La senatrice del Pd Camilla Fabbri, in ticket col segretario del partito Francesco Comi, sembra essere in pole position come candidato del centro sinistra nella corsa alle elezioni regionali 2015. La scelta, però, non è stata condivisa con il resto della coalizione, come avevano già manifestato i partiti che ne fanno parte(leggi l’articolo). A ribadirlo sono Dario Conti e Ivo Costamagna della federazione di Macerata del Psi che chiedono un rinnovamento del Consiglio regionale al 99%.
«Ci sembra corretto precisare – dichiarano – che la Regione, come ha detto qualche esponente del Pd, non è di Gian Mario Spacca, ma neppure del Pd, è semplicemente dei marchigiani. Per questo ci pare giusto che il Pd faccia partecipe nell’individuazione del candidato presidente i suoi alleati. Un candidato ampiamente condiviso, che può venire dalla politica, ma anche al di fuori di essa e per questo i socialisti unitamente alla lista che stanno predisponendo, con i civici, gli ambientalisti e chi vorrà della sinistra, come già deciso nel congresso e nell’ultima direzione, vogliono dire la loro nel rispetto di ciascuna forza politica, pur sapendo che il Pd è l’espressione più forte nell’ambito del centro-sinistra, ma da solo non potrà mai vincere. Noi vogliamo governare la Regione, non soltanto vincere. Allora dobbiamo riflettere su quanto è avvenuto nelle elezioni dei consigli regionali dell’Emilia e Romagna e della Calabria, dove l’astensione al voto è stata più della maggioranza degli elettori e su quanto in questi giorni e accaduto a Roma sullo scoperchiamento della Mafia Capitale. La sfiducia nei confronti della classe politica è forte e si tocca ormai con mano. In questa fase deve essere grande la capacità dei partiti, fondamento della democrazia, di sapersi rinnovare e di rinnovare la politica. Non si può ripercorrere il rinnovamento solo a parole, ma nei fatti e nei contenuti. Se si vuole riacquistare la fiducia dei cittadini, bisogna agire in fretta e con grande determinazione. Allontanare i ladri ed i pezzenti dalle istituzioni e dai partiti. Rinnovare le istituzioni almeno al 99%. Dobbiamo anche avere la capacità di rompere un rapporto di cristallizzazione che negli anni si è indubbiamente creato tra l’apparato politico e quello tecnico-amministrativo. Di conseguenza va rinnovato a 360 gradi il nostro Consiglio regionale. Con tutto il rispetto nei confronti del presidente Gian Mario Spacca, al quale va il nostro ringraziamento per tutto quello che ha fatto in 25 anni di presenza in consiglio regionale sia come vice presidente e sia come presidente, ma ora è venuto il tempo per lui di un onorevole quanto meritato riposo, così pure per quei consiglieri che sono stati presenti in consiglio regionale per 10 anni e più. Così dovrebbero girare i dirigenti regionali. Innanzitutto non si vuole entrare nelle dinamiche del Pd regionale per la scelta del candidato a presidente della Regione Marche o dei suoi candidati al consiglio regionale, ma alla dirigenza del Pd chiediamo con forza, se veramente crede nel rinnovamento, di non concedere deroghe per il terzo mandato e non candidare riciclati.
Un’ultima cosa, abbiamo letto in questi giorni sulla stampa alcuni nomi di eventuali candidati a presidente della Regione, tutti rispettabilissimi, ma ci appare evidente questa volta, che esso appartenga al territorio delle Marche centro-sud, e ce ne sono, da troppo tempo, anzi da decenni, assente dal vertice della Regione».
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Ma questo articolo è uno scherzo?
Ivo Costamagna, in politica da quasi quarant’anni, chiede “un forte rinnovamento” (agli altri): sublime.
Il PSI esiste ancora?
Questi problemi si risolvono facilmente: basta che il PD garantisca a Costamagna un nuovo incarico regionale e come presidente della regione gli andrà bene anche topolino…