La modifica dello Statuto dell’assemblea regionale votata ieri in Consiglio ha fatto emergere, anche se con le cautele del caso, schieramenti e accordi in vista delle elezioni del 2015. Il gruppo consigliare di Forza Italia aveva criticato già ieri l’atteggiamento del Partito Democratico e del Nuovo Centrodestra (leggi l’articolo). Oggi a rafforzare la posizione del partito, interviene il coordinatore regionale Remigio Ceroni.
«Quello che è accaduto ieri – scrive in una nota – apre le porte nelle Marche ad un cambiamento atteso da anni ed epocale. Dopo 20 anni di governo assoluto di sinistra, senza parentesi e intralci, i risultati sono davanti agli occhi di tutti. Le Marche vivono una crisi economica senza precedenti e senza speranze. Il modello marchigiano di sviluppo fiore all’occhiello della nostra regione, è stato completamente distrutto».
Ceroni evidenzia il tracollo del sistema economico per poi passare a parlare della “debacle politica”.
«La maggioranza si è sfaldata perchè ciascuno delle parti vuole scaricare sull’altra le gravi responsabilità del fallimento.
Il Pd partito di maggioranza relativa anzichè responsabilmente inventare qualcosa, per affrontare l’emergenza economica, ha messo al primo posto dell’attività regionale la modifica dello statuto per portare da 1 a 6 il numero degli assessori esterni e vanificare la riduzione da 43 a 31 dei componenti giunta e consiglio operata sotto la nostra spinta qualche mese fa per ridurre i costi della politica.
Il Pd pensa di aver già vinto le elezioni regionali ed ha bisogno di poltrone per accontentare i suoi cespugli che hanno risposto bene al richiamo.
La giornata di ieri ha messo in luce anche la totale inaffidabilità politica del segretario regionale del Pd Comi, con il quale ci eravamo incontrati con serietà , responsabilità e coerenza per ribadire un principio fondamentale: ” le regole della politica le scriviamo insieme. Le modifiche alle regole, poco prima della scadenza elettorale sono sempre inopportune”.
Comi smentendo se stesso e spaccando la maggioranza, evidentemente colto da delirio di onnipotenza, ha voluto procedere ugualmente utilizzando anche i voti di Ncd che oggi giustamente va chiamato Ncs nuovo centro sinistra, come a livello nazionale, e domani chissà come si chiamerà.
In questa situazione Forza Italia rappresenta l’unica certezza per i marchigiani che non ce la fanno più, che hanno capito, che vogliono dire basta, che vogliono cambiare. Forza Italia è pronta a costruire una coalizione alternativa per realizzare quella svolta indispensabile se vogliamo evitare l’impoverimento generale, la disperazione e la condizione di miseria di tanti marchigiani.Siamo pronti a dialogare con tutti, nel segno di ” prima di tutto le Marche”».
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Nemmeno 400 letture e nessun commento…. il FI sta messa propio male
Cos’è che diceva il bue all’asino? I cittadini hanno tutte le ragioni per criticare …….ma quelli che sono stati al governo negli anni scorsi……….che cere debbono avere, anzi ceroni.