di Gabriele Censi
I primi effetti dell’ufficializzazione della presenza di Marche 2020 alle prossime elezioni regionali (leggi l’articolo) sono all’interno del Centro Democratico. Il direttivo regionale , dopo il voto in consiglio sulla modifica statutaria sulla nomina degli assessori (leggi l’articolo), che ha sancito la spaccatura tra la fondazione che sostiene la ricandidatura di Spacca e la sua maggioranza, si è riunito e ha deciso l’espulsione dell’assessore Paola Giorgi per aver votato contro le direttive del partito. Lo si legge in una nota del Cd che precisa: “Premesso che avremmo preferito una mediazione ragionevole (tre o quattro assessori esterni) che il Pd aveva accettato e parte dell’intergruppo di Marche 2020 no, e che tale norma è vigente in quasi tutte le regioni e che è attualmente in vigore anche nelle Marche e che non è mai stata integralmente utilizzata (il presidente Spacca l’ha utilizzata a inizio legislatura per tre esterni), resta il fatto che il voto aveva solo valenza politica e che ha sancito una frattura fra Marche 2020 e il resto della maggioranza, spaccatura improvvidamente voluta da Marche 2020. In tale contesto, deve purtroppo constatarsi che la consigliera e assessore Paola Giorgi si è posta al di fuori di Centro Democratico non avendo ottemperato alle indicazioni fornitele di non votare contro la proposta del Pd”.
“Il direttivo regionale di Centro Democratico – continua il duro comunicato stampa – stigmatizza tale comportamento della Giorgi: la quale, in disaccordo da tempo con la linea del partito di non sciogliere in nessun caso l’alleanza col Pd, e temendo (avvisata) la non ricandidatura se non fosse rientrata in linea, anziché rimettersi alle decisioni del partito o rimettere il mandato assessorile, si è impossessata scorrettamente e totalmente, per egoistici motivi personalistici ed elettorali, di un ruolo al quale è assurta grazie al partito e al gruppo di amici che l’avevano sostenuta nel momento elettorale all’interno dell’Idv e poi si erano trasferiti con lei in Centro Democratico. Un momento elettorale che la vedeva completamente digiuna di esperienza e quindi trasportata nel ruolo a viva forza, sicché tale sua scelta risulta un tradimento cinico e ingrato del partito, degli amici e degli elettori. Ne consegue che Paola Giorgi è fuori dal partito e non rappresenta più Centro Democratico all’interno della giunta e che sarebbe opportuno che se ne traessero le dovute conseguenze. Contestualmente il direttivo regionale di Centro Democratico dichiara cessata l’esperienza in Marche 2020 in quanto il progetto politico, iniziato come contenitore alleato del partito democratico che proponeva il terzo mandato del presidente Spacca, si è via via trasformato, attraverso un imprevisto percorso debole, incerto, indeciso e fragile nella tomba del terzo mandato e in un avversario del centrosinistra con robuste prospettive di presentarsi alle elezioni contro il centrosinistra e fors’anche appoggiato dal centrodestra. E ciò dopo aver avuto l’opportunità, rifiutata, di raggiungere col Pd accordi più che significativi. Il direttivo regionale di Centro Democratico ha deciso di condividere, alle prossime elezioni regionali, il progetto del Partito Democratico e di avviare da subito un serrato dialogo politico programmatico con le forze della coalizione anche in prospettiva elettorale”.
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Che notizia importante questa spartizione di poltrone.
E sai che novità!!!!
Nel Centro Democratico ormai questo è un modo di fare consolidato.
Ci si fa eleggere con il sostegno di un gruppo….e poi ci si comporta in modo opposto rispetto alle direttive.
In questo momento avrà bisogno di “poter essere politicamente autonoma” anche la Giorgi!!!!!
Una vota si diceva “tale padre, tale figlio” oggi verrebbe da dire “tale figlio, tale madre”
A Camerino hanno fatto le prove….ed ora vanno in scena!!!!
Centro Democratico chi? Il partito di Tabacci parlamentare a Roma e assessore a Milano? O meglio, colui che ha cambiato una infinita’ di casacche?
Pur di tenere la poltrona sotto il culo ne fanno di tutti i colori…!!! Niente di nuovo
Sconcertante questa mistificazione del NIENTE. E noi siamo il NULLA governato dal NIENTE.
E’ FINITO IL SODALIZIO TRA DAVID FAVIA E PAOLA GIORGI. CHI SEMINA VENTO RACCOGLIE TEMPESTA.
Divorzio tra chi ha un’assessorato oggi e chi ne vuole uno domani… Come dire, una poltrona per due!
NUOVE IDEE E NUOVE PROPOSTE . Basta con la solita minestra del buttare i soldi dalla finestra !!!
http://mr.comingsoon.it/imgdb/locandine/big/32078.jpg
Il cinismo politico del centro democratico,l’aasessore Giorgi e del PD sono nella sostamnza identici solo che nella foresta non si nota ma nei cespugli si. Nel complesso la politica dei partiti regionali è solo improntata all’arrivismo personale e a mera questione di potere.
Meschini@ esatto… quasi..come te!!! con la differenza che tu semini bene…e raccogli niente……!!! …e lo vedrai alle prossime comunali!!!
Sorpresa ad abbarbicarsi all’assessorato fu cacciata dal paradiso terrestre, biblicamente non fa una piega.
Di paradiso terrestre ne ha intravisto un’altro!!
Comunque bisognerebbe complimentarsi con il vecchio Tonino Di Pietro.
Che di campioni, ne ha scovati davvero tanti nel decennio in cui é esistita idv!! Un talent scout che manca tanto oggi alla politica italiana!
Spero che non gli sia più affidato nessun incarico istituzionale, a nessuno dei due!