Il vicesindaco Silenzi e il sindaco Corvatta con il patron della Lube Luciano Sileoni durante la firma dell’accordo con il Comune di Civitanova
di Laura Boccanera
Era il 25 settembre del 2013 quando al tavolo della sala giunta di Civitanova Luciano e Simona Sileoni, patron e presidentessa della Lube, firmavano l’accordo di impegno a trasferire le gare e gli allenamenti della squadra campione d’Italia nel nuovo palazzetto di Civitanova (leggi l’articolo). Su tutte una data, quella del 31 agosto tempo entro il quale la struttura dovrà essere completata per permettere alla squadra e al team di iniziare il campionato. In quell’occasione, per l’entusiasmo dopo anni di promesse e miraggi di vedere realizzato un palazzetto, i vertici della società si lasciarono andare a dichiarazioni come “ci chiameremo Lube Civitanova”. In realtà la denominazione della società sulla carta rimane A.s.Lube Volley Treia (come anche ora effettivamente è), concetto ribadito dal patron Giulianelli (leggi l’intervista).
Una questione di lana caprina quella del nome? A Civitanova l’uscita non ha provocato grossi malumori all’interno dell’amministrazione: “Non mi interessa proprio fare polemica – ha detto il sindaco Tommaso Corvatta –, è un aspetto che vedremo, per ora ci preme portare avanti il Palas, sono ore di fibrillazione, stiamo terminando di mettere a punto alcune questioni burocratiche per le garanzie, le scadenze dipendono dai tempi tecnici ma la società ci rassicura che siamo perfettamente in tempo per costruire il palazzetto. Sul nome poi vedremo, è come se si pensasse alla tappezzeria prima di realizzare la casa”. Dello stesso tono anche l’intervento di Giulio Silenzi: “La cosa importante per noi è fare il Palas e creare le migliori condizioni per accogliere tutti, senza campanilismi che per una squadra così titolata non hanno ragione di esistere. Il Palas sarà la casa di tutti gli appassionati sportivi”. L’impianto che la società Civita Park, che ha già realizzato il centro commerciale Cuore Adriatico e la fiera, costruirà è al momento allo stato di scheletro. Il costruito infatti era stato pensato come fiera, per cui i lavori dovranno cominciare dalla dismissione del tetto per ospitare la volta presente nel progetto. L’impianto è da 4064 posti (3840 locali e 824 per la sezione ospiti) e i costi aggiuntivi per l’adeguamento dovrebbero aggirarsi attorno ai 2milioni e mezzo di euro, anche se il Comune ha sempre dichiarato Corvatta non spenderà un euro. Oltre al campo da gioco ci saranno una hall, uffici, zona d’accoglienza, sala vip, servizi igienici, area ristoro, sala tecnica e deposito.
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Prima si parlava di portare a Lube a Civitanova per un ritorno di immagine visto che la stessa dirigenza aveva dichiarato che si sarebbe chiamata Lube Civitanova, ora che smentiscono quanto precedentemente dichiarato questa amministrazione anzichè indignarsi e chiedere una chiarificazione in merito dice che non ce ne importa.
Quindi si costruisce (in 3 mesi??!??) un palazzetto per una squadra che non porterà mai il nome Civitanova e che non si sa se verrà a giocare qui? A quali pro?? Mi sa che qualcuno e forse più di uno con sto palazzetto ci deve solo che mangiare!!!! Dimettetevi incompetenti!!
Il nome non interessa, infatti sarebbe più interessante sapere se, entro il 31/8/2014, il Palazzo dello Sport di Civitanova sarà pronto, collaudato e inaugurato…
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Altrimenti il nome sarebbe, ovviamente, irrilevante….
Irrilevante per i civitanovesi in quanto (se non pronto il Palazzo) il prossimo anno la Lube potrà chiamarsi Treia, Macerata, Osimo, Rocca Pitina Superiore ma, di sicuro, NON si chiamerà Lube Civitanova Marche ne giocherà a Civitanova..
Bla bla bla bla un pò di Silenziiiiiiiiiiio prego, per adesso solo chiacchiere.
la cosa veramente incredibile è che il fantomatico palasport potrà essere utilizzato solo per la pallavolo (i progettisti devono essere tutti dei fanatici del volley penso) ma non solo non c’è un impegno scritto da parte della LUBE per una gestione pluriennale ma addirittura sono arrivati alle minacce come non volersi chiamare Civitanova o ventilare la possibilità di giocare ad Osimo tutto l’anno.
senza voler essere disfattista qualcuno ha considerato cosa avverrebbe se il palas non sarà pronto ad agosto? la LUBE giocherà dove preferisce e l’anno prossimo potrà trattare delle condizioni favorevolissime con il comune di Civitanova che non saprà più come far digerire ai cittadini i costi enormi di gestione di una struttura tirata su in fretta e furia.
Solo chiacchiere fino a quando non si AVRANNO LE FIDEJUSSIONI, senza le quali non si può costruire!!!
Mi chiedo come abbia fatto ad aprire il centro commerciale.
L’Amministrazione potrebbe chiarire una volta per tutte questa “strana” situazione ?
Tra ovattati .. silenzi, si alzo’ una voce imperiosa: ” me sa che quissi ve passa ‘na sola!!!.”
E pensare che il mondo delle scarpe si è trasferito nel fermano.
Ma ogni tanto pensate a qualcosa di serio, un ve la suggerisco io.
Una recente sentenza del tribunale penale di Ancona n. 1954 del 13/12/2013, condannava il Pres. della Coop “Il Nodo ” al pagamento di 5000 euro di spese processuali, ravvedeva che all’interno della cooperativa, sfruttamento, lavoro nero a 2 euro all’ora e altre amenità del genere erano la norma, richiamava l’attenzione sul fatto che essendo questa cooperativa partecipata dal comune di Civitanova Marche, quest’ultimo visto che si trattava di denaro pubblico avrebbe dovuto accertarsi che i soldi della cooperativa venissero spesi per un vero ed effettivo inserimento sociale. Non solo non controllava ma sia dal comune ed altro arrivavano importanti somme di denaro pubblico usato per di più dai furbetti del quartiere. Inoltre il Presidente della Cooperativa e tutta l’associazione di cui è uno dei primi attori, con decreto ministeriale del Ministro dello sviluppo economico verso la fine del 2013 ( tutto documentato ), veniva diffidato a continuare in tutte le attività concernenti il suo gruppo. Attualmente come di consueto c’è il classico ricorso al Tar che a giugno dovrebbe sentenziare definitivamente. Detto questo, vorrei aggiungere che con Corvatta, , il dialogo tra la coop. e il comune e altresì migliorato. Ma qui per una volta vorrei difendere il Sindaco Corvatta sicuramente all’oscuro di tutto e che vede ” Il Nodo ” come la cooperativa aperta molti anni fa dal padre Claudio Corvatta. Detto questo, non mi sembra strano che nella classifica dei 5 per 1000 siano ultimi con 11 euro.
Cos’è, è già in funzione il servizio informazioni del nuovo assessore al bilancio, Silenzi? Se è lo stesso servizio dell’assessorato alla cultura – è trascorso quasi un anno e ancora non si conoscono le spese di Futura Festival – i civitanovesi stanno freschi! Le cifre dichiarate e riportate nel servizio naturalmente sono parziali e inesatte. Meglio riferirci allora a quelle certe del piano finanziario approvato dal consiglio comunale lo scorso 25 marzo. Il Palas costa al Comune di Civitanova 1 milione di euro più Iva. Per i restanti 2 milioni e 700 mila euro Civita Park ha contratto un mutuo con il credito sportivo, garantito con fideiussioni dal Comune. Inoltre il Comune versa 70.000 euro annui, quale contributo alla gestione del Palas affidata a privati. Quindi altro che costo zero, di cui sfacciatamente si torna a parlare! Da notare che Civita Park deve presentare in Comune fideiussioni per un importo di 2 milioni e 800 mila euro e la stessa società ha chiesto il concordato preventivo, su cui il tribunale si deve pronunciare. Il nome della squadra, modificato in Lube Civitanova, era stato Corvatta ad annunciarlo durante le trattative: aveva parlato inorgoglito di “ritorno d’immagine” per Civitanova. Gli stessi vertici della Lube volley lo avevano confermato alla firma dell’accordo, tanto che lo si riteneva scritto. Ora invece la Lube annuncia che farà riferimento a Treia e il sindaco Corvatta dichiara che non gli importa il nome, dando allo stesso il valore di “tappezzeria”. La questione invece non sarebbe irrilevante per i tifosi civitanovesi che non potrebbero inneggiare il nome della propria città sugli spalti. Voglio vedere Silenzi, se mai si realizzerà il Palas (a tre mesi dalla consegna la cosa appare improbabile) andare alla partita con l’erede a Civitanova e gridare “Treia, Treia”. Il minimo che il pargolo possa pare è interrogarsi sulla serenità psicologica del genitore.
Come a volte accaduto alcune” anomalie” avvengono a sua insaputa,ad insaputa del Sindaco.Quello che più sconcerta nella vicenda del Palas è legger quanto scritto su questo magazine ossia che il Sindaco di Civitanova Tommaso Corvatta ovviamente con la sua Giunta ha destinato due milioni di € del Comune per garantire i mutui che una società privata contrarrà con un istituto di credito.Noi viviamo in un paese dove il governo Renzi si sbatte per mettere 80 € nelle buste paga dei lavoratori ne contempo un Sindaco di Rifondazione Comunista-PdCI e il vice Sindaco Giulio Silenzi PD bloccano due milioni di euro per anni per garantire la realizzazione del Palasport da parte di un privato.
@Marini: l’ allontanamento della Mengarelli dal bilancio è chiaro, no?
Forza civitanovesi, paghiamo il palazzetto alla LUBE TREIA!
Se non venissero più, proviamo a chiedere alla ARMANI MILANO?
A nessuna delle società civitanovesi di basket o pallavolo interessa un palazzetto da 4000 posti(con a nnessi costi di gestione), non era di certo questo quello che le nostre società chiedevano e di cui avevano bisogno!
Piuttosto noi civitanovesi ci troveremo in futuro a pagare per una struttura inutile e non voluta, costruita su misura per l’unica società interessata!
Meditate gente, meditate….
e sia la luce!!!! finalmente qualche civitanovese capisce cosa andiamo dicendo da anni noi di Macerata!!! ovvero…assurdo pensare di far digerire alla popolazione un nuovo palas tutto a spese della collettivita’ peraltro per gli interessi ondivaghi di un unica societa’ che anche in passato non ha mostrato rispetto per il nome che portava in giro per il bel paese…bastano le feste e le tavolate in quel di Treia??? un palas che come il Fontescodella attualmente sara’ dedicato solo al volley Lube escludendo dal suo sfruttamento tutte le societa’ ad esso interessate….meditate gente….
«e benché non sapesse il nome
e neppure il paese
mi aspettò come un dono d’amore fin dal primo mese»
(Lucio Dalla)