Il Pd rinvia la scelta del candidato:
“Preoccupante attivismo
di Spacca a destra”

ELEZIONI REGIONALI 2015 - La segreteria del partito ricalibra la road map e dà mandato a Francesco Comi di allargare al massimo la maggioranza

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Francesco Comi, segretario regionale del Pd

Francesco Comi, segretario regionale del Pd

L’atteso candidato governatore unitario del Pd che il segretario regionale Francesco Comi avrebbe dovuto svelare in questi giorni non c’è ancora. La scelta è nuovamente slittata e i democrat prendono tempo in attesa di sapere la data esatta del voto. Intanto Comi e i suoi esprimono preoccupazione per per l’attivismo di Spacca e Solazzi contro il Pd.

La segreteria si è riunita ieri sera e, dopo aver analizzato, i risultati delle regionali di Emilia Romagna e Calabria,  prendendo atto della larghissima astensione: «Non è interamente spiegabile dalle inchieste sulle spese dei gruppi consiliari – commentano –  e da altre negative vicende giudiziarie che hanno colpito le Regioni. Ciò ha certamente influito, ma pesa anche una situazione di disagio, determinata da una crisi economica e sociale di cui non si vede la soluzione. Anche la crescita della Lega Nord è frutto di ciò. La Lega mira ad una redistribuzione dei voti nella destra sulla base di proposte populiste e demagogiche; una strategia che punta ad allargarsi negli strati popolari più colpiti dalla crisi. Di fronte a ciò, occorre accelerare l’iniziativa riformatrice, ponendo al centro l’occupazione, la crescita, la lotta alla precarietà. Occorre continuare l’azione per la riforma della politica, per la riduzione dei suoi costi, per fare sì che essa sia sempre più rivolta ai problemi dei cittadini. Questo sarà il nostro impegno anche in vista della prossima scadenza elettorale di primavera».
Rivista l’agenda elettorale: «Attenderemo il primo dicembre, d’accordo con la segreteria nazionale, per verificare se effettivamente il voto sarà posticipato di due mesi.  La road map era calibrata per il voto a marzo. Il dibattito sui nomi e sui tempi della nuova road map è stato pertanto aggiornato. Permane in tutti noi la preoccupazione per il clandestino attivismo di Spacca e Solazzi contro il Pd e la costante ricerca di un dialogo con le forze della destra che in tanti anni ci hanno contrastato. I marchigiani non comprendono le ragioni, dopo tanti anni insieme, di un cambio di fronte così radicale».
La Segreteria ha dato mandato a Comi, mantenendo fermo il giudizio di contrarietà a Marche 2020, di costruire un tavolo unitario della coalizione con tutte le forze moderate, riformiste e di sinistra per ampliare l’attuale maggioranza di governo, oggi composta da Pd, Udc, Idv, Cd, Psi, Verdi.

Francesco Massi, segretario regionale di Ncd

Francesco Massi, segretario regionale di Ncd

Intanto si riflette sul ruolo delle Regioni: «Sono convinto da tempo che sia necessario ridurre le attuali 20 Regioni a cinque-sei macroregioni. Concordo in pieno con la riflessione di Matteo Ricci circa il ruolo delle Regioni, ma soprattutto sulla necessaria ridefinizione dei loro confini territoriali». Un assist al vice presidente nazionale del Pd Ricci, che lunedì porterà nella direzione Pd questo tema, arriva dal coordinatore regionale di Ncd Marche Francesco Massi.

 

 

 

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