Rottura con la maggioranza,
Forza Italia abbraccia Spacca

MARCHE 2015 - Bocciata dai segretari di Pd, Psi, Pre, IdV, Verdi, Udc; Cd, Ppi la mediazione del Governatore su assessori e indennità: "Un pretesto per rompere con il centrosinistra". Il capogruppo di Fi Trenta riunisce i consiglieri lunedì con Ceroni: "Progetto politico con tutte le forze alternative al Pd"

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ceroni comi spacca

Gian Mario Spacca, Remigio Ceroni e Francesco Comi

di Gabriele Censi

Chi offre di meno? La trattativa in Regione che assomiglia ad un’asta al ribasso sembra giunta all’atto finale. Da alcuni giorni il confronto tra il presidente Spacca e la sua maggioranza, ora dopo ora, ha proposto offerte e controfferte su assessori e compensi. Tagli che riguarderebbero gli ultimi mesi del quinquennio amministrativo da qui alle elezioni ma sono ovviamente proiettati sulla campagna elettorale che sta entrando nel vivo.

Anche ieri il Governatore si è incontrato con i partiti dopo che al mattino aveva presentato all’università Politecnica il Rapporto “Marche +20 – Sviluppo nuovo senza fratture” (leggi l’articolo). La frattura c’è stata invece sulla sua proposta. La  mediazione  prevedeva la rinuncia alla propria indennità di funzione (leggi l’articolo), la conservazione della giunta a otto, ma con la sostituzione di uno dei due assessori esterni con un consigliere regionale.  Secondo il governatore l’operazione consentirebbe un risparmio sia sul costo dell’esterno sia sulla struttura organizzativa. Nomi non ne sono stati fatti (gli assessori esterni sono Luigi Viventi dell’Udc e Pietro Marcolini del Pd), e la decisione è rimessa ai partiti.

I partiti non hanno atteso lunedì, come annunciato in un primo tempo, per una risposta e questa è arrivata con la dichiarazione congiunta dei segretari regionali della maggioranza: “I partiti della coalizione di centrosinistra (Pd, Psi, Pre, IdV, Verdi, Udc; Cd, Ppi) hanno ribadito l’urgenza di affrontare i problemi indifferibili che la regione ha di fronte: l’assestamento di novembre con un taglio di cinquantatre milioni di euro e il bilancio di gennaio con un taglio di centoventi milioni. Per affrontare l’emergenza, le forze politiche hanno ribadito due priorità: la riduzione immediata dei costi della Giunta e del Consiglio con la rinuncia alle indennità di funzione e la costituzione di una unità di crisi (giunta + capigruppo consiliari) per affrontare i tagli indifferibili e fare scelte coraggiose. Servono rigore, equilibrio, condivisione, responsabilità. Pertanto l’ipotesi di esclusione o sostituzione di uno solo degli attuali assessori, a tre mesi dal voto, è inutile, incomprensibile e finalizzata solo a dividere il governo regionale e a rompere i rapporti con i partiti del centrosinistra e pretesto per avanzare un diverso disegno politico”.

Quindi nessun nuovo incontro è stato previsto tra le parti per riavvicinare le distanze, mentre è Forza Italia che abbraccia il Governatore. Dopo l’intervento del coordinatore regionale Ceroni in favore della proposta di Spacca arriva anche la dichiarazione del capogruppo Trenta:   ”Invito a riflettere tutte le forze politiche alternative al Pd sulla strategia per elaborare un progetto politico alternativo”. Prima di iniziare le consultazioni, lunedì Fi riunisce i suoi sette consiglieri regionali con il coordinatore Remigio Ceroni.   ”L’impellenza di questo incontro – dice Trenta – scaturisce dall’imminente oramai certa rottura tra il governatore Gian Mario Spacca e il suo Movimento Politico Marche 2020, con l’attuale maggioranza. Considerando la rottura certa tra il governatore Spacca ed il Pd, a questo punto insanabile, Forza Italia valuterà attentamente tutte le possibili variabili dipendenti ed indipendenti al solo fine di vincere le regionali del 2015”.
Forza Italia, continua Trenta, ”è certa che le ultime scellerate strumentali scelte del Pd possono essere considerate solo un mercimonio che mette a nudo tutte le debolezze di questo Pd regionale. Fi è certa che i cittadini marchigiani sapranno cogliere fino in fondo tutto questo disagio creato dal malgoverno Pd, che ha sempre condizionato e ricattato la lungimiranza politica del governatore.Il mondo delle imprese, del commercio, delle attività produttive in genere, dell’artigianato, il comparto della Sanità, del personale medico e paramedico sempre sotto ricatto, bocceranno la linea politica del Pd e sapranno guardare con interesse verso questa opportunità, anzi la auspicano. Se tutte le forze alternative al Pd sapranno cogliere il progetto politico che sta nascendo, il 2015 riconsegnerà loro la guida della Regione Marche”.

Nuovo equilibri  in arrivo dunque per la competizione verso Palazzo Raffaello, molto influiranno, come spesso accade, le scelte nazionali. L’asta è ancora aperta.



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