«A Camerino, nelle varie aree, sono completate 118 casette e non consegnate perché in attesa di ulteriori opere, urbanizzazioni successive, allacci. Per le altre aree si sta lavorando e si provvederà ad intensificare la forza lavoro». È quanto rende noto il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, a seguito dei sopralluoghi nei cantieri Sae effettuati nella giornata di oggi, con tecnici della Protezione civile e dell’Erap. Sono oltre 300 le Sae richieste per i residenti della città ducale, suddivise in tredici aree. Secondo quanto annunciato a settembre dall’amministrazione comunale, le prime avrebbero dovuto essere consegnate a fine novembre, negli ultimi giorni si era diffusa la voce che le prime quaranta sarebbero state consegnate a fine gennaio. Prosegue il sindaco Pasqui: «Ritengo tuttavia doveroso, a seguito dei sopralluoghi fatti questa mattina con la Protezione civile nazionale e la Regione Marche, comunicare congiuntamente quanto accertato e una stima dei tempi. Quindi per evitare stucchevoli strumentalizzazioni e ulteriori falsità, nei prossimi giorni, secondo quanto deciso oggi, convocheremo una conferenza stampa con Protezione civile e Regione per illustrare lo stato dei fatti. Sulla data potrò essere più preciso solo domani, quando mi verranno comunicate le varie disponibilità». A San Paolo, in vista del completamento delle Sae, sarà attuata la sistemazione delle acque bianche e la regimentazione delle acque nere. Si tratta del cosiddetto “Fosso dello Scarico”, dove i lavori saranno effettuati dal consorzio di bonifica delle Marche, per una cifra pari a un milione e seicentomila euro, finanziati con i fondi dell’emergenza post sisma. Sarà effettuato anche un potenziamento del sistema fognario della zona. Da oggi fino a sabato 31 marzo, e comunque fino alla fine dei lavori, il tratto della strada comunale che collega il quartiere San Paolo con la località Calvie (impianti sportivi) sarà chiuso alla circolazione per la realizzazione della nuova viabilità a servizio del complesso Sae “Le Cortine”.
(M. Or.)
«A Camerino regna l’incertezza assoluta, i terremotati hanno diritto ad una Sae»
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