Sae marce,
sopralluogo comitati-Arcale
«Tutte sistemate entro il 3 novembre»

VISSO - I rappresentanti dei terremotati hanno incontrato Comune e consorzio per valutare i lavori in corso e da fare nelle due aree più interessate dai problemi di muffa. Il coordinatore Pastorella: «Ci hanno detto che l'anno scorso mentre nevicava avevano chiesto una sospensiva per i materiali bagnati ma che la Regione voleva accelerare le consegne»

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pastorella

 

Sae marce a Visso, la rete dei comitati Terremoto centro Italia ha voluto vederci chiaro. Stamattina il coordinatore Francesco Pastorella, insieme alla portavoce Marche Flavia Giombetti e ad Alessandro Morani del comitato di Visso hanno incontrato l’ingegnere Marco Santesi per Arcale (il consorzio che ha realizzato le sae di Visso) e l’impiegato comunale Andrea Sisini. Dal sopralluogo è emerso che tutte le sae che stanno avendo problemi a causa dei rivestimenti interni marci (a oggi 49 casette), saranno sistemate entro il 3 novembre.

tetto-marcio-sae-visso-1-325x244«Ci siamo incontrati in Comune – spiega il coordinatore dei comitati Terremoto centro Italia Francesco Pastorella -, abbiamo analizzato il cronoprogramma che ci hanno dato. Dovrebbero sistemare in tre giorni ciascuna sae. Siamo anche andati nelle sae a verificare quali erano i problemi e quali sono le lavorazioni in corso d’opera. Nove sae sono già state sistemate. Il cronoprogramma prevede il termine dei lavori per tutte le 49 sae coinvolte il 3 di novembre. Devono smontare i sottotetti perché ci sono infiltrazioni, cambiare la lana di roccia e cambiare i pannelli. È solo l’inizio di un percorso che deve portare tutti quelli che hanno ricevuto una sae ad avere una casetta utilizzabile. Arcale ha ammesso di aver fatto un errore nel lasciare i pannelli all’esterno delle sae in attesa di montaggio. Hanno preso la neve perché in quel periodo, novembre e dicembre dell’anno scorso stava nevicando. Dicono che non gli hanno dato aiuto per accatastarli e metterli al riparo. Ci hanno anche detto di aver chiesto la sospensiva alla Regione ma gli è stata messa fretta perché da cronoprogramma dovevano rispettare la tabella che indicava l’85 percento delle casette entro dicembre. Quindi hanno montato i pannelli fradici. Questo non vuol dire che non siano colpevoli, ma anche la Regione era a conoscenza del problema».

(Fe. Nar.)

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