di Gabriele Censi
“L’inceneritore lo vogliamo spento, siamo disposti a pagare 20 euro in più per la nostra salute (il costo aggiuntivo per famiglia ndr)”. Così in sintesi le ragioni dei dimostranti, circa un centinaio, che armati di striscioni hanno raggiunto la sede del Cosmari stamattina. La convocazione è partita dall’associazione Nuova Salvambiente e dal consigliere comunale di Sforzacosta Marco Menchi, altre associazioni ambientaliste si sono unite e c’erano anche rappresentanti dei vari comitati no biogas del territorio. Un cittadino si è simbolicamente incatenato davanti ai cancelli dove per tutta la mattinata i camion dei rifiuti sono stati bloccati o rallentati nell’ingresso all’impianto. Da alcuni giorni il camino dell’inceneritore è tornato a fumare, un fumo bianco che in altre sedi annuncia buone notizie ma in questo caso la notizia è stata considerata dagli abitanti di Sforzacosta e Pollenza come allarmante e tardiva. Allarmante perché tutte le rassicurazioni che arrivano non intaccano il muro di diffidenza che si è creato verso le istituzioni, tardiva perché ci si attendeva una qualche condivisione e consultazione prima delle scelte fatte. In realtà i dirigenti Cosmari spiegano che la vera accensione avverrà solo la prossima settimana e il forno è in fase di riscaldamento, fase anche più lunga del previsto per il periodo di inattività.
Il presidente Sparvoli invitato a scendere in strada dai manifestanti ha aperto la sala riunioni per un confronto libero che ha però diviso il fronte della protesta. “Cosa stiamo a fare qui dentro, andiamo fuori e blocchiamo l’impianto” grida una cittadina tra le più animate. Ma pochi la seguono, tra questi il consigliere comunale di Tolentino del Movimento Cinquestelle Gian Mario Mercorelli, accusato dallo stesso Sparvoli di strumentalizzare la protesta per fini politici. “Avete fatto tutto senza consultarci – ribadiscono nel dibattito che si è aperto i rappresentanti di Salvambiente- , vogliamo un tavolo tecnico per un confronto sulle scelte che possono essere anche diverse, se per spegnere l’impianto si deve raggiungere l’80 % di differenziata e siamo al 71% crediamo sia possibile trovare soluzioni concordate”. Sparvoli rivendica anche i fatti positivi come la drastica riduzione delle puzze provenienti dall’organico e l’indagine epidemiologica che in 18 mesi darà i suoi risultati. Il presidente ricostruisce tutto l’iter degli ultimi 14 mesi da quando a febbraio scorso l’inceneritore fu spento al superamento dei livelli di diossina, ma la platea non si convince pienamente: “In quel caso fu rilevato ma in precedenza quanto volte può essere accaduto senza che sia stato verificato?”. “Ora ci sono nuovi ed efficienti filtri che mettono questo impianto al pari di quello di Bolzano considerato un esempio di sicurezza- ribadisce il direttore Giampaoli- , altre strade oltre a quelle che abbiamo intrapreso non ci sono, le tariffe non possono essere toccate per volontà di tutti i comuni che già debbono chiedere sacrifici ai cittadini con la nuova Tares”.
Ancora dalla platea dei manifestanti: “L’impianto è vecchio non ha senso aver speso soldi sull’inceneritore, meglio incentivare ancora di più la differenziata”. Nella contrapposizione ci si ritrova accomunati nel puntare il dito sul capoluogo che fa pendere verso il basso le medie provinciali. “Non prendetegli più la monnezza se non si adeguano!” Azzarda un altro cittadino. A rappresentare il Comune di Macerata l’assessore Valentini che riconosce i ritardi che “seppure lentamente, si stanno recuperando”.
“Stiamo per aggiudicare nuovamente l’appalto per la discarica di Cingoli, la sua operatività è la seconda premessa, oltre al raggiungimento dell’obbiettivo più volte ricordato dell’80% di differenziata, per spegnere evitando il costo aggiuntivo di circa 150 mila euro al mese – non cambia la posizione del presidente del Cosmari – sulla richiesta del tavolo tecnico accogliamo le proposte dei cittadini che ringrazio per essere stati qui ad ascoltare evitando le sirene della strumentalizzazione politica”
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Vorrei far notare al Presidente Sparvoli e Giampaoli che il Cosmari era una struttura già vecchia 30 anni fà mentre quella di Bolzano che dovrebbe entrare in funzione nel Dicembre 2013 data prevista per la consegna del nuovo termovalorizzatore di Bolzano e che una volta entrato in funzione, incenerirà ogni anno circa 130mila tonnellate di rifiuti provenienti da tutto l’Alto Adige. Perciò non sono solamente i filtri a metterlo al paro di quello di Bolzano.
I RAGAZZI DI OGGI CIOE’ I VENTENNI NON GLI NE FRECA NIENTE ALLA SALUTE BASTA CHE STANNO DAVANTI A QUI MALEDETTI TELEFONINI DELL’ULTIMA GENERAZIONE PER TUTTO IL GIORNO, E POI DAVANTI A FACEBOOK E NON IN SI INFORMANO SUL MONDO ATTUALE VISTO CHE PER LORO E’ UN LAVORO. SCANDALOSO 🙁
PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE ALL’INCENERITORE DEL COSMARI E’ UN DOVERE DI TUTTI CIOE’ RAGAZZI ANZIANI E GIOVANI PER LA SALVAGUARDIA DELLA NOSTRA SALUTE VISTO ORMAI FRA UN MESETO O MENO DOVREMMO TENERE APERTE LE FINESTRE ALLA SERA PER LA FRESCURA ESTIVA CHE IN COINCIDENZA ALLE ORE 10 DELLA SERA C’E’ ANCHE LA PUZZA DEL COSMARI CHE INVADE TUTTE LE ZONE ADIACENTI.
PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE NON COSTA NULLA MA SOLO LA VOLONTA PER UN AMBIENTE SALUTARE PER TUTTI.
Prima di tutto vorrei far notare a bix che se il cattivo odore arriva la sera dopo le 10 forse c’è qualcos’altro e non si può dare la colpa all’inceneritore che dovrebbe essere in funzione h 24. Inoltre vorrei premettere che l’inceneritore non lo vogliamo a prescindere, la discarica neanche a parlarne, ma la monnezza la facciamo tutti indistintamente: se siamo sempre contrari a tutto a priori, bisogna che qualcuno di noi cominci a cambiare la dieta ed al posto delle tagliatelle o degli spaghetti o lasagne inizi a mangiare qualche sacchetto di giallo, considerando che anche se si raggiunge la fatidica soglia dell’80% di differenziata, il restante 20% deve ben trovare una destinazione. Allora io voglio dire questo: basta proteste a priori e strumentalizzazioni indiscriminate di qualsiasi cosa!!! Al momento sono stati fatti degli investimenti per l’ammodernamento dell’impianto, lasciamolo partire e controlliamo costantemente il corretto funzionamento (se poi si rilevasse un cattivo funzionamento per dolo o colpa dei responsabili allora facciamo valere le nostre sacrosante ragioni), ma facciamolo partire!!! Possibile che non riusciamo a capire che un corretto funzionamente dell’impianto è un’opportunità per il territorio e non una penalizzazione!!! In Austria ed in Germania i termovalorizzatori sono al centro delle città, ed oltre allo smaltimento dei rifiuti offrono ai cittadini il teleriscaldamento a costi irrisori, producono energia elettrica, ed evitano di creare montagne artificiali con l’accumulo dei rifiuti. Possibile che i tedeschi si sono fatti pagare per smaltire i rifiuti di Napoli di qualche anno fa, ed in cambio di 4 denari (si fa per dire) si sono accollati la nostra diossina e le nostre puzze??? Ma facciamoci furbi!!! Apriamo gli occhi e smettiamola di farci prendere sempre e comunque per il c..o da quattro sobillatori che hanno per unico scopo nella vita quello di contestare!!! Possibile che a fronte di tutti gli abitanti di Sforza- costa, Casette Verdini e Colbuccaro solo cento persone abbiano preso parte alla protesta??? e tra le stesse dopo essere state fatte accedere all’impianto, ed aver ascoltato anche il direttore ed il presidente del Consmari si sia verificata una spaccatura??? Forse c’era qualcuno che stava forzando un pò la mano e cercava di mettersi in mostra per fini un pò più personali??? Con tutto ciò non voglio minimamente sminuire i problemi che in passato si sono verificati, anzi gli stessi ci debbono rimanere ben impressi nella mente e ci debbono far tenere gli occhi aperti per controllare che non abbiano a ripetersi, ma nel frattempo lasciamo ripartire il termovalorizzatore e smettiamola di contestare sempre ed a priori qualsiasi cosa si tenti di realizzare:
INCREDIBILE MA VERO SUCCEDDE DI TUTTO
@Michele Pecora, da come parla con tanta semplicità di termovalorizzatori penso che lei non viva ne e Sforza- costa ne a Casette Verdini, ma in un altro pianeta, comunque potrebbe chiedere a qualche suo molto vicino parente che abita a Casette Verdini dei benefici che potrebbe portare la Fornace del Cosmari. Per la spaccatura se così si può dire si è verificata solamente perchè nella manifestazione di protesta che non doveva essere assolutamente politica c’erano anche 4/5 persone del M5S di Tolentino che contestavano l’invito di Sparvoli ad entrare. Ma lei questa mattina era presente alla protesta?
E se l’immondizia ce la mangiassimo, avremmo risolto tutti i problemi!!!
Sì, ha ragione il signor Michele Pecora, la puzza non viene dal Consmari, ma da Piazza della Libertas. Ve li siete votati e adesso pocciateveli, con la puzza e tutto.
Siamo tutti d’accordo che bisogna aumentare la raccolta differenziata: bisognerebbe inculcarlo ai bambini fin dalle scuole elementari. Per quanto riguarda l’indifferenziata, molti di noi preferiscono che venga sepolta in una buona discarica(per poi farci un bel bosco sopra) anzichè bruciarla avendo allo scarico molti veleni e diossine che si depositano sui nostri polmoni e sulle nostre coltivazioni(CIBO). Dove lo preferite il cancro? …..ai polmoni? …allo stomaco? ….o al colon????
Andrò controcorrente e avrò tante manine rosse ma voglio essere realista e lasciare da parte la demagogia.
Le discariche no, gli incenitori no. No a tutto vogliamo vendere l’immondizia al supermercato?
Bruciare è uno dei sistemi più utilizzati e più sicuri. I CITTADINI DEBBONO PRETENDERE CHE I FUMI SIANO A NORMA, NO LA CHIUSURA DELLO STABILIMENTO.
LA DEMAGOGIA GIA’ CI E’ COSTATA UN’ENORMITA’ CON IL RIFIUTO DELLE CENTRALI NUCLEARI. LE NOSTRE INDUSTRIE DEBBONO COMPRARE L’ENERGIA DALL’ESTERO A PREZZI ESORBITANTI E ABBIAMO CENTRALI LUNGO IL NOSTRO CONFINE !!!
VOGLIAMO RAGIONARE CON IL CERVELLO E NON PER SENTITO DIRE.
@Carlo Magno. Ha ragione: non bisogna parlare per sentito dire. Infatti basta farsi una gita in qualche centro di ricilo serio (come alcuni di noi hanno fatto) per toccare con mano come, con relativamente pochi investimenti (molti meno di quelli previsti per il COSMARI), è possibile riciclare il 95% di quello che viene raccolto. Il problema vero è che a valle della differenziazione (fatta dai cittadini) non c’è un sistema efficiente di RICICLO, che è quello che conta. Investiamo in quel senso e non ci sarà più bisogno di bruciare un bel niente, anzi, riusciremo a trasformare i rifiuti in un’importante risorsa in termini economici e di posti di lavoro. La domanda è: a chi conviene NON farlo?
Perfettamente daccordo con sbirulino che manca un sistema efficiente di raccolta differenziata alla fonte ma da parte dei cittadini non c’è la ben che minima collaborazione e Macerata ne è l’esempio, non è ancora possibile che a Macerata ci sia tre tipi di raccolta dè monezza nonostante la grossa sanzione che è stata fatta al Comune, ed a noi cittadini continuano a triplicarci le tariffe.
Mi dicono che Verdelago e Capannori (ma qui se non erro solo per quella civile, ma non per l’industriale) siano mooooooolto avanti….
Perchè non prendere questi esempi che funzionano e copiarli??