Angelo Sciapichetti
«Il consorzio Arcale pagherà tutti i danni arrecati, compresi quelli di immagine alla comunità marchigiana». Lo promette Angelo Sciapichetti, assessore regionale alla Protezione civile, mentre aumentano a macchia d’olio i casi a Visso di soluzioni abitative d’emergenza con muri da rifare a causa dei rivestimenti interni marci. In tutto, nel comune terremotato, sono 228 le sae montate da Arcale. Quelle con problemi strutturali dovuti al fatto che i pannelli interni o la lana di roccia erano stati montati bagnati all’interno, sono a oggi almeno una cinquantina. Trentacinque solo nell’area Cesare Battisti II, altre ancora in quella di Villa Sant’Antonio.
Un sacco di lana di roccia estratta bagnata da una sae dell’area Villa Sant’Antonio a Visso
«È inaccettabile – dice Sciapichetti -, che i lavori siano stati eseguiti non a regola d’arte, come emerso dal sopralluogo effettuato dalla Regione con il Comune, la ditta e il dipartimento nazionale della Protezione civile il 3 ottobre scorso. La ditta si è impegnata a riparare i danni entro la fine del mese, aumentando anche le squadre di operai per i ripristini». Il sopralluogo ha rivelato, come si legge nel verbale, che la lana di roccia all’origine delle infltrazioni si è bagnata “in fase esecutiva, probabilmente a causa di una non adeguata protezione in fase di trasporto o di realizzazione”. Sciapichetti stigmatizza «una situazione assurda e irreale, in quanto andavano prese tutte le dovute e necessarie precauzioni durante l’allestimento, avvenuto nel periodo invernale e in zona montana, dove era facile prevedere condizioni meteo non sempre favorevoli. Il Consorzio, a questo punto, pagherà i danni arrecati e i disagi che stanno subendo le famiglie interessate, oltre a quelli d’immagine causati a tutta la comunità marchigiana».
Un soffitto marcio
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E chi pagherà i danni per i mancati controlli?
Angelo Sciapichetti. Sarebbe giusto che i danni li pagasse lui in quanto assessore Regionale alla Protezione civile. Magari una mano gliela potrebbe dare Ceriscioli, vice o no, commissario per la ricostruzione che non c’è. Mi fermo qui. E’ troppo per la mia piccola mente riuscire a concepire tali dichiarazioni che fai perché non hai fatto tu, il lavoro profumatamente pagato a regola d’arte.
Le procedure complesse servono prima a perseguitare, poi a mettere fuori gioco i piccoli che non possono rispettarle
(si scoprirà in seguito che anche i grandi non le rispettano, ma a quel punto sarà too big to fail).
Aldilà di tutto la domanda centrale è: ma coa è questo Consorzio Arcale? A chi fa riferimento? Quale cinghia di trasmissione lo lega alla politica? Poi tutto il resto, casette marce incluse, è conseguenziale.