L’appello dei tifosi:
“Non chiamatela Lube Civitanova”

LA PAROLA AI SUPPORTER

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Tifosi Lube

Stefano Machella

Stefano Machella

di Andrea Busiello

Il giorno dopo il botta e risposta tra l’amministrazione comunale e la Lube sulla vicenda del trasferimento dei biancorossi a Civitanova, la parola passa ai tifosi. Già in tantissimi in questo periodo hanno commentato su Cronache Maceratesi la notizia del trasferimento che a Macerata piombò come un fulmine a ciel sereno in una giornata di fine luglio (leggi l’articolo). Basta rileggere i commenti in calce agli articoli (che riproponiamo tra i correlati in fondo al testo) per capire come questa notizia abbia suscitato scalpore sin dall’inizio e in tantissimi sono intervenuti per dire la loro esprimendo pareri favorevoli e contrari. E tra chi ha attaccato fortemente l’immobilismo della politica maceratese e chi non ha comunque gradito la scelta della Lube, ce ne è davvero per tutti i gusti. Oggi abbiamo voluto ascoltare l’opinione di alcuni tifosi che in questi anni hanno sempre seguito da vicino le sorti di una squadra che a Macerata ha portato diversi trofei, tra cui due scudetti. E alla maggior parte di loro non va giù il cambio di denominazione in Lube Civitanova.

Michele Sopranzi

Michele Sopranzi

 

“Siamo rimasti molto spiazzati e delusi – dice il presidente del Collettivo Biancorosso Stefano Machella – Martedì faremo una riunione per valutare come comportarci ma il cambio del nome è stata un’autentica mazzata per noi”. Machella fa un riferimento alla Sutor Montegranaro: “Loro hanno giocato in tre città ma non hanno mai cambiato nome. Perchè noi ci dobbiamo chiamare Lube Civitanova?”. Delusione, rabbia e abbandono si leggono nelle parole di Michele Sopranzi: “La Lube commercialmente parlando ha fatto bene ma per noi tifosi ha fatto malissimo perchè a Civitanova non ci andremo mai. Nella nostra tifoseria ci sono anche tifosi della Maceratese: come hanno reagito loro al fatto di chiamarsi Lube Civitanova? Potete solo immaginare…”. E quest’anno cosa faranno i tifosi della Lube? “Molto probabilmente non seguiremo la squadra. C’è qualcuno che addirittura minaccia di tifare la squadra avversaria. Io dico solo che non è una situazione piacevole e che la Lube ha perso la sua tifoseria”.

Giacomo-Cameranesi

Tanta delusione si legge anche nelle parole di Giacomo Cameranesi: “Sono talmente deluso che non voglio nemmeno parlare di questa storia: la voglio solo dimenticare. Non mi sarei aspettato mai un addio così drastico senza un minimo di riconoscenza per noi tifosi e per gli sforzi sostenuti in quasi 20 anni di fedeltà che non è stata ripagata. L’unico pensiero da parte della società è che i tifosi li seguiranno ovunque: la realtà non è questa. Io non andrò più a vedere la Lube”.

 

giacomo Andreani

Giacomo Andreani

Anche il presidente del Club di tifosi Lube nel Cuore, Giacomo Andreani, dice la sua: “La questione palas si sarebbe dovuta concludere diversamente alcuni anni fa con una nuova struttura al centro fiere di Villa Potenza. Il trasferimento attuale a Civitanova è divenuto secondo me una scelta obbligata quanto naturale perchè l’impianto di Fontescodella non è idoneo per disputare gare di un certo livello. L’immagine della Lube mi raccomanda una scelta orientata al mantenimento del nome Macerata, il capoluogo di provincia che ha garantito alla società il capitale più importante e più richiesto: i tifosi.

Rosalba Sabatini

Rosalba Sabatini

Noi seguiremo sempre la Lube, a Macerata, a Civitanova come a Vibo. Ma la tristezza nel lasciare la nostra casa, le nostre pareti, la nostra città sarebbe più dolce se Macerata nonostante i suoi amministratori potesse essere associata alla squadra che amiamo, alla fede che difendiamo”. Altra persona che seguirà la Lube ma è rimasta delusa dal comportamento della società è Rosalba Sabatini: “Da maceratese questa scelta non mi va giù. Perchè la Lube è di Macerata e non di Civitanova. Io comunque seguirò la squadra anche a Civitanova. Vorrei fare una nota alla società: il signor Sileoni ha detto che i tifosi seguiranno la squadra, come fa a saperlo se mai nessuno della dirigenza è venuto a dirci un grazie. Mai una volta. Noi ci passiamo le serate a preparare le coreografie ma ripeto, mai nessuno ci ha ringraziato di quello che facciamo con il cuore”.

Daniele Picchio

Daniele Picchio

Daniele Picchio è arrabbiato: “Perchè portare via una squadra e soprattutto cambiare nome di una società sportiva che ha le sue radici a Macerata da oltre 20 anni è veramente incredibile”.



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