Luca Ceriscioli, Gianluca Fioretti, Stefano Stracci e Francesco Comi all’ultima Direzione che ha deciso la convocazione delle primarie
di Gabriele Censi
Si è conclusa un’altra settimana di schermaglie in vista delle elezioni regionali, la novità più rilevante è che ci saranno le primarie nel centrosinistra. Lo ha annunciato il segretario regionale, Francesco Comi, al termine di una ‘via crucis’ che ha percorso alla ricerca di una candidatura unitaria (leggi l’articolo). L’Assemblea regionale del partito si riunirà giovedì 22 gennaio per discutere e stabilire la data delle consultazioni (entro il 22 febbraio è l’indicazione, ma è verosimile che la data ultima è anche l’unica possibile per preparare tutto in tempo). Il regolamento sarà approvato sabato 24 gennaio dalla Direzione in condivisione con gli alleati che sono elencati nelle seguenti sigle: Udc, Cd, Idv, Ppi e Verdi. Elenco non esclusivo fatto salvo il veto che la segretaria mette nei confronti di Marche 2020. Duemila firme tra gli iscritti da presentare entro la fine del mese per gli aspiranti candidati o il 35% dei componenti l’Assemblea. Ma già questi paletti hanno suscitato reazioni in un partito facile ad incendiarsi e quindi la via Crucis di Comi sembra non essere finita.
Giulio Silenzi
Il comitato “Primarie adesso” convoca il giorno successivo (ieri) una conferenza stampa, attacca il segretario e liquida come carta straccia la sua road map per le primarie di coalizione, “visto che la coalizione ad oggi ancora non c’è e il programma di governo neppure, al netto di un pò di fuffa. Vogliamo primarie vere!”. Del Comitato fanno parte amministratori ed esponenti del partito come il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, il segretario dei Dem di Ancona Piefrancesco Benadduci, il vice segretario regionale Gianluca Fioretti, il vice sindaco di Civitanova Giulio Silenzi e il sindaco di Recanati Francesco Fiordomo. ”Assurdo duemila firme da raccogliere in 5 giorni per candidarsi, 12 giorni di campagna elettorale e il voto non oltre il 22 febbraio”. Il gruppo accusa il segretario regionale di non aver fatto votare dagli organo direttivi alleanze e programma. Un ”film” che secondo Silenzi è frutto del ”golpe” consumato al congresso Dem di un anno fa, quando l’ala che voleva candidare segretario l’ex sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli fu lasciata fuori dai giochi. ”Era chiaro – osserva – che Comi avrebbe portato a questo caos, per la sua inadeguatezza, perché non è mai stato trasparente, e perché aveva l’obiettivo di fare lui il presidente della Regione”. Anche il vice segretario Fioretti, esponente della minoranza Pd, parla di un ”regolamento di conti iniziato con il congresso” e di ”avvelenamento” del percorso politico. Risponde subito il responsabile dell’organizzazione del Pd delle Marche Michele Crocetti: “La bozza di programma c’è, la coalizione anche, e le regole della campagna elettorale per le primarie sono quelle previste dallo Statuto del Pd. Confrontarsi nei luoghi opportuni’.
Ninel Donini
Intanto sono già pronti alla novità quelli dell’Italia dei Valori che annunciano la partecipazione alle primarie del centrosinistra candidando Ninel Donini. Residente a Cagli (Pesaro Urbino, Donini vanta una lunga esperienza politica e amministrativa: è stata consigliere regionale (dal ’95 al 2000), assessore provinciale alla sanità (1978-1980) e consigliere provinciale (dal ’75 al ’90). Psicologa e già insegnante di Lettere, attualmente è responsabile del settore organizzazione nel partito regionale. “Sono soddisfatto della scelta operata dal coordinamento regionale. Ritengo che sia la migliore possibile, per esperienza e capacità – ha commentato il segretario Ennio Coltrinari -. Prendiamo atto che il Pd ha finalmente scelto per le primarie di coalizione alle quali Idv vuole partecipare con spirito costruttivo in accordo col segretario nazionale Ignazio Messina”. “Mi ha fatto molto piacere ricevere l’appoggio di tutto il partito. Ora – ha detto Donini – inizia una battaglia dura ed entusiasmante. Il primo impegno è quello di mettersi al lavoro per elaborare un programma mirato sulle esigenze dei cittadini marchigiani”.
Il Psi dopo aver sollecitato la proposta di un candidato della società civile la tramuta in nome lanciando Flavio Corradini (leggi l’articolo). Francesco Massi, Coordinatore di Ncd, nel verde dell’altopiano di Colfiorito (leggi l’articolo), sfoglia il trifoglio: “Abbiano lanciato le nostre tre sfide per un polo moderato: al Pd, perchè trovi un Renzi in regione, ma anche a Marche 2020 e Forza Italia, ancora nessuno ci ha risposto, aspettiamo ancora un po’ e poi faremo le nostre scelte”. Marche 2020 ipotizza di convocare sue primarie: ”Delle idee, dei programmi, e forse anche degli uomini. Tanta gente che si riconosce nel centrosinistra ci chiede di essere protagonisti”.
Lo dice il presidente dell’Assemblea legislativa Vittoriano Solazzi, dopo l’esclusione dichiarata da Comi del Partito delle Marche” dalla coalizione. Forza Italia invece al termine dell’incontro tra il gruppo consiliare e il coordinatore regionale Remigio Ceroni ha deciso di confermare tutti i consiglieri regionali uscenti: “Abbiamo il Programma Azzurro Marche 2015 in vista delle elezioni regionali. – ha detto il capogruppo Trenta – Ci rivolgiamo a tutte le forze politiche e della società civile alternative al Pd, che rappresenta, in toto e senza dubbio, la partitocrazia”. Per quanto riguarda i consiglieri regionali invece tornando al Pd dopo le primarie inizierà la selezione per le candidature. Lo statuto prevede: raccolta delle indicazioni da parte delle assemblee dei circoli, trasmissione delle stesse ai segretari provinciali e, quindi, al segretario regionale, il quale, sulla base di quelle indicazioni, farà le proposte agli organismi regionali (Direzione e Assemblea). Entro il 13 marzo, quindi, le liste dei candidati saranno approvate. I criteri sono competenza ed esperienza.
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Dopo Spacca chi meglio di Silenzi. Non si può presentare, non ha voglia di presentarsi o è semplicemente impresentabile?
Silenzi ha già annunciato che seguirà Spacca e Solazzi nel loro partito Spacca..zzi. Prevedo un risultato a sorpresa per i Pentastellati.
sempre e solo i stessi simboli le stesse facce gli stessi programmi gli stessi imb…gli…
”Era chiaro – osserva – che Comi avrebbe portato a questo caos, per la sua inadeguatezza, perché non è mai stato trasparente, e perché aveva l’obiettivo di fare lui il presidente della Regione”. Firmato Giulio Silenzi
Giulio Silenzi, un politico serio? No. Un bravo amministratore pubblico? No. Privato? Senza meno. Una chiara posizione nel partito? Quale partito? Un rappresentante della più becera politica Italiana di cui ne salviamo un paio? SI. Un insostituibile personaggio? Ma quanto mai. Una carriera senza ombre, benvoluto da tutti e rimpianto da tanti? Ma che dici? Devo continuare? Se parli di cose serie, si, di Silenzi, lascia perdere. Sono quarant’anni che sgarufa, ha due pensioni, perché non si toglie.. ..dall’obbiettivo del fotografo.
Silenzi copia il pensiero che l’avv. Bommarito ha espresso su Comi qualche giorno fa…
Silenzi-Bommarito: la strana coppia!
Caro Occhi Belli
La battuta non è affatto spiritosa, comunque è vero. Probabilmente senza volerlo, Silenzi ha ricalcato quasi alla lettera un mio commento sulla disastrosa gestione Comi uscito uno o due giorni prima della sua presa di posizione.
Quindi caro avvocato, è forse lei il vero spin doctor del comitato “primarie adesso”, compresa anche la frase della sindaca di Ancona sulla “non bellezza” di Comi?
Per Occhi Belli
Ho molta stima del Sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, così come apprezzo poco o niente Giulio Silenzi e il suo inestinguibile attaccamento al potere. Quel comitato “Primarie adesso” (con il quale ovviamente io non ho alcun collegamento) mi sembra raccogliere sia persone che in buona fede ed in armonia con lo statuto del PD hanno spinto e stanno spingendo per le primarie che soggetti (come Silenzi) che a mio avviso vi sono entrati con finalità strumentali e per ritagliarsi comunque un ruolo in questa fase politica così convulsa.
Detto questo, però, mi sovviene – e la cosa comincia a preoccuparmi – che, sia pure partendo da motivazioni sostanzialmente opposte, c’è stata un’altra occasione in cui io e Giulio ci siamo trovati su posizioni simili: è stato quando, meno di un anno fa, erano in corso le primarie per la segreteria regionale del PD.
Silenzi allora appoggiava Cerescioli (a mio avviso, anche allora strumentalmente, perché Cerescioli faceva parte della componente renziana ostile a Comi, mentre Giulio si era sempre qualificato come un bersaniano) e quindi osteggiava Comi proponendo l’astensionismo. Io, a mia volta,, da semplice cittadino né iscritto né simpatizzante di questo PD così sgangherato e così invischiato in operazioni poco chiare sia in città che in regione, ero più volte intervenuto nel dibattito facendo presente ai miei amici Teresa Lambertucci e Mario Morgoni che la componente renziana aveva tutto il diritto di esprimere il segretario regionale, soprattutto dopo l’accordo con l’area Dem, ma che Francesco Comi, per una serie di motivi che all’epoca illustrai su questo giornale, era la persona meno adatta per quel ruolo.
Non fui ascoltato, e non potevo certo essere ascoltato. Ma quelle parole al vento, eppure così profetiche, probabilmente ancora fischiano nelle orecchie dell’ottima Teresa.
Silenzi,ma taci,proprio tu accusi Comi? Ma fatti 20 esami di coscienza,che x tutte le cazz….te che hai combinato,non ti bastano!
La rottamazione è uno slogan di Renzi. Se fosse vero, Silenzi dovrebbe andare a giocare a bocce con la Giannini, Paolo Cartechini con la Calvigioni. Invece, ce li ritroveremo ancora a cavallo e in lista di qualcosa. Renzi è un cinico ingannapopolo… Solo che lo credono ancora in molti. E se Civati e il Cinese non se ne vanno, molti di noi col Kaiser che andremo a votare.