L’atteso candidato governatore unitario del Pd che il segretario regionale Francesco Comi avrebbe dovuto svelare in questi giorni non c’è ancora. La scelta è nuovamente slittata e i democrat prendono tempo in attesa di sapere la data esatta del voto. Intanto Comi e i suoi esprimono preoccupazione per per l’attivismo di Spacca e Solazzi contro il Pd.
La segreteria si è riunita ieri sera e, dopo aver analizzato, i risultati delle regionali di Emilia Romagna e Calabria, prendendo atto della larghissima astensione: «Non è interamente spiegabile dalle inchieste sulle spese dei gruppi consiliari – commentano – e da altre negative vicende giudiziarie che hanno colpito le Regioni. Ciò ha certamente influito, ma pesa anche una situazione di disagio, determinata da una crisi economica e sociale di cui non si vede la soluzione. Anche la crescita della Lega Nord è frutto di ciò. La Lega mira ad una redistribuzione dei voti nella destra sulla base di proposte populiste e demagogiche; una strategia che punta ad allargarsi negli strati popolari più colpiti dalla crisi. Di fronte a ciò, occorre accelerare l’iniziativa riformatrice, ponendo al centro l’occupazione, la crescita, la lotta alla precarietà. Occorre continuare l’azione per la riforma della politica, per la riduzione dei suoi costi, per fare sì che essa sia sempre più rivolta ai problemi dei cittadini. Questo sarà il nostro impegno anche in vista della prossima scadenza elettorale di primavera».
Rivista l’agenda elettorale: «Attenderemo il primo dicembre, d’accordo con la segreteria nazionale, per verificare se effettivamente il voto sarà posticipato di due mesi. La road map era calibrata per il voto a marzo. Il dibattito sui nomi e sui tempi della nuova road map è stato pertanto aggiornato. Permane in tutti noi la preoccupazione per il clandestino attivismo di Spacca e Solazzi contro il Pd e la costante ricerca di un dialogo con le forze della destra che in tanti anni ci hanno contrastato. I marchigiani non comprendono le ragioni, dopo tanti anni insieme, di un cambio di fronte così radicale».
La Segreteria ha dato mandato a Comi, mantenendo fermo il giudizio di contrarietà a Marche 2020, di costruire un tavolo unitario della coalizione con tutte le forze moderate, riformiste e di sinistra per ampliare l’attuale maggioranza di governo, oggi composta da Pd, Udc, Idv, Cd, Psi, Verdi.
Intanto si riflette sul ruolo delle Regioni: «Sono convinto da tempo che sia necessario ridurre le attuali 20 Regioni a cinque-sei macroregioni. Concordo in pieno con la riflessione di Matteo Ricci circa il ruolo delle Regioni, ma soprattutto sulla necessaria ridefinizione dei loro confini territoriali». Un assist al vice presidente nazionale del Pd Ricci, che lunedì porterà nella direzione Pd questo tema, arriva dal coordinatore regionale di Ncd Marche Francesco Massi.
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La proposta di Matteo Ricci mi sembra molto ragionevole.
Quando non si hanno argomenti, si agitano i fantasmi di sempre come quello della “destra”. Ma se a Roma il capo di Comi ha un patto d’acciaio (sic!) proprio con lo storico rappresentante del centrodestra italiano, di cosa parla qui nelle Marche? Piuttosto, un po’ di autocritica sulle scelte cui il partito di Comi ha contribuito decisamente in
Quando non si hanno argomenti, si agitano i fantasmi di sempre come quello della “destra”. Ma se a Roma il capo di Comi ha un patto d’acciaio (sic!) proprio con lo storico rappresentante del centrodestra italiano, di cosa parla qui nelle Marche? Piuttosto, un po’ di autocritica sulle scelte cui il partito di Comi ha contribuito decisamente in questi anni non sarebbe male. La casta dimostrerebbe di essere “vicina” ai cittadini.
Anche io penso che la riduzione del numero delle Regioni in maniera drastica sia una scelta auspicabile . Da appoggiare . Penso sia un segnale importante che si sta facendo sul serio nella riduzione dei costi della politica che sarebbe ben valutata dai cittadini
Da alcune parti si vocifera che Marche 2020 sia solo la formuletta politica, inventata a tavolino, per garantire l seggio e relative prebende a questo spaccamento di ball fino alla pensione….
Ma io non ci credo….
@ Spacca caro Gian Mario ti voglio dedicare una canzone http://youtu.be/-Jhxbo5I8q4 Je cherce apres la Titine del grandeCharlie Chaplin
Caro Gian Mario corteggi la destra per far ingelosire il centrosniistra. Spacca come la Titine vorebbe essere per il popolo del centrosinistra ” l’utopia che conduce alla felicità. ” Spacca in amniera forsennata e compulsiva(politcamente parlando) da tempo”La vo’ cercando tutto il giorno,….L’annunzio ho messo sul giornal, ….”ad un tratto una vocina ” Olà signor, ma che facciam?! ” La vocina è quella del segretario del PD che lo fa scendere dalle nuvole, e lo invita a prendere atto della realtà, e cioè non c’è più trippa per gatti!
Carpo Spacca le tue sono vecchie pratiche.
Allora? allorai #Spaccavaiserenoinpensione
Spacca vuole darci la prova che la politica si fa per se stessi e non per gli altri. GIA’ LO SAPEVAMOOOOOOOO
Il Presidente della Regione dopo due mandati da governatore dovrebbe avere il buon senso politico di non ricandidarsi.Ma è curioso che venga attaccato perchè amoreggia con le destre da dirigenti del PD quando lo stesso partito a Roma fa l’accordo del Nazzareno Renzi – Berlusconi.
We Have Met the Enemy and He Is Us
(Abbiamo incontrato il nemico… e siamo noi)
http://it.wikipedia.org/wiki/Pogo_(fumetto)