Ceriscioli a Civitanova:
“La sanità me la tengo”

VERSO LE REGIONALI - Per il candidato pesarese tutto l'asset dell'amministrazione costiera. Al primo punto del programma il servizio sanitario di cui l'ex sindaco si prenderà la responsabilità diretta. Silenzi denuncia: "Cena elettorale di un candidato pagata da un fornitore dell'ospedale". Presente anche Bottiglieri del M5S che fa una domanda sulla sicurezza

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Tra il pubblico quasi tutti i rappresentanti dell’amministrazione civitanovese

 

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Il candidato Luca Ceriscioli con la moderatrice Daniza Marziali

di Laura Boccanera

Civitanova e Macerata divise oltre che dalla rivalità sportiva anche sulla scelta del candidato alle primarie del centrosinistra. Se infatti i Democrat del capoluogo appoggiano quasi in toto l’assessore uscente Pietro Marcolini (leggi l’articolo), amministratori e consiglieri della sinistra civitanovese applaudono a Luca Ceriscioli. Teatro Cecchetti pieno (nonostante la concomitante partita della Juve) per ascoltare l’ex sindaco di Pesaro. I suoi sostenitori sono venuti anche da fuori provincia come Giovanni Basso, ex sindaco di Montegranaro, poi c’era il sindaco di Recanati Francesco Fiordomo, l’assessore provinciale Alessandro Biagiola e per Civitanova tutto l’asset dell’amministrazione: in prima fila Ivo Costamagna, Giulio Silenzi, Cristiana Cecchetti, Marco Poeta e i consiglieri Piero Gismondi, Lidia Iezzi, Gustavo Postacchini, Pier Paolo Rossi, Daniele Maria Angelini, Mirella Franco.

IMG_9046Tra il pubblico anche il grillino Fabio Bottiglieri che a fine incontro ha posto al candidato una domanda sulla sicurezza. La serata si è svolta come una chiacchierata intervista moderata dalla giornalista Daniza Marziali. Ceriscioli, 48 anni, pesarese è stato per 10 anni il primo cittadino di Pesaro, considerato tra i sindaci più amati d’Italia e il suo slogan è proprio quello di sindaco delle Marche per ricordare quell’esperienza. Due figli, sposato, è insegnante di matematica. «Ho scelto sindaco delle Marche perchè quando si parlava di Regione l’aggettivo che veniva sempre più accostato era quello di lontana, il cambiamento che vedo è una Regione invece vicina alle esigenze della gente, nei servizi, accessibile». Tre le parole chiave della sua campagna elettorale: sobrietà (anche richiamando il recente scandalo su rimborsopoli), trasparenza e rinnovamento amministrativa.

IMG_9037Tra i punti ai quali maggiormente Ceriscioli tiene c’è la sanità: «Io questo impegno me lo prendo. Se sarò presidente sappiate che le responsabilità sulla sanità saranno mie, me le prendo tutte». E proprio in merito al servizio sanitario che arrivano le critiche maggiori ed è proprio su questo che Ceriscioli cerca di indirizzare l’elettorato rispetto a Marcolini: «Avere i conti in ordine è una condizione necessaria, ormai non basta più, deve anche esserci la capacità con quelle risorse di dare delle risposte. Ci sono indici che non rientrano nella classifica del Sole24 ore, ma in quelle dei marchigiani sì, occorre spostare l’attenzione dalle strutture alle persone».


Promuove Spacca, ma come ogni promosso, dice, non deve ripresentarsi:
«Spacca ha compiuto un ciclo di studi, lo promuovo con 110 e lode, ma i promossi poi l’anno successivo non tornano nella stessa scuola, credo che dovrebbe avere la serenità e l’intelligenza di capire che 10 anni sono un tempo congruo per portare avanti i propri progetti». Discontinuità e accelerazione sulla sanità è anche quanto chiede Giulio Silenzi che a fine serata lancia anche un’accusa: «E’ ora che la politica esca dalla sanità, un primario non deve rispondere ad una tessera, fosse anche quella del Pd, qui c’è stata una cena elettorale a sostegno di un candidato pagata da un fornitore dell’ospedale, è gravissimo».

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Fabio Bottglieri

Silenzi a dibattito chiuso non fa luce sulla dichiarazione e non aggiunge dettagli sulla presunta cena e sugli attori coinvolti, lasciando mistero, ma il dardo ormai è comunque lanciato. Inaspettatamente per le domande del pubblico arriva Fabio Bottiglieri del M5s che per una manciata di voti non è diventato candidato presidente dei grillini: «Io sicuramente non la voterò, ma faccio una domanda da elettore – dice – non ho sentito parlare di sicurezza, qui c’è stata una raccolta firme ignorata, cosa farà da presidente della regione su questo tema?». Senza esitazione Ceriscioli ribatte: «Questo è un paese che ha visto ordinanze spazzatura e sindaci sceriffo, siamo un Paese in cui tutti fa tutto ma nessuno si prende le sue responsabilità. I sindaci non hanno nessun ruolo e nemmeno i presidenti di Regione, ma farò in modo che chi ha la responsabilità sulla sicurezza se la assuma tutta».

La serata al Cecchetti di Ceriscioli era stata preceduta da una serie di incontri con i cittadini, le associazioni di categoria, gli operatori socio sanitari. La visita al Santo Stefano di Porto Potenza, l’incontro con i cittadini di Morrovalle e Tolentino, l’arrivo a Civitanova per approfondire il tema della sanità con medici ed operatori. Prossimo appuntamento a Porto Recanati, venerdì 27 febbraio ore 18.00 alla Gelateria da Giorgio in piazza Brancondi.

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Anche il sindaco di Recanati Francesco Fiordomo a sostegno dell’ex sindaco pesarese

 

Ceriscioli a Civitanova

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