di Monia Orazi
Un disegno di legge per poter riaprire come sedi distaccati i piccoli tribunali quali Camerino, la proposta di candidare alle regionali il rettore Unicam Flavio Corradini che già in passato aveva dato al Pd la sua disponibilità (leggi l’articolo) e la consapevolezza di “un partito che ha una storia ed una tradizione”: si potrebbe sintetizzare così il bilancio dei tre giorni del convegno del Partito Socialista Italiano di Camerino, che ieri ed oggi ha portato a discutere di elezioni regionali, riforma della geografia giudiziaria e prospettive di impegno politico nel territorio montano.
Alla regia dell’evento, a cui si unisce anche una mostra che ripercorre i decenni di presenza socialista in città, non poteva che esserci Dario Conti, che smessi i panni di sindaco, continua ad impegnarsi con forza nella militanza politica, all’interno del partito in cui è tesserato da sempre, accanto a lui Augusto Santarelli, presidente della sezione camerte Psi e tutto il direttivo ad iniziare dal padre dell’ex assessore Enrico Pupilli, che con i suoi 91 anni è il tesserato più longevo della sezione, presente a tutti gli appuntamenti di questi giorni. Dopo l’inaugurazione di giovedì pomeriggio, alla presenza tra gli altri dell’onorevole Angelo Tiraboschi, ieri mattina ha fatto tappa a Camerino il viceministro dei trasporti Riccardo Nencini.
Sul piatto non le infrastrutture in ballo, come la Pedemontana, ma le strategie per le elezioni regionali. Appena il viceministro è arrivato Conti gli ha presentato il rettore Corradini, poi un passo più avanti, in un faccia a faccia riservato ha sussurrato a Nencini: “Questo è il nostro Magnifico Rettore. Diamogli una mano a volare verso Ancona”. “Il Pd al momento è in confusione, non riesce ad individuare un candidato unitario – ha spiegato Dario Conti alla platea del convegno – insieme a Costamagna, vogliamo trovare un uomo che possa unire il centro sinistra in un nodo politico, una persona espressione della società civile, ricca di esperienza e competenze. Il nome ce l’abbiamo, ci stiamo lavorando”.
Conti ha mostrato a Nencini la mostra aperta a palazzo ducale, che racconta i decenni di presenza socialista a Camerino. “Ho un unico rammarico, che tu sei arrivato troppo tardi, quando ho quasi finito di fare il sindaco”, ha detto Conti salutando Nencini. “Vengo dall’inaugurazione di un pezzo di strada, il cui progetto è stato riesumato dopo trent’anni – ha detto Nencini – di Quadrilatero come mi ha mostrato Conti in una foto della mostra, si parlava già decenni fa in campagna elettorale, anche il progetto per l’uscita Ovest del porto di Ancona, risale ad almeno dieci anni fa, la politica deve avere relazioni strette con i cittadini e chi sta al governo deve scegliere per portare soluzioni”. Nencini ha avuto parole di elogio per Unicam, definita eccellente per lo studio e la qualità della ricerca.
Questo pomeriggio tema della riflessione è stata la legge di riordino della geografia giudiziaria, alla presenza del senatore Enrico Buemi, membro della commissione Giustizia del Senato. “C’è l’intendimento di non abbandonare la questione, la riforma presenta dei limiti, irrazionalità poiché dovendo trasferire sulle popolazioni le esigenze di una diversa gestione della giustizia, ha bisogno di ulteriore messa a punto – ha spiegato il senatore Buemi – Ci sono realtà che sono state privilegiate e altre che non possono essere abbandonate a se stesse. Questo territorio paga questo prezzo, il convegno serve per mettere a punto una strategia riequilibrio, non so se si potrà ripristinare qui a Camerino la presenza dell’istituzione giudiziaria, ma servono azioni che mettano in efficienza vera il sistema giudiziario. Occorre tenere conto non solo dei conti finanziari, ma anche di quelli sociali”. Buemi ha chiesto al presidente del Senato di mettere in calendario la discussione della sua proposta di legge, sottoscritta da numerosi esponenti di varie forze politiche, che pone come punti cardine la volontà di mantenere vicini alla popolazione i presidi giudiziari, una revisione delle corti d’appello, tenendo conto delle caratteristiche sociali e infrastrutturali dei territori di riferimento, con la possibilità di predisporre delle sedi distaccate dei tribunali prima soppressi. Al convegno è intervenuto anche il dottor Vincenzo Luzi, sostituto procuratore generale della Corte d’appello di Ancona, ultimo procuratore capo del tribunale di Camerino: “Ho sempre ritenuto che il circondario di Camerino dovesse essere ampliato perchè da solo non sarebbe stato sufficiente. Ho proposto di unire il circondario di Fabriano, che inglobato con quello camerte potesse costituire un contesto territoriale più significativo per il tribunale, sarà difficile riaprire Camerino, ma non si sa mai”. L’avvocato Corrado Zucconi, ultimo presidente dell’ordine degli avvocati di Camerino, ha presentato a Buemi la sua proposta per ripristinare il circondario del tribunale di Camerino, unitamente al progetto predisposto l’anno scorso dall’ordine per dotare la città di un presidio giudiziario vicino ai cittadini.
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