Il leader di Centro Democratico David Favia
di Gabriele Censi
“Marche 2020 Partito delle Marche è impegnato e concentrato nella costituzione di Area Popolare, una coalizione di moderati, con Ncd e Udc e si presenterà con una propria lista, un proprio programma e un suo candidato presidente alle elezioni regionali. Non ci interessano accordi di palazzo e di potere precostituiti, senza una base dialettica sui contenuti”. L’affermazione del portavoce Stefano Cencetti ha provocato la reazione di Psi, Verdi e Cd impegnati nella creazione di una lista che comprende anche i civici di Paolo Mattei e Massimiliano Bianchini. “La fantasiosa ricostruzione del quadro politico fatta da Marche 20 20 – interviene David Favia del Centro Democratico – necessita di una doverosa replica. In primis, per quanto a nostra conoscenza, esiste già una deliberazione dell’Udc regionale di appartenenza all’alleanza di centrosinistra: e, comunque, su questo argomento il nostro punto di riferimento è il segretario regionale Pettinari e non certo il portavoce di Marche 2020 che non si capisce a che titolo parli anche a nome di Udc ed Ncd che hanno i loro rappresentanti. Vieppiù alla luce del fatto che Marche 2020 ha dichiarato che avrà il suo candidato che non sarà mai il nostro, che sarà colui che vincerà le primarie di coalizione. Inoltre, gli accordi tra il segretario del Pd Francesco Comi e gli alleati prevedono che l’eventuale allargamento della coalizione debba avvenire con il consenso di tutti. Pertanto, qualora chieda di far parte della nostra coalizione un partito centrista diverso dall’Udc, esso deve avere l’autorizzazione di tutti i partiti alleati. Da parte nostra comunichiamo fin d’ora che tutto ciò che possa far pensare a Marche 20 20 non avrà l’autorizzazione dei partiti alleati del Pd che non hanno condiviso la manovra politica e i metodi di Marche 2020″. Acque agitate sul fronte politico regionale in attesa delle primarie che, dopo al costituzione dell’Utar, l’ufficio tecnico amministrativo regionale, per la verifica delle procedure, vedrà la presentazione ufficiale dei candidati domani (martedì 10) alle 14 ad Ancona nella sede regionale del Partito Democratico.
Come noto sono tre i candidati in campo: Luca Ceriscioli e Pietro Marcolini, del Pd, e Ninel Donini dell’Idv. Questi sono già in piena campagna elettorale. A Civitanova si è costituito un comitato a sostegno di Pietro Marcolini. Ne fanno parte, tra gli altri, Andrea Garbuglia, Maria Cesaretti, Enrico Lattanzi, Fausto Mannucci, Giorgio Berdini, Roberta Belvederesi, Sandro Doria, Alessandro Lattanzi, Mario Morgoni, Yuri Rosati, Gianluca Squadroni, Gianfranco Censori, Anna Bifulco, Marcello Santini, Fabrizio Asciutti. Il primo appuntamento pubblico con Pietro Marcolini che illustrerà le linee del suo progetto è all’ hotel Miramare giovedì 12 febbraio alle 21.00. A Macerata è nato invece il comitato provinciale per Luca Ceriscioli. Ne fanno parte: Giacomo Galassi (coordinatore), Lidia Iezzi, Massimo Montesi, Tommaso Leoni, Andrea Marinelli, Mario Antinori e Maurizio Natali.
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L’incontro ad Acquacanina
Il candidato Pietro Marcolini ha avviato il suo tour dal comune più piccolo delle Marche. Ieri l’incontro ad Acquacanina: “Partiamo da qui per dire che il nuovo Presidente dovrà essere di tutte le Marche, non di un singolo territorio, tantomeno di un campanile” Si è parlato dei problemi delle aree interne e dei problemi dei Comuni: “È diventato un problema persino lo sgombero neve e lo sfalcio dell’erba, per non parlare della viabilità. La riforma delle Province era necessaria, ma se insieme agli 85 milioni di costi della politica si azzerano i 13 miliardi di fatturato, fatto di manutenzione stradale e agli edifici scolastici, di politiche territoriali, ambientali e del lavoro, ci troviamo con strade colabrodo e scuole senza riscaldamento. Bisogna correggere la rotta”.
Pietro Marcolini, Irene Manzi e Venanzo Ronchetti
Con il candidato erano presenti, la deputata Irene Manzi, il consigliere regionale Angelo Sciapichetti, il sindaco di Acquacanina Giancarlo Ricottini, quelli di Appignano Osvaldo Messi, di Fiastra Claudio Castelletti, di Macerata Romano Carancini, di Pievebovigliana Sandro Luciani, di San Severino Cesare Martini, di Serravalle del Chienti Gabriele Santamarianova, di Ussita Marco Rinaldi, il vicepresidente dell’Unione montana di San Severino Matteo Cicconi. Impossibilitati a partecipare, ma hanno mandato il loro saluto, Ornella Formica, sindaco di Colmurano, Fabio Barboni, sindaco di Muccia, Alessandro Gentilucci, sindaco di Pievetorina e presidente dell’Unione montana di Camerino, Andrea Gentili, sindaco di Monte San Giusto, Leonardo Catena, Sindaco di Montecassiano. Oltre a questi Marcolini può contare sul sostegno di Nelia Calvigioni, sindaco di Corridonia, e di Paolo Giubileo, sindaco di Urbisaglia. “Proprio da qui, iniziando formalmente la campagna elettorale per le primarie, -ha detto Marcolini- voglio dire che dobbiamo invertire la logica che ha portato a considerare le aree interne come un problema e non come una risorsa. I temi dell’erosione costiera e delle alluvioni possono trovare una risposta solo nella manutenzione dell’alta collina e della montagna. Intendiamo realizzare un piano contro il dissesto idrogeologico e per la manutenzione del territorio dal quale possono discendere benefici per il presidio organizzato di questi territori, per creare nuova occupazione e per un equilibrio armonico di tutte le Marche”.
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