’unanimità sull’Ordine del Giorno che invita l’Amministrazione a far chiudere l’inceneritore. Perché?
Innanzitutto sono rimasta per votare l’emendamento di Fabio Massimo Conti (poi votato da tutti) che almeno sulla chiusura era chiaro. Ma si mi sono arrabbiata perché ci ho letto un gioco delle parti. Perché lo stracciarsi le vesti di chi fino a ieri ci ha ostacolati nelle nostre battaglie per fare chiarezza ed era dalla parte del Cosmari non mi sembra sincero. Ho visto un “inciucio” Pd-Pdl che a mio parere ha altre motivazioni.
Ovvero?
Ovvero che la situazione gli è scoppiata in mano. La Smea che si sono tanto tenuti cara è diventata per loro un problema. Debbo cederla e posso solo cederla al Cosmari. Dove c’è un altro personaggio che, al pari di Monachesi, fa il bello e il cattivo tempo. In un primo momento il Sindaco prova ad indebolire il Cosmari con le cause, ma le perde. Così adesso questo accordo con il Pdl per la chiusura dell’inceneritore non è altro che un altro modo per provare di nuovo ad attaccare il Cosmari e cercare di spedirgli Smea e Monachesi.
Arrivando a un argomento che sta ancora più a cuore ai cittadini. Ho più che il sospetto che noi oggi paghiamo il costo di tutto questo e anche a caro prezzo.
Senza dubbio. Lo paghiamo perché già all’inizio, per il Comune di Macerata, avere due società come Smea e Cosmari non aveva alcun senso. Questo ha portato a una duplicazione di soggetti che non conducono ad alcun risparmio. Oltretutto le giunte Meschini ci hanno lasciato un livello di raccolta differenziata bassissimo. E oggi la legge dice che il costo di raccolta e smaltimento è tutto a carico dell’utenza, cioè di noi cittadini.
Però se fossi il diavolo le risponderei: è appunto perché le due società sono in parte un doppione che noi dobbiamo per forza trovare una soluzione a Cosmari e Smea.
Ma in questo modo? Facendogli causa? Il fatto è che il Comune è debole, i partiti sono in una posizione debole visto quello che è oggi la Smea. Ripeto, è una bomba che gli è scoppiata in mano. Si è tutto così intrecciato che non sanno più quali pesci prendere. E Carancini, invece di cercare un accordo politico nella trasparenza, un accordo che da un lato deve pretendere chiarezza dal Cosmari sul funzionamento dell’impianto che, seppur notevoli passi avanti ha fatto nei controlli, rimane vecchio, obsoleto e posizionato in una zona non idonea. E un accordo che dall’altro lato faccia fare passi indietro a chi nella Smea ne ha fatti troppi in avanti, favorendo in tutto questo la tutela dei lavoratori e il risparmio del Comune. Ora, ringrazio Dio che oggi tutto il Consiglio Comunale dica quello che noi abbiamo detto sempre. Ma mi lasci il sospetto che tutto ciò sia molto strumentale.
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SPEGNETE L’INCENERITORE!!!!
Anna Menghi, davvero un curioso caso! Da un lato, siede da 25 anni in Consiglio comunale (di cui quasi due da Sindaco), dall’altro continua imperterrita ad atteggiarsi a “nuovo”, a cercare di sostenere di non entrarci proprio nulla con il potere! Mah, davvero un curioso caso!!??
Mr. Wolf probabilmente lei è un tesserato Pd o Pdl visto che invece di affrontare le tematiche sui rifiuti molto importanti che Anna Menghi sottopone alla cittadinanza cerca subito una deligittimizzazione poltica tra l’altro molto sterile…
la smea, le piscine, la galleria delle fonti, le piscine, le aree edificabili, il viale della vergogna(viale Puccinotti) eccetera fino all’infinito.
Una storia uguale per tutte le solite …….
Mi raccomando, maceratesi, continuate a votare gli stessi.
Ricostruzione dei fatti davvero inquietante.
Ancor più inquietante è il fatto che il costo dei rifiuti nel Comune di Macerata è il più alto rispetto alle altre città capoluogo delle Marche: una famiglia, nel 2012, ha speso € 215 a Macerata, € 193 ad Urbino, € 183 ad Ancona, € 174 ad Ascoli Piceno (Vedi rapporto rifiuti 2013 http://www.Cittadinanzattiva.it).
E la raccolta differenziata segna il passo (meno del 50%).
Dal racconto di Anna Menghi e dai dati sopra riportati emerge con tutta evidenza di quanto sempre più la gestione del ciclo dei rifiuti sia emblematica delle tante contraddizioni di cui è vittima la nostra città: il servizio non migliora mentre i costi sopportati dalle famiglie sono sempre maggiori.
MI SEMBRA CHE “SINDACA” IN ITALIANO NON ESISTE E’ SEMPRE SINDACO ANCHE SE DONNA.
Churchill definì “bizzarro” il popolo italiano, riferendosi al suo comportamento contradditorio. “Bizzzarro” è anche a pensarci bene il cittadino maceratese, che è pronto a denunciare il mal funzionamento dell’amministrazione della città, poi quando c’è chi porta avanti azioni concrete per porre riparo alla cattiva gestione della cosa pubblica non lo segue e non lo aiuta, perchè è più importante CHI porta avanti certe azioni, non importa quali e non importa la sostanza dei problemi.
si sa che sui rifiuti circola tanto denaro , vorrei però capire come mai una tonnellata di rifiuti per portarla da napoli in olanda costa 90 euro , per portare la stessa tonnellata dal cosmari a fermo ne costa più del doppio , datemi una spiegazione per favore , non mi viene nessun motivo di tanta lievitazione di costi considerati i chilometri di distanza Napoli / Olanda 2000 KM Sfozacosta/Fermo 40 KM paventando poi che sicuramente sui 90 Euro avrà la sua parte anche la camorra , da noi chi lucra sui 190 Euro a tonnellata ? ma la nostra procura della repubblica cosa fa , i conti non tornano , tutti complici DX e SX alla faccia dei cittadini onesti che si impegnano nella differenziata , poveri soldi nostri .
Però senza ritegno…uno sputo in faccia ai tanti giovani disoccupati..assunta la figlia di Monachesi..
Sara’ un caso che la CAMORRA ha rivolto i propri interessi verso la MONNEZZA!!!!! Ma ovviamente la nostra classe politica locale e’ ben altra cosa che la CAMORRA!!!! Questi hanno operato sempre a favore del cittadino e della sua salute, ecco perche’ le tariffe sono le piu’ alte!! Le cose ben fatte COSTANO!!!!!!!!!!!!!
Io non so se, all’epoca, Anna abbia fatto bene a rimanere ferma sulle proprie idee per nulla intimorita dalla sfiducia; a costituire un Comitato solo con le proprie risorse economiche, a rinunciare a candidature alla Provincia ed alla Regione, a non chiedere incarichi in cambio di alleanze elettorali…
…le considerazioni fatte da Mr.Wolf sono da rispettare come tutte le altre, pero gli chiedo se conosce altri politici che in 25anni non hanno dato una raschiatina al barattolo della marmellata.
Complimenti all’autore dell’articolo,aspettiamo la replica di chi é stato tirato in ballo per sentire anche l’altra campana
bene…la cosmari inquina e la smea è un’azienda pubblica di famiglia…Anna Menghi è l’unica ad ammettere le porcate del comune di Macerata,e come lei chissà quanti altri paesi…certo che avete imparato proprio bene dagli insegnanti a Roma,complimenti!!!!
MEDITATE MACERATESI… MEDITATE……. (E NE AVETE AVUTI DI ANNI X FARLO….)
DOPOTUTTO E’ CIO’ CHE AVETE VOLUTO CON IL VOSTRO VOTO !
L’unico problema che la Provincia di Macerata ha sui rifiuti è IL COMUNE DI MACERATA!!!
Benvenuti a Macerata!! Ora sapete come funziona tutta la città…
Bell’articolo peccato che :
non c’è più sordo di colui che non vuol sentire ……
Cari concittadini continuate fare finta di nulla ..
continuate a coltiare il vostro orticello ….
e continuate a votare gli stessi…..
SIAMO ABITUATI A PARLARE TROPPO DI QUELLO CHE NON FUNZIONA DIMENTICANDO SEMPRE E COMUNQUE QUELLO CHE è STATO COSTRUITO. NESSUNO SI PONE IL PROBLEMA CHE LA SMEA è UN PATRIMONIO PER LA CITTA’, CHE DA LAVORO A TANTE FAMIGLIE, CHE SA FARE IL SUO LAVORO E LO DIMOSTRA A POLLENZA E MONTECASSIANO ( PRIMI NELLA PROVINCIA PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA )…CHE RISCHIAMO DI BUTTARE VIA NEL VERO SENSO DELLA PAROLA!! è VERAMENTE COMPLETA LA CRONISTORIA DELL’EX SINDACO (CARICA ANCORA DI VECCHI RANCORI POLITICI) O MANCA QUALCHE TASSELLO PER COMPLETARE IL QUADRO??
Pecunia non olet….
In attesa che tutti i protagonisti e i, comprimari e le tante comparse, chiamati in causa nell’intervista, possano dire la loro, eventualmente chiarire e, se vogliono, anche spiegare i tanti passaggi sembrerebbe apparire, almeno a prima vista, che tutta la intricata vicenda poteva essere gestita in modo diverso e, probabilmente, migliore.
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Di voci, bisbigli, radio serva international in città, da molto tempo, si mormora…
Però come spesso accade in situazioni così complesse sono tutti “sembra”, “si dice”, “pare” ed in casi come questi, poi, è sempre molto difficile separare quanto realmente accaduto dalle chiacchire da bar, dalle opinioni personali (condite da eventuali pregiudizi), dalle notizie parzialmente vere (cioè anche parzialmente false).
Certo che però, se anche solo 1/5 di quello che si mormora fosse vero a questo punto poco si comprende come mai, in tutti questi anni, chi doveva vigilare non ha vigilato e chi doveva controllare non ha controllato.
…. Cioè, al rovescio, si potrbbe comprendere benissimo se questa vigilanza e questo controllo siano mancati in quanto, era ovvio e scontato, che non si doveva controllare, non si doveva vigilare, non si doveva vedere nulla….
In questa vicenda, così come in tante altre che si sono succedute a Macerata negli ultimi 20 anni, un pò mi sorprende l’assordante silenzio della Magistratura….
Cerasi, come molti altri erano a conoscenza dell’attività dell’Amministrazione Menghi, sistematicamente attaccata diciamo politicamente da destra e sinistra, così come era a conoscenza dell’attività del Comitato Anna Menghi negli anni successivi come opposizione. Come dicevo in un precedente commento, “Bizzarro” è il comportamento dei maceratesi. Cerasi non gradiva la politica dell’amministrazione Menghi e del successico Comitato Anna Menghi e se anche alcune sue battaglie, come quella sul CONSMARI e la Smea erano giuste e oggi sono cavalcate a parole da molti altri, le disapprovava perché non gli piacevano i soggetti che lottavano per queste “cause”. Intervengo citando Cerasi, non perché mi interessi quello che pensa, ma semplicemente come spunto esemplificativo e oggettivo dell’aggettivo che ho usato per molti maceratesi: “Bizzarri” (almeno per ciò che riguarda la politica della Città).
Caro Munafò
Le sue ricostruzioni dei fatti sono sempre molto interessanti ed anche stimolanti da leggere, sebbene poco collimino con la realtà delle cose.
Io non approvavo il Sindaco Anna Menghi quale espressione diretta del centrodestra maceratese.
Le battaglie del Comiato, sia quando era in Amministrazione sia successivamente, sono problematiche a mio avviso separte dal fatto che la Menghi era stata candidata dal centrodestra ed eletta con i voti determinanti del centrodestra e, successivamente, defenestrata dallo stesso centrodestra, se non ricordo male, per la questione Parcheggio a Rampa Zara (mai spiegato chiaramente perchè poi venne accoltellata politicamente dai suoi stessi sostenitori)
Sulla “Collina del Disonore” (cioè sulla montagna che era diventata la discarica) mi interessai ben prima che nascesse il Comitato Menghi, negli anni 1996-1997 (cioè Giunta Maulo), nella sede della Circoscrizione Manzoni/Marche.
Anche del Cosmari me ne interessai precedentemente all’avvento della “primavera della Menghi”
Poichè molti in città nel corso degli anni hanno sollevato problematiche ed interrogativi su diversi temi, poi riprese successivamente dal Comitato Anna Menghi, possiamo pure oggi politicamente fare finta che tali probematiche ed interrogstivi siano tutti farina del sacco di Anna Menghi: ma si chiaro che stiamo facendo finta….
Mi sembra infine un pò stucchevole che, su ogni ragiomento amministrativo, lei intervenga sempre con l’atteggiamento della Ius primae noctis, come se prima dell’arrivo del Comitato Menghi nessuno mai (nemmeno per sbaglio) in città si era mai interessato a nulla….
A proposito: ma sulla SMEA l’Amministrazione Menghi (quando era in suo potere la nomina) non aveva forse indicato, come Presidente, un esponente del Centrodestra??
Cerasi le rispondo seccamente su tre punti chiari e concisi:
1) I fatti Cerasi noi (amministrazione Menghi e Comitato Anna Menghi) li abbiamo fatti concretamente sul CONSMARI e SMEA con atti protocolatti presenti in Comune, Regione, ecc.. Contrariamente, lei dice, a chiaccheire di essersi interessato, ma le chichiere se le porta il vento e di atti concreti suoi non ce ne sono;
2) Il mio atteggiamneto, come lo definisce da “Ius primae noctis”, bè io me lo posso permettere, lei non so, e poco mi interessa se è ritenuto stucchevole. Capisco che possa dar fastidio e procurare anche rabbia, che diciamo “un avversario politico” non abbia scheletri nell’armadio e si può permettere di dire la verità e quello che pensa senza poter essere smentito dai fatti, ma questo le assicuro, è in problema suo con cui deve giocoforza convivere.
3) prima dell’amministrazione Menghi e il Comitato Anna Menghi NESSUNO ha fatto atti concretti e amministrativi sul CONSMARI e SMEA e non solo (Rampa zara ad esempio), questo lei lo sa perfettamente ed anche in questo caso deve giocoforza convivere con suo personalissimo livore che mon può trovare soddisfazione nei fatti.
Dal COSMARI riceviamo la risposta al commento del sig. Salvatore Zizzi:
“Egr. Sig. Zizzi, spiace dover leggere certi commenti, tanto più da chi dovrebbe ben conoscere e rappresentare la realtà maceratese dal punto delle società di gestione che in essa operano. Solo per chiarimento la informiamo che portare i rifiuti a Fermo costa 80 Euro/ton, che il dato di Napoli è ben lontano da quanto indicato (si riferisce ad una partita di rifiuti a spot di qualche tempo fa). Le garantiamo, come lei ben sa, che la situazione campana (oggi purtroppo replicata in altre regioni), non è affatto da portare nemmeno come esempio e non solo dal punto di vista ambientale. Solo un dato: i cittadini di Napoli (ma anche Salerno, Caserta, ecc.) pagano una Tassa di oltre 4 Euro/mq, mentre nella nostra provincia la media è di circa 1,4 Euro/mq. E non abbiamo i rifiuti per strada e siamo tra le prime province in Italia per la raccolta differenziata. Questi sono i fatti di cui auspichiamo voglia prendere atto. Cordiali saluti”.
Dopo qualche anno di silenzio dal famoso abbraccio di Anna Menghi con il neo Sindaco Carancini , che nessuno ha dimenticato a Macerata proprio il giorno del risultato delle elezioni; l’ex sindaco Anna Menghi si ripropone nuovamente con il suo vecchio stile “per non dimenticare: tutti contro tutti”. Di fatto, quindi, nessuno dimentica nulla.. ma viviamo tempi in cui ognuno di noi è costretto per sopravvivere a chiedere più concretezza e più certezza per il futuro. Non ci serve una politica che guarda sempre al passato, ma qualcuno che sappia guardare avanti e come in questo caso che dia una seria speranza ai tanti operai che lavorano in queste aziende difficili da gestire, dove comunque ci sono famiglie che contano sul 27 che il cosmari, la smea , la sintegra, garantisce ancora ogni mese.
Se è vero che i due maggiori partiti il PD e il PDL si sono accordati per chiudere l’inceneritore e far si che finalmente la smea sia acquisita dal cosmari, la vittoria non sarà di Carancini o quant’altro, ma della comunità maceratese: meno costi, più sicurezza, appunto, per le tante famiglie che lavorano in queste aziende e in ultimo, ma non d’importanza, che la gestione in questo modo può rimanere in mano pubblica e non in balia di acquisizioni strane come si paventata qualche anno fa da parte dell’ERA. Poi al momento del voto decideremo noi cittadini chi avrà tutelato al meglio in questi anni la nostra comunità o chi ha solo consumato polemiche strumentali per dividere.
La gestione dei rifiuti è una cosa seria. Il no all’incenerimento non è una fissazione mentale. E’ la pretesa di una gestione dei rifiuti corretta, trasparente e giusta l’ambiente e per la salute. Ho molto rispetto per questa testimonianza ‘forte e chiara’. Il dibattito che eventualmente ne seguirà (e spero vivamente non sullo ius primae noctis…!) porti in tempi rapidi ad un confronto serio, approfondito e soprattutto risolutore con tutti i soggetti coinvolti nelle (mi sembra non poche) sedi appropriate.
@ pierre (con simpatia)
Aspetto che il Sindaco Carancini risponda alla ex-Sindaca Menghi a cuor leggero (perlomeno grammaticalmente!): secondo l’Accademia della Crusca, poiché l’italiano non ha genere neutro, è corretto concordare al femminile il nome di cariche pubbliche fino a ora coperte unicamente da maschi http://www.lastampa.it/2012/05/19/societa/e-l-ora-della-sindaca-e-dell-architetta-ly2hjaWIyeUiMMUvVwdwqJ/pagina.html
@Romani: stiamo discutendo perché i cittadini hanno già deciso e i risultati si vedono!
Volevo ringraziare Marco Ricci, CM, quanti sono intervenuti e quanti hanno solo letto.
@ Munafò
Io, al contrario di lei, non ho assolutamente la pretesa di essere un risolutore.
(1) Però non mi sembra che vi siano molte differenze, per quanto a risultati concreti, tra chi ha prodotto atti protocollati in Comune e in Regione e chi, nel corso degli anni, si è interessato (a vario titolo) del problema discarica, COSMARI e SMEA.
In entrambi i casi, tralasciando l’informazione ai cittadini, gli atti concreti sono prossimi allo zero.
Non a caso, sia quando eravate al “comando” amministativo che dopo, nulla è cambiato…
Ciò non toglie che la Menghi abbia tutto il sacrosanto diritto di ritornare sugli argomenti in questione, sollevando (o risollevando) problematiche mai risolte.
(2)
Continua, in ogni occasione, a professare la sua verginità politica ma, essendo stato in Amministrazione (sebbene per circa soli 2 anni) ed essendo il Comitato Anna Menghi uno dei gruppi politici di una coalizione (di centro destra) poi, nel vivere politico amministrativo quotidiano (nomine assessori, nomine membri controllate e partecipate, ecc.), anche voi siete stati deflorati (come avevo già scritto: quando la Menghi era Sindaco è stato nominato un esponente del centrodestra, come Presidente della SMEA, che non mi sembra abbia fatto nulla per invertire la tendenza)
3)
Prima dell’avvento messianico del Comitato Anna Menghi (avvento che dovrebbe essere, nelle sacre scritture, successivo alla vostra esperienza amministrativa in quanto, precedentemente, eravate parte integrante di un progetto politico di centrodestra) altri si erano interessati di molti problemi, quindi per cortesia non continuate a fingere che, prima di voi, c’era il nulla e poi voi, in 7 giorni, avete creato il Cielo e la Terra…
Ricordo che sull’inceneritore una lunghissima battaglia dei Comunisti, con tanto di manichini per le strade di Sforzacosta.
Ricordo pure che sul Cosmari intervennero, molte volte, i Verdi così come mi ricordo di riunione, assemblee, incontri con il pubblico un pò di tutti i “vecchi” partiti (PCI, DC, PSI, MSI, PRI, ecc.).
Ciò detto, e lo ribadisco per la II volta, che la dott.ssa Menghi ha tutto il diritto di ritornare sugli argomenti, ha tutto il diritto di chiedere chiarezza, ha tutto il diritto di non ritenersi soddisfatta di quanto accaduto negli ultimi 10-15 anni…
Cerasi preciso sinteticamete:
A) per quanto rigurada le sue argomentazione di cui ai pinti 1) e 3) sono come al solito CHICCHIERE e non riporta alcun fatto croncreto, per cui per quanto mi rigurda può continuarle a farle, in questa sede, al bar con chi vuole, a me non mi riguardano né mi interessano minimamente, se non constatre , come già so che arrampicarsi sugli specchi è un’operazioneinutile, perché si svivola sempre;
B) Per quanto riguarda il punto 2), non ho mai professato la mia “verginità” politica, anzi al contrario, ho partecipato a far nascere il Comitato Anna Menghi e ne ho fatto parte attivamente. Avendo rovestito prima il ruolo di assessore e poi di consigliere non ho scheletri negli armadi o cose da nascondere e posso liberamente parlare a testa alta, e credo che sia questo che le dia fastidio, ma le ripeto un problema suo con cui deve convivere. Culturalmente sono di destra anche se non ho mai avuto tessere di partito, per cui le dico a brutto muso: sulla base di quale sua presunta moralità si permette di sottintendere che una persona di destra sia inqualificabile, aggettivandola in negativo definendola di destra? Chi le da questo presunto diritto morale? In sotanza e in sintesi, perché ho già perso troppo tempo con lei, chi si crede di essere?
Gentile dott.ssa Menghi, egregio dott. Munafò,
non so se quanto scritto corrisponda a verità ma, mi chiedo, perchè raccontare solo ora ed in forma narrativa questi fatti? o forse sarebbe stato dovere, e non da oggi, da parte di chi ha ricoperto cariche pubbliche, rappresentare tutto ciò a chi è preposto a perseguire le condotte contrarie alla legge?
Laura Damen, il suo commentro ci azzecca perfettamente con l’aggettivo che ho usato per definire il comportamento dei maceratesi “Bizzarro”!!
Caro “giusto” dott. Munafò
Per mia formazione culturale e politica non credo di offendere nessuno (quindi non comprendo perchè si inalbera) quando dico che un progetto culturale di governo (locale o nazionale) di centrodestra non mi piace.
E lei che risponde, sempre incazz@ndosi, facendo la similitudine destra = inqualificabile
Ne mi sembra di offendere nessuno quando dico che, finchè eravate in amministrazione (1997-1999 circa) voi abbiate fatto “parte integrante” di questo progetto politico (di centro destra) in quanto solo dopo che è stata sfiduciata la Menghi (cioè alle successive elezioni del 2000) avete preso le distanze dal centrodestra ma, fino la giorno prima, ne eravate la massima espressione amministrativa…
Lei come parte integrante di un’amministrazione comunale (di centrodestra) ha scelto come Presidente della SMEA un ex AN.
Questo Presidente, nonostante gli atti protocollati dall’Amministrazione Menghi in Comune e in Regione (ma mi domando: chissà perchè nessuna denuncia alla Magistratura, forse perchè non vi erano le fattispecie necessarie?) non mi sembra abbia prodotto grandi risultati visibili, ne abbia cercato di invertire la rotta su quanto accadeva.
Successivamente alla “vostra” creazione del Mondo, oltre l’informazione che avete dato ai cittadini (informazione che era stata anche data da altri PRIMA) il vostro apporto è stato prossimo allo zero, così come l’apporto di chi vi ha preceduti (verdi, comunisti, ecc.)
Per la III volta mi ripeto e ribadisco che la dott.ssa Menghi ha tutto il sacrosanto diritto di sollevare (o risollevare) le problematiche espresse nell’intervista; problematiche a cui mi sembra si attendono diverse risposte.
Che lei possa andare in giro a testa alta, infine, le faccio solo presente che come lei, a Macerata, ci sono molti cittadini che possono farlo (come e forse più di lei), e lo fanno silenziosamente, senza starsene ad autovantarsi ad ogni occasione.
Cerasi
1) prima di dare “libero sfogo” alle dita sulla tastiera quando parla dell’amministrazione Menghi e di me che ero assessore all’Ambiente, riferendosi alla SMEA e al CONSMARI legga gli atti protocollati al Comune, giusto per fare una distinzione tra le chiacchiere e i fatti
2) io parlo di me e solo di me stesso quando dico che posso andare a testa alta, non coscendo le situazioni personali dei tanti citatdini maceratesi e sono certo che ce ne sono molti che possono farlo. Lei invece fa addirittura una graduatoria affermando che c’è chi può andare a testa alta più di me, non dico che non sia vero, ma lei di me sa ben poco e quindi come al solito fa chiacchiere;
3) non mi inc@zzo, come dice lei, rispondo solo per le rime in maniera concisa e il più possibile precisa, anche perché onestamente non ci sono motivi. mi inc@zzo per quelle poche cose che ne valgono la pena e non è certamente questo il caso
4) non sono affatto silenzioso, a differenza di chi secondo lei lo fa, perchè non mi piace esserlo quando mi trovo davanti a sciocchezze o comportamenti bizzarri e non devo certo rendere conto a lei o ad altri. (Nota necessaria: le faccio osservare che c’è un’abissale differenza nella sostanza e nel significato tra “autovantarsi” e “riportare i fatti oggettivi e verificabili”, capisco che questi ultimi spesso possono non piacere, ma i fatti sono fatti comunque)
Ha ragione, perfettamente ragione lei dott.Munafò.
Lei ha fatto un sacco di atti amministrativi, che non mi sembra abbiano portato a nulla… Ma ha fatto un sacco di atti amministrativi…
Però, come le ho già scritto, non mi sembra che (al tanto suo lavoro) siano poi seguite eventuali denunce alla Magistratura.
E non mi sembra che, nonostante che vi era un Presidente SMEA (diretta emenazione dell’Amministrazione di centrodestra di cui lei faceva parte) vi siano stati significativi miglioramenti della situazione.
Sulla graduatoria di chi può camminare a testa alta (ed aggiungerei: sguardo dritto e petto in fuori), che lei dice che io faccio ma che non ho fatto proprio, le consiglierei di rileggere meglio squello che ho scritto: per facilità faccio copia/incolla
“..ci sono molti cittadini che possono farlo (come e forse più di lei)…”
Proprio prchè non la conosco ho messo la formula dubitativa in quanto, statisticamente (nonostante gli scarti e le dispersioni), su quasi 45 mila abitanti maceratesi le probabilità che almeno 1 cittadino possa andare a testa alta, più di lei, ci sono.
Lungi da me, pertanto, piazzarla al secondo posto o addirittura al quarto… Anche se da come scrive mi sembra (ma potrei sbagliare) che se a lei non assegnano sempre la medaglia d’oro (con inno e sventolio di bandiere), tra chi cammina a testa alta, e pronto a contestare la decisione di ogni eventuale giuria…
Però, e lo ripeto, di atti amministrativi su SMEA e COSMARI, come Amministrazione, dice che ne avete pure fatti molti (e non ho motivo di dubitarlo): risultati pratici, però, prossimi allo zero in quanto, da quello che dice la dott.ssa Menghi, la situazione dopo di voi (ed i vostri interventi in amministrazione) non mi sembra sia è cambiata per nulla e quindi, sempre se non erro, mi pare che la vostra incisività è stata molto bassa, addirittura nulla…
Questo non significa che a distanza di anni, e lo riconfermo per l’ennesima volta, la dott.saa Menghi non abbia il sacrosanto diritto di tornare (o ritornare) a parlare di questi argomenti e chiedere delle risposte.
Caro Cersasi, non a caso ho chiamato il comportamento dei maceratesi “Bizzarro”. Personalmente non è mio interesse giustificarmi di alcun ché, non lo ritengo mio dovere nè utile. Le domande che bizzarramente pone in merito a denunce alla Magistratura, quello che le sto scrivendo vale per lei e per quanti come lei piace arrampicarsi sugli specchi perché certe questioni NON vogliono conoscerle, le CHIEDA alla Magistratura e CHIEDA pure perchè NON si è attivata quando consegnammo quel famoso certificato e molto altro. Quindi prima di parlare a vamvera, lei come molti altri, fareste meglio a stare in doveroso silenzio, perché non è utile nè necessario leggere schiocchezze. Se proprio volete dirle sarebbe più dignitoso farle in discussioni al bar, o nei salotti di qualumque genere. Spero di essere stato CHIARO!!
Caro Munafò,
Sinceramente trovo il suo ultimo intervento volutamente criptico, un tantinello ermetico con una lieve spruzzata di (involontaria?) omertà…
E, mi spiace, non lo trovo chiaro per nulla…
Se non ho compreso male (ma se sbaglio la prego di correggermi) lei, tra le righe, sembrerebbe lasciar intendere che la Magistratura, nonostante le vostre sollecitazioni e/o atti e/o denuncie e/o documenti, abbia scelto, sembrerebbe deliberatamente, di non indagare…
Io non sono un esperto nella materia, ma se c’è una eventuale denuncia, mi sembra che la Magistratura possa -eventualmente- archiviare perchè non ravvisa ipotesi di reato…
….Ma per il nostro ordinamento credo sia impossibile/incredibile che la Magistratura faccia finta di nulla e non faccia assolutamente niente.
Eppure mi par di capire, ma se sbaglio la prego mi corregga, che lei invece lasci intendere che la Magistratura non solo non si è mossa, ma che abbia quasi “consigliato” di non insistere….
Poichè non credo che la mia interpretazione (al suo criptico intervento) è quanto lei voglia lasciar intendere, continuo a ritenere di aver male interpretato e frainteso il suo ultimo intervento e la inviterei ad essere più chiaro e diretto…
Caro Cerasi, siete veramente incredibili. Mi viene in mete cosa disse di noi italiani un collega ad un convegno con cui avevo passato un pomeriggio a discutere. Parlando in generale della situazione italiana, mi disse che gli italiani sono bravissimi a parlare del nulla. Ed è verissimo, prova ne è che lei definisce criptica la mia risposta quando scrivo testualmente “… Lei chieda alla Magistratura e chieda pure perché NON si è attivata quando consegnammo (il soggetto è la Magistratura) quel famoso certificato (mi riferisco ovviamente a quello citato nell’intervista redatto dall’Università di Ancona) e molto altro (parlo ad esempio della FOS). Non vedo onestamente cosa ci sia di criptico se non voler parlare per forza del nulla come disse il mio colega francese, invece di dire semplicemete, non dico avete ragione, ma semplicemente ne prendo atto. Ma Macerata la conosco benissimo e come avrà notato sono intervenuto solamente in questa occasione dell’intervista di anna Menghi, più volte se non per mettere in evidenza (con scrupolo) l’atteggioamento bizzaro di molti maceratesi. Per quanto riguarda il resto suonatevela e cantatevela da soli, per dirla in breve, questa situazione avete voluto e questa vi tenete. Nessuna vena polemica, anzi, ognuno è libero di scegliere ciò che più gli piace, infatti l’importante nella vita è essere soddisfatti delle proprie scelte, quindi sono contento per Voi.
@GianfrancoCerasi: Scusi se mi intrometto nella replica ultima dell’ing. Munafò. Mi sembra tanto chiaro il significato di quanto descritto dallo stesso testimone dei fatti. Osservo alquanto inutile se non provocatoria , la sua richiesta di chiarimento al Munafò,come se volesse ora dallo stesso, una dichiarazione di accusa contro la Magistratura. Non vedo cosa ci sia di oscuro o come dice di criptico in un discorso così chiaro. Abbiamo dimenticato che viviamo in Italia?