Il consiglio comunale straordinario sulle piscine di Fontescodella previsto per giovedì 18 ottobre è saltato. La questione sarà discussa direttamente nella riunione ordinaria di lunedì. Intanto dall’associazione Idea Macerata riceviamo:
«La verità sulle piscine così come viene giustamente evocata dai cittadini non può che partire dalla cosiddetta “sorpresa geologica” , definizione data proprio dall’oneroso parere richiesto dal Sindaco Carancini. Leggendo l’articolo dell’Avvocato Bommarito (leggi l’articolo) non si può che condividere la sua conclusione frutto di un ragionamento che alla fine appunto afferma che non esiste la sorpresa geologica, ma al di là appunto del giusto ragionamento esistono degli atti ben precisi che dimostrano che effettivamente questa “sorpresa” poi non lo è così tanto.
Passiamo,quindi, a fare una breve storia dei vari passaggi per quanto riguarda la geologia del progetto delle Piscine di Fontescodella: con delibera di giunta n. 211 del 18.06.2007, veniva siglata l’approvazione del progetto definitivo che sarebbe stato messo al bando per la realizzazione del polo natatorio. In questa delibera venivano presi tra amministrazione comunale e università dei reciproci impegni:
1) l’impegno dell’Università a mettere a disposizione, sostenendone i relativi costi, il progetto preliminare e definitivo a finanziare a metà il costo dell’intervento;
2) l’impegno del Comune a cedere in comproprietà l’area interessata dall’intervento ed a finanziare per la restante metà il costo.
Si è partiti con un costo dell’investimento messo a gara pari a 7.674.498.50 di cui 4 milioni a carico del Comune e dell’Università, ovvero 3.500.000 come prezzo di realizzazione dell’opera e 500.000 come somma a disposizione delle due amministrazioni per approfondimenti progettuali, e 3.674.498,50 a carico del concessionario . Va introdotta un’informazione interessante: l’amministrazione aveva deciso la finalità totalmente pubblica del polo natatorio, ovvero un’opera che dovesse servire unicamente e totalmente alla città, ma non essendo sufficienti i denari per l’opera, si decise di fare un bando per affidare al vincitore quest’opera che doveva avere, dunque, carattere fondamentalmente pubblico.
Quindi viene deliberato di sottoporre al consiglio comunale la proposta di realizzare l’intervento mediante concessione di costruzione e gestione e conseguente adeguamento della programmazione in atto. Il bando che aveva come filosofia di fondo la funzione pubblica, naturalmente e non casualmente, fu tradotto in un contratto tra le parti che all’art. 27 tutelava il Comune sia per la realizzazione sia per la gestione mediante fidejussione, ovvero tutelava l’amministrazione e dunque la città qualora fallendo la ditta e non avendo più denari per la gestione non doveva essere più il Comune di nuovo a pagare la gestione. La fidejussione, quindi, doveva essere una garanzia per lo scopo pubblico, ovvero non far spendere più soldi alle casse comunali.
A corredo di tale delibera sono stati allegati una serie di elaborati del progetto definitivo tra cui l’indagine geologica tecnica. Il progetto fornito dall’Università degli studi di Macerata è stato progettato dall’Architetto Enzo Fusari insieme ai collaboratori strutturali: Ing. Andrea Spada, Ing. Renzo Crucianelli e l’Ing. Marco Perroni. Dalla tavola n. 3 allegata al progetto definitivo viene riportata la relazione geotecnica sulle fondazioni dove l’area d’intervento è stata oggetto di indagine da parte del dott. Geologo Luca Giretti che espone:” i risultati dell’indagine eseguita anche con l’aiuto di sondaggi e penetrometrie, permette di trarre alcune conclusioni che serviranno per la scelta del tipo di fondazione e della quota di imposta del fabbricato. ( pagina 1 della relazione). Dall’analisi dei luoghi è evidente che tutte le scarpate di sbancamento lasciate con pendenza superiore ai 25 gradi mostrano fenomeni di crollo, che le condizioni di stabilità dell’area, sia generale, sia locale, sono mediocri, con un coefficiente di sicurezza pari ad 1.16 per livello di falda maggiore a metri 3, dal piano di campagna ed 1,30 per livello di falda maggiore di 5 metri”
Il geologo dott. Giretti consiglia:” di limitare gli sbancamenti e i riporti nell’area di intervento, di studiare geometrie che non aumentino i carichi a monte e delimitare a 25 gradi l’inclinazione delle scarpate. Infine gli sbancamenti della strada comunale posta a monte, necessita di opere di contenimento su pali la cui realizzazione ed eventuale dimensionamento saranno valutati in fase esecutiva ( pagina 2 della relazione).
Nel progetto definitivo del bando quindi la struttura era appoggiata a fondazioni di tipo profonde su pali e così anche nel progetto allegato al contratto stipulato con la società Fontescodella Spa.
Ne risulta evidente che, dunque, l’indagine geologica era già stata prodotta ed aveva una sua finalità. Ma a proposito di “Sorprese” è utile ricordare che la Fontescodella Spa contestò il piano di gestione economico effettuato dall’Università di Macerata con il supporto della SDA Bocconi di Milano, un ‘analisi economico finanziaria dell’operazione di massima al fine di stabilire la sostenibilità dell’investimento e degli elementi essenziali della concessione, e richiese al Comune, cosa che gli fu concessa, l’aumento per la parte commerciale che passò da 500 metri circa a 2400 metri (vedi corrispondenza tra Comune e Fontescodella spa). Perciò accade qualcosa di fantasioso e strabiliante, che altera il progetto definitivo del bando modificando interamente il tipo di fondazioni: nel 2010, infatti, viene presentato un primo progetto esecutivo dalla ditta Fontescodella Spa in cui si prevedeva una maggiore quota di sbancamento che passava da quota -3 metri a quota -6,50 metri, andando quindi ad interferire sulla falda che è posizionata ad una quota di -5 metri. Tutto questo serve unicamente, alla faccia della destinazione pubblica, a creare un ulteriore piano che per quasi il 50% diventa un centro commerciale.
A questo progetto esecutivo viene allegata una nuova indagine geologica, redatta dello studio SGA di San Severino , che riconferma i valori descritti nella relazione precedente inserita nel bando, formulata dal geologo Giretti, ma va oltre, prevedendo la possibilità di modificare le fondazioni per raggiungere i meno sei metri e cinquanta. Tuttavia al contrario di quanto si potrebbe presupporre, la Fontescodella Spa decide e preferisce di modificare totalmente le fondamenta scendendo più in basso, proprio per realizzare la superficie a commerciale, arrivando quindi fino a meno sei metri e cinquanta, alterando la falda acquifera che si trova a meno 5 metri, ( come riportato dal geologo Giretti), e in questo modo amplifica notevolmente i costi di realizzazione dell’opera ai fini dell’introduzione del commerciale. Infatti, scendendo più in basso è evidente che i costi di sbancamento e di drenaggio sono notevolmente superiori alle opere e alle fondazioni previste nel bando e nel contratto.
Ora siccome il progetto esecutivo presentato dalla Fontescodella Spa nel 2010 dell’impianto natatorio prevede la realizzazione di sbancamenti a tratti anche consistenti tale da realizzare una palificazione in cemento, posta immediatamente a valle della strada di Fontescodella e realizzata prima di qualsiasi sbancamento che consente il sostegno, per tutta la durata di apertura degli scavi della suddetta careggiata, garantendo altresì la sicurezza del traffico, aumentando notevolmente la stabilità del versante della zona.
Successivamente a seguito degli incontri avvenuti tra i tecnici progettisti della Fontescodella Spa ed i tecnici dell’amministrazione comunale di Macerata per l’esame del progetto esecutivo, ed a seguito di specifica richiesta da parte dell’ing. Fornarelli , allora responsabile de servizio lavori pubblici è stata prodotta un’integrazione alla relazione geologico-geotecnica, per la verifica in corso d’opera della stabilità del versante. Le verifiche eseguite hanno dimostrato che mantenendo la profondità della falda al di sotto delle fondazioni, – 6,50 metri, e quindi con ulteriore abbassamento dello sbancamento alla quota, prevista dal geologo Giretti, si ottenevano valori del fattore di sicurezza consoni per la realizzazione dell’opera. Appare evidente a qualsiasi persona dotata di buon senso che l’infissione di palificate profonde danno sostegno all’intera opera e al versante del terreno. Ma altrettanto appare evidente che la Fontescodella Spa preferendo, nella modificazione del progetto iniziale, scendere sempre più in basso e in profondità, cosa che si poteva ampiamente evitare se si fosse attenuta al progetto iniziale, viene a modificare i costi e aumenta le richieste progettuali. Diverso sarebbe stato attenersi al vecchio progetto che non avrebbe compromesso il pericolo della franosità o altro anziché andare a cercare, con un grande aumento di costi situazioni di potenziale pericolosità che alla ditta consente il mantenimento dei metri quadrati commerciali e al Comune, ed è questa la fine della storia un potenziale esborso fin qui conclamato ad un milione e mezzo di euro, nonché la riduzione della piscina di 34 metri inserita nella parte pubblica, una diminuzione dei posti in platea e delle attrezzature attinenti alla piscina (come spogliatoi, ecc.).
Insomma a ben vedere il progetto presentato ultimamente e che dovremmo andare a votare appare chiaro che alla ditta nulla viene tolto per quanto riguarda la percentuale del commerciale, mentre , al contrario, la parte pubblica per la quale era nato il bando e il contratto viene ridotta circa del 40%.
Si può ben dire che veramente la “sorpresa geologica” altro non è che una storia di “pali e palificazioni” ma ritengo che non tutti i consiglieri siano così affezionati a questa storia triste, ancora una volta a danno di Macerata e dei cittadini».
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Io ce l’avrei una ideuccia, sul dove infilare tutti quei pali…
Ecco il solito regalo a qualcuno modello “Macerata style”!!!
Ma chi è’ stato quel genio di amministratore comunale ad aver avuto l’idea di costruire un’opera così’ faraonica che, se malauguratamente verrà’ iniziata, rimarrà’ una cattedrale nel deserto? Anche qui’ il pesce puzza dalla testa!!! I cittadini di Macerata hanno bisogno di ben altri servizi : asili nido, strade di accesso al Capoluogo, parcheggi gratuiti per i l pendolari, maggiore pulizia della città’, specie in periferia, derattizzazioni, ecc. ecc. Cose campate in aria, tanto che l’opera pubblica da realizzare e’ più’ importante ed appetibile per i comitati di affari
Come la giri la giri qui sembra tutto programmato per spingerla nel popò dei maceratesi…
Tutta la questione della sorpresa sembra, ogni giorno in più che passa, essere solo la cigliegina sulla torta di un affaire che ha molte più ombre che luci.
Non è un mistero che, da molto tempo, le scelte urbanistiche cittadine non sono il frutto di un percorso condiviso dalla città ma sono solo delle scelte compiute -da pochi- al solo scopo di trarre il maggior beneficio possibile personale (o degli amici, parenti e amanti).
La querelle piscine è solo l’ultimo tassello di un infinito puzzle (iniziato oramai oltre 30 anni fa) che passa per l’incompiuta Longarini (strada nord), il Piano Casa, la Minitematica (che di “mini” ha solo il nome) e di mille altre piccole/grandi “fortune” costruite sul cemento…
Oscuri (neanche tanto) personaggi si muovono furtivamente nel sottobosco del malaffare, dell’intrallazzo a tutti i costi, dei grotteschi sotterfugi, delle patetiche relazioni compiacenti, delle ridicole indagini addomesticate, ecc. ecc. ecc.
Da più parti, con molte frecce al proprio arco, si è detto che ci sono ampiamente tutti i giustificati motivi per tornare al progetto originario o, in subordine, risolvere il contratto con la società (e pure chiedere i danni)
Invece qui l’amministrazione (e buona parte della silente opposizione) non solo sembra fare assai poco l’interesse della città ma sembra, facendo una similitudine, mettere addirittura i manifesti per invitare i ladri, addirittura lasciando la porta di casa aperta e le istruzioni su dove sono nascosti i tesori….
E’ ora di dire basta.
Caro Sindaco Carancini, se veramente lei ha a cuore l’interesse e il bene della città, ha sola una azione da compiere domani: firmare le sue irrevocabili dimissioni.
Cara Deborah, il tuo intervento si lega benissimo con il mio ultimo articolo, aggiungendo ulteriori interesantissimi particolari.
Ricapitolo brevemente a favore dei cittadini e dei consiglieri comunali di maggioranza (mi auguro solo quelli) che, turandosi il naso per non sentire la puzza, si accingono senza vergogna e senza pudore a votare per la modifica progettuale e contrattuale voluta dalla Giunta Carancini:
– la sorpresa geologica non esiste, è una bufala ed una plateale presa in giro, tanto che già la relazione geologica allegata al progetto definitivo utilizzato quale base di gara evidenziava la fragilità geologica della zona e tanto che entrambe le due cordate partecipanti (tra cui la Fontescodella Piscine s.p.a.) hanno presentato progetti che contemplavano un sistema di fondazioni specifico per le zone geologicamente fragili;
– nel momento in cui la società aggiudicataria si è inventata questa barzelletta, l’Amm.ne Com.le avrebbe dovuto rigettarla seduta stante oppure, nel peggiore dei casi, rigettarla dopo una verifica geologica affidata ad un professionista di provata competenza (che sul punto non avrebbe potuto non confermare quanto risultante dagli atti e dalle relazioni già facenti parte del procedimento), per poi procedere alle diffide necessarie e all’applicazione delle penali contrattualmente previste;
– ammesso e assolutamente non concesso che una sorpresa geologica fosse riscontrabile nel nostro caso, allora l’Amministrazione Com.le avrebbe potuto e dovuto riconoscere solo ed esclusivamente il compenso aggiuntivo per le modifiche strutturali resesi necessarie, che, considerando anche l’adeguamento antisismico, potevano ammontare a non più di 300.000 euro circa (anche di ciò ormai sono consapevoli anche i bambini;
– in nessun caso l’Amm.ne Com.le avrebbe dovuto consentire lo stravolgimento del progetto, funzionale solo all’interesse dei privati, e tanto meno avrebbe dovuto riconoscere alla società concessionaria un “bonus” di un milione e mezzo di euro, che non spetta in alcun modo e grida letteralmente vendetta.
Questa, volenti o nolenti, è la situazione e questo regalo che la Giunta Carancini, con la maggioranza di centrosinistra al seguito, si accinge a fare alla società concessionaria, al cui interno pullulano i cosiddetti “poteri forti sotterranei”, è uno sfregio, una presa in giro e un affronto alla città intera, contro la ragione, la legalità e il buon senso. Il tutto è ancora più grave in un momento in cui intere fasce sociali maceratesi faticano ad arrivare a fine mese e lo stesso Comune ha enormi difficoltà economiche.
Che tristezza vedere, in questa come in diverse altre occasioni, il PD e le altre forze dell’estrema sinistra ormai ridotti al ruolo di vassalli schiavizzati e totalmente complici di questi giochetti indegni di una città che dovrebbe essere democraticamente governata!
Lunedì prossimo comunque in Consiglio Comunale assisteremo all’ennesimo atto di arroganza e di prepotenza ai danni della città di Macerata. I cittadini se ne ricorderanno.
Se a Macerata avessimo una magistratura del tipo milanese, forse non saremmo qui a commentare sulla galleria, sulle incompiute di Longarini ed ora sulle piscine di Fontescodella !!!! Quanti soldi buttati via ! Mi correggo: quale strada avranno preso i soldi dei cittadini maceratesi??????
Battuta evangelica: “I Maceratesi stanno raccogliendo ciò che hanno seminato“.
Vediamo adesso cosa semineranno per il futuro: “Semineranno come in passato, per continuare a raccocliere ciò che stanno raccogliendo oggi?“. Ossia, aria fritta democristiana, impanata dai bolscevichi?
Quindi, caro Cerasi, non sarebbe il caso che alle prossime elezioni si presentasse anche a Macerata il “Movimento 5 Stelle”? Magari, per fare dispetto ai manovratori catto-comunisti-relativisti di Pambiachi?
Purtroppo, sembra che nella “Città di Maria” i cosiddetti “grillini” siano amcora a livello di spermatozoi e senza un uovo-cellula da fecondare. Speriamo che il coito continui a non interrompersi ancora per molto…
E che ci vuole! In una città ridotta al lumicino anche un “grillo” può farsi sentire forte e chiaro.
Mi piacciono questi di Idea Macerata, sono competenti e giovani, bravi!
La giunta Pinocchio colpisce ancora. Brava Deborah
@ renna
Diamo Cesare quel che è di Cesare….
E non continuiamo a fingere che all’opposizione ci sono tutti i buoni e in maggioranza tutti cattivi perchè lei sta raccontando una favola…
Negli ultimi 15 anni troppe volte sulle questioni urbanistiche, lottizzazione, modifiche piano regolatore, grandi eventi, gallerie, piscine, polo sportivo, salesiani e quant’altro pezzi (variabili) di opposizione sono stati silenti, oppure sono usciti al momento del voto, oppure si sono astenuti (quando non hanno votato a favore…)
Questo perchè di interessi (diretti o indiretti, amicali o parentali), in gioco ce ne sono sempre stati tantissimi.
@ rapanelli
Stanno/stiamo arrivando….
Adesso è tutto abbastanza chiaro.
Abbastanza, perchè se non faccio la minima fatica a comprendere le ragioni del privato che per massimizzare i suoi profitti è voluto scendere sempre più in basso a fare sbancamenti fino a toccare la falda acquifera sottostante, che sarebbe altrimenti rimasta indisturbata senza per questo alterare i costi preventivati di realizzazione dell’opera, mi resta da capire PERCHE’ ,la P.A. nella persona dell’attuale Sindaco ,che tanto si è affannato a trovare soluzioni diverse in questi ultimi due anni per soddisfare le nuove richieste dell’impresa , confacenti esclusivamente alle logiche del privato piuttosto che a quelle pubbliche ,ciò comportando anche maggiori oneri per consulenze esterne ( vedi perizia UTE, vedi parere legale Avv. Branchesi) e ritardo d’inizio lavori, invece di risolvere il contratto con la Fontescodella S.p.A. e chiedere le penali, come ormai è lampante a tutti avrebbe potuto, dovuto fare , in quanto la sorpresa geologica non giustifica l’aumento di unmilionecinquecentomila euro richiesto e ottenuto dall’impresa, sotto forma di riduzione delle vasche, degli accessori pubblici e di aumento del godimento di diritto di superficie passando da 32 a 99 anni , perchè semplicemente non esiste, non è mai esistita nessuna sorpresa geologica.
Materialmente e metaforicamente parlando quindi, mi sembra che qui tutto, sia sceso sempre più in basso insieme ai pali di cemento.
Vi invito a leggere la Delibera di Consiglio n.60 del 2007 segnalata sopra da Munafò e soprattutto la discussione allegata.
http://www.comune.macerata.it/delibere/ds070060.PDF
Riportare tutto o parte del suo intervento sarebbe impossibile e merita essere letto per intero , così come l’illustrazione e la replica del Sindaco Meschini alla pregiudiziale da lui sollevata per motivi di ordine politico – con questo tipo di intervento ,dice in sostanza Munafò, l’amministrazione accontenta i privati mentre Macerata, solo Macerata, non avrà ancora una piscina comunale- e di ordine tecnico, amministrativo procedurale.
Parlare oggi di sorprese, di qualsiasi sorpresa, compresa quella economica di tirare fuori un milione e mezzo di euro in più dalle casse comunali per avere di meno , è decisamente perciò improprio e ingiustificato sotto ogni punto di vista. La storia ha fatto il suo corso, quello che doveva fare. La vecchia storia, naturalmente, senza soluzione di continuità.
@cerasi
parla proprio lei di urbanistica, che bella faccia che ha.
le ricordo anche se fa finta di non saperlo che la Pantana è una consigliera di opposizione.
Visto che questa giunta si cela sempre dietro alla mancanza di denaro, se amministrassi io Macerata con quei soldi avrei sistemato i giardinetti pubblici della città ridotti all’abbandono, e avrei fatto le piscine cosi come erano state previste nel progetto iniziale, perchè la piscina essenziale per le manifestazioni sportive è quella da 34 mt, il resto sono solo soldi gettati al vento.
Fra i vari commentatori noto che ce ne sono moltissimi che abitudinariamente per ragioni professionali debbono necessariamente frequentare il foro . Codesti -Commentano insieme ad altri che invece abitudinariamente debbono frequentare la politica e non solo per mandati concessi loro dai cittadini ma anche per mandati che vorrebbero fossero loro concessi in futuro . Ora- visto che leggendo i commenti fatti dai commentatori di cui sopra – essi sembrano a tutti gli effetti accuse- complete di elementi probatori – documentali etc etc tali da far soccombere chiunque fosse chiamato a risponderne in giudizio – mi domando — perche’ non riusciamo -e mi ci metto in mezzo pure io in mezzo – a formulare tali accuse -nelle sedi adeguate invece che sempre e solo qui ??? Qui e’ troppo facile – Bommarito – lei che e’ un principe della comunicazione – ci aiuti -lo diventi pure nella risoluzione vera delle problematiche che sempre la trovano in prima linea -a denunziare – Se deciderà una volta per tutte di esporsi realmente ci troverà tutti al suo fianco – Diversamente, almeno a me tutte ste chiassate sembreranno solo uno strumento per aumentare la tiratura – Oppure le preferenze future di qualcun’altra/o .
Caro Claudio Sellone,
penso di essermi esposto in questo giornale realmente e più di ogni altro, e ciò in diverse occasioni.
Detto questo, ribadisco quello che ho scritto anche relativamente ad altre vicende: non mi interessa portare le singole storie, o storiacce che siano, dinanzi all’autorità giudiziaria (nella quale, peraltro, credo abbastanza poco, considerati – e questo lo dico proprio da avvocato – gli enormi margini di discrezionalità che esistono nell’avvio, nella tempistica e nella scelta delle modalità delle indagini preliminari).
A me interessa evidenziare le responsabilità politiche di chi ci amministra e di chi a volte fa una finta opposizione.
Il compito di denunziare davanti all’autorità giudiziaria o davanti alla Corte dei Conti spetta semmai a chi gestisce e/o fa parte di una struttura politico-partitica organizzata che si muove nell’ambito cittadino, provinciale e regionale. Io non ne faccio parte, nè intendo farne parte in futuro, per cui mi limito a dire la mia su CM, cercando di parlare non in politichese e di far comprendere sino in fondo ai cittadini le varie situazioni. E’ poco? E’ tanto? Non lo so. Di certo, per quanto mi riguarda, non è un modo per aumentare la tiratura, perchè il giornale non è il mio (io di CM sono infatti solo un collaboratore occasionale e volontario, per di più a costo zero, comunque felice di dare una mano ad una iniziativa giornalistica ideata e portata avanti da diversi giovani che stimo e che hanno rivoluzionato la scena politica e mediatica locale).
@ Renna
Molti degli attori (talvolta, o spesso, semplici comparse) del Consiglio Comunale 2010-2015 erano anche presenti nella stagione 2005-2010, magari con ruoli diversi (in maggiorazna) e sempre con gli stessi ruoli nella (spesso finta) opposizione.
Lei sembra non sapere, o non ricordare, come s è (mal)sviluppata uranisticamente Macerata negli ultimi 25-30 anni.
Non sembra sapere (o ricordare) che spesso ci sono state maggioranze strane, astesioni strane, uscite dall’aula strane, sia per quanto riguarda gli attori recenti (ultimi 10 anni) che per quanto riguarda oramai attori a riposo (15 o 20 anni fa)
Se lei ancora crede che, per molte delle cose (mal)fatte in campo urbanistico, le scelte siano avvenute solo in Consiglio Comunale (e non anche probabilmente fuori) ritengo che lei sia stato negli ultimi anni/decenni molto disattento.
Se ne ha tempo (e voglia) le consiglio di andarsi a vedere le pratiche urbanistiche (sempre che siano sopravvissute al fuoco) degli ultimi 30 anni…
Potrebbe accorgersi che (sempre involontariamente si badi bene: per caso, coincidenze, fatalità, ecc.) dei terreni sono passati di mano (qualche secondo, prima) di essere trasformati da campo di patate in miniere d’oro.
Oppure potrebbe accorgersi (anche qui sempre involontariamente si badi bene: per caso, coincidenze, fatalità, ecc.) che qualcuno si è messo di traverso su qualcosa, per poi tornare subito dritto dopo che un amico, un parente, un amante aveva visto approvata una sua richiesta.
Io credo che, nella vita, degli accadimenti capitano per caso (“La vita è ciò che ti accade quando sei tutto intento a fare altri piani“)…
Però quando ripeturamente e insistentemente tutti questi accadimenti diventano sempre un colpo di fortuna, un progetto approvato, un campo di mais che diventa edificabile, una scarpata che diventa supermercato (e via edificando) allora penso che forse “al caso” qualcuno ha dato qualche bella spinta (talvolta anche un calcione) nella giusta direzione…
Insomma “Per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano”
ALLA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MACERATA E ALLA SUA OPPOSIZIONE….
Vorrei farvi notare che Bommarito rispondendo a me ha chiamato in causa voi—
Ma dove cavolo state rintanati tutti…!!!!!!!!!???????????
@ SEllone
Il morto, interrogato, non rispose…..
Concordo pienamente con quanto evidenziato dall’Avv. Bommarito, che stimo molto per la sua professionalità’ di avvocato e di critico-giornalistico. Se esistono delle responsabilita’ politiche di chi ci amministra, e’ compito dell’opposizione denunziarle all’Autorita’ Giudiziaria, o quantomeno alla Corte dei Conti !!! C’è’ troppa carne sula brace e si rischia che tutto vada in fumo. Le minoranze consiliari dovrebbero pertanto vigilare più’ a fondo sulle scelte amministrative di coloro che ci governano (a mio avviso… malamente) .
A parte gli intervenuti che forse non conoscono la normativa sui LL.PP. e sottolieneo che non sono tenuti a conoscerla, non posso che constatare che vi sono 40 consiglieri che definirei dilettanti allo sbaraglio dando per scontata la loro buona fede. Infatti, i fatti in questione sono fin troppo chiari e supportati da documenti che a loro volta si interfacciano con le relative norne.