Il direttore tecnico Umberto Ciccarini assieme al sindaco Tommaso Corvatta che mostra lo studio sull’acustica e l’assessore Giulio Silenzi
di Laura Boccanera
“Aspettiamo con ansia gli altri documenti del dossier, la verità è che si cerca di sviare l’attenzione su acustica e sulle date per tentare di occultare che il palas sta andando avanti”. L’assessore Giulio Silenzi e il sindaco Tommaso Corvatta sono probabilmente i primi a sedersi sui gradoni del futuro palas. La location della conferenza stampa stavolta è insolita e assieme agli amministratori anche Umberto Ciccarini, direttore tecnico che mostra il documento che certifica l’esistenza del progetto per l’acustica. “Anzi, è uno dei pochi palazzetti in Italia che hanno un tempo di riverberazione ottimale” spiega Ciccarini. Tutto parte con la denuncia del consigliere Erminio Marinelli che annuncia la presenza di un dossier che conterrebbe “le magagne” del palas (leggi l’articolo). Ma il sindaco e Silenzi smentiscono: “Si paventa un dossier, ma sono tutte affermazioni non veritiere – sostiene Silenzi – Marinelli e Brini dicono che nessuno aveva fatto uno studio sull’acustica e invece l0 studio c’è ed è certificato da una società apposita che fa questo di mestere”. A spiegare nel dettaglio gli accorgimenti è il tecnico della Civita Palace Ciccarini: “Il 20 giugno scorso abbiamo fatto fare uno studio alla società ‘Acusticà sia per quanto concerne le normative delle legge 447 sia per il miglioramento acustico della struttura. A livello morfologico è un palazzetto e non un auditorium ma abbiamo adottato alcuni accorgimenti con l’inserimento di materiali ad hoc che garantiscono i livelli di sonorità considerati ottimali per concerti, musica e spettacolo. Una delle variabili da considerare infatti è il tempo di riverberazione: 1 secondo e 5 è degno di un auditorium, complessivamente noi registriamo 2 secondi e 7. I livelli ottimali sono compresi fra 1 secondo e 5 e 3
secondi”. Tecnici e amministratori garantiscono anche sul tetto: “Siamo stati a Bressanone pochi giorni fa – dice Silenzi – Il 6 ottobre arriveranno i tecnici della Rubner per predisporre il tetto e poi comincerà l’allestimento vero e proprio. Di giorno si lavorerà al tetto e di notte agli impianti e al resto delle finiture. La sospensione dei giorni scorsi era dovuta al fatto che la Rubner richiedeva la certezza del pagamento, ora si è sbloccato e si può realizzare. Aspettiamo ora con ansia gli altri due dossier, se questo è il tenore è evidente il tentativo di sviare l’attenzione in mancanza di argomenti”.
I tecnici rassicurano poi sulla struttura: “E’ omologata per le gare internazionali di pallavolo e per quelle nazionali di basket – continua Ciccarini – Abbiamo fatto anche dei lavori in più a nostre spese, o seggiolini per esempio: su 4100 posti 3000 dovevano essere senza schienale, ma per realizzare qualcosa che sia di qualità abbiamo speso 20mila euro in più, ma ora tutti i posti hanno lo schienale”. Risposte vengono poi fornite anche in merito ai controlli dei vigili del fuoco sia sul palas che sulla fiera: “E’ venuto il comando provinciale a fare un sopralluogo sulla fiera e non ha avuto nulla da dire – continua Ciccarini – Nessuna prescrizione è stata fatta, poi il documento finale va redatto a lavori terminati e con tutto l’arredo interno”.
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Nessuno con le dotazioni di sicurezza in cantiere ! A Civitanova non ci sono le stesse leggi del resto di Italia ? Gli ispettori che vedono queste foto non si vergognano ? Almeno facciano una telefonata in cantiere chiedendo di salvare le apparenze quando ci sono i fotografi .
dopo questa tranquillizzante notizia circa l’acustica potremmo pensare di usarlo per la prossima stagione lirica di Macerata marittima
Espressione triste, sguardo smarrito e con un foglio in mano. Mi sembra di vedere un personaggio da ” corte dei Miracoli “, di quelli che a Civitanova si vedono spesso seduti davanti alle chiese, agli uffici postali o in piedi nei pressi dei semafori. Devo dire che se è una forma di protesta verso la crudeltà umana che non riconosce nella ” pietas ” uno dei fondamenti cristiani, è ben riuscita. Se così non fosse chiedo scusa per aver equivocato.
L’acustica senza tetto,una figata,muah muah muah…….ah ah ah …..
Come fanno ad essere sicuri al 100% che, senza ancora aver messo il tetto, l’acustica sarà perfetta??
Se sono così preveggenti: perchè non ci sanno i 6 numeri per il superenalotto?? 🙂 🙂 🙂
Per questo senso di vomito non ci sono farmaci !!! Il tempo è galantuomo…..
Mentre noi civitanovesi stiamo a lavorare loro, il Sindaco ed il suo vice si divertono a fare qs cazzate.
Ma non Vi vergognate nemmeno un po’ ??????
Criticoni che non siete altro l’acustica è stata provata in tempo reale , il quartetto ha lasciato prima della foto gli strumenti musicali.
aoh, però silenzi cià la faccia de uno che ce capisce.
Ma praticamente se sistemavano il fontescodella buttando giù la parete e facendo l’altra tribuna avrebbe avuto più posti di questo nuovo palazzetto.
Tutto un gran rumore per fare sta caxxtella di palazzetto?
E’ piccolo o è un’impressione ottica delle foto?
Sul Palasport qualcosa (anzi molto) non quadra ed il sindaco Corvatta e il suo vice Silenzi non ce la raccontano giusta. Nel servizio, infatti, l’incanutito Silenzi afferma testualmente: “la sospensione dei giorni scorsi era dovuta al fatto che la Rubner richiedeva la certezza del pagamento, ora si è sbloccato e si può realizzare”, quindi un problema esclusivamente economico ritardava la consegna del tetto. Mentre lo stesso vicesindaco appena una settimana prima (26 settembre 2014), sempre su CM, dichiarava che il problema insorto atteneva a “modiche tecniche da apportare alla copertura del Palasport”. In ciò Silenzi riceveva la conferma del sindaco Corvatta che – nello stesso servizio di CM – precisava trattarsi di “accorgimenti tecnici per modificare l’assetto esteriore del tetto”. In questo caso, quindi, il tetto del Palas non veniva consegnato per problemi prettamente tecnici. Una delle due posizioni espresse non risponde certamente al vero, come non appare plausibile la rivelazione del centrodestra che attribuisce il ritardo del montaggio del tetto a problemi di acustica. La verità può essere letta tra le righe del servizio, quando i tecnici affermano che la struttura “è omologata per le gare internazionali di pallavolo e per quelle nazionali di basket”. Proprio qui sta l’inghippo: nel progetto del Palasport, risalente al giugno 2014, il Comune si era dimenticato di prevedere l’utilizzo per il basket, che richiede una altezza maggiore della copertura. Da qui la necessità di modificare il tetto per consentire anche le gare di basket – seppur soltanto quelle nazionali – in un impianto di oltre 4000 posti. In questo senso può essere condivisa la posizione del centrodestra che accusa la Giunta di “dilettantismo”. Agli amministratori si chiede di dire sempre la verità ai cittadini – anche se per loro è un esercizio molto difficile – e di non cambiare la versione dei fatti a distanza di una settimana.
AMPLIFON a caro prezzo !!!
Sig Biondi le sue osservazioni direi sono giuste, ma non facciamo passare in secondo piano il problema soldi… Ancora bisogna spettare che si sblocchino ? Che stanno aspettando le scadenze di BOT CCT che il comune in passato ha fatto?
Da indiscrezioni sembra che, vista l’indisponibilità di Riccardo Muti, i due abbiano fatto una prova con metodi a loro congeniali: l’uno emettendo un acutissimo fischio “alla pecorà”, l’altro protrudendo la lingua fra le labbra strette ed emettendo forzatamente aria. I presenti, entusiasti del risultato, hanno giudicato spledida l’acustica della costruzione ed hanno lodato i nostri eroi per aver risparmiato la salatissima parcella del noto Maestro.