di Alessandra Pierini
I candidati marchigiani alle elezioni regionali del 2015 dovranno fare prima di tutto i conti con l’astensionismo. A dimostrarlo quanto accaduto ieri in Calabria e nella vicina Emilia Romagna che sono state teatro di una sorta di prova generale di quanto avverrà, la prossima primavera nelle Marche. L’Emilia Romagna ha toccato il record negativo del 37% dei votanti. Da noi l’impegno degli aspiranti politici del futuro dovrà essere al massimo per evitare un picco tanto in basso. E non si potrà contare neanche sul traino delle comunali. Sono solo 13 infatti le amministrazioni da rinnovare in tutte le Marche e in particolare Cerreto d’Esi e Senigallia nell’Anconetano, il capoluogo e Petriolo nel Maceratese, Montefortino, Monteleone di Fermo, Montelparo, Monterubbiano e Montottone nel Fermano, Appignano del Tronto ad Ascoli, Isola del Piano e Sant’Angelo in Vado nel Pesarese.
Le forze in campo, intanto, consapevoli della crescente disaffezione verso la politica, stanno valutando come possibile soluzione il coinvolgimento di soggetti di spicco provenienti dalla società civile. Tra questi c’è Flavio Corradini, 48 anni, di Macerata, rettore dell’Università di Camerino che potrebbe essere il candidato governatore che sta cercando il segretario regionale del Pd Francesco Comi, intenzionato a presentare una candidatura unitaria. E i tempi stringono. La proposta della discesa in campo del Magnifico riscuote consensi in rete e su Facebook ma al momento non c’è nessuna conferma ufficiale. «Il mio nome circola dallo scorso agosto, Ho ricevuto una telefonata mentre ero in vacanza», ha dichiarato questa mattina Corradini a margine di una conferenza stampa in Ateneo. Il rettore non ha ancora ricevuto una richiesta formale ma non nega che sarebbe disponibile nel caso in cui arrivasse la chiamata.
Tra i nomi in ballo per rappresentare l’inedita alleanza tra Pd e Ncd (con loro anche Centro Democratico orfano di Paola Giorgi che ha aderito a Marche 2020), oltre a quello di Corradini, c’è quello Alessia Morani, ex responsabile Giustizia della segreteria nazionale ed ora vice capogruppo alla Camera. La deputata pesarese sarebbe la carta indicata dal primo ministro Matteo Renzi per chiudere l’esperienza Spacca a Palazzo Raffaello. Ci sono poi la senatrice pesarese Camilla Fabbri e l’ex assessore Paolo Petrini, ora eletto in Parlamento.
Sull’altro fronte Forza Italia e Marche 2020 che ha annunciato, come prevedibile, la sua presenza con una lista alle elezioni, si stanno studiando per valutare la possibile alleanza a sostegno dell’attuale governatore Gian Mario Spacca.
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Finalmente un nome qualificato e potabile.
Sono d’accordo
E’ di Macerata, non ci potevano pensare qui di candidarlo alle comunali invece dei soliti politicanti che hanno fallito???
Tutto tranne Marche 2020, composta da gente talmente giovane e di primo pelo che, spero, al 2020 neanche ci arriverà…….
Non credo possa cambiare qualcosa con lui… cambia il burattino ma il burattinaio no
Per le candidature ci sarebbe da chiedere in quel di Fabriano, che sebbene in disarmo, ancora conta negli equilibri regionali…
CORRADINI!!!?? BRUCIATO……
Flavio, da retta ad un vecchio compagno di scorribande dai tempi della scuola… non ti immischiare. Già sei troppo esposto politicamente con l’incarico che hai… rimani fuori dal giro “losco”…
A proposito, a quando una rimpatriata con Giordano & C.?
Il Pd marchigiano non vuole proprio dare scampo a Spacca.