“La nostra intenzione, indipendentemente dai nomi e dalle combinazioni politiche, è di portare avanti un progetto politico da offrire al dibattito delle prossime regionali, chiamando a raccolta tutti i policy maker”. Così il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca parlando all’incontro di Marche 2020 incentrato sulla Macroregione Adriatico Ionica ma che, inevitabilmente, ha acceso i riflettori anche sul prossimo appuntamento elettorale. Sul palco anche il segretario Pd Francesco Comi.
“Dalle Marche – ha detto Spacca – ci si aspetta capacità di progettazione. L’Europa crede moltissimo nella Strategia macroregionale, perché questa insiste su un’area considerata il fianco debole dell’Europa. Noi dobbiamo continuare a esercitare la nostra leadership, con progetti concreti”. “Marche 2020 – ha dichiarato il presidente dell’Assemblea legislativa Vittoriano Solazzi – è un movimento di idee e di proposte. Se la politica dovrà fare i conti con questa associazione? Certo che sì. Noi guardiamo al futuro, e se non lo facciamo nel momento in cui si sta predisponendo la prossima programmazione europea, se non parliamo di prospettive, siamo fuori”. “Sono qui – ha esordito Comi -, e qualcuno è rimasto sorpreso, perché il nostro partito deve porsi il problema di orientare i processi, e non di subirli. Il Pd deve stare dentro questi processi, ci sta già, perché oggi più che mai è necessario condividere la sfida della Macroregione. Il semestre europeo guidato da Renzi è un’occasione straordinaria, la prossima ci sarà tra 14 anni. Questo dibattito appartiene a Spacca, appartiene al presidente del Consiglio, appartiene a tutte le forze politiche. Non possiamo perdere questa occasione. Marche 2020, per me, rappresenta un laboratorio, un’associazione culturale dentro la quale soggetti politici di ritrovano per perseguire uno stesso obiettivo”.
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Spacca: no ai nomi altrui, è sufficiente il mio! Progetto: porteremo biogas e campi fotovoltaici nel Montenegro…
Il sogno non è troppo ambizioso se i policy maker marchigiani rispondono compatti alla chiamata a raccolta di Marche 2020 e se il PD sta dentro ai processi, l’occasione offerta dal semestre europeo guidato da Renzi va senz’altro colta, non si può aspettare altri 14 anni per fondare l’Impero Marchigiano d’Oriente.