di Filippo Ciccarelli
Il caso Cosmari continua ad infiammare più del sole di agosto la politica e delle persone che vivono nei pressi dell’impianto, dove convergono e vengono smaltiti i rifiuti della provincia. La partita si gioca su due binari, che però spesso e volentieri si intrecciano, fino a sovrapporsi. Da un lato le preoccupazioni dei cittadini dovute ai malfunzionamenti dell’inceneritore – spento dal 26 luglio – dall’altro quelle del Comune di Macerata, il più grande della provincia, che però è messo in minoranza dalle altre realtà del territorio per la vicenda Smea. Negli ultimi giorni sono volate parole grosse tra il management del Cosmari, il sindaco del capoluogo Romano Carancini, quello di Pollenza Luigi Monti e il consigliere regionale del Pd Angelo Sciapichetti (leggi l’articolo); mentre si litiga sull’inceneritore, vanno avanti anche le trattative per il futuro della Smea, azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti a Macerata, Pollenza, Cingoli e Montecassiano. Macerata ha fatto una controproposta al Cosmari, che valuta l’azienda 1.4 milioni di euro, inviando una lettera che sarà sottoposta all’attenzione del Consiglio d’amministrazione del Consorzio, proprio per definire la vendita. Difficile, però, che la posizione del capoluogo sia diventata più conciliante con quanto espresso dall’assemblea dei soci del Consorzio. A complicare gli scenari della trattativa un clima dove le accuse reciproche sono all’ordine del giorno: «E’ un clima da resa dei conti quello che si sta scatenando tra il Cosmari e il Comune di Macerata – dice il senatore Mario Morgoni – e non mi piace per niente. Alzare polveroni ed alimentare polemiche sterili ci porta a recare dei danni ai cittadini e alla comunità provinciale».
Che idea si è fatto delle polemiche?
«Vanno tenuti distinti i due temi: quello degli sforamenti e quello della vicenda Smea. Gli sforamenti sicuramente destano preoccupazione. Ma non si può parlare di rischi e pericoli senza avere elementi concreti, perché non è mai stata condotta un’analisi epidemiologica. Dico di aspettare i risultati delle analisi, altrimenti ci spostiamo sul terreno di chi vuole strumentalizzare e vive in un’altra realtà».
Per esempio?
«Penso al Movimento 5 Stelle, che non si fa carico dei problemi di chi amministra: ritengo sia giusto dire anche altre cose. Per esempio che il Cosmari non è un carrozzone, e parlo per esperienza, perché da sindaco di Potenza Picena ho dovuto gestire la discarica e confrontarmi con il Consorzio. Ci sono state sicuramente difficoltà legate all’inceneritore, ed è giusto che l’impianto ora sia fermo e non vada più acceso, se tecnicamente non è in grado di lavorare. Ma in termini di gestione e di performance economica ci sono stati dei risultati. I 15 mesi di inattività dell’inceneritore sono costati 2.5 milioni di euro in più a tutti i cittadini».
Poi c’è la questione della Smea…
«Non possiamo rimanere impantanati su questo. Se si continua così, il rischio è rinunciare alla gestione pubblica dei rifiuti in provincia di Macerata. Vogliamo migliorarla, oppure vogliamo perderla? Basta dirlo. Il 20 giugno scorso c’è stata una delibera dell’assemblea del Cosmari, che all’unanimità ha prodotto un documento dove si propone un preciso riassetto in seguito all’acquisizione della Smea. Secondo l’ultima perizia, la Smea vale 1.4 milioni di euro. E l’assemblea dice che per le 5 figure apicali della Smea bisogna azzerare i contratti ad personam: chiunque non parta dal pronunciamento dei sindaci del territorio, a mio avviso, fa un’operazione incomprensibile e dannosa. La strada è tracciata, Macerata deve farsi una ragione della volontà prevalente. L’organismo del Cosmari è democratico: ogni Comune ha le proprie quote e possibilità di far sentire la sua voce in assemblea. Cosa che nel caso di una gestione privata non potrebbe accadere».
Qual è il futuro che vede per il Cosmari?
«Ci sono due passi da affrontare. Il primo è l’affidamento dei servizi in house per la gestione del ciclo dei rifiuti al Cosmari. E’ fondamentale che rimanga pubblica. La seconda è chiudere la questione Smea. E invito il presidente Sparvoli ad agire con senso di responsabilità. Basta con l’alimentare polemiche, non dobbiamo mostrare i muscoli. Dobbiamo risolvere i problemi e smetterla di danneggiare i cittadini. Serve recuperare credibilità».
La politica è in grado di fare questo?
«Per ora non c’è riuscita. Il Cda del Cosmari non rimane attaccato alla poltrona per volontà: in quasi due anni, dopo le dimissioni nell’ottobre 2011 del presidente Eusebi, la politica è rimasta impantanata e incapace di decidere, non è stato indicato un nuovo management. E dire che i tempi per un nuovo governo del Cosmari sono più che maturi, anche perché bisognerà affrontare subito la sfida della gestione della discarica di Cingoli».
Però molti suoi colleghi di partito, tra cui il consigliere regionale Sciapichetti, sono coinvolti in prima persona nella polemica con il Cosmari…
«Non mi permetto di richiamare nessuno, perché non posso farlo. Ma voglio dire che il Pd deve lasciare ad altri la propaganda. Di Angelo (Sciapichetti, ndr) penso che a volte indossi troppo le vesti partigiane, da maceratese. Voglio dirgli di guardare insieme alla soluzione del problema, continuare a litigare non serve a niente».
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Riceviamo da Sandro Ruggeri, PdCI Tolentino:
«Nonostante le continue false promesse, nonostante i fiumi di denaro pubblico investiti nell’Impianto del Cosmari, ci troviamo oggi di fronte al peggior scenario sociopolitico. Basta con le polemiche e il duetto Carancini-Sparvoli. Basta con le false promesse e le rassicurazioni. Basta trattare i cittadini come bambini. Le conseguenze dell’impatto ambientale del Cosmari sono sotto gli occhi, e i nasi, di tutti. Come e’ altrettanto evidente che il suo consiglio di amministrazione, per noi PdCI, ha fatto il suo corso. Lo sforamento delle diossine e’ l’atto finale e va seriamente presa in considerazione la proposta avanzata dai Cinque Stelle di valutare la disponibilità di Alesso Ciacci, ideatore della campagna Rifiuti Zero, come presidenza alternativa e inaugurare così una nuova fase e un Cosmari 2.0 . E’ il momento, per noi Comunisti Italiani, che dirigenza e politica prendano atto della situazione e di trarre la conclusione di chiudere definitivamente l’impianto di incenerimento. Ad oggi, constatando i fatti, ha senso per i cittadini mantenere in vita questo tipo di impianto cosi come strutturato? E con questi costi economici e ambientali?»
comunque da chiarire come mai i filtri non funzionano e chi sono i responsabili
I toni sono alti perchè i cittadini chiedono chiarezza e vogliono sapere dal Cosmari perchè si sono verificati gli sforamenti di diossina e furani nonostante il montaggio di nuovi e costosi filtri che avrebbero dovuto rendere più sicuro l’inceneritore?
Morgoni, visto che ritiene strumentali alcune prese di posizione sulla pericolosità delle diossine emesse dall’inceneritore…perchè non porta la sua famiglia a vivere vicino ad uno di questi mostri ecologici? Purtroppo le faccio presente che al giorno d’oggi tutti gli studi effettuati in diverse aree ove sono presenti inceneritori rilevano una correlazione tra le patologie diossina-correlate e la presenza di questi eco mostri nelle aree soggette a indagine mentre non esistono studi in grado di escludere il contrario!!
Senza tanti discorsi 3 Semplici mosse per risolvere il problema
1) Lasciare spenta (a vita ed oltre la vita) la linea di incenerimento
2) Potenziare la raccolta differenziata, il riuso, il riciclo affinchè, nelle discariche, debbano essere conferiti MENO rifiuti possibili
3) Accertare perchè i filtri non hanno funzionato ed eventualmente perseguire i colpevoli.
Cito: “non si può parlare di rischi senza elementi concreti…”
Limite di legge 0,1
emissioni Cosmari oltre 0,7
SETTE VOLTE TANTO IL LIMITE.
Elementi concreti.
grazie morgoni
condivido al 100%,sopratutto quando si afferma che la gestione deve rimanere pubblica!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Vi sono in precedenza delle dichiarazioni che possono portare alla disinformazione: vi sono in Italia inceneritori che sono vicini al centro urbano delle città e sono a norma e nessuno reclama. Si veda città. Dell’Emilia-Romagna e della Lombardia.
Eccolo….mi aspettavo il normalizzatore! Pensavo tirasse fuori la città di Vienna, ma poco cambia.
Per vostra informazione leggete qui e confutate queste tesi!
http://www.inforifiuti.com/luogoComune3.html
L’avete votato VOI Morgoni, ve lo meritate!!!
Provate ad entrare in questo sito per avere delle informazioni che potrebbero essere utili:
http://www.isde.it/Biblonline/relazioni/Incenerimento%20e%20rischi%20per%20la%20salute.pdf
oppure anche:
http://www.slideshare.net/cesanomaderno5stelle/inceneritori-i-dati-gli-studi-e-i-pericoli-per-la-salute-e-lambiente
@ sig, Cervellini
Dal sito che ho sopra citato:
“…. E importante sottolineare anche che…LIstituto Nazionale francese per la Ricerca e la sicurezzaINRS ha recentemente reso noto che i più moderni filtrielettrostatici perdono di almeno 10 volte la loro capacitàprotettiva dopo 1h di funzionamento.Pertanto il test standard della durata di 3 minuti per ottenerela certificazione europea è insufficiente.Marc Malenfer (INRS) ha affermato che il problema èconosciuto da tempo ed è stato più volte sottoposto a lcomitato per la protezione respiratoria della CommissioneEU, ma una massiccia azione di lobbyng da parte dei costruttori, ha con successo ostacolato la revisione della normativa. ”
Qualcuno è in graoi di dire qualcosa a questo proposito?
Il sig. Morgoni dichiara che “non si può parlare di rischi e pericoli senza avere elementi concreti perchè non è mai stata condotta un’analisi epidemiologica” a proposito degli sforamenti del camino del Cosmari.
Il sig. Sparvoli Presidente del Cosmari dichiara di “dolersi delle giustificate preoccupazioni che sono costretti ad affrontare i cittadini rispetto al camino del Cosmari”. (Questa affermazione la trovo simile a colui che formalmente va a dare le proprie condoglianze).
Da cittadina dico comunque che “sotto la botta ci siamo noi” e che di tumore nella nostra area abitativa ci si ammala di più anzi molto di più e purtroppo per appurare ciò non è necessario attendere una pur scientifica analisi poiché basta guardare semplicemente la ns. comunità che ormai da anni non vive più serena e per le puzze Cosmari e per i pericoli del cancro.
Molti cittadini hanno delle abitazioni che visto il periodo di crisi hanno messo in vendita in questa area ma le offerte economiche di acquisto sono state palesemente dimezzate non tanto per mancanza di liquidità quanto per lo più perchè vicine al “mostro” Cosmari. Trovo giusto che un Sindaco almeno si preoccupi di difendere il proprio terriotorio e i cittadini!
Basta con le ciacchere e gli attacchi inutili della politica. Le Istituzioni pensino ad interessarsi di come realmente funziona l’impianto controllandolo prima che avvengano gli sforamenti.
A noi cittadini delle guerre della politica e del fatto che certe cariche debbano e non debbano essere rinnovate non interessa poiché sta a cuore a tutti noi poter pensare di abitare ancora in una bellissima e fertile vallata del Chienti.
magari fosse un carrozzone, avrebbe avuto le ruote e potevamo spostarlo
Da Mario Morgoni, senatore del Pd, riceviamo:
Ho espresso il mio pensiero sulla vicenda Cosmari sulla quale ritorno per evitare che possano insorgere fraintendimenti di sorta in materia. Confermando la mia critica alle parole del presidente Sparvoli , non posso che ribadire la mia stima nei confronti della sua persona e del suo operato. Così come esprimo un giudizio positivo sul lavoro svolto e quello in corso che vede impegnato l’ attuale Consiglio di Amministrazione del Cosmari, guidato da Sparvoli, per aver assunto in questi anni su di sé responsabilità che spesso competevano alla politica, ma che altrettanto spesso la politica ha eluso ( basti pensare alla discarica di Cingoli ). Per questi motivi ritengo che l’ attuale C.di A. debba restare al suo posto e svolgere la sua funzione fino alla conclusione , rapida, come ho gia’ avuto modo di sostenere, di un percorso che prevede l’ affidamento del servizio in house e la definizione della questione Smea nei termini del documento approvato al’ unanimità dall’ assemblea dei Sindaci, nonche’ l’avvio della nuova discarica di Cingoli. Ai detrattori del Cosmari voglio solo ricordare che la realizzazione ex novo di una discarica oggi nel nostro paese rappresenta un’ impresa titanica , per la quale bisogna non solo dare atto, ma esprimere gratitudine, nei confronti degli attuali amministratori del Consorzio.Concluse queste tappe si aprirà una nuova fase che implicherà anche una nuova governance. Le posizioni oltranziste di chi spinge per un azzeramento dell’ attuale assetto amministrativo sono sconsiderate o interessate, ed in entrambi i casi pericolose, perché determinerebbero un danno rilevante agli interessi della nostra comunità provinciale.
Morgoni,,, ha pure il coraggio di parlare, e si che a Loro Piceno durante l’incontro con i cittadini in occasione dello sversamento della bio-gas, presente anche Francesco Massi, ho provato ripetutamente a spiegarle che il cosmari andava co…nvertito, che il futuro non è nell’aprire discariche o incenerire, che non facciamo la raccolta porta a porta, che i soldi andavano spesi sul territorio per un futuro virtuoso nel trattamento dei rifiuti, che gli stessi generano posti di lavoro, non da netturbini, ma per aziende che rilavorano i materiali, ma Lei Moroni, mi ha accusata di non essere informata, ed ha iniziato il solito politichese. Sarà meglio informarsi e fare il bene dei cittadini, invece di fare il POLITICO DI PROFESSIONE. E’ ora passata di acculturarsi sui rifiuti, invece di seguire i dettami del partito, lo stesso che ancora sostiene l’incenerimento come soluzione. Fortuna che i parlamentari e senatori del movimento non sono capaci, non sanno fare politica e non sono informati, invece gli altri SIIIII….Avere ragione su questa questione è drammatico, dopo esserci respirati di tutto il peggio e di più.Buona giornata senatore
Gentile Carla Mosca, posso perdonare la sua ignoranza solo per il fatto che lei non mi conosce bene. Mi spiace deluderla ma non sono ne’ sono mai stato politico di professione in quanto il mio onesto lavoro di agente di assicurazione mi ha garantito sempre un’ esistenza più che decorosa. Quindi rivolgo a lei l’ invito ad informarsi, specie prima di lanciare accuse a vanvera . Sono anche piuttosto refrattario ad obbedire a dettami di partito ed a parlare politichese. Le confesso però che ritengo che, nonostante tutto, e pur se in numero esiguo, esistano ancora politici di professione seri, onesti e dediti al bene comune. Non conosco invece nessun venditore di fumo, ne’ professionista ne’ dilettante cne possieda queste preziose doti. Con cordialità .
Egr. Sig. Morgoni, io ho riferito un conversazione avuta con Lei a Loro Piceno, che vista la risposta ha dimenticato, La stessa presenti il consigliere Francesco Massi e l’avv, Bommarito, oltre Lei chiaramente ed io. Le cose che ho scritte Le ho dette a Lei di persona. Ma anche in questa occasione, noto che sulla questione cosmari Lei ha idee irremovibili, diverse chiaramente da quanto a detta di esperti farebbero si che un diversoo trattamento dei rifiuti, fosse chiaramente più virtuoso e non dannoso. Non Le ho mosso alcuna accusa, ho solo ribadito che non basta fare il politico per scegliere bene. Il suo commento non da risposte, su come gestire il sito, ma si limita ancora una volta a far passare le persone per provocatori occasionali, se per Lei va bene cosi, pace. Le ricordo che fare il senatore è una professione.
Perchè il Sen. Morgoni non fa un’ interrogazione parlamentare al Ministro dell’Ambiente sui motivi per cui si sono verificati gli sforamenti di diossina e furani nonostante il montaggio di nuovi e costosi filtri che avrebbero dovuto rendere più sicuro l’inceneritore? Il fatto mi sembra piuttosto grave!!
Gentile Carla Mosca, purtroppo non basta neppure non essere un politico per evitare di dire sciocchezze ! E il Senatore non rientra nella categoria delle attività professionali. Comunque, se così fosse, io sarei un apprendista, visto che ricopro questo incarico da sei mesi.
Gentile Enossam, gli azionisti del Cosmari sono tutti i Comuni della Provincia di Macerata e spetta al loro, e non al Ministero dell’ Ambiente, verificare e valutare le cause del cattivo funzionamento dell’ impianto e le eventuali responsabilità. Se poi emergessero elementi che fanno temere per la salute dei cittadini o mettono a rischio l’ integrità ambientale e per questo fossero necessarie iniziative parlamentari, non avrei alcuna esitazione.
Senatore, sette volte tanto il limite consentito dalla legge, forse potrebbe essere un rischio per la salute? E non è la prima volta.