E’ datata 2 maggio 1984 la lettera inviata alla Giunta comunale di Macerata dalla ditta Montedil e firmata dall’architetto Fabio Grisogani e dall’ingegner Fulvio Fidani, in cui viene proposta la realizzazione di un palazzetto dello sport ampliabile. L’argomento, che è sempre rimasto nel dibattito politico della città, è esploso questa estate con la decisione della Lube, che attualmente gioca le partite casalinghe nella struttura di Fontescodella, di trasferirsi in una nuova struttura che sarà costruita a Civitanova. L’architetto Fabio Grisogani, a 29 anni di distanza dalla prima missiva, scrive all’attuale sindaco di Macerata, Romano Carancini, ricordano con amarezza l’occasione perduta dalla città, e dove sostiene che per il destino del palazzetto «era tutto previsto sin dal 1984»:
«Se il sindaco Carancini avesse avuto la diligenza di andarsi a vedere gli atti che hanno determinato la scelta del progetto dell’attuale “Palazzetto dello sport” , avrebbe subito notato che già nel 1984 si scontrarono due soluzioni. Quella vincente di una una struttura chiusa ( progetto vincitore della ditta Sardellini) e quella ampliabile ( il cui progetto fu redatto da me e dall’ingegner Fulvio Fidani presentata dalla Montedil del compianto Armando Molinari ). Dobbiamo quindi con forza affermare che se fosse stata realizzata con lungimiranza la nostra struttura questa sarebbe stata facilmente ampliabile con costi irrisori mentre quella attuale non è ampliabile. Perché questo non è stato mai affermato dai molteplici tecnici interpellati, comunali e non, che sarebbe stato più opportuno costruire un nuovo Palas? L’attuale struttura fu costruita ma a costi molto superiori rispetto a quelli preventivati (come da noi facilmente previsto) già in fase di progetto delle fondazioni. Ma questa è un’altra storia che puntualmente si ripete a Macerata, come ad esempio nel caso piscine. Se nel 1984 si fosse scelta la nostra struttura la Lube sarebbe ancora a Macerata. Riguardo al trasferimento della Lube a Civitanova noi maceratesi facciamo finta di non sapere. Arriviamo un po’ tardi! Già nel gennaio 2007 il sindaco Mobili aveva preparato tutto: area edificabile e volontà di realizzare un palazzetto dello sport proprio nel sito dove ora sorgerà. Il resto lo ha fatto il quotidiano intreccio degli eventi. Macerata però un vantaggio lo avrà : si potrà consolare per non aver sborsato soldi ma comunque dovrà operare manutenzioni senza avere il supporto di una società di volley di altissimo livello. Solita filosofia dei governanti benpensanti maceratesi. Però un tema da svolgere di respiro lo suggerirei: pensate in grande, pensate per tutta la valle del Chienti sino al mare insieme a Civitanova ed ai comuni limitrofi ed allora scoprirete che un’ospedale è più efficiente e meno costoso di due, che un Palas può essere ubicato a Civitanova, basta che le strutture siano raggiungibili immediatamente per viabilità e parcheggi. Vedremo la prossima volta che storia ci inventeremo, ma intanto la città muore se non pensiamo ad ogni singolo posto di lavoro da difendere o incrementare».
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MA BRAVI !!!QUINDI SONO TRENTA ANNI CHE CI PRENDETE PER I FONDELLI !!SENTITO LUBISTI ??ANCORA CONVINTI DI ANDARE AL PALAS ???DA BUONI MASSONI AVEVANO DECISO TUTTO IN ANTICIPO…
Interessante come “ufficiosamente” si era venuti a sapere qualcosa, prima che la notizia fosse resa pubblica.
Come fu possibile?
Ma allora è vero quando si ipotizza che, nelle commissioni, ancor prima che si vedano i progetti o i curriculum già si sa chi è che vince??
Ma, sig Camerini, sicuro di aver capito bene cosa intende dire l’architetto Grisogani? Che c’entra la Lube? Qui è tutta una faccenda di politica e di appalti. Grisogani dice giustamente che se si fosse scelto il progetto in maniera lungimirante la Lube sarebbe ancora un patrimonio di Macerata……
Come ho avuto molte volte modo di affermare, Macerata è stata da molti anni amministrata male. Soprattutto per quanto riguarda Urbanistica ed edilizia. Ma la responsabilità è, mi dispiace dirlo, di tutti, elettori compresi. Pur di accontentare Imprenditori, Proprietari terrieri e Tecnici locali, per lo più tutti legati alla Massoneria (quella buona?) o alla Curia, non si è mai guardato all’interesse generale. Guardate dove hanno fatto costruire e come. Anche il “nuovo” centro commerciale è nato in un’area pessima e in modo pessimo. Ma anche quella specie di “minareto” fatto sorgere su una collina del territorio. Faccio notare, dal momento che si trovano ambedue dalle stesse parti, l’eleganza, la bellezza e la modestia dell’Abbazia di San Claudio, con la cafonaggine e presunzione del “minareto”.
Anche un bambino avrebbe scelto per il palazzetto un progetto che prevedesse la possibilità di amplamento. Ma in quel posto è già troppo quello che c’è. Palazzetti, piscine. Ma l’idea di realizzare tali opere in aree idonee e magari fruibili da tutto il territorio circostante no eh?! Macerata granne non se lo è mai sognato nemmeno.
sarebbe interessante sapere da chi faceva parte della commissione aggiudicatrice dell’appalto risposte
bravo architetto “un’ ospedale è più efficiente e meno costoso di due” e aggiungo io: meglio attrezzabile!
era tutto previsto in 1984: visioni (urbanistiche) distopiche e grandi “fratelli”
http://it.wikipedia.org/wiki/1984_(romanzo)
Interessante questo scavo nel passato, proseguendolo uscirà fuori prima o poi qualche storico locale un po’ patafisico con la rivelazione che di questo Caso Palas se n’era già occupato anche Carlo Magno, ai tempi in cui la Francia stava in Val di Chienti.
“Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”.
Parafrasando: chi controlla le speculazioni edilizie controlla le commissioni, altro che massoneria e baciapile…
Ormai è abitudine “provata” di infilare in tutte le discussioni (per fortuna solo da parte di alcuni) la Chiesa in generale e la Curia in particolare. Ma va bene così….la Chiesa cammina con l’uomo ed fatta di uomini quindi può sbagliare….; tuttavia, senza alcuna polemica, vorrei solo dire che quel “minareto”, tra l’altro, è un “segno” che ricorda ed invita l’uomo (di buona volontà) a guardare in alto per crescere nei sentimenti nobili! uno su tutti “la carità!”. Certamente poi ciascuno è libero di divertirsi con le polemiche politiche e non, con i problemi di piazzette, palazzetti e stuette…senza magari riuscire a guardare con obiettività e “buona coscienza” i reali problemi della Città (ora sì che menziono la Curia per dire che per aggiornarsi su qualche problema “reale” basta passare in Curia presso gli Uffici Caritas!). Auguri a tutti.
@Salvatore. La Chiesa spesso viene tirata in ballo a sproposito, è vero, ma a Macerata è difficile pensare che non c’entri nulla con le espansioni urbanistiche, le varianti di destinazione, le lottizzazioni in zone agricole irrigue, l’edificazione sui crinali, le elezioni, gli incarichi professionali e per finire le targhe commemorative sulle facciate delle Chiese. Il “minareto” invita a guardare in alto? Secondo me invita a pensare dove hanno trovato le risorse per realizzare quell’opera faraonica. Fortuna che ora c’è Francesco.
Ma questo palazzetto chi lo paga domanda da ignorante ? Che nn possono mantenere le strutture che gia hanno , strade giardini marciapiedi etc etc etc. ………..booohhhh
Secondo me, le parole dell’architetto fanno molto riflettere. Questa storia in parte la conoscevo e dimostra come ci siano persone lungimiranti e politici miopi che pensano solo a tirare a campare. In questo periodo di vacche magrissime è veramente difficile per una città con pochissimi Imprenditori trovare dei finanziamenti, ma nel passato non era così e potevano osare molto di più. Auspico solo che questa storia della Lube, avendo colpito molte persone, venga ricordata il giorno delle prossime elezioni politiche per cambiare la scena politica-affaristica che ci hanno riempito la città di brutti palazzi, quartieri senza senso dove le strade si adattano alle case, senza le piazze ( Agorà) intese come punti di aggregazione. Anzi i luoghi dove ritrovarci ci sono: gli Ipermercati!!!!! Carancini forse paga colpe non sue, ma bisogna che cominci a scuotersi ed osare di più.
P.S. Concordo con l’architetto anche quanto detto sull’Ospedale, perchè frequentandolo posso dire che è veramente uno dei migliori delle Marche: lo testimoniano i numerosi pazienti che vengono da tutta la provincia (anche da Civitanova!) nonchè da fuori Provincia e quindi non permettiamo che ci rovinino anche il nostro Ospedale che se fosse ubicato a Piediripa sarebbe stato ancora più importante! (ma questa è un’altra storia di mancata lungimiranza politica maceratese).