Giorgio Gervasi di Arcale e Rosa Piermattei sindaco di San Severino nella Sae numero 1000
di Monia Orazi
Consegnate oggi pomeriggio le chiavi della millesima casa costruita dal consorzio Arcale nel centro Italia devastato dal terremoto. Un portachiavi con la coccinella, simbolo di fortuna, è stato dato dal presidente del consorzio Giorgio Gervasi, nelle mani del sindaco Rosa Piermattei in fascia tricolore. Mercoledì alle 15, dalle quaranta alle sessanta famiglie, tempo permettendo per ultimare le opere di urbanizzazione, potranno entrare in quella che sarà la loro nuova casa, nel rione San Michele. Gervasi ha annunciato pubblicamente che entro il prossimo 31 dicembre saranno consegnate 1.253 Sae in tutte le Marche, pari al 95 per cento delle 1.480 che il consorzio di imprese deve costruire, mentre le restanti sono quelle affidate al consorzio Cns. Saranno consegnate nel 2018 244 Sae, tra Camerino, Visso, Ussita e Petriolo.
Le aree Sae dove le casette saranno consegnate nel 2018
La consegna della Sae numero mille, è stata l’occasione per fare il punto sulle condizioni durissime e la giungla nei cantieri delle Sae, denunciata nei giorni scorsi dalla Cgil di Macerata con una conferenza stampa. «Abbiamo ultimato all’11 dicembre 1.003 abitazioni, entro il 23 dicembre ne avremo ultimate 1.147, entro il 31 dicembre prossimo ne avremo consegnate 1.253, pari al 95 per cento delle 1317 platee di fondazione, nelle aree Sae che ci sono state consegnate – le parole di Gervasi – sono 224 le Sae che costruiremo nel 2018, quando ci verranno consegnate le aree, dovremo terminare tutto entro marzo, un paio di aree dovrebbero slittare a maggio. Sono tutte date ipotetiche. Dal 3 giugno scorso, al prossimo 31 dicembre abbiamo realizzato 1.100 abitazioni in sei mesi, mentre nel primo semestre dell’anno abbiamo consegnato solo 144 Sae perchè non erano pronte le aree. E’ da tenere presente che il contratto con la Protezione civile prevedeva la consegna di 780 Sae in sei mesi, abbiamo aumentato perchè ci è stato chiesto dalla Protezione civile, mi sembra che stiamo rispettando il contratto».
L’apertura della porta della millesima Sae costruita da Arcale
Ha proseguito Gervasi parlando della casetta numero mille: «Questo è un traguardo intermedio, per arrivare a 1.480 Sae da consegnare in tutte le Marche, 64 Sae le consegneremo a gennaio. Riguardo alle indagini della magistratura, siamo fiduciosi che sarà fatta chiarezza. Per noi i cantieri si commentano da soli, perchè negli ultimi sei mesi abbiamo consegnato 1.100 case. Sono cantieri difficili, ma i luoghi di lavoro sono sempre sicuri. Abbiamo avuto in questi mesi più di trenta accessi di Finanza, carabinieri, Asur, ispettorato del lavoro, ed il consorzio Arcale non ha mai avuto nessun verbale. Riteniamo che siano luoghi di lavoro sicuri, i cantieri sono all’aperto e difficili, ma è tutto regolare e viene portato avanti con grande attenzione. Escludo assolutamente la possibilità di lavoro nero». Riguardo al problema dei boiler con acqua zampillante a Visso, Gervasi afferma: «C’è un metro e mezzo di tubatura che dal boiler, attraverso il pannello che funziona solo in estate, conduce acqua all’interno della Sae, il problema è stato dato dal prodotto per la coibentazione, che non è stato performante come ci aspettavamo. Stiamo realizzando dieci Sae in alta montagna e durante l’inverno collauderemo un nuovo sistema di coibentazione, siamo intervenuti per risolvere il problema».
Riportato dalle domande a parlare della situazione del cantiere di Ussita, dove un dipendente della Europa srl si è infortunato, Gervasi ha rilevato: «Io sono fiducioso che la procura farà chiarezza. Si tratta di un operaio che è scivolato sul ghiaccio e si è slogato una caviglia. La nostra catena di appalti vive con il rispetto della legge. Noi rispettiamo il codice degli appalti, c’è un consorzio che ha affidato i lavori ad una sua consorziata. Non sono a conoscenza di nessun problema di infiltrazioni poco chiare. Non mi risultano implicazioni di nessun tipo, ci sono stati controlli dell’ispettorato del lavoro, della Finanza, dei carabinieri, non mi risulta che vi siano sanzioni. Riguardo alla contestazione sulle ore lavorate, lunedì mattina è previsto un incontro sindacale in cui sarà chiarito tutto». Il presidente del consorzio Arcale traccia un bilancio di questi mesi di lavoro: «Abbiamo affrontato una sfida difficilissima, ma stiamo riuscendo a vedere il traguardo, in sei mesi abbiamo consegnato 1.100 Sae, non è stato facile, invece da marzo a giugno soltanto 144 Sae, perchè le aree erano quelle. Questa concentrazione di consegne è stato un impegno arduo. La Regione ha avuto interesse a far rispettare il contratto e noi lo stiamo rispettando, il resto sono chiacchiere. Abbiamo esperienza di terremoti dal Friuli in giù, ma una quantità così concentrata di case non l’abbiamo mai realizzata, ne siamo orgogliosi. La difficoltà maggiore è stata quella di dover operare su 71 aree diverse, la logistica è più difficile da gestire. Siamo arrivati anche a punte di seicento dipendenti sul campo, con l’indotto siamo arrivati a 1.500 persone che lavorano per le Sae».
Emanuele Orsini, Rosa Piermattei e Giorgio Gervasi
Presente anche Emanuele Orsini, dell’impresa che nel consorzio costruisce le pareti in legno delle Sae: «Abbiamo consegnato i pannelli in legno, cioè le pareti delle Sae, nel cantiere più grande d’Europa, con 400mila metri quadrati di legno, ogni giorno arrivavano dai quattro agli otto treni di lana di roccia, per la coibentazione dei muri, è stata un’esperienza importante, siamo quasi alla fine, la parte più difficile di una maratona sono gli ultimi cento metri». Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di San Severino Rosa Piermattei, presente alla consegna con la giunta e alcuni consiglieri: «Per Arcale questa è la millesima casetta, per noi significa che le 103 Sae per i nostri concittadini sono ormai terminate. Consegneremo per ora solo una prima parte di Sae mercoledì prossimo, poi una seconda ed una terza parte, perchè c’è il problema delle infrastrutture. Dobbiamo sistemare la viabilità di accesso ed i cordoli, restano più indietro una trentina di Sae, ma prevedo a meno che non venga una grande nevicata, che per fine anno consegneremo tutto. Di certo la pioggia di questi giorni non ci aiuta. Il 20 dicembre firmeremo al ministero dell’istruzione, il contratto per la nuova scuola elementare provvisoria, già stanno preparando il terreno. Entro fine anno si dovrebbero definire anche gli ultimi dettagli per l’Itis, a gennaio dovrebbero partire i lavori».
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Dopo l’ultima foto dell’articolo, segue la dicitura articoli correlati. Basta leggerli tutti, nessuno escluso per capire che qualcosa non va. A rileggerli tutti, si ha l’impressione che tutto non va, non è andato e gli auspici, dopo aver osservato il volo dei tanti corvi che aleggiano sulle casette non divinano niente di buono. Certo questo è un sistema di veggenza antico, adesso ci sono gli algoritmi in cui basta mettere dentro cose stupide per ottenere un risultato intelligente che poi e quello voluto, mascherato però da intelligenza artificiale continuamente attaccata da quella naturalmente stupida e furba allo stesso tempo. Ne è prova il nostro algoritmo più famoso che scaturito dal tempio della cibernetica regionale dove grandi geni ci hanno lavorato, due nomi per tutti: Sciabbichetti e il Prof.Ceriscioli. A proposito di Sciapichetti, curioso di sapere se avesse maturato esperienze lavorative, ho letto che è un agrario, ex alunno di un Liceo Musicale e direttore di diverse attività che non ho capito se avevano a che fare con l’agraria o con i suoni dello strumento musicale su cui deve aver sudato le proverbiali ” sette camicie “. Questo peculiarità nel dirigere che gli venga dagli studi fatti al liceo in seguito a studi sulla direzione di cori o orchestre? Ritornando all’algoritmo famoso, ossia quello dell’ospedale unico che secondo la cyber sentenza, dovrebbe sorgere alla Pieve, attualmente su un terreno che nasconde sotto una colata di cemento un numero imprecisato di tonnellate di rifiuti che naturalmente andrebbero tolti oppure ricoperti con altri strati di cemento fino a far diventare i rifiuti talmente compatti per dare quella stabilità di cui la costruzione avrebbe bisogno anche se penso che lasciandoli un po’ liberi di muoversi potrebbero fungere da cuscinetti per ammortizzare eventuali smottamenti tellurici.Tornando a me, credo che una semplice coccinella sia ben poco per augurare fortuna in un ambiente cosi già tanto instabile e chiacchierato. Ci vorrebbe qualcosa di più tosto come, ferri di cavallo con la bestia ancora galoppante, tassi scodinzolanti, corni di bufalo inferociti, trecce d’agli intessuti da Armani e il tutto benedetto da una zingara abruzzese.
Emanuele TondiSegui
22 h · Camporotondo di Fiastrone, Marche ·
AGGIORNAMENTO AREA SAE CAMPOROTONDO
Sabato 16 Dicembre 2017 ore 10:30 – 412 giorni dal sisma. Bel tempo e cantiere fermo, nessun operaio al lavoro!!!
…E’ sempre colpa dell’altro! PENOSI! Qualche anno fa qualcuno disse “L’Italia è fatta, ora bisogna fare gli italiani” (M.D’Azeglio).