«Il Pd ha le idee chiare. Spacca non tema l’unità del partito»: è diretta e pungente la risposta di Francesco Comi, segretario regionale del Pd, alle accuse mosse ieri dal governatore delle Marche che, in vista delle elezioni regionali del prossimo anno, ha chiesto subito le primarie di coalizione e rivolgendosi allo stesso Comi lo ha invitato a smettere di fare la spola tra Ascoli e Pesaro (leggi l’articolo). Le dichiarazioni del segretario Francesco Comi sono arrivate durante l’incontro della campagna di resoconto e ascolto “Insieme verso il cambiamento” a Fano.
«Vorrei rassicurare il presidente Spacca, per il quale ho rispetto e stima, che non deve temere affatto il tentativo del Pd di essere finalmente unito e protagonista del cambiamento. Nel PD regionale non c’è alcun elemento di confusione, noi abbiamo le idee molto chiare e siamo anche consci delle grandi difficoltà, ma ci adoperiamo per superarle con umiltà e determinazione. Servirebbe anche il suo leale contributo. Stiamo lavorando sul territorio con una diffusa campagna di rendiconto e di ascolto, anche attraverso le feste dell’Unità; tali iniziative, a differenza di quanto afferma Spacca, vedono una larga partecipazione di liberi cittadini, amministratori e associazioni e sono molto preziose e apprezzate.
La campagna che stiamo conducendo in tutte le Marche serve a valorizzare l’azione di governo di questi anni e ad aggiornare, con la partecipazione dei cittadini, un nuovo programma, capace di affrontare le emergenze ed i problemi seri che le Marche stanno vivendo. Per questo, continuerò senza sosta a “peregrinare” per tutti i comuni della regione, arricchendo di altri appuntamenti la già impegnativa agenda del PD Marche».
Il segretario del Pd è poi passato ad affrontare la questione del programma: «Il programma sarà la base per riconfigurare una nuova coalizione di centro sinistra a cui seguirà la scelta dei candidati. Questo processo non esclude minimamente il metodo delle primarie anche se siamo impegnati, oggi, nella ricerca doverosa di un candidato forte capace di unire il partito e parlare alla società marchigiana.
Da mercoledì inizieranno gli incontri con tutti i soggetti politici potenziali alleati del nostro partito, per l’agenda di fine mandato. Anche a tale scopo, sarebbe opportuno che Spacca e l’Associazione Marche 2020 sciogliessero definitivamente il nodo della natura dell’Associazione stessa: questo contribuirebbe a fare chiarezza rispetto all’arco di forze disponibili per una salda e forte alleanza di centro sinistra, capace di continuare a governare la nostra Regione.
Lungi da noi la tentazione dell’autosufficienza: siamo consci dei problemi nuovi che le Marche devono affrontare per rispondere ad una crisi vasta e profonda, per queste ragioni abbiamo scelto un percorso che vuole essere denso di partecipazione, di merito, di contenuti, capace di creare le migliori condizioni per una maggioranza forte ed innovativa».
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#Spaccastaisereno
Ma Comi si fa a non dare ascolto al segretario !!!
Spacca ha avuto a disposizione due mandati per dare il meglio di se alla regione Marche.
Non vorremmo mica fare come alla camera di commercio con un terzo mandato.
Sotto i nuovi con nuove idee, nuove e diverse capacità.
Ma allora, mi domando…..il segretario è uno nuovo della politica?
Comi ha consentito, mettendos volutamentei le mani davanti agli occhi, che Marche 2020 avesse tutto il tempo che voleva per trasformarsi in un soggetto politico; si è girato dall’altra parte quando ha visto che in Marche 2020 stavano entrando diversi esponenti, anche di rilievo, del PD; ha taciuto quando Spacca è andato in giro per le Marche a promettere i fondi europei a destra e a manca, come se fossero soldi suoi.
Ora, in assenza di una personalità forte che possa evitare le primarie (impossibile da trovare, per tanti motivi), si ritroverà Spacca alle primarie stesse, già organizzato e strutturato, con discrete possibilità di vincerle.
Siamo in presenza di cecità politica o di una volontà preordinata, anche se ufficialmente negata?
Beh un presidente uscente che decanta un mandato con risultati eccezzionali non dovrebbe aver bisogno delle primarie per ricandidarsi, ma dovrebbe essere il suo partito a pretendere la sua ricandidatura. Ma ultimamente il PD è bravissimo a farsi opposizione da solo !!!!