di Giuseppe Bommarito
Da oltre tre anni questo giornale ha incalzato la Giunta Carancini sulla questione, politicamente cruciale (la “priorità delle priorità” per il buon Romano) e molto rilevante per l’interesse della cittadinanza, del nuovo polo natatorio di Fontescodella. Sono stati di volta in volta evidenziati i regali ed favoritismi costanti e senza limiti concessi dall’Amministrazione Comunale, dapprima a guida Meschini ed in seguito, ed ormai con un ruolo del tutto prevalente, a guida Carancini, alla Fontescodella Piscine s.p.a., contrassegnati da modifiche sostanziali del progetto ritenute normali, sebbene effettuate ad aggiudicazione già avvenuta; l’improvvisa scoperta (!!!) della fragilità geologica dell’area, in realtà conosciuta da sempre da chiunque abiti in quella zona, acriticamente avallata come se fosse una cosa nuova ed inattesa; i ritardi consentiti oltre ogni termine ed ogni ragionevole misura (teniamo sempre presente che le nuove piscine avrebbero dovuto essere consegnate, chiavi in mano, nel giugno 2011); i reiterati tentativi di regalare alla società concessionaria la bella somma di un milione e mezzo di euro e addirittura di mettere questa cifra in bilancio all’insaputa della stessa maggioranza di centrosinistra (figuriamoci dell’opposizione); ed infine, tralasciando molte altre cose per carità di patria e per non ripetere ancora una volta la solita tiritera, la bufala – che più bufala non si può – della presunta attività concorrenziale svolta da una piccola bagnarola di pochi metri quadrati destinata solo all’acquagym e del tutto inidonea alla pratica del nuoto, sita a Piediripa.
Come i lettori ben sanno, non c’è stato niente da fare. Romano Carancini ha tirato dritto, addirittura legando la sua sopravvivenza politica alla realizzazione del nuovo polo natatorio e facendo finta di non accorgersi che la stessa Fontescodella Piscine s.p.a. era ormai semi-affondata a seguito dell’intervenuta dichiarazione di fallimento del suo socio principale, la Sielpa s.r.l.. E’ andato avanti a testa bassa verso il nulla, trascinando questa storiaccia da un penoso ultimatum all’altro, con una tigna degna di miglior causa se non altro perché questo giochetto, che si è sinora tradotto nello zero assoluto, è già costato carissimo ai maceratesi: a tenersi stretti, oltre un milione e duecentomila euro, una montagna di soldi pubblici sottratti ad altre sicuramente più utili destinazioni.
Ed ora, mentre è in arrivo la scadenza del terzo ultimatum, prevista per il 17 ottobre, e pensosi e preoccupati si guarda alle decisioni che potrebbe prendere il Credito Sportivo (se finanziare o no la Fontescodella Piscine s.p.a. ed eventualmente per quale importo), mentre si finge di ignorare il fatto che tra il Comune e la Fontescodella Piscine s.p.a. esiste addirittura un pesante contenzioso per circa cinquecentomila euro relativo alle utenze non pagate della vecchia piscina di viale don Bosco (contenzioso che, quanto meno secondo il buon senso, dovrebbe precludere qualsiasi prosecuzione del rapporto), mentre in questo caos la società agonistica di nuoto tra mille polemiche ha dovuto fare le valige e trasferirsi con i suoi giovani atleti a Montecassiano, ecco scoppiare la bomba. Una bomba che ancora non ha fatto rumore, anche se essa già appare nel sito del Comune dedicato alla trasparenza, sia pure sotto la criptica e misteriosa dizione: “Deliberazione ANAC n.1/2014”.
Di che si tratta e, soprattutto, cos’è l’ANAC e cosa c’entra con Macerata? Cominciamo da questo acronimo, che sta per Autorità Nazionale Anticorruzione (già denominata Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici), presieduta da quel grande magistrato anticamorra, oggi fuori ruolo, che si chiama Raffaele Cantone ed intervenuta sulla vicenda del fantomatico nuovo polo natatorio di Fontescodella a seguito di un esposto presentato nell’ottobre 2012 dal consigliere di minoranza Claudio Carbonari.
La deliberazione dell’ANAC riepiloga tutti i passaggi burocratici ed amministrativi della vicenda e riporta le difese e le deduzioni della Stazione Appaltante (cioè il Comune di Macerata), tra le quali mette conto di rilevare, per la sua oscenità, quella più volte da noi rilevata secondo cui – assurdo, ma vero – proprio la piccola bagnarola di Piediripa, inaugurata nel 2010, determinerebbe un calo di afflusso, cioè di utenti, pari a circa cinquemila unità annue, quindi una minore redditività presunta da compensare graziosamente nell’ambito del piano economico e finanziario (PEF) dell’opera con un aumento tariffario del 5% in aggiunta all’aumento, legittimo, scaturente dalla variazione dell’indice ISTAT.
Insomma, esattamente questa sciocchezza, senza il minimo pudore, il Comune di Macerata, regnante Carancini, ha messo nero su bianco ed ha presentato all’ANAC per sostenere ed avallare le richieste della Fontescodella Piscine s.p.a.. Cinquemila potenziali utenti l’anno in meno: una buffonata colossale in fatto ed in diritto (come dicono gli avvocati), che qualunque persona in buona fede si guarderebbe bene anche solo dal pensare, sia perché la realtà di fatto circa la consistenza e le dimensioni di quella vaschetta di Piediripa è, o può essere sotto gli occhi di tutti (un’inezia, a fronte delle previste piscine olimpiche di Fontescodella); sia perché nel contratto stipulato tra il Comune e la Fontescodella Piscine s.p.a. quest’ultima in ogni caso si è assunta il rischio di mercato, e quindi anche il rischio che in zona possano aprire altri impianti natatori.
Un argomento veramente risibile, e allora, visto che al ridicolo non c’è mai fine, il Comune ha anche sostenuto, per giustificare questo assurdo aumento tariffario tutto ai danni della cittadinanza, che bisognava tenere conto pure del fatto che il tempo inutilmente trascorso dalla stipula della convenzione (giugno 2009) ha comunque variato il valore dei costi e dei ricavi, con pregiudizio della povera Fontescodella Piscine s.p.a.. E che diamine, sembra dire lo staff caranciniano: stiamo parlando della bellezza di cinque anni!
Un’argomentazione sin troppo fascinosa quella del tempo che passa e modifica ogni cosa, se non fosse ormai notorio (circostanza ben compresa anche dall’ANAC) che nel caso specifico tutti questi anni sono trascorsi a vuoto solo perché dopo appena quattro mesi dalla stipula della convenzione (siamo nel novembre 2009) proprio la Fontescodella Piscine s.p.a., invece di aprire il cantiere, ha arrogantemente iniziato a bussare a cassa, evidentemente pretendendo il rispetto di precedenti impegni “sotterranei” e quindi chiedendo un’altra barca di soldi aggiuntivi, di fatto bloccando così del tutto l’iter realizzativo dell’opera.
Riassumendo: il Credito Sportivo non si sa se concederà il mutuo richiesto a mani giunte dal Sindaco Carancini, ormai promotore e sponsor della Fontescodella Piscine s.p.a.; se lo concederà sarà sicuramente per un importo molto inferiore, il che dovrebbe comunque imporre un ulteriore ridimensionamento dell’opera; la società concessionaria è in fase di sbriciolamento dopo il fallimento della Sielpa s.r.l. e non vede l’ora di sfilarsi dalla faccenda; l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha censurato e ridicolizzato l’operato del Comune in questa assurda vicenda, impedendogli di modificare il piano economico e finanziario dell’opera, che a questo punto è del tutto sballato e rende impossibile in via di fatto anche solo ipotizzare un’equilibrata gestione dei nuovi impianti natatori. Tutto ciò mentre, per fortuna – è proprio il caso di dirlo – la benemerita Società Filarmonica si appresta a rimettere mano al suo vecchio impianto in via del Velini: darà così un altro colpo mortale alle potenziali (e già sballate in partenza, come tutti ben sanno) previsioni di incasso della Fontescodella Piscine s.p.a., ma almeno consentirà ai maceratesi di avere entro un anno o due un paio di piscine degne di questo nome.
Quanto a Carancini ed ai suoi sodali di maggioranza, che dire? Come sempre, le critiche sottobanco ed il fuoco amico rivolto sotto traccia contro il povero Carancini saranno pesantissimi, ma in pubblico i maggiorenti del PD, sottraendosi alla benchè minima autocritica, seguiteranno a dire imperterriti e senza minimamente arrossire che l’Amministrazione ha bene operato e che ancora meglio farà grazie ad un programma originale ed innovativo ormai in cantiere. E Carancini? Mah, probabilmente si dimenticherà di quanto più volte ha solennemente detto (“Mandatemi a casa se non realizzerò le nuove piscine”) e si candiderà alle primarie del centrosinistra, però questa volta con un motto sicuramente vincente ed ancora migliore di quello usato nel 2010 (corre voce che sarà questo: “La nuova e inedita storia”) e con un’insuperabile idea forza: le nuove piscine di Macerata, in quel di Fontescodella.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Le gravissime condotte del sindaco e della maggioranza sull’argomento ‘piscine’ sono costate molto di più di quanto il buon Peppe non abbia indicato: tra interessi passivi, utenze non pagate, consulenze principesche, anticipi/mutuo, sorprese geologiche, e ‘via sperperando’! Tranne i complimenti all’autore dell’articolo trovo davvero pochi motivi per sorridere. La sintesi dovranno farla i maceratesi alle elezioni della prossima primavera, tenendo ben presenti le decine di impegni formali e di promesse disattese, i soldi sperperati su ciò che il sindaco uscente ha più volte definito ‘priorità delle priorità’.
E’ vero che il Sindaco ha legato il suo mandato alla realizzazione del polo natatorio ma la vicenda non può essere relegata all’insuccesso del solo Primo cittadino.
Deve coinvolgere tutta la maggioranza e non solo il PD. La maggioranza ha inscenato una verifica nella quale la questione piscine non e’ mai apparsa come d’interesse politico, piuttosto erano gli assessorati ad attirare le attenzioni. Il Capogruppo Ricotta, divenuto Assessore, ha sopito ogni critica ed intanto le varie mozioni e interpellanze venivano bocciate a colpi di maggioranza (e astensioni). Il Segretario Mandrelli si e’ dimesso lanciando un chiaro segnale politico ma il risultato e’ stato solo quello di far approvare un documento in cui si lasciava ogni responsabilità in capo al Sindaco (se lo dice lui che le piscine si faranno, allora facciamolo fare). Gli altri Consiglieri di maggioranza non se ne sono mai accorti che i lavori non iniziavano ed allora ci ha pensato il nuovo Capogruppo a dare l’ultimatum, severo monito che il Sindaco, in assemblea pubblica di quartiere ha prontamente ridimensionato con questa frase “guarda che Netti non e’ Dio”…ripetuta due volte con tono perentorio semmai qualcuno non l’avesse capito!
In questa vicenda, come peraltro in molte altre, e’ mancato il metodo ed il confronto ed i responsabili sono tutti coloro che per tre anni hanno urlato che il Consiglio era stato esautorato di competenze e poi, loro per primi, hanno seduto su quelle poltrone zitti zitti e con ossequiosa riverenza alla Giunta.
Ora e’ compito di ogni gruppo politico ripensare ad un piano, che sarà sempre un ripiego, con un mutuo a carico, con interessi passivi pagati e con cinque anni persi che non verranno mai risarciti alla cittadinanza.
Comunque, la maggioranza che verrà dovrà fare almeno tesoro di ciò e capire che non si decide il futuro della città con il metodo della prepotenza e dell’indifferenza.
Ma c’è da scrivere ancora qualcosa??
.
Oltre le dimissioni, immediate e irrevocabili, cosa altro si potrebbe chiedere???
@ Cerasi
La gogna. O l’esilio. O tutt’e due.
Eddaje co sse piscine!!! Adesso Carancì deve da penzà a li pupi de piazza. Lascetelo lavorà su le cose mportanti!!!
P.S.: non è che lo maestro Gorla è scappato via co li sordi?????
Si poteva magari aspettare la scadenza del terz’ultimatum (17 ottobre)!
Mentre Carancini corre a nascondersi senza trovare nascondigli, evviva il “centultimatum”!
Inutile spendere ulteriori parole su questa vicenda, soprattutto dopo questo ulteriore sviluppo.
Vorrei inoltre far notare che la piscina Don Bosco, l’unica natatoria di Macerata funzionante, è attualmente ancora sprovvista di arredi e dei più elementari sussidi per l’attività; già entarndo alla reception sembra di stare in un luogo abbandonato; entrando negli spogliatoi peggio che andr di notte, e così via.
Tutto era ampiamente prevedibile, ma non è stato previsto.
Canesin , ci metta una toppa prima che i meceratesi siano costtretti ad emigrare a Tolentino San Severino o Montecassiano.
Siamo pressochè tornati indietro di 10 anni, quando il Sindaco Meschini era riuscito, per un periodo, a non fare le piscine nuove e a chiudere la Don Bosco.
Quando si dice la nuova storia…
Adesso ho capito perché hanno distrutto un lavoro di un artista per metterci delle figure copiate…. Bommarito ha detto tutto…grazie!!
@ Artistidelanuovaera Javier
.
Nonostante fosse stato corroso dal tempo, dall’incuria e dalla non manutenzione (non manutenzione voluta? la domanda credo sia lecita, in 20 anni non è stato fatto nulla) il murales di Via Mugnoz (con i 4 elementi) realizzato nel lontano 1984 era comunque un bel dipinto.
.
Fortunatamente su google street view, anche se rovinato, si può ammirare ancora
https://www.google.it/maps/@43.2966222,13.4454905,3a,75y,81.69h,85.43t/data=!3m4!1e1!3m2!1sbf_PM_e40hLYH-8z74V_Pg!2e0!6m1!1e1
.
Sulle figure copiate (e mi sembra anche NON realizzate gratuitamente) non essendo un esperto o un artista o un tencico (perchè sulle coglio-nate urbanistiche, di queti tempi, ho sentito dire che, se non sei un tecnico o un architetto, non si può ovviamente parlarne) non mi pronuncio.
.
Da cittadino -ignorante- però posso liberamente dire che preferivo il vecchio murales, per quanto rovinato, a questo…
Il peggiore sindaco di Macerata della storia.
Doveva essere il “nuovo che avanza”, quello “giovane” che non avrebbe fatto come i predecessori: ha buttato via più soldi di tutti e ha cementificato in modo barbaro; in un modo in cui nemmeno Berlusconi avrebbe cementificato.
La colpa di questa farsa non è della giunta o del sindaco, che in tutti i modi cerca di essere sulla cresta dell’onda fingendosi interessato alle problematiche della città, vedi interessamento improvviso x lo sgretolamento dell’ospedale……….., ma bensì la NOSTRA, LA COLPA E’ DEI CITTADINI che non partecipano alla vita politica, fanno fare, gli sta bene tutto, non denunciano………
E’ ora di dire BASTA a questo sfacelo.
Coloro che hanno rovinato la città si prendano le proprie responsabilità PAGANDO DI PERSONA e la smettano di fare politica, perché fare politica vuol dire fare il bene della città, dei cittadini e non considerare la politica come una compravendita di compromessi, promesse e piaceri, questo deve finire!!!!!
Per Sabrina
E’ proprio una farsa ai danni dei cittadini maceratesi, e lo è sin dall’inizio.
Tutto infatti lascia pensare – questa almeno è la mia idea – che il costo dell’opera venne volutamente sovradimensionato dai grandi scienziati dell’Amministrazione Comunale già nel bando di gara e poi, per ingordigia e per avere una torta ancora più ampia, si promise (ovviamente con una promessa “sotterranea”) persino un ritocco ulteriore ad aggiudicazione avvenuta. Il tutto per motivi facilmente intuibili e comprensibili, a meno che non si voglia fare i finti tonti.
Qualunque costruttore o rivenditore di impianti simili potrebbe dire che il costo ipotizzato dell’opera già all’origine di questa squallida vicenda non corrispondeva affatto alla realtà.
Complimenti all’autore dell’articolo.E’ sempre un piacere leggere il sig.Bommarito.
Cerasi @ almeno era originale non cose copiate Macerata poteva godere di due murales invece di uno solo. E rispettare gli artisti che hanno lasciato una loro traccia spirituale come linguaggio universale i graffiti del passato ci sono stati utili per noi per capire quelle epoche, cosi i graffiti moderni hanno lo stesso ruolo ed importanza ma devono essere opere d’arte uniche. I graffiti sono il linguaggio moderno alle generazioni future. Se questo non fosse sono imbrattature dei muri sono più significativi quelli che troviamo nei sottopassaggi che è il linguaggio dei giovani e dei loro disagi e li fanno gratis…
@ Javier
Ma il novello murales da chi è stato realizzato precisamente?
Perchè si parla di un Cicarè, ma quale?
@Giuseppe Bommarito
Buongiorno, cosa pensa se l’ANAC mettesse il naso nella piscina di Civitanova la situazione non sarebbe forse peggio di quella del fontescodella? Lo chiedo a Lei perchè la ritengo una persona ben informata di quello che succede, aihmé, nella nostra provincia.
Per Pose Idone
Lei mi sopravaluta nelle mie capacità informative. Sulla piscina di Civitanova Marche ho solamente letto qualcosa su questo giornale. Nulla toglie però che i cittadini interessati raccolgano la documentazione del caso per poi esaminarla e decidere il da farsi.
GENTILISSIMA santucci intanto incominci lei ad emigrare ma non verso tolentino ecc. magari anche verso l’estero sarebbe ottimo ,,,,,,ma di cosa sta parlando lei non lo sà l’attuale piscina è completa di tutto e gestita da persone competenti e serie non come la precedente gestione truffaldina(mancano 500mila) è chiaro che necessita ancora di migliorie ma tenendo conto di come il furbetto precedente ha riconsegnato i locali un po di tempo ci vorrà ancora pazienza pazienza e tutto tornera meglio di prima questo è certo e comunque con tutte le critiche che il sindaco si merita è una certezza che la struttura è piu che attiva ed efficiente al servizio dei maceratesi e della citta tanti auguri
Egregio Signor Dipaolo
se mi permette la battuta, l’espatrio per il momento non è nei miei progarmmi.
Tuttavia mi è spiaciuto constatare che alla riapertura la piscina era arredata all’osso ( nella reception come negli spogliatoi, dove solo dopo qualche armadietto è stato messo), l’acqua era fredda e quindi l’ambiente nel complesso non confortevole.
Ovviamente come lei mi auguro che tutto migliorerà ( come credo) ,e auguro buona fortuna ai nuovi gestori.
perdoni marina non volevo essere scortese ma comprenda che ripartire da 0 con un utenza potenziale della precendente gestione in una settimana non è semplice per nessuno è chiaro che disguidi ci sono e forse non tutto è semplice come sembra ma questi ragazzi stanno dando prova di passione onesta e correttezza nella gestione al di fuori delle loro beghe politiche certo il sindaco dovrebbe ringraziare di persona questi ragazzi che si impegnano al massimo forse dovrebbe farsi un bagno in piscina ogni tanto magari di domenica farebbe piacere di sicuro a tutti daje caranciiiiii
«Io sono al terzo cerchio, de la piova
etterna, maladetta, fredda e greve;
regola e qualità mai non l’è nova.
Grandine grossa, acqua tinta e neve
per l’aere tenebroso si riversa;
pute la terra che questo riceve.»