di Gabriele Censi
E’ sempre più probabile che la data delle elezioni slitti a maggio. Il Governo potrebbe, a breve, fissare l’election day per il giorno 17. Nel mese di gennaio si attendono le dimissioni del presidente della Repubblica e si apre una fase impegnativa per le istituzioni con la nomina del successore e l’approvazione delle riforme. Se queste si bloccheranno non è escluso che i cittadini marchigiani (e non) si troveranno oltre che la scheda per scegliere il successore di Gian Mario Spacca anche quella per il rinnovo del Parlamento. In questo quadro nazionale ancora incerto continua il lavoro di tessitura del segretario regionale del Pd Francesco Comi per trovare un candidato che accontenti tutte le anime del partito, uscito da una grave lacerazione congressuale e ora di nuovo compatto. Una compattezza più volte rivendicata dai maggiori esponenti Democrat ma che solo ora si potrà verificare alla prova dei fatti. Per Comi elezioni a maggio significa più tempo, ma non molto, per scegliere il candidato presidente o meglio la rosa da sottoporre alla direzione. Prima di Natale, lo sollecitano gli ex dissidenti legati a Luca Ceriscioli. Per loro dicono i maligni sarebbe proprio Comi il candidato difficile da digerire.
Sempre più lontane comunque le primarie che vengono richieste da Gian Mario Spacca ma che per il Pd, in questo momento, evocano lo spettro di una nuova guerra interna da evitare. Lo dice chiaramente il senatore Mario Morgoni che si scaglia con durezza contro Spacca: “Il suo è un patetico e ingeneroso tentativo di restare incollato ad una poltrona – dice il senatore –. Un atteggiamento che non fa bene alla politica nel suo complesso. Le regole del partito escludono un terzo mandato, la sua voracità e la sua insaziabilità lo portano ad un’uscita di scena ingloriosa. Non è un buon esempio in un periodo in cui dobbiamo risarcire i cittadini di troppi errori e malefatte del ceto politico”. Dopo il via libera di Forza Italia e di Fratelli d’Italia (leggi l’articolo) l’ipotesi di Spacca candidato di Marche 2020 contro i suoi attuali alleati si fa concreta e avrà ripercussioni sugli ultimi impegni di giunta e consiglio. Il momento cruciale sarà tra circa un mese con la seconda lettura delle modifiche statutarie (leggi l’articolo). Qui potrebbero essere decisivi anche i consiglieri del Nuovo Centro Destra in posizione delicata tra gli equilibri nazionali e quelli locali.
Il Consiglio regionale, intanto, ha approvato a maggioranza oggi (due voti contrari e varie astensioni) il testo unificato che modifica alcune leggi sul trattamento economico dei consiglieri che, secondo la Commissione Affari, dovrebbero percepire 6400 euro mensili lordi (leggi l’articolo), la riorganizzazione della struttura amministrativa e sul personale regionale. “L’obiettivo è il contenimento dei costi della pubblica amministrazione – ha spiegato il relatore di maggioranza Paolo Perazzoli (Pd) – all’insegna del rigore e dei sacrifici, ma anche adottata in una fase piena di demagogia”. La proposta di Binci (Verdi) è di far slittare a 65 anni l’età per l’ottenimento del vitalizio. “Amarezza e disgusto” sono, invece, i due termini usati da Natali (Fdi – An) per parlare di alcune scelte compiute nell’elaborazione della proposta (contestata soprattutto quella relativa alla decurtazione del compenso mensile di carica per chi ha un certo reddito di lavoro). Annunciato il voto contrario. Anche per Marinelli (“Per le Marche”) – che ha, comunque, dichiarato il proprio voto favorevole – è da contestare il taglio del compenso in base al reddito: “Chi può fare politica, solo un operaio? I liberi professionisti, i medici, devono rinunciare a questo diritto? Sono sbalordito da una norma di questo tipo. Mi attiverò nelle sedi opportune per verificare l’effettiva legittimità di questa norma”. Sulla stessa posizione Brini (Forza Italia), che non ha mancato di evidenziare che “i troppi tagli” potrebbero essere negativi. “Queste leggi sono il sintomo di un ente che sta chiudendo”, è il commento perentorio di Zinni (Fdi – An). Intervenendo in sede di votazione, il consigliere Marangoni (Forza Italia) ha posto l’accento soprattutto sulla riduzione del personale delle segreterie: “Addossiamo il costo della politica a madri e padri di famiglia”. Concorde, in questo senso, anche Eusebi Idv): “Intacchiamo l’operatività degli assessori”.
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Complimenti a Mario Morgoni per la chiarezza e la determinazione circa l’ipotesi infausta del terzo mandato a Spacca.
Piu’ che incollato penso si sia incastrato, alla prima elezione pesava 20 kg di meno, evidentemente la mensa regionale ha un bel menu’ !
Stupidaggini a parte e’ veramente inqualificabile la “museruola” di questa persona; la cosa che piu’ mi sconcerta e’ che di quello che pensa la gente non gliene puo’ fregare di meno, manco se lo pone il problema. Rappresenta il politico italiano tipo, ed e’ questa la nostra principale malattia, forse, purtroppo, incurabile!
In effetti il nostro governatore appare molto, molto ingrassato. Un po’ di dieta, lontano dalla politica, gli farebbe sicuramente bene.
Ovviamente chi dissente pesa poco meno!
invece il senatore morgoni quanti anni è che fa politica? piu o meno di spacca?
Politico di lungo corso, l’ha spaccati un pò a tutti….
Se Riccardo non capisce la differenza tra fare politica e fare il Presidente Della Regione (non c’era una legge che vietava il terzo mandato?) potrebbe risparmiare la corrente e spegnere il PC.
Non è giusto fare slittare a 65 anni l’ottenimento del vitalizio. Silenzi, dopo richiesta accettata lo ha ottenuto in anticipo a 58 anni. La legge deve essere uguale per tutti. Questi signori fanno tanto per noi che meritano ogni privilegio possibile ed ogni sera non dimenticate di dire una preghierina per loro e soprattutto per Spacca che dopo aver tanto lavorato per migliore la nostra situazione in tutti i campi, dalle patate ai broccoli, sarebbe ora che prendesse il nostro posto. Ce li abbiamo mandati noi di forza, con i nostri voti, nonostante nessuno voleva andarci. Martiri, eroi e santi, ecco che cosa sono. Amateli e perdonate loro se magari non riescono più a scollarsi dalla poltrona, anche se come loro ne abbiamo tanti altri da mandare a prendere con gli autisti blu ( ci sono ancora si ?).
@Per cronache maceratesi.
DECRETO DEL DIRIGENTE
DELL’AREA GESTIONE AMMINISTRATIVA
N. 33/AGA DEL 10/02/2010
Oggetto: EX CONSIGLIERE REGIONALE GIULIO SILENZI. ACCOGLIMENTO RICHIESTA ASSEGNO VITALIZIO ANTICIPATO RIDOTTO. DECORRENZA 15.12.09. LL.RR.13.03.1995, N.23 E 23.07.1973, N. 18 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI ED INTEGRAZIONI.
IL DIRIGENTE
DELL’AREA GESTIONE AMMINISTRATIVA
– . – . –
(omissis)
– D E C R E T A –
1. di accogliere la richiesta di corresponsione, anticipata al 58mo anno di età, dell’assegno vitalizio avanzata dall’ex Consigliere Giulio Silenzi, ai sensi delle LL.RR. 13 marzo 1995, n. 23 e 23 luglio 1973, n. 18 e s. m. ed integrazioni;
2. di dare atto che l’ex Consigliere Silenzi ha svolto il mandato istituzionale ininterrottamente dal 06 maggio1990 al 13.7.2004, pari ai fini del vitalizio ad anni 14, e che per tutto il periodo del mandato sono stati regolarmente trattenuti i contributi per l’assegno vitalizio, ai sensi delle LL.RR. 13.03.1995 n. 23 e 23.07.1973 n. 18 e s.m. ed integrazioni;
3. di stabilire che, ai sensi delle LL. RR 13 marzo 1995, n. 23 e 23 luglio 1973, n. 18 e s. m. ed integrazioni, avendo l’ex consigliere Silenzi richiesto la corresponsione dell’assegno vitalizio anticipata al 58mo anno di età, la misura dello stesso viene ridotta di un coefficiente pari a 0,8936 e che per tutto il periodo della spettanza, anche nella forma della reversibilità, l’assegno vitalizio sarà usufruito in misura ridotta;
4. di stabilire che, difformemente da quanto richiesto dall’ex consigliere Silenzi, l’ assegno vitalizio mensile anticipato ridotto decorre, per le motivazioni esplicitate nel documento istruttorio, dal 15 dicembre 2009 ed ammonta ad € 4.116,74, così come calcolato nel documento istruttorio, ai sensi delle LL. RR 13.03.1995 n. 23 e 23.07.1973 n. 18 e s. m. ed integrazioni;
5. di stabilire che l’erogazione avrà inizio dal mese di febbraio 2010 mediante ruolo mensile ordinario appositamente predisposto per gli ex consiglieri regionali e loro eredi aventi diritto e che, contemporaneamente all’assegno vitalizio di febbraio 2010, saranno erogati anche gli assegni vitalizi per il periodo 15/31 dicembre 2009 e per il mese di gennaio 2010;
6. di imputare la spesa complessiva lorda di € 51.459,25 necessaria per il pagamento degli assegni vitalizi all’ex Consigliere Silenzi per i periodi 15-31 dicembre 2009 e gennaio/dicembre 2010, sul Bilancio di previsione del Consiglio regionale 2010- UPB 10.101 cap/art 1.04, impegno di spesa n. 22 assunto con decreto del dirigente AGA n. 5 del 21.01.2010.
IL DIRIGENTE
DELL’AREA GESTIONE AMMINISTRATIVA
(Dott. Alberto PANUNZI)
– ALLEGATI –
NON PRESENTI
Io penso che una volta che Spacca si sia scollato da quella poltrona, per il bene dei contribuenti e per avere tutti, servizi migliori, sarebbe bene che quella poltrona venisse tolta immediatamente, senza dare la possibilità ad altri di potersi sedere.
Morgoni ha pronti altri sederi da incollare alla poltrona di Spacca.
Caro Antonio, quando non si sa cosa dire si parla d’ altro, e questo e’ lo stile della politica che bisogna cancellare definitivamente dal nostro orizzonte, per il bene degli italiani .
Ok alla proposta Morgoni se anche lui torna a casa dal senato
Basta Spacca, Basta Regioni, Basta sprechi e Basta con questi inetti AMMINISTRATORI!
Leonardo , io ho già votato la riforma per andare a casa. E’ quella che elimina il Senato elettivo. E vorrei essere giudicato dai fatti e dai comportamenti, e per questo dico a Riccardo Boccanera che non e’ un male fare politica da tanti anni , purché la si pratichi con lo spirito autentico di una missione civile. L’ Italia non ha bisogno di meno politica, ha solo bisogno di liberarsi dalla cattiva politica.
Parlare di missione civile dopo aver votato contro la decadenza di Berlusconi…questa è buona davvero.