E’ stata consegnata ieri, con quasi un mese di ritardo dalla Piscine Fontescodella Spa (il termine stabilito dall’amministrazione e non perentorio per legge scadeva il 27 ottobre), a la polizza fideiussoria utile per il completamento dell’iter procedurale finalizzato alla realizzazione del polo natatorio di Fontescodella.
Il perfezionamento di quest’ultimo adempimento da parte del concessionario ha consentito di stipulare per atto pubblico con modalità elettronica l’atto integrativo.
«Dopo il passo decisivo del 17 ottobre – interviene il sindaco Romano Carancini – la consegna della polizza consentirà a Comune e Università di consegnare le aree per l’avvio dei lavori che segneranno la fine di un lungo iter burocratico. Sono soddisfatto perché l’inizio dei lavori si sta avvicinando e questo significa rendere concreta la speranza di tutta una città».
Il 17 ottobre la Fontescodella spa ha firmato l’atto di sottomissione dopo che le quote della Sielpa, dichiarata fallita lo scorso 27 gennaio, sono state ripartite tra le aziende componenti il consorzio e in particolare Sardellini costruzioni, Pipponzi , Crucianelli Rest/Edil, Eredi Paci Gerardo e Cipriani costruzioni. Non è mai stato chiarito se, in questo modo, la società abbia ancora tutti i requisiti richiesti dal bando. Si parlava inoltre della possibilità dell’ingresso di un nuovo socio che il presidente Fabio Paci ha sempre smentito categoricamente.
Al momento non si sa ancora chi finanzierà la Fontescodellla Spa per la realizzazione dell’opera: «Stiamo ancora facendo le opportune valutazioni ma non credo che sarà difficile ottenerlo visto che è un’opera a partecipazione pubblica».
L’impianto, come noto, sarà composto da due vasche coperte (una grande di mt 25 x 16,50 x 1,80 di profondità, l’altra più piccola di mt 16,50 x 12 x1,20 di profondità) e da una vasca esterna ludica, di forma irregolare (550mq e profondità variabile fra 0,60 e 1,30). All’interno del complesso saranno presenti spogliatoi e servizi per atleti, istruttori, giudici e personale, una gradinata per 157 spettatori, quattro palestre al piano terra complete di spogliatoi e servizi, un ristorante e bar, due sale corsi, un centro benessere, un baby parking, locali commerciali e uffici oltre a locali tecnici, depositi e magazzini. Previste tariffe agevolate per gli studenti.
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Intanto riprende il botta e risposta tra nuova e vecchia gestione della piscina di viale Don Bosco. Nei giorni scorsi Mirko Spaziani della Nuoto Fiuggi aveva dichiarato che i problemi nella manutenzione registrati dai frequentatori della piscina erano dovuti alla vecchia gestione. Immediata la risposta di Alfredo Camilloni della Macerata Nuoto: «A parte la poca chiarezza che emerge su chi effettivamente governi i locali di viale Don Bosco (sembrerebbe personaggi più o meno conosciuti, ma sicuramente non Spaziani. Mi chiedo dunque a quale titolo, se non per trovare una giustificazione, e quella della colpa agli altri è la più facile, viene tirata in ballo la precedente gestione.
Per obbligo di cronaca in quattro anni pur convivendo quotidianamente con problematiche relative ai locali vetusti, ai macchinari obsoleti, non era mai capitato nulla in merito soprattutto alla pulizia ed al decoro. Guardando le foto, l’incuria è evidente, ma senza andare a ricercare con parole ridondanti il ” malfunzionamento delle pompe di ricircolo dell’aria”, che non rende merito ad un’azienda quale la “Termotecnica Salvatori” che per quattro anni ha gestito a regola d’arte gli impianti con regolare contratto di manutenzione, sarebbe meglio obiettivamente guardare l’evidenza. Quello che si vede signor Spaziani è muffa e l’unica soluzione, in quell’ambiente mal coibentato, è un po’ di “olio di gomito” e ritocchi di pittura frequenti.
Invito pertanto Spaziani a coordinarsi meglio oppure meglio istruire i suoi collaboratori , di Macerata, di Civitanova o di Fiuggi ,di pensare a svolgere al meglio il mandato della sua gestione ed a non coinvolgere chi in quattro anni di gestione non ha mai avuto di questi problemi» .
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Da povera cittadina non capisco la portata delle dichiarazioni.
La fideiussione è un contratto di garanzia che dovrebbe tutelare il comune dall’inadempimento eventuale della Fontescodella. Giusto?La presentazione della fideiussione è dunque un passaggio necessario ma non sufficiente; è corretto?
Che significa che “non si sa chi finanzierà la Fontescodella per la realizzazione dell’opera”? Questo davvero non riesco a capirlo… In che senso? che la Fontescodella non ha i soldi per fare l’opera e deve chiedere ancora un prestito ad una banca?
E un ultimo quesito se qualcuno di buon cuore volesse illuminarmi: il comune consegna i lavori con l’ Università? Ma come’ L’università non ha sospeso il pagamento delle rate del mutuo? a che titolo l’università avrebbe l’onere di consegnare i lavori a chicchessia?
Mi pare davvero una ingarbugliata faccenda!
Sig . Pietrangeli
Non so se sarò in grado di spiegarle bene. la Fideiussione e’ ciò che dice . Una garanzia per chi fa eseguire i lavori . In questo caso il Comune Per quanto riguarda il finanziamento e’ pratica normale in lavori di questa dimensione che chi esegue i lavori utilizzi un finanziamento per coprire tutte le uscite nel corso dei cantiere . Di solito i pagamenti dell’ente appaltante non sono immediate ( sono in momenti prefissat) . Per quanto riguarda l’università si capisce che è’ ancora un committente dell’opera
Grazie iesari.
Sta di fatto quindi che non c’è ancora chi paga i lavori. Mi pare ma non sono sicura che in affidamenti di questo genere il committente debba chiedere la attestazione della capacità finanziaria. La fideiussione, oltre a essere un contratto autonomo di garanzia , costituisce anche attestazione drlla capacità finanziaria?
È sicuro che unimc sia ancora un committente visto che negli anni è mutsta la compagine sociale dell’affidatario e l ‘ oggetto del contratto?
Non è che il comune si stia cercando una rogna annunciata in termini di contenzioso?
Fabio Paci e’ un imprenditore serio e coscenzioso, oltre che gli affari contano anche le persone ed i rapporti, morale: secondo me siamo in buone mani.
Per quel che ne di io l’università dovrebbe ancora far parte della “stazione appaltante” ( insomma di chi ha affidato i lavori) e lo stesso articolo sembra confermarlo. Per quanto riguarda la solidità finanziaria del consorzio questa e’ cosa diversa dalla fidejussione credo (anche se certo la seconda senza la prima e’ difficile da ottenere) . La solidità finanziaria e’ stata valutata precedentemente ed è’ stata messa in discussione con il fallimento di Sielpa . Oggi dovrebbero essere tornate le cose a posto . Ma bisognerebbe aver visto tutte le carte
a camilloòòòò l’ulivo te lo ricordi ?? pure quello te sei magnato e ancora stai a fiata
Ma bisogna imparavve tutto, facete come hanno fatto a Citanò per il Palas: una fideiussone solidale, che vordì che se non paga uno, paga nandro. Ma che dentro la piscina ve ce mette l’acqua de Fiuggi?
Complimenti Sign. Camilloni per la replica, purtroppo i “nuovi gestori” sono avvezzi a screditare gli altri e cosi’ facendo cercano anche di addossargli le proprie colpe. Quando hanno preso la piscina in gestione se era vero che il vecchio gestore aveva compromesso i macchinari, si sono accorti dopo 5 mesi?? NO COMMENT
POSSE NA CIPPA POTEVI DA VEDE COME è STATA CONSEGNATA(trafugata) LA PISCINA
Più che polo natatorio (una piscina normale ed una di ridotta dimensione) cercherei una definizione più veritiera, visto che ci saranno QUATTRO PALESTRE, Ristorante, Bar, DUE SALE CORSI, UN CENTRO BENESSERE, LOCALI COMMERCIALI ED UFFICI.
Sembra quasi più un nuovo centro commerciale “camuffato” che un polo natatorio………..
Speriamo che questa sia la volta buona. Solo una cosa non mi convince. Invece di partire in quarta con mega progetti (4 palestre, centro benessere etc etc) non era meglio fare una piscina da 50 mt. (trasformabile in 34mt per la pallannuoto e a 25mt) molto più interessante da un punto di vista agonistico. Un’altra cosa, una tribuna con 150 posti è come non averla, sarebbe interessante anche vedere il progetto per i posteggi.
Cercate di imparare dagli errori del palazzetto..
I lavori della pescolla iniziano quando, originariamente, questa doveva essere +/- la data dell’inaugurazione…
Invece di buttare, in acqua, milioni di euro non sarebbe stato meglio fare una seconda vasca, dalle parti della Filarmonica, e trovare un accordo con la stessa Filarmonica?