Caso Palas, mozione di censura
“Abbiamo perso la dignità”

LUBE VIA DA MACERATA - Opposizione all'attacco: secondo Pistarelli "Carancini vuole coprire i suoi errori". "Dobbiamo mandare avanti l'ampliamento" dice Tacconi. Nascimbeni: "Qui non si autorizzano progetti a chi non è allineato al Pd". Sacchi e D'Alessandro parlano di "ferita alla città", mentre Guzzini chiede al sindaco di dimettersi

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Da sinistra: Pierfrancesco Castiglioni, Riccardo Sacchi, Fabio Pistarelli, Ivano Tacconi, Francesca D'Alessandro e Fabrizio Nascimbeni

Da sinistra: Pierfrancesco Castiglioni, Riccardo Sacchi, Fabio Pistarelli, Ivano Tacconi, Francesca D’Alessandro e Fabrizio Nascimbeni

Riccardo Sacchi, Fabio Pistarelli ed Ivano Tacconi

Riccardo Sacchi, Fabio Pistarelli ed Ivano Tacconi

di Filippo Ciccarelli

Una mozione di censura. Per «restituire alla città la dignità che ha perduto dopo la vicenda Lube» e per comunicare in via ufficiale, in Consiglio comunale, quanto fatto e non fatto dall’Amministrazione Carancini in materia di palazzetto dello sport. A presentarla l’opposizione , «ma il documento è aperto a tutti i consiglieri di maggioranza che non si riconoscano nell’operato di questa Giunta» dicono i consiglieri Pistarelli, Castiglioni, Sacchi, Guzzini, Tacconi, D’Alessandro e Nascimbeni. Il documento dovrebbe essere presentato ufficialmente a metà ottobre in Consiglio comunale.

«La vicenda è clamorosa – dice Fabio Pistarelli, capogruppo del Pdl in Consiglio comunale – e sono chiare ed evidenti le responsabilità dell’Amministrazione comunale, malgrado i maldestri tentativi del sindaco Carancini di coprire quanto accaduto. Già dal 2007, con la Giunta Meschini, ci furono atti formali in cui si approvava l’idea di un palazzetto polifunzionale a Villa Potenza. I bandi del 2008 e del 2009 sono andati deserti. A maggio 2011 Carancini andò a Bologna, nella sede della Fipav, a siglare un accordo formale ed  ufficiale in cui si prometteva di adeguare il palas per la stagione pallavolistica seguente. Nel 2012 addirittura il sindaco dichiarò che erano pronti 4 progetti – prosegue Pistarelli – uno da 700 mila euro, e gli altri a crescere, fino a quello da oltre 4 milioni di euro. Qual è stato il risultato di tutti questi impegni? Non abbiamo visto atti, documenti, delibere… e alla fine la Lube è stata costretta a cercare altri luoghi. In un colpo solo abbiamo perso la squadra e il volley della serie A» conclude Pistarelli.
Sacchi, Pistarelli, Tacconi, Guzzini, D'Alessandro, Nascimbeni

Ivano Tacconi, capogruppo dell’Udc, racconta che «tempo fa la Lube e un gruppo di imprese del posto cercò per tre volte di parlare con il sindaco, per proporre un progetto di ampliamento del Palas, ma Carancini scappava. Civitanova» prosegue il consigliere «è una città amica. Noi abbiamo bisogno di loro, e loro di noi. Lasciamo che la rivalità sia solo sportiva. Ma non è detto che riescano a finire nei tempi, e allora dico che Macerata deve andare avanti con l’ampliamento del palazzetto».

Fabrizio Nascimbeni (Macerata è nel cuore) condivide la mozione di censura «perché vogliamo far sapere che questo modo cialtronesco di fare politica non rappresenta la parte seria della città. Ci sono state diverse occasioni per fare il Palas in altri tempi. Ma se qui non si è allineati a una parte del Pd, non è possibile autorizzare i progetti. Così oggi – prosegue Nascimbeni -, non abbiamo né Palas né la riqualificazione del centro fiere. Anche Banca Marche, quando aveva la forza, si offrì in modo informale di partecipare ai lavori. Ma non venne nemmeno considerata. Fa sobbalzare dalla sedia, poi, leggere che Carancini che è stato per 10 anni capogruppo del Pd, è sindaco da oltre 3, ha fatto la Minitematica, accusi la Lube di interessi affaristici: il polo natatorio vogliono farlo per filantropia?» osserva Nascimbeni, che ipotizza per le celebrazioni del 50° della stagione operistica dello Sferisterio «il massimo della propaganda».

Sacchi, Pistarelli, Tacconi, Guzzini«Apro il programma elettorale del sindaco, redatto l’8 marzo 2010, quando la crisi economico finanziaria era già esplosa – dice Riccardo Sacchi, coordinatore comunale del Pdl -, al punto uno e due leggo della realizzazione degli impianti sportivi di Villa Potenza e del polo natatorio. Temo che quello della Lube sia l’inizio di una valanga» prosegue Sacchi «anche la Maceratese, visto che piove negli spogliatoi dell’Helvia Recina, prima o poi farà le sue scelte e già la presidentessa Tardella è stata chiara. Carancini spara contro tutto e tutti, ma nel 2007 e 2008 come opposizione noi votammo a favore la delibera per realizzare il palazzeto a Villa Potenza. Mi sembra un atteggiamento responsabile e costruttivo. Lui, in 10 anni di capogruppo ed oltre 3 da sindaco, ha fallito a 360 gradi. E’ l’ennesimo sfregio alla città».

Secondo Pierfrancesco Castiglioni, Pdl, la vicenda Lube mette in luce due caratteristiche del sindaco: «la prima è che promette cose irrealizzabili, perché non c’è stata una promessa che poi ha mantenuto. La seconda – conclude Castiglioni -, è che reagisce in modo spropositato. La Lube rappresenta per la pallavolo quello che Juventus, Inter, Milan rappresentano per il calcio, hanno avuto un’opportunità che hanno sfruttato. Che avrebbero dovuto fare? Purtroppo Macerata ha, attualmente, il peggior sindaco della storia cittadina».

Secondo Francesca D’Alessandro, capogruppo di Macerata è nel cuore, «la Giunta infierisce su una città già colpita mortalmente dal centrosinistra. Stiamo preparando un terreno su cui i nostri giovani non potranno crescere né lavorare – dice D’Alessandro -, questa Giunta sarà ricordata come la Giunta dei supermercati. Oltre questo non hanno fatto niente».

Marco Guzzini, Pdl, si presenta all’incontro con la stampa indossando una maglietta della Lube, «squadra della quale sono tifoso perché tifo per Macerata. Ho provato rabbia per quanto accaduto. Negli ultimi anni della Giunta Carancini si è fatto di tutto per bloccare il progetto. Ho presentato, insieme ai colleghi dell’opposizione, oltre 20 atti sul tema e non uno è stato votato dal sindaco. A marzo 2012 sono stati portati in Commissione i 4 progetti preliminari – spiega Guzzini -, poi più niente. Si parlava di dati stimati, approssimativi, indicazioni di massima. Carancini non ha mai portato progetti concreti in Consiglio. Le sue parole sono deliranti, dovrebbe chiedere scusa e poi dimettersi» conclude Guzzini.



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