A seguito della conferenza stampa dei Comuni di Macerata e Pollenza, il Cda e la direzione aziendale del Cosmari replicano alle dichiarazioni dei sindaci Carancini e Monti (leggi l’articolo), rilasciate durante una conferenza stampa a seguito degli sforamenti di diossine e furani (leggi l’articolo) dal camino dell’inceneritore. Nell’occasione i due sindaci hanno definito il termovalorizzatore un “attentato alla salute”, e il Cosmari ha diffuso un comunicato stampa in risposta:
«Su tutta questa vicenda – si legge nella nota – siamo certi sia necessario valutare appieno i fatti al di fuori delle facili esternazioni o spesso, anche delle semplici strumentalizzazioni. Intanto nessuna sottovalutazione dei fatti: il Cosmari dopo le positive analisi effettuate a giugno ha provveduto alla riattivazione della linea di termovalorizzazione, che a causa di una serie di ripetuti guasti è stata fermata lo scorso 26 luglio.
E’ bene ricordare che la scelta di mettere i nuovi filtri antidiossina non è stata una decisione presa autonomamente dal CdA e dal Direttore, ma è stata condivisa e approvata anche dai Sindaci dei Comuni soci (Opera inserita tra gli investimenti nel Bilancio Preventivo 2012 e comunicata e illustrata al Comitato ristretto dei sindaci del 10 aprile 2013, presenti anche il Sindaco Carancini e due assessori del Comune di Macerata e il Sindaco Monti). I nuovi filtri costati circa 350 mila euro hanno dato esito positivo ad una prima serie di analisi, effettuate a giugno scorso sia dall’Arpam che dal Cosmari, nel primo periodo di riattivazione del termovalorizzatore mentre nella successiva analisi dell’Arpam del 12 luglio i risultati comunicati indicavano il superamento del limite consentito. Per questo, non essendo stato ancora emesso il certificato di Collaudo, è stata chiamata la ditta fornitrice a valutare i fatti e all’assunzione delle eventuali responsabilità. Nessuno sperpero di denaro pubblico, visto che con il poco tempo di funzionamento della linea si è recuperato quasi tutto il capitale investito (come è possibile documentare). Nessun ritardo si è avuto nell’avvertire i Comuni i quali sono stati informati lo stesso giorno del Cosmari, il 6 agosto scorso, dall’Arpam, con la medesima nota, appunto inviata a Consorzio e Comuni. Le fermate della linea di incenerimento sono state sempre, ed in tempo reale, comunicate dal Cosmari sia alla Provincia che all’Arpam. Quindi entrambi gli Enti erano a conoscenza dell’arresto della linea di termovalorizzazione a far data dal 26 luglio. Si ricorda che la scelta di andare avanti con il funzionamento della linea di termovalorizzazione è stata presa solo in attesa della possibilità di abbancare i rifiuti indifferenziati nella nuova discarica di Cingoli e in attesa di raggiungere l’80% di raccolta differenziata su scala provinciale. A quanti paventano da anni guasti all’ambiente e alle popolazioni, in un crescendo di allarmismo del tutto ingiustificato, si ricorda che appena un mese fa, in una riunione ufficiale del tavolo tecnico, alla presenza dei Comitati dei Cittadini e dei Comuni di Macerata e Pollenza, il direttore tecnico dell’Arpam ha fornito tutte le assicurazioni che i controlli fino a quel momento fatti sull’ambiente circostante non avevano dato alcun segnale d’inquinamento dovuto al Cpsmari. E comunque ci saranno le indagini epidemiologiche e sui licheni finanziate per larga parte dal Cosmari, oltre che in quota percentuale dai Comuni. Nel merito dello sforamento del 12 luglio, il Cda e la direzione aziendale stanno effettuando tutti gli approfondimenti dovuti a tutela della salute di tutti i cittadini. Quindi sindaci informati, nessuno sperpero di denaro pubblico, decisione di mettere le maniche catalitiche condivisa con i sindaci, imprevedibilità dei fatti e tempestività negli interventi! Al contrario abbiamo registrato comode strumentalizzazioni utilizzando temi sensibili all’opinione pubblica come la tutela della salute, dimenticando o dando per scontati gli eccellenti
risultati sinora raggiunti dal Consorzio a livello nazionale, lasciandosi ispirare da argomenti ancora aperti e sui quali a qualcuno piace giocare in maniera poco comprensibile».
***
Sulla questione interviene anche Maurizio Romoli, consigliere del Pd al Comune di Macerata:
«In un momento del genere, i sindaci devono comportarsi come padri di famiglia e i sindaci Carancini e Monti lo stanno facendo per ciò che riguarda il Cosmari. Se è vero che l’impianto produce diossina, la situazione è gravissima e anche il fatto che si continua a spegnere e riaccendere è sintomo del fatto che c’è qualcosa che non va. I cittadini non possono sopportare la puzza costantemente e mettere a rischio la loro salute. Bisogna pensare allo smantellamento e procedere a una programmazione a lungo termine della gestione rifiuti. Invito i dirigenti del Pd a tutti i livelli a prendere quanto prima posizione e coscienza di ciò che stanno vivendo i Comuni interessati».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Non pretenderete di convincerci! Tra poco questi ci spiegheranno che i cittadini stanno meglio in salute per merito del camino del cosmari e dei filtri costati 400.000. Ma quali costi rientrati, fatemi il piacere di non offendere l’intelligenza dei cittadini! Continuo ad essere convinto che occorrerebbe interessare la corte dei conti e la magistratura per i danni prodotti dallo sforamento. La diossina si deposita nella catena alimentare, quindi ce la mangiamo tutti, anche coloro che risiedono lontano da sforza osta. Continuo a ritenere, e dopo avere letto quest’ultimo comunicato sempre fitto di arroganza e facili ironie, che il direttore e tutto il cda s devono dimettere. Più parlano e più fanno danni! Invito tutti i gruppi consiliari di concordare un ordine del giorno e votarlo all’unanimita dove si chiedono la chiusura del camino e le dimissioni dei suddetti signori.
Ma se, come scritto altrove, sembra che l’obiettivo primario (di tutti: amministratori, cda Cosmari, comitati, cittadini, associazioni, ecc.) era lo spegnimento del camino (visto che solo il 15% dei rifiuti si bruciava)…….
NON era forse meglio cercare di spingere SUBITO per aumentare subito la raccolta differenziata ed il riciclo, spegnere SUBITO il camino, non compare per nulla i filtri e RISPARMIARE 350.000 EURO????
Bravo Romoli!!!
Farebbe bene qualche consigliere comunale, sia esso di maggioranza o di opposizione, di interessare la Corte dei Conti o addirittura la Magistratura ordinaria a far luce, oltre che sul Consmari, anche sulla trattativa di vendita della Smea, sulla lottizzazione Valleverde, sulle piscine, sulla galleria gocciolante di Fontescodella, sulle varie minitematiche, sulle varianti di via Trento, ecc., ecc., ecc..
Comunicato allucinante!!! Tutti a casa visto che siete degli incapaci
Se non ho capito male sarebbero stati attivati dei filtri senza alcun certificato di avvenuto collaudo. Dunque o ho capito male io o la pezza del comunicato è peggiore del buco. Mi auguro di aver capito male io…
Mi piace….ma non mi piace l’Inceneritore……L’ho sempre pensato ….”Na’ zzozzata…”!!!
Condivido, in linea di massima, l’opinione del collega Borgiani. Tuttavia non si può andare avanti più in questo modo, voglio dire con i comunicati stampa e le accuse\critiche reciproche, qui bisogna approfondire e analiticamente. Propongo formalmente ai colleghi consiglieri di maggioranza e opposizione l’apertura della III Commissione Ambiente al ritorno dalle ferie invitando istituzionalmente , per audizione, i tecnici dell’ARPAM e le altre ufficiali fonti di informazione sulla questione. La Commissione, come è noto, è aperta alla Stampa. In quella sede si possono rivolgere domande ed avere risposte, di volta in volta, dinamiche e progressive. Al contrario il testo scritto, sia esso un comunicato, una risposta, una controdeduzione, lascia la materia oscura e nebbiosa.
@ Guido Garufi
Oltre che alla stampa, perchè non aprire la III Commisione Ambiente anche ai cittadini: magari organizzando un bell’incontro al Lauro Rossi (o allo Sferiterio??) e mandando la diretta streaming??
E perchè, oltre che i tecnici ARPAM, non si “audiscono” anche i nostri rappresentanti al Cosmari nonchè i comitati, le associaizoni….?
La risposta di Giampaoli, alle polemiche di questi giorni relative allo sforamento dei parametri dell’inceneritore del Cosmari è davvero stupefacente nella forma e nei contenuti. Giampaoli è il direttore dell’impianto e quindi faccia il direttore, non si avventuri in altre considerazioni che non gli spettano. La politica, e il sottoscritto lo ha detto e scritto più volte in passato, si riappropri del proprio ruolo, ritorni a dare gli indirizzi, e lasci, una volta per tutte la gestione ai tecnici del settore. Davvero l’arroganza non ha limiti: dopo quanto accaduto, le assicurazioni pubbliche e private ricevute in proposito e i soldi mal spesi (oltre 300.00 euro !)per l’acquisto dei nuovi filtri che avrebbero dovuto garantire l’efficienza della linea di termovalorizzazione, cosa avrebbero dovuto fare i Sindaci e gli amministratori locali dei cittadini interessati di fronte ad un fatto tanto grave?? Cosa si aspettava il Direttore, Giampaoli, un plauso? Ci sarà qualcuno che dovrà chiedere conto e dire che ha sbagliato, con tutte le conseguenze del caso, oppure no ? o questo vale solo per chi fa politica? Dignità vorrebbe, che invece di continuare ad esercitarsi ad aumentare il livello dello scontro con il Comune di Pollenza e di Macerata che tra l’altro è il più grande di quel consorzio di cui da anni Giampaoli è direttore, abbia per una volta taciuto o chiesto scusa ai cittadini più esposti residenti nelle vicinanze dell’impianto. Quando si viene clamorosamente smentiti dai fatti e si utilizza denaro pubblico, occorrono grandi dosi di prudenza, capacità di confronto e trasparenza. Intanto bene ha fatto l’amministrazione provinciale in mancanze di sicurezze per i cittadini nel funzionamento dell’impianto a sospendere l’attività di incenerimentom, ma l’appello che torno a rivolgere a tutte le forze politiche provinciali (prima di tutto al mio partito, al PD) è quello di mettere finalmente al primo punto in agenda il problema del ciclo dei rifiuti nella nostra provincia e con esso quindi la “questione Cosmari” che credo debba essere affrontata con urgenza nel suo insieme,dal rinnovo del CDA che opera in regime di prorogatio ormai da anni, alla questione della trattativa Smea- Cosmari che è stata fin quì maldestramente condotta dal Cosmari e interessa direttamente o indirettamente non solo i lavoratori e le loro famiglie ma tutta la comunità provinciale che non deve uscire danneggiata dall’esito di questa trattativa, al problema ad oggi solo parzialmente risolto (nonostante anche in questo caso ci fossero state le rassicurazioni di Giampaoli e le ingenti risorse investite anche da parte dalla regione) relativo all’emissione di cattivi odori che rende in alcune notti ancora insopportabile l’aria per gli abitanti di Sforzacosta, Casette Verdini,Stazione di Pollenza, Colbuccaro ecc, alla questione dll’inceneritore,che credo sia da dire con chiarezza alle popolazioni interessate che deve essere a questo punto definitivamente spento visto che trattasi di un’impianto ormai obsoleto e che nonostante le rassicurazioni non da più garanzie sotto l’aspetto della tutela della salute dei cittadini che deve venire prima di ogni altra cosa.
Finalmente! Si sentiva proprio la mancanza di un intervento chiarificatore di un Politico di razza come il Consigliere Regionale Angelo Sciapichetti, per la chiusura definitiva del CONSMARI. Scusi onorevole, ma lei in tutti questi anni che il COSMARI ha inquinato l’aria degli abitanti di Sforzacosta.di Casette Verdini, Stazione di Pollenza , Colbuccaro ecc, che cosa ha fatto per evitare tale disastro annunciato ? Eppure da due decenni fà parte dell’apparato che ha sempre governato con le stesse maggioranze politiche di centrosinistra, nei diversi livelli Regionali, Provinciali e Comunali, Noi Cittadini,da anni ripetiamo che bisognava spegnere il CONSMARI ,per i rischi evidenti che presentava l’impianto inceneritore alla salute dei Cittadini. Ora se il vero problema è la salute dei Cittadini , che c’ azzecca la rimozione dell’attuale CDA, peraltro Governato da un Consorzio di Comuni, compresa Macerata Granne. Oppure vuole renderci strabici a tutti,(vedi affare SMEA) pensando di indicare con il dito la luna, quando il problema o meglio la puzza stà lì sotto il naso . E’ ora che in Politica chi sbaglia va a casa!
La risposta della direzione di Cosmari è tipica di uno dei mali profondi del nostro paese: l’incapacità o l’indisponibilità ad assumere le responsabilità che derivano dal ruolo ricoperto e dal compito svolto ! . Una condizione ancora più evidente nelle figure che originano ruoli e compiti non da competenze e professionalità ma da investituture ed equlibri politici. Per cui si può anche pensare che lo sdegno ed la reazione sia persino in “buona fede” dato che l’abitudine è nel venir giudicati non per i risultati delle proprie scelte ma per la capcità di mantenere le relazioni che garantiscono il permanere della posizione data. Chi dovrebbe essere responsabile se a fronte di una determinata soluzione tecnica proposta e caldeggiata a chi tecnico non è i risultati sono cosi insoddisfacenti sia dal punto di vista degli obiettivi (la sicurezza ambientale ) che da quello economico (i costi sostenuti ) ? Come al solito anche in questo caso abbiamo la chiamata di correo (tutti responsabili nessuno responsabile) e la minimizzazione ! Vale la pena ricordare che un dirigente in un ruolo di vertice viene retribuito anche in funzione del rischio manageriale di prendere decisioni che possono risultare sbagliate per cause difficili da considerare (ma questo è il caso ?) ; tuttavia un sistema che funziona deve sapere che chi sbaglia paga. E anche in fretta .
Non ho avuto notizia dei fatti in quanto per motivi di salute ho tralasciato di seguire le cose pubbliche, ma mi sorge spontanea una domanda, e cioè quanto pesa la SMEA in questa vicenda? Non ho letto cosa ha detto Carancini e Monti , ma leggendo alcuni interventi a questa discussione mi sono ritrovato interrogami sulla questione.
Non concordo per nulla dell’intervento del consigliere Sciapichetti, tra l’altro assente sull’ennesimo attacco all’ambiente del basso bacino del Chienti, non capisco il filo del discorso di Romoli, soprattutto una cosa gli va detta un conto la puzza e la diossina sono due cose distinte.
Il problema COSMARI soffre della latitanza della Provincia, soffre del costoso acquisto/assorbimento/fusione con la SMEA che si vuol far pagare ai cittadini della provincia. Ma i fatti di questi giorni.
Caro Sciapichetti al congresso del PD il mio intervento è stato di dare una definizione alla gestione del COSMARI, e un invito al PD provinciale di farsi carico di elaborare una linea ambientale, di risolvere lo spinoso problema della discarica e affrontare il rinnovo del CDA, al quale deve andare il nostro grazie a persone che non hanno mollato permettendo così la continuità della preziosa esperienza del Cosmari che è una realtà unica non solo nella nostra Regione , ma una delle poche in Italia. Il PD non ha mai discusso in seno all’assemblea provinciale di queste cose, di fatto non esiste più una gestione provinciale del PD. Io sono certo che dietro le legittime prese di posizione di Carancini e Monti qualcuno voglia usarlo come cavallo di Troia per soluzione dell’annosa vicenda della SMEA. Trovo che il CDA e il direttore non abbiano nascosto niente e che la loro gestione sia impeccabile. Un invito ai Sindaci ad aumentare la differenziat5a, nei loro comuni, soprattutto a quelli che sono al di sotto della soglia minima di legge, di darsi da fare questa è la strada maestra per levarci di torno dell’inceneritore.
MENTE LIBERA: siccome non è la prima volta che Lei si rivolge nei miei confronti in maniera inappropriata ed offensiva,quando Lei avrà il coraggio di qualificarsi con nome e cognome avrà da me tutte le risposte alle domande che intende farmi (se le interessa, oltre che offendere dietro uno pseudonimo sapere nel merito cosa ne penso) e potrò facilmente risponderle anche delle grossolane considerazioni fatte anche questa volta nei miei confronti; Per il resto lascio ai lettori giudicare il comportamento di chi lancia accuse mascherandosi dietro uno pseudonimo…
GIAN BERDINI: se non hai seguito le vicende come tu dici per motivi di salute mi dispiace molto e ne approfitto per farti gli auguri di una profonda guarigione. Debbo precisarti comunque che: a) non è vero che non mi sono occupato della vicenda del basso bacino del chienti, l’ho fatto con interventi pubblici e privati e comunque ti preannuncio che ai primi di settembre presenterò l’ennesima interrogazione in Regione. b) forse ti sei distratto, ma nel Pd il sottoscritto da tempo solleva il problema del Cosmari e di tutte le questioni ad esso collegate, l’ho fatto più volte in direzione e in assemblea, con interventi sulla stampa locale e in riunioni pubbliche…se tu non c’eri o non hai sentito mi dispiace ma è così…quanto alla questione Smea -Cosmari è sbagliato considerarlo un problema solo maceratese, purtroppo è una questione che dovrebbe interessare tutti perché in gioco c’è la gestione dei rifiuti in mano pubblica e la cosa non mi pare di poco conto. Un caloroso abbraccio
Allarmismo ingiustificato!!! ….ma vi prendesse la cacarella a fischio!!!! L’unico punto dove potreste aver ragione è che noi cittadini maceratesi dobbiamo sforzarci a fare piu differenziata possibile. Dobbiamo insegnarlo(inculcarlo) ai nostri figli e ai nostri nipoti a casa ed a scuola …..saranno loro a dover sopravvivere in queste terre!!!