I temi irrisolti, ciclicamente, tornano alla ribalta. In questi giorni si è tornati a parlare del palasport Fontescodella, insufficiente ad ospitare quanti vorranno assistere alle prossime partite “calde” della Lube (leggi l’articolo) e oggi riemerge, per usare un termine consono all’argomento, la discussione sulle piscine di Fontescodella. A dare il là è un’interpellanza depositata dal consigliere Riccardo Sacchi (Pdl) che sarà sottoposta all’attenzione dell’amministrazione nel corso del primo consiglio comunale utile.
«Il 29 agosto 2012 – scrive Riccardo sacchi nell’atto – la Giunta Comunale, in una delibera, ha previsto una specifica tempistica riguardo la rimodulazione del progetto per la realizzazione del complesso natatorio di Fontescodella. In particolare, erano previste le date del 10 settembre 2012 per la consegna, da parte di Fontescodella Piscine S.p.A., di “documentazione tecnica ed illustrativa sufficiente a dare un’idea concreta dell’ipotesi di nuovo dimensionamento dell’impianto natatorio”, e del 15 settembre 2012 per la consegna al protocollo comunale, sempre da parte di Fontescodella Piscine S.p.A., del nuovo progetto definitivo “rivisitato in base alla rivalutazione degli interessi pubblici in gioco” e del nuovo PEF (Piano Economico Finanziario), comunque, questa tempistica non è stata rispettata.
Il Consiglio comunale, su impulso della Giunta, lo scorso 23 ottobre ha approvato a maggioranza (con il voto contrario di tutti i gruppi di opposizione)l’ “Atto di indirizzo per la riconfigurazione del progetto relativo alla realizzazione del complesso natatorio di Fontescodella”, con cui in sostanza si forniva “ausilio e sostegno all’attività della Giunta in ordine all’approvazione del progetto definitivo, corredato dal relativo PEF (Piano Economico Finanziario), dell’impianto (leggi l’articolo). Il Responsabile Unico del Procedimento (R.U.P.) Andrea Fornarelli, subito dopo il deposito dell’ultimo progetto definitivo, ha affidato alla “Progetto Costruzione Qualità-PCQ s.r.l.” di Ancona l’incarico della verifica finale e della validazione dello stesso, così come ripresentato dalla Fontescodella Piscine S.p.A., per un compenso quantificato in 38.500 euro , con la specifica richiesta di definire la natura e l’entità economica delle singole modifiche apportate dal concessionario (leggi l’articolo). Il nuovo progetto definitivo differisce notevolmente dalle originarie previsioni del bando di gara in ordine alla quota di sbancamento, al tipo di fondazioni, alle dimensioni delle tre vasche (la più grande si riduce a 25 metri di lunghezza), alle dimensioni della parte commerciale (aumentata a circa 1.800 metri quadrati), al punto che, presumibilmente, esso integra una variazione sostanziale della natura dei lavori ricompresi nell’appalto.
Chiedo quindi all’Amministrazione per quale motivo il R.U.P., per la verifica e la validazione ha deciso di avvalersi di una società esterna a fronte della cospicua spesa di 38.500 euro, pur disponendo l’Ufficio Tecnico del Comune di Macerata di adeguate professionalità e pur non avendo i lavori oggetto dell’appalto un importo pari o superiore a 20 milioni di euro (soglia che impone che alla verifica ed alla validazione debbano provvedere organismi di controllo esterni accreditati secondo le normative europee). Quando sarà consegnata al Comune di Macerata la relazione della società? Vorrei inoltre sapere se corrisponde al vero la notizia in base alla quale la “Progetto Costruzione Qualità PCQ s.r.l.” si starebbe orientando a concludere che il nuovo progetto definitivo del complesso natatorio – così come rimodulato dalla Fontescodella S.p.A. con tutte le modifiche apportate rispetto al bando originario – integrerebbe una variazione sostanziale che imporrebbe di procedere ad un nuovo bando di gara. Quale ritardo comporterà l’incarico esterno? Qual’è la concreta tempistica prevista per l’inizio dei lavori e per il loro completamento?»
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Siamo alle solite:
PANTANA (la finta opposizione);
PANTANETTI (la finta maggioranza)
PANTALO’ (i cittadini che alla fine ci rimettono sempre)…..
Che spettacolo!!!
Effettivamente non si capisce il motivo per cui il Responsabile Unico del Procedimento (R.U.P.), l’ing. Andrea Fornarelli, non abbia proceduto personalmente, tramite l’Ufficio Tecnico Comunale, alla verifica ed alla validazione del nuovo progetto del polo natatorio: considerato l’importo dell’opera, avrebbe potuto tranquillamente farlo, facendo così risparmiare all’Amministrazione Comunale tempo e denaro (quasi 40.000 euro dovranno essere versati alla società di Ancona PCQ s.r.l. per tale prestazione professionale).
E si sarebbe mosso in un terreno apparentemente tranquillo, visto che quando la maggioranza approvò, nello scorso mese di ottobre, il famoso atto di indirizzo per la rimodulazione del polo natatorio (conseguente – come è noto – al regalo da un milione e mezzo di euro graziosamente fatto dal Comune di Macerata alla Fontescodella Piscine s.p.a. per l’ancora più famosa e famigerata bufala geologica), essa sbandierò un parere di legittimità del Segretario Comunale che assicurava che le varie modifiche apportate al progetto a suo tempo posto a base di gara non integravano una variazione sostanziale del progetto stesso e delle clausole contrattuali.
Forse l’ing. Andrea Fornarelli, da più parte attaccato nei mesi scorsi quale R.U.P. per le omesse o insignificanti verifiche effettuate in ordine agli aspetti geologici della faccenda risultanti dal progetto preliminare e definitivo già a suo tempo presentati, questa volta ha prudentemente deciso di mettersi da parte, lasciando ad altri (la PCQ s.r.l.) la responsabilità di attestare una cosa molto difficile da attestare, e cioè che tra il progetto posto a base di gara e il secondo progetto definitivo, quello redatto dalla Fontescodella Piscine s.p.a. nei mesi scorsi, non ci sono variazioni sostanziali.
Mah, vedremo che cosa verrà fuori. Certo però che anche ad un profano appare difficile sostenere che, nel caso specifico, non siano modifiche sostanziali l’abbassamento delle fondazioni di oltre il doppio, l’ampliamento notevolissimo della parte commerciale a scapito di quella strettamente funzionale agli impianti, la riduzione della metratura della piscina grande interna da 34 a 25 metri, e così via discorrendo.
Attenzione, perchè non si tratta di una questione di poco conto, visto che, in presenza di modifiche sostanziali, bisogna ripartire da capo con un nuovo bando di gara, come più volte, ma inutilmente, è stato evidenziato su questo giornale. Tra l’altro, se ben ricordo, pendono già sul capo della Amministrazione Comunale la minaccia di impugnazione avanzata dal raggruppamento di imprese secondo classificato rispetto al bando originario, nonchè un esposto della minoranza presentato sull’intera vicenda all’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici.
Sono d’accordo con Bommarito. Premetto che non ho preso visione dei progetti originario e variato, ma così come esposta, la situazione sembra chiara. Probabilmente la voce ENTRATE del quadro economico finanziario, ha indirizzato la committenza a realizzare un altro centro commerciale anzichè un centro natatorio. Rinominerei il progetto in: “Realizzazione del nuovo centro Commerciale Fontescodella con annessa struttura natatoria”.
Diman tristezza e noia recheran l’ore, scriveva il caro Leopardi. Ignorava che, vivendo qui a Macerata, non c’è bisogno di aspettare domani.
al di la di ogni considerazione politica e tecnica, che lascio agli addetti, credo che dopo tante chiacchiere il cittadino vuole finalmente poter fare un tuffo in piscina senza dover espatriare.
Quindi cercate di fare meno porchette possibili, non buttate via soldi pubblici e fate una volta per tutte questa benedetta piscina !!!!!!!
P.S. L’idea di Filippo, una piscina in Piazza, sarebbe il massimo.
il Sindaco Carancini ha dichiarato che questo è l’anno delle piscine, poi l’anno del progetto delle Casermette, poi l’anno del parcheggio Rampa Zara, ed ancora l’anno della bretella Mattei Pieve.. Intanto sono passati tre anni della sua amministrazione e nulla è stato fatto, e il PD partito di maggioranza fa finta di nulla, perchè in fondo per loro l’unica cosa che conta è mantenere ben salda la poltrona. Credo che l’unico merito di Carincini sia quello di essere riuscito da solo a far venire alla luce da un lato il peggio del suo predecessore, e dall’altro il fallimento del centro sinistra maceratese . Le notizie che abbiamo letto in questi giorni ed anche in questi mesi, dimostrano che non c’è società, associazione o ente che non abbia oggi problemi con la gestione della classe dirigente scelta dal PD in questi anni. Macerata deve ricostruire tutto anche una nuova generazione di giovani capaci di occuparsi di dirigere i settori strategici della città, non sarà facile perchè ancora gli anziani manovratori resistono, ma dobbiamo farlo.
Da ragazzo andavo alla piscina della filarmonica e non ho mai fatto la fila. Ora la piscina è chiusa da almeno un decennio e non capisco perchè visto che a Macerata sembra che ci siano solo nuotatori, Invece di sprecare soldi che servirebbero a realizzare opere che per quando saranno fruibili i maceratesi avranno bisogno magari di un palazzo del ghiaccio per praticare hokey non si potrebbe riaprire la Filarmonica? Ma forse i veri interessati alla realizzazione del polo natatorio tutto interessa meno che la piscina. A proposito, a quale costruttore il Sindaco pensa di dare l’incarico? Vogliamo provare ad indovinare?
Riccardo mi fa specie vedere il faccione di bersani che mi dice qual’è l’italia giusta proprio sotto questo ennesimo articolo, si mi sembra proprio la direzione giusta.
Allo stesso tempo mi colpisce ancor di più l’assordante silenzio della compagnesca e sinistra cittadinanza maceratese che si pone in adorante costernazione della sinistra dirigente senza dire una parola, la città cade a pezzi, chiude tutto, protesta tutti e … tutto riame uguale.
la vicenda delle piscine è lo specchio di tutto, come già ricordato, oramai non paghi di ciò, si continua con gli annunci: faremo di quà e faremo di là, non mi colpisce affatto ciò, è la normale e sinistra propaganda che ci accompagna da sempre, mi addolora invece vedere la mia città strasuperata da qualiasi paesittu con la comnnivenza e la consapevolezza dei maceratesi che avallano questa situazione (e stai pur sicuro la avalleranno altre 11000 volte precise precise).
L’interrogazione del Consigliere Sacchi e’ veramente pertinente. Se l’incarico alla società esterna e’ di supporto alla validazione l’impegno di spesa appare eccessivo, se invece e’ finalizzato alla verifica di fattibilità dell’opera allora si pone quale presupposto preliminare dell’intero procedimento amministrativo e quindi significa che la gara e’ viziata.
Come si fa a non essere scandalizzati per l’ennesima opera che (forse) sarà realizzata dopo mille atti in bilico sulla sottile linea della correttezza e legalità?
Ma queste cose purtroppo accadono molto spesso e a prescindere dal colore delle Amministrazioni. Sono le persone che rappresentano le Amministrazioni le principali personali responsabili delle mascalzonate.
Non è la prima volta e non sarà nemmeno l’ultima che un progetto viene “stravolto” dopo una gara. In questo caso credo si sia andati veramente troppo oltre.
mentre ritengo anche io, come Andrea (Marchiori), che quanto detto da Riccando (Sacchi) abbia fondamento, del resto è una questione tecnica facilmente verificabile, non capisco lo scopo e la pertinenza degli altri interventi in chiaro politicese.
mi ricordano tanto il ritornello di una nota canzone dei “Vincisgrassi” su Macerata e i suoi abitanti.
anche a me piaceva la Filarmonica ed oggi, che l’ortopedico mi ha prescritto, per problemi alle anche, sedute in piscina, ne sento la mancanza ma, se non erro, è una struttura privata e credo che il Comune possa far poco.
E’ vero, la Filarmonica è privata. Mi sorprende proprio questo: un privato dispone di una struttura che sembra essere indispensabile, quindi con un bacino di utenza formidabile e non la utilizza rinunciando ad enormi incassi. Ma non è strano? Non sarà che la piscina non è indispensabile, ma è indispensabile colare altro cemento sul territorio (la famosa crescita e sopratutto costruire gli spazi commerciali previsti intorno alla piscina? (riciclare soldi sporchi magari a vantaggio della stessa azienda che cresce)
@ alegnoni
Se non ricordo male, per diverse vicissitudini e problematiche, per diversi anni la piscina alla Filarmonica non è stata tilizzata (e non si è fatta neanche la normale manutenzione della struttura) per cui adesso rimetterci mano, da privato, credo che costerebbe molto in quanto praticamente ci sarebbe da rifare/ristrutturare quasi completamente le vasche e gli spoiatoi….
Per Alegnoni e Paolo Ponzelli
La Filarmonica oltre un anno fa propose al Comune di Macerata una sinergia per ristrutturare la piscina esistente nella sua sede situata nella “lunga” di Villa Potenza e per costruirne un’altra a valle, il che avrebbe consentito di risolvere dignitosamente nella nostra città il problema “piscine” in un anno-due, spendendo circa un terzo di quello che alla fine si spenderà quando, tra qualche anno, il polo natatorio di Fontescodella sarà (forse) realizzato.
Il Comune, che avrebbe potuto ancora sciogliersi dall’abbraccio mortale con la Fontescodella Piscine s.p.a. per le sue palesi inadempienze, chiedendo pure i danni, lasciò cadere la proposta della Filarmonica e si impegnò in tutti i modi a proseguire il rapporto con la Fontescodella Piscine s.p.a., procedendo al regalo aggiuntivo di un milione e mezzo di euro sotto forma di modifica concordata del progetto (e che modifica, praticamente uno stravolgimento quasi totale!) con la scusa dela bufala geologica.
Alla fine, le piscine di Fontescodella devono ancora partire, e sull’inizio dei lavori pendono tuttora grossi interrogativi di carattere giuridico e sostanziale, mentre la Filarmonica, immaginando che a Macerata sarebbero state costruite altre piscine, rinunziò anche a ristrutturare l’unica piscina già esistente nella sua sede estiva.