di Federica Nardi
Summit tra Cgil e procura. Un’ora di riunione per discutere dei cantiere delle Sae, oggetto di una pesante denuncia da parte del sindacato che nei giorni scorsi ha puntato il dito contro le condizioni di lavoro degli operai che costruiscono le casette per gli sfollati. In particolare i casi portati dalla Cgil riguardavano un infortunio non segnalato e un operaio senza contratto né buste paga. «Un incontro positivo – commenta Daniel Taddei, segretario provinciale della Cgil -. Abbiamo ribadito la nostra totale collaborazione. È stata affermata l’importanza della collaborazione di tutti i soggetti sia istituzionali che non, per la tutela della legalità e della sicurezza. Importante che ci sia massima attenzione. Soprattutto per la seconda fase, quella della ricostruzione (anche se per questo è già previsto un tavolo interforze coordinato dalla prefettura, ndr). Ci auguriamo che il lavoro sia proficuo». Domani il sindacato incontrerà a Roma il consigliere al Lavoro dell’ambasciata romena, allarmata da presunti casi di capolarato nei cantieri delle casette che potrebbero riguardare proprio cittadini romeni. «Ci hanno anticipato – dice Taddei – che vogliono stabilire una collaborazione e un focus sulla nostra regione che non era a oggi all’attenzione del governo romeno per simili casi di illegalità e sfruttamento del lavoro. Vogliono mettere in piedi un sistema per monitorare e segnalare tempestivamente eventuali casi critici».
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