di Alessandra Pierini
La notizia dello stop dell’Anticorruzione alle piscine di Fontescodella, data ieri da Cronache Maceratesi con un approfondimento dell’avvocato Giuseppe Bommarito (leggi l’articolo), ha fatto molto rumore.
I maceratesi, per mille motivi, hanno bisogno di una piscina, un’opera pubblica frutto di un’operazione che sia, non diciamo conveniente, ma quantomeno non dannosa per la città di Macerata. Dal suo insediamento l’amministrazione Carancini sta lavorando perchè l’impianto natatorio di Fontescodella diventi realtà, andando talvolta anche contro il buon senso. In questi anni Cronache Maceratesi ha sottolineato più volte come le condizioni fossero cambiate sostanzialmente rispetto a quanto previsto dal bando e dal contratto, come le modifiche intercorse fossero determinanti e quanto sarebbe stato giusto fare tutto da capo.
In tutto questo tempo, sono state decine le interrogazioni e gli atti presentati in Consiglio comunale per chiedere spiegazioni o per esortare il sindaco Carancini a cambiare strada. E’ stato proprio Claudio Carbonari, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, a dar seguito a quanto più volte ribadito in aula, presentando, come annunciato all’assise, un esposto all’Autorità Anticorruzione che si è pronunciata solo in questi giorni, decretando un significativo stop all’opera. Tra l’altro la pronuncia dell’authority arriva a poco più di 10 giorni dalla scadenza dell’ultimatum posto alla Fontescodella Spa dal sindaco Carancini che aveva stabilito la data del 17 ottobre come termine perentorio per la firma della sottomissione.
Carbonari non si accontenta della pronuncia dell’Anac, ed è pronto a continuare a dare battaglia: «L’autorità di vigilanza si è mossa sempre con i piedi di piombo, per pronunciarsi in maniera tanto netta deve aver rilevato profili di irregolarità gravissimi. La delibera dell’Anac mette la parola fine a questa buffonata. La cosa che deve essere chiara è che la responsabilità non è dei privati che fanno il loro lavoro ma dell’amministrazione. Dalla contabilità accertata risulta che l’impianto richiede un investimento di oltre 16 milioni di euro e che il contributo pubblico è aumentato rispetto al previsto di 2,6 milioni. E’ gravissimo».
Carbonari si sta preparando per tornare in Consiglio: «Sto lavorando a un atto da mettere ai voti. Spero che l’opposizione non mi faccia giochi preelettorali e così anche la maggioranza. Tra l’altro dopo la pronuncia dell’autorità, in Consiglio comunale, con il voto i consiglieri si assumeranno le loro responsabilità. Dopo la votazione, manderò gli atti a chi di dovere per valutare anche il risvolto penale».
Il consigliere attende anche dei documenti richiesti all’amministrazione ma non ancora rilasciati: «Ho chiesto di entrare in possesso di tutta la corrispondenza tra il comune di Macerata e la Fontescodella spa a partire dal fallimento della Sielpa. L’istruttoria dell’authority è stata avviata precedentemente quindi voglio aggiornare gli ispettori con questo materiale che però sembra essere segretato».
Critico nei confronti della sua amministrazione anche il capogruppo del Pd, Andrea Netti. «Le conclusioni dell’Anac mi sembrano abbastanza lapidarie – commenta – Sanno tutti che secondo me la Fontescodella spa non è il partner giusto per questa città. Siccome non decido da solo, siamo arrivati al passo dell’odg con il famoso ultimatum al sindaco superato nel silenzio perchè ritenevo che le frizioni non facessero bene a Macerata. Il sindaco ha dato un altro ultimatum che scade tra qualche giorno. Sono molto preoccupato dalla soluzione che può venir fuori dal cilindro».
Netti analizza quanto accaduto in questi anni, sottolineando il debito della Fontescodella spa con il comune: «Sarebbe stato più credibile che ci si fosse seduti intorno a tavolo per una soluzione intesa come risoluzione bonaria degli accordi. Non bisogna poi dimenticare che l’amministrazione aveva promesso interventi immediati per recuperare le somme dovute dalla Fontescodella spa che fuori tempo massimo si è inventata una contro contestazione. Dobbiamo recuperare oltre 800 mila euro e niente è stato fatto. Esorto il mio sindaco a prendere in esame la possibilità che di fronte a questa inerzia si possa esporre a responsabilità che non sono solo politiche. La stessa autorità rileva inerzia della stazione appaltante, figuriamoci se sapesse quanto stiamo temporeggiando sul credito vantato. Un credito così ingente necessitava di un’onda urto di proporzioni inaudite invece siamo in attesa della proclamazione di non si sa quale finanziamento concesso sperando che sia un finanziamento senza condizioni o meglio che copra totalmente l’operazione di concessione e che sia garantito esclusivamente dagli imprenditori della cordata e non da altri. Speriamo che non vengano fuori soluzioni fantasiose per arrivare al risultato. Per me i giochi erano chiusi tanto tempo fa».
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Niente palas, niente piscine niente di niente. Questo niente rappresenta la sostanza della politica locale e nazionale.
Grazie Carbonari, ottimo lavoro. Perchè non prepara un altro esposto per la lottizzazione di Colleverde concessa in zona a rischio geologico dietro il pagamento di non si sa quali oneri?
Il Capogruppo PD potrebbe presentare una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco, visto che afferma che i giochi si sono chiusi…..
@ Sale Pepe
Quale lottizzazione di Collevario??
potrebbe essere più preciso?
Meno male che in consiglio comunale finalmente qualcuno rappresenti il ruolo di vero oppositore.
Invito l’ANAC a fare un salto anche a Civitanova perchè anche lì troverà molta carne da mettere al fuoco!!!
La storia delle piscine mancate di Fontescodella è identica a quella del palazzetto dello sport mancato di Villa Potenza. Non si tratta di incapacità di chi amministra, ma di operazioni studiate a tavolino dai grandi scienziati dell’urbanistica maceratese, tutti targati PD, che, grazie a delle sopravalutazioni iniziali circa l’importo dei lavori e ad altri trucchetti, avrebbero dovuto portare molte utilità per così dire “indirette” a poche e selezionate persone.
A Villa Potenza il tavolo è saltato solo perché due famelici gruppi contrapposti, entrambi facenti capo al centrosinistra, si sono scontrati all’ultimo sangue, sino a paralizzare tutto, e il resto l’ha fatto la crisi economica poi esplosa.
A Fontescodella è stata l’ingordigia a bloccare ogni cosa, perché non è bastata a lor signori la sopravalutazione iniziale del costo dell’opera (provate a chiedere a qualsiasi operatore del settore il costo reale delle piscine da realizzare, e vedrete che ci sono circa due o tre milioni di euro in più), ma si è cercato sino allo stremo, e con varie modalità, di allargare la torta da spartire con un altro paio di milioni di euro. Anche in tal caso senza riuscirci, visto che questa volta l’opinione pubblica ha vigilato e ha tempestivamente denunziato la faccenda,con il risultato però di bloccare ogni e qualsiasi realizzazione. Il tutto sempre ai danni dei cittadini maceratesi.
Villa Potenza e piscine di Fontescodella: due casi da manuale di collusione tra politica ed affari, due vicende partite male e finite malissimo, di cui il PD locale, come ha detto Carancini qualche giorno fa, può sicuramente andare fiero.
IL PD di Macerata, che è tanto orgoglioso dei risultati delle due ultime giunte Meschini e Carancini (talmente orgoglioso che si è vergognato di effettuare il preannunziato convegno sulle principali vicende urbanistiche maceratesi degli ultimi anni), non ha niente da dire riguardo alla vicenda delle piscine censurata dall’Autorità Nazionale Anticorruzione? E il PD provinciale, targato Renzi, tace? Non si chiedono come e perchè sia stato possibile per un’Amministrazione a guida PD scrivere nero su bianco, per sostenere le assurde pretese della Fontescodella Piscine s.p.a., che una bagnarola come quella di Piediripa, utile solo per l’acquagym per non più di dieci persone alla volta, avrebbe potuto sottrarre alle progettate piscine olimpiche di Fontescodella ben 5.000 utenti l’anno?
@ Cerasi
lottizzazione di Colleverde, non Collevario. Quella di proprietà un “certo” Carbonari per intenderci….
@ Sale Pepe
Grazie e mi scusi per l’errore sul “colle” 🙂
Poichè di lottizzazioni ce n sono state tante, negli ultimi 15 anni, che ho perso il conto e non ho seguito tutto l’iter dei vari attori, comprimari, portabose, tecnici, facciamo un favore, supermercati e giardini, ecc. ecc. ecc.
All’avv. Bommarito: alla mancata realizzazione delle opere pubbliche da Lei elencate, aggiungerei anche il famoso raccordo Mattei – la Pieve, non espressamente voluto dai nostri bravi amministratori in quanto a costo zero per i cittadini maceratesi, senza spartizione di torta per i politici locali.
Un sincero ringraziamento a Carbonari è doveroso da parte dei Maceratesi onesti e in buona fede. Poi chiedersi perchè l’abbia fatto (solo oggi e in questa occasione) è un’altro esercizio dietrologico. In ogni caso il suo ricorso ha costituito un atto coraggioso e solitario di esemplare opposizione costruttiva che il resto delle forze di opposizione in Consiglio Comunale fanno solo a parole o con avvilenti (o equivoche) uscite dall’aula. Per il resto della vicenda l’analisi corretta è quella fatta dall’avv. Bommarito. L’attuale PD, erede del vecchio e mai morto “consociativismo”, ha sempre cercato la lievitazione smisurata dei costi nei lavori pubblici (l’area di fonte scodella è sempre stata la favorita per questi esercizi), la differenza è che oggi sono aumentati gli appetiti e i soggetti che, non trovando sempre posto nello stesso tavolo di “coordinamento”, creano tavoli diversi e conflittuali.
Lube > persa
Piscina > persa
Estate > persa
Natale????
Tutt’altro che una “buffonata”, sembra piuttosto il canto VI dell’Inferno.
@ Bommarito.
Quanto Lei dice basterebbe per far saltare dalla sedia e portare in piazza tutte le persone oneste e serie di questa città ma purtroppo non è così.
A Macerata l’elettorato di sinistra, che è la maggioranza, indulge e fa finta di non vedere quanto combinano i nostri amministratori mentre quello dell’opposizione dorme proprio (beati loro).
Ha ragione Sibillo Sibillino: stiamo perdendo pezzo pezzo i nostri piccoli e grandi tesori.
Macerata da città sta diventando un paesotto (per adesso….)
Buona notte e sogni d’oro.
Avv. Carbonari una visitina a Citano’?
@sale pepe
Chi non muore si rivede.
Sono sempre molto riluttante, e di principio apertamente contrario, a rispondere agli interventi e alle provocazioni di chi si cela dietro l’anonimato.
…
Visto però l’andazzo delle vicende maceratesi dell’ultimo periodo, ed il fatto che l’attacco è chiaramente di tipo personale, penso sia necessario farlo, per chiarire alcuni concetti e mettere alcuni paletti.
…
Quello che più mi colpisce dei suoi interventi è che sono rivolti solamente a denigrarmi o a fare basse allusioni nei miei confronti.
Ritengo che tutelarsi dietro l’anonimato per fare questo tipo di attività sia un atto, per dirlo eufemisticamente, “poco onorevole”.
Questo perché lei potrebbe essere una fidanzata rancorosa, un parente, un professionista, o un amico per qualche motivo astioso per qualche motivo o ancora, perché no, un/a consigliere/a comunale con tanta ansia di fare il candidato sindaco.
In questi casi l’anonimato, pur legittimo in altri contesti, rappresenta solo l’esercizio di un’attività basata sull’ipocrisia e ,sostanzialmente, atteggiamento vile, non consentendo di argomentare su basi paritetiche.
…
Peraltro il fatto che lei si concentri sugli attacchi alla mia persona e non sugli argomenti politici degli articoli, induce il sospetto che gli stessi argomenti siano a lei un pochino “scomodi”.
La mia attività sta toccando qualche suo Interesse?
Ha legami o collusioni di qualche tipo con gli attori della scena politica, amministrativa o imprenditoriale che vado a toccare?
Vede, facili allusioni denigratorie ( per carità! IPOTETICHE) derivano proprio dal suo atteggiamento nel tenere questo tipo d’anonimato.
…
Comunque non mi sottraggo dalla domanda che lei ha posto, così rispondo a lei, a quelli della sua claque, e agli altri “quieti ignoranti” che non avendo argomenti politici seri la buttano nella rissa da pollaio .
La mia posizione, la risposta alla sua domanda e la risposta ad alcuni attacchi dello stesso tenore formulati nei miei confronti, l’ho già data apertamente e pubblicamente, in consiglio comunale, affinché potesse essere registrata, messa a verbale, ed accessibile a tutti.
Qualora la sua superficialità e la sua faziosità le avessero fatto perdere questo approfondimento vedrà che troverà tutti i chiarimenti necessari.
…
Le dirò di più, se non fosse soddisfatto, mi contatti personalmente e le risponderò in maniera puntuale, qualora anche questo non la soddisfacesse organizzi un incontro pubblico (magari a qualcuno in più interessa), parteciperò volentieri e senza remora alcuna.
Pensando di essere stato esaustivo, e vista la mia disponibilità, la prego di evitare ulteriori battibecchi in calce a questo articolo (a cui non risponderò ulteriormente), anche perché penso che la vicenda dello sperpero dei soldi pubblici nella questione delle piscine di Fontescodella sia un “tantino” più importante.
Carbonari, il problema non é l’anonimato, ma le inefficienze, l’incapacità, l’arroganza e le innumerevoli porcate di un intero consiglio comunale corrotto e colluso che ha ridotto in questo stato pietoso la nostra città. Punto.
qui è tutto un grattare: che sia la rogna che impera tra i politici?