Ritardi per le casette,
Sciapichetti: “Arcale racconta favole”

SISMA - Ogni settimana la consegna slitta, intanto è guerra tra Regione e l'azienda che ha vinto l'appalto. L'assessore regionale: "Le ditte incaricate da noi hanno lavorato bene, il consorzio invece non rispetta i tempi nonostante diffide e appelli"

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La base di Arcale a Pieve Torina (foto di Fabio Falcioni)

 

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Angelo Sciapichetti

 

Regione e Arcale ai ferri corti, mentre i terremotati aspettano ancora le casette. Ogni settimana la consegna slitta (prima doveva essere ottobre, poi novembre, poi Natale e ora non si sa). Nel frattempo palazzo Raffaello, per voce dell’assessore alla Protezione civile Angelo Sciapichetti, replica alle affermazioni del presidente del consorzio incaricato di costruire le casette secondo il quale i ritardi sarebbero da imputare alle lungaggini per le opere d’urbanizzazione delle aree. Parole che “ci lasciano esterrefatti – dice Sciapichetti-. Vorremmo tanto credere alla favola raccontata da Gervasi delle 537 casette consegnate che arriveranno a 900 entro questo mese, ma sappiamo bene che non sarà così. Fuorviante poi la tesi della consegna in ritardo delle aree da parte della Regione. L’ente ha consegnato ad Arcale 70 aree da luglio a settembre: 30 consegnate a luglio, 22 ad agosto e 16 a settembre. Di queste 70 aree sono diversi i cantieri in cui sono scaduti i sessanta giorni previsti dall’accordo di programma che Arcale ha siglato con la Protezione civile nazionale per il montaggio delle Sae. Dove sono dunque le casette di quelle 70 aree? Inoltre – aggiunge Sciapichetti – l’attacco alle ditte che hanno realizzato le urbanizzazioni è per noi inaccettabile. Le aziende marchigiane incaricate dalla Regione hanno lavorato 24 ore su 24, sette giorni su sette e anche durante i giorni festivi, aumentando il personale dove richiesto. Esattamente il contrario di quello che sta facendo il consorzio Arcale nonostante le diffide della Regione e i continui appelli ad aumentare il personale e lavorare su tre turni. Infine vorrei smentire anche l’ultima bugia raccontata da Arcale. Il 3 novembre non sono certo terminati i lavori a San Severino. Come già precisato dagli uffici regionali in quella data mancavano all’appello diversi lavori: alcune impermeabilizzazioni dei tetti, pavimentazioni dei loggiati (in corso), montaggio degli arredi, alcune caldaie, discendenti, impianti elettrici da ultimare, pulizie. La Regione – conclude l’assessore – continuerà con tutti i mezzi che ha a disposizione per controllare e vigilare sul lavoro che sta svolgendo Arcale. Utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per accelerare i lavori”.



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