Il grande volley trasloca sulla costa
“Ci chiameremo Lube Civitanova
e i tifosi ci seguiranno”

Firmato l'accordo tra il Comune e la società sportiva. Il patron Luciano Sileoni: "Ci siamo accontentati di venti anni di promesse, ora non è più possibile. Se ci chiudono il Fontescodella giocheremo altrove". Il vicesindaco Silenzi: "Il polo fieristico sarà volano per l'economia cittadina"

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Il patron della Lube Luciano Sileoni firma l'accordo

Il patron della Lube Luciano Sileoni firma l’accordo

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Tommaso Corvatta, sindaco di Civitanova, e Simona Sileoni, presidentessa della Lube

di Laura Boccanera

«Questa mattina sancisce il matrimonio di due esigenze. Sono ormai tanti anni che si parla dei nostri problemi e quello che la Lube si è trovata ad affrontare. Siamo stracontenti di questa accoglienza, e ringrazio tutti coloro che si sono adoperati per farla diventare realtà». Così Simona Sileoni, subito dopo la firma della convenzione che stabilisce il rapporto di accoglienza della Lube Volley nel nuovo palasport, da costruire, del Comune di Civitanova. Clima di grande soddisfazione nella sala Giunta di Palazzo Sforza, dove ad accogliere i vertici della squadra di volley c’erano il sindaco Tommaso Corvatta e il vice Giulio Silenzi. Per l’occasione, annunciata ieri dalla società cuciniera (leggi l’articolo) era presente anche il patron Luciano Sileoni. I dettagli della convenzione e della trattativa per l’utilizzo del Palas sono ancora da determinare, ma l’accelerazione sulla firma è stata voluta dalla Lube stessa, che in questa maniera ha voluto mettere la parola fine alle polemiche sul suo trasferimento.
«Concretizziamo oggi il passo di un percorso rapido e spedito che porterà Civitanova ad utilizzare il Palas e la Lube Volley a disputare 1civitanova firma accordo (6)tutte le partite di campionato. Per noi è il modo per risolvere un problema dando così un futuro migliore a questa città». Il nome della squadra, almeno per la Fipav, e nella denominazione registrata rimane As Lube Volley Treia, ma «ci chiameremo Lube Civitanova» ha detto Luciano Sileoni, entusiasta per il trasferimento. A Macerata molti tifosi non hanno gradito la decisione repentina di cambiare città e nome, ma Sileoni non è preoccupato: «Se uno ama la pallavolo continuerà a seguirci, i tifosi ci hanno sempre sostenuto, se ci chiuderanno il Fontescodella andremo altrove. Ci siamo accontentati di venti anni di promesse, ora non è più possibile». E a non preoccupare sono anche i dati delle relativi agli abbonamenti, già 700 quelli sottoscritti e Civitanova rappresenta un’opportunità per allargare ulteriormente il bacino di utenza. «A Civitanova si sono determinate le condizioni per realizzare questa importante infrastruttura – ha detto il vicesindaco Giulio Silenzi –, un polo fiera/palas la cui realizzazione diventa un volano per l’economia tutta della città con importanti ricadute di reddito. La Lube è una squadra che appartiene a tutti i tifosi, marchigiani e maceratesi». Discriminante nella decisione della Lube il fatto che almeno 15 partite non erano disputabili al Fontescodella. Dalla semifinale playoff in poi, infatti, la serie A1 impone un minimo di 3500 spettatori e per le gare di Champions vi sono anche prescrizioni di carattere strutturale che riguardano ad esempio la distanza fra il campo e la tribuna.

(ultimo aggiornamento ore 16.50)

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Da sinistra: Giulio Silenzi, vicesindaco di Civitanova, Luciano Sileoni, presidente onorario della Lube, Tommaso Corvatta, Simona Sileoni e il ds della Lube Volley Stefano Recine

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Luciano Sileoni e Tommaso Claudio Corvatta

Luciano Sileoni e Tommaso Claudio Corvatta

Il diesse della Lube Stefano Recine

Il diesse della Lube Stefano Recine

Il sindaco Tommaso Corvatta firma l'accordo con la Lube

Il sindaco Tommaso Corvatta firma l’accordo con la Lube

 

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