di Laura Boccanera
Bene il palas, ma non si trascuri la convenzione con la Civita park. Questa in estrema sintesi la posizione de La Nuova Città, la lista civica di maggioranza che sbollito l’entusiasmo per la firma dell’accordo con la Lube Volley, richiama l’amministrazione alla chiarezza e alla trasparenza dei rapporti con la società che realizzerà il palazzetto. Stamattina a puntualizzare alcuni aspetti c’erano Piero Gismondi, consigliere comunale, Paolo Ruggeri e Annamaria Venanzoni della civica. In particolare a preoccupare sono i costi di costruzione e le garanzie fideiussorie, ma soprattutto la convenzione che secondo il consigliere Piero Gismondi dovrà contenere a chiare lettere la specifica sui tempi di consegna, onde evitare che il centro commerciale apra con i lavori per la fiera e per il palas ancora in alto mare. Il comparto commerciale infatti è quasi terminato: “un punto fermo dovrà essere la contemporaneità della consegna dei lavori del supermercato con quelli della fiera – commenta Gismondi – abbiamo però delle perplessità perchè una è terminata, la fiera no. Chiediamo quindi che la consegna della fiera sia vincolata al rilascio dell’agibilità del centro commerciale che dovrebbe terminare i lavori a metà novembre. Se lo spazio espositivo entro dicembre non viene consegnato non deve essere rilasciata neanche l’agibilità”. Ma a preoccupare è anche la certezza del costo di costruzione: “si parla di 2milioni e mezzo di euro in più – continua Gismondi – ed è importante che i costi rimangano effettivamente tali. Solo in tal caso il Comune avrebbe la copertura finanziaria tale per la realizzazione”. 900Mila euro infatti verranno versati dalla Civita Park quali oneri di urbanizzazione dovuti, un milione di euro è la cifra che deriva dalla vendita di alcuni locali commerciali al privato (pare la Lube stessa), rimarrebbero 500/600mila euro di contributo comunale da ricercare nell’avanzo di amministrazione del 2012 o da altri oneri di urbanizzazione. Ma da riconsiderare secondo La Nuova Città c’è anche la viabilità e i parcheggi. In caso infatti di partite, manifestazioni fieristiche e traffico derivante dallo shopping i posti auto previsti potrebbero non essere sufficienti nella stessa fascia oraria.
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Incominciano i problemi!
finalmente mi fa piacere che si e’ svegliato anche gismondi. vederlo silenzioso vicino a corvatta mi stupiva. dici bene di chiarezza sui termini della convenzione (come scrissi giorni fa) ma perche’ si fanno continuare i lavori senza fidejussione? poi grave fatto e’ che si fa una variante di tale portata senza passare in consiglio dato che c’e’ un cambio di destinazione e occorre rimodulare il piano viabilita’. e poi smettete di dire che 900 mila euro li paga la civits park perche’ quelli sarebbero stati soldi del comune, come anche quelli degli oneri che avrebbero dovuto pagare per il ritardo dalla fine lavori. avete causato un bel danno per le casse del comune dato che a civitanova non veera’ la lube volley ma, come scrissi tempo fa, forse solo la squadra maschile dato che ancora non ci credo al 100%.
Secondo me bisognerebbe cominciare a parlar chiaro anche del futuro: a quanto sono stimati i costi di mantenimento di un Palazzetto del genere? Chi si farà carico di essi ? Sarà affidata la gestione (e quindi i costi) alle società che ne usufruiranno? Saranno a carico del comune, e quindi noi cittadini (anche di chi della pallavolo se ne frega)? Nel qual caso le squadre pagherebbero un affitto?
Ho letto in un altro articolo, sempre su CM, che la gestione del Fontescodella di Macerata costa di sole utenze tra gli 80 -90mila euro l’anno.
Ammettiamo, per assurdo, che tra qualche anno nella Lube ci sia l’esigenza di qualche altro cambiamento, per cui si possa prospettare un altro spostamento magari ad Ancona o , perché no, tornare a Macerata dove, rosi dall’astio campanilistico che stanno sfoggiando in questi giorni, costruiscono un megapalazzetto di diecimila posti, con piscina annessa e vasche idromassaggio(?????), noi che ci facciamo con questa cattedrale nel deserto?
Ci spiegate chi se ne farà carico?
è bello vedere come a Macerata la Lube non ha mai voluto e non avrebbe mai speso denaro privato per aiutare le finanze pubbliche a costruire il palazzetto, invece a Civitanova i milioni di euro privati dell’azienda vengono spesi come se non ci fosse un domani! evidentemente a civitanova c’è un “domani” economico che a macerata non ci sarebbe stato, visto che a MC non si sarebbero potuti costruire i negozi delle cucine attaccati al palazzetto (cosa tra l’altro di buon gusto e gran classe).
Alcune precisazioni:
L’agibilità del supermercato è condizionata dalla realizzazione di una fiera di 11.500 mq ed alla realizzazione di via Einaudi a 4 corsie.
La viabilità è stata notevolmente peggiorata da questa amministrazione che ha rifiutato il contributo europeo , che copriva per più del 75 % , la spesa del sottopasso, ed ha dichiarato ” che non serve”
Questa amministrazione nel contempo ha rifiutato la possibilità della stazione ferroviaria ” S .M.A .Fiera.
È in corso una commissione d ‘inchiesta voluta da Costamagna …….insabbiata dal Sindaco.
In merito alla proposta fatta dalla lista civica Città Nuova del consigliere Gismondi mi sembra improbabile quanto impossibile poter aprire una farmacia nei locali dell’ex Bar Maretto poiché la legge del 2 aprile 1968 n° 475 articolo 1 recita che “ogni esercizio deve essere situato ad una distanza dagli altri non inferiore a 200 metri e comunque in modo da soddisfare le esigenze degli abitanti della zona. La distanza è misurata per la via pedonale più breve tra la soglia delle farmacie” inoltre l’artico 2 recita che “ogni comune deve avere una pianta organica delle farmacie nella quale è determinato il numero, le singole sedi farmaceutiche e la zona di ciascun di essi”. inoltre con Monti è stato abbassato il quorum degli abitanti da 400 a 3300 per ogni farmacia ecco perché apriranno due nuove farmacie private a Civitanova sui posti decisi prima dalla giunta mobili e poi confermate dall’attuale giunta Corvatta. Una verrà aperta alle quattro marine e una nei pressi della COOP San Marone. Il sottoscritto rimane convinto che la strada da percorrere sia quella indicata dal PD e cioè vendere almeno due farmacie e accorpare poi l’azienda farmacie ad ATAC e questo va fatto nel più breve tempo possibile al fine di non perdere il loro valore nel tempo.
@ yuri rosati
Ma quale articolo sta commentando?
@ spernanzoni. non so se si e’ reso conto ma la lube non tira fuori un euro per il palas. gli unici che paga sono per l’acquisto di un’area commerciale mentre ancora sono sconosciuti i termini della convenzione. pero’ la banda corvatta con i soldi dei contribuenti ne mette quasi 4 milioni. perche’ simile lassismo non viene fatto anche per quei piccoli proprietari che devono ristrutturare le loro case non avendo i loro figli i soldi per l’acquisto di appartamentini. lo spirito della sinistra non dovrebbe andare incontro ai meno abbienti? che fine hanno fatto le abitazioni ad edilizia convenzionata?
@marco.diomedi
Non c’è più la sinistra di una volta, quella cui i la classe operaia poteva guardare per veder salvaguardati i propri interessi, sotto la guida della quale sono state fatte tante lotte per elevare le condizioni sociali dei lavoratori.
Oggi sembra facciano a gara con il centrodestra per chi è più liberale, in campo locale e nazionale. Sembra quasi facciano a gara per chi privatizza di più, non per chi rende più efficienti i servizi a favore dei meno abbienti (come detto in altre parti, chi ha i soldi paga e non ha problemi, chi invece non li ha…)
In nome della competività avallano ( o varano) provvedimenti che ci riportano indietro di tanti anni. Per carità, molte volte anche il sindacato (anche quelli facenti riferimento ad altre aree politiche) ha tirato troppo la corda, ma ora si sta esagerando al contrario. Invece di andare a cercare tutti quei mariuoli che evadendo le tasse (180 miliardi) contribuiscono a farci navigare nella cacca (se volete potremmo aprire un dibattito su questa cosa), sono stati complici con il governo Monti nel procrastinare l’età pensionabile. Certo è uno scandalo andare in pensione a 50 anni; lo è altrettanto trattenere un operaio alla manovia o sull’impalcatura a fare lo stesso lavoro ripetitivo fino a 66 -67 anni. L’aspettativa di vita sarà pure aumentata, grazie a Dio, ma non certo la capacità fisica di resistere agli stessi ritmi fino a quella età. Non parliamo poi delle nostre donne che hanno tutte il doppio lavoro da svolgere: quello in fabbrica e quello a casa. Mica hanno tutte la servitù come l’ex ministro Fornero!
Su questa vicenda si parla di mal di pancia del Presidente del Consiglio Comunale Ivo Costamagna ma queste doglianze partono da lontano e da quando la Provincia approvò ,fra le polemiche tra Ivo Costamagna e l’allora Presidente Giulio Silenzi, la variante madre della zona commerciale verso la quale non era affatto d’accordo .
Se a questo si aggiunge la mancata istituzione della Commissione di Indagine sempre richiesta da Costamagna nonché alcuni contenuti tecnici con i quali si chiuderà la vicenda Civita Park e nuova Fiera si ha il quadro vero di questi mal di pancia che non riguardano solo il PSI ma anche la Lista Nuova Città.
Intanto occorre ricordare che le Polizze Fideiussorie nuove in sostituzione di quelle farlocche ad oggi non sono state depositate in Comune da parte della società e nessuno dal Palazzo ne da giustificazione . Di fatto così facendo e senza una netta presa di posizione del Sindaco di fatto esistono ancora ampi margini di rischio.
Ora la Giunta Corvatta vuole modificare la Convenzione originaria. Probabilmente i motivi saranno molti visto che l’originaria convenzione è di fatto “superata”ma ci sono dei ma.
Una delle conseguenze concrete di una nuova Convenzione è che stante alla somma dei lavori ad oggi realizzati in quel comparto le nuove polizze non ammonteranno per ovvi motivi tecnici non più come in origine a circa 12 milioni di € ma molto probabilmente la somma potrebbe diminuire di circa 2/3,visto che oggi da “garantire” ci sono meno infrastrutture. Intanto in attesa che la Magistratura faccia su questa brutta vicenda il suo corso e chiarisca la proprietà si troverebbe a pagare interessi meno pesanti rispetto alle polizze da 12 milioni di €.
Lo ripetiamo chiaramente non ci piace come il Sindaco Corvatta ha condotto la trattativa con la Lube e i suoi emissari .Questa questione meritava più coinvolgimento,collegialità e condivisione. il problema non è il PalaFiera, ma di solito grandi e blasonate squadre o già usufruiscono di un Palas esistente o specie di questi tempi i Palas se li costruiscono con le proprie risorse.
Quanto sta accadendo ci fa pensare che Il problema FieraPalas non si è ancora risolto
In questo quadro non ci sono polizze di garanzia che tengano. Deve essere chiaro a tutti che stante la situazione non può esserci nella “nuova” Convenzione che si sta definendo lo spezzettamento ,lo scorporo delle “ opere convenzionate” delle strutture realizzate da quelle da realizzare. Per intendersi non è accettabile e sarebbe un grave errore politico che con lo “scorporo” si apra il Maxi Centro Commerciale e la nuova Fiera o PalaFiera abbia un percorso anche temporale disgiunto.
Oggi è alquanto discutibile che sia di fatto un ente locale ad impegnare importanti risorse finanziarie pubbliche su simili opere, specie quando gli stessi amministratori hanno dichiarato essere prossimo al Default finanziario.
Il Sindaco e la Giunta ad oggi non hanno ritenuto utile sulla vicenda avere un rapporto più ravvicinato con la città e questo contraddice pesantemente la volontà di promuovere la partecipazione e la condivisione.
Vogliamo sperare intanto che i Dirigenti Comunali sottolineano nelle deliberazioni le difficoltà finanziarie del Comune che spiegheranno con dovizia di particolari anche nel Bilancio di Previsione 2013 che il Palas è una delle priorità civitanovesi e che non peserà sulle casse comunali ,che non inciderà negativamente sulle spese per il sociale, che non si venderanno le Farmacie per questo scopo e che saranno evitate manovre di aumenti tariffari e che nei confronti dell’IMU ci sarà quella attenzione che è mancata per le fasce sociali più deboli che è mancata nell’applicazione dell’anno passato.
Sinistra Ecologia e Libertà Circolo di Civitanova Marche