di Laura Boccanera
Massimo Mobili si dimette dalla commissione lavori pubblici. Polemica ieri pomeriggio durante la riunione dei consiglieri comunali per discutere del palazzetto. Il consigliere di centrodestra ed ex sindaco Mobili affida ad una mail la spiegazione del suo ritiro dalla commissione. La ragione nasce dalla mancata risposta del presidente Pier Paolo Rossi alla richiesta dell’opposizione di avere come sede della riunione proprio il palas, una sorta di visita al cantiere (leggi l’articolo). “Doveva essere la commissione a organizzare tutto – dice Mobili – spettava al presidente attivarsi, dopotutto si sta parlando di un’opera pubblica, ma ciò non è avvenuto, quindi la commissione non serve a nulla e non c’è ragione per rimanere. Per questo mi dimetto”.
Pronta la replica del presidente della Commissione Pier Paolo Rossi: “Non ritenevo opportuno fare l’incontro dentro un cantiere in cui in questi giorni stanno lavorando fino a 100 operai – sottolinea Rossi – che cosa voleva Mobili che lo prendessi in braccio e lo portassi là? Il comune non organizza le gite al cantiere del palasport e il dirigente dei lavori pubblici Stefoni ha informato la direzione dei lavori del cantiere della richiesta di Mobili e Carassai, ma ha anche spiegato loro che la richiesta andava inoltrata al privato perché l’ok doveva darlo l’impresa. L’ente ha fatto ciò che doveva fare, oltretutto l’opposizione chiedeva delucidazioni sulle fideiussioni e non su argomenti relativi al cantiere, risposte che sia Stefoni che i segretario generale hanno dato”.
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Mobili. Immobili. Poveri cristi.
Visto l’uso che viene fatto del Consiglio Comunale, eviterei anche quello.
Pierpà ,però potevi anche accompagnarlo .Poi lui magari ti accompagnava in quello che ha costruito lui.
Meglio cosi’, evitata un’ulteriore perdita di tempo. Massimi’ dai retta, sei piu’ utile per Kisubi.
@Gengy Can. Deve essere vero. Sarebbe stata un ulteriore perdita di tempo. Comincio a pensare che nonostante le decine e decine e decine, facevo prima a dire trentine di stranezze su questo ” affaire ” dovete avere almeno un Putin o un Obama a coprirvi le spalle. Bravi, non quelli di Don Abbondio, ma bravi proprio voi. Complimenti a tutti. ” Chapeau “