il sindaco Carancini dopo l’approvazione del progetto esecutivo delle piscine di Fontescodella lo scorso dicembre
di Alessandra Pierini
L’epopea dell’impianto natatorio di Fontescodella si arricchisce di un nuovo ultimatum. Questa volta a stabilirlo è il Comune di Macerata che ha fissato il 17 ottobre come termine ultimo per la società Piscine Fontescodella Spa per sottoscrivere l’atto di sottomissione, essenziale per avviare il cantiere dell’opera. A fissare l’ennesima scadenza è una delibera di Giunta comunale approvata lo scorso 28 luglio ma comunicata solamente oggi.
Il contratto con la società aggiudicataria del bando per la realizzazione delle piscine era stato firmato nel 2009. Da quel momento è partita una lunga fase di rimodulazione delle condizioni e solo lo scorso dicembre si è giunti all’approvazione del progetto esecutivo. Sono arrivate però nuove grane quali il fallimento della Sielpa, azienda che faceva parte della Fontescodella Spa, e le difficoltà per il reperimento del necessario finanziamento che, secondo le ultime notizie, dovrebbe arrivare dal Credito Sportivo. In sede di bilancio, nel mese di aprile, è arrivato dai banchi della maggioranza l’ultimatum per il sindaco Carancini perchè il cantiere fosse avviato entro il 30 giugno 2014, ultimatum che oggi il primo cittadino richiama affermando che il provvedimento della Giunta è « l’effetto naturale, rigoroso e rispettoso» di quell’atto.
Il termine del 17 ottobre è quindi l’ultimo utile per la sottoscrizione dell’atto di sottomissione. Qualora fosse firmato, potrebbe servire altro tempo per l’avvio dei lavori.
Questa la nota del comune di Macerata:
Al 17 ottobre 2014 è definitivamente fissata la linea entro la quale la Piscine Fontescodella S.p.A. dovrà necessariamente sottoscrivere l’atto di sottomissione, documento fondamentale e determinante, per l’inizio dei lavori per la realizzazione del nuovo impianto natatorio a Macerata. Questo ha deciso la Giunta Comunale con la delibera n. 267 del 28 luglio 2014 la quale, con tale indirizzo, di fatto, da un lato, lascia un margine temporale pienamente ragionevole per il completamento dell’istruttoria strumentale al finanziamento per la costruzione delle piscine e, dall’altro, pone comunque un termine finale e perentorio entro cui la Concessionaria dovrà sottoscrivere l’atto convenzionale che consentirebbe l’inizio dei lavori.
“La delibera assunta – dichiara il Sindaco Romano Carancini – tiene conto, in primo luogo, delle responsabilità contrattuali connesse alla sottoscrizione del contratto di concessione del 2009 e degli ulteriori passaggi amministrativi che ne sono seguiti tra cui, in particolare, la delibera 452 del 28/12/2013, con la quale la Giunta Comunale approvò il progetto esecutivo.”
In secondo luogo, è l’effetto naturale, rigoroso e rispettoso dell’ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale in sede di sessione di bilancio, con il quale si sollecitava politicamente l’Amministrazione Comunale a verificare la fattibilità dell’apertura del cantiere entro il 30/6/2014.
Intendo precisare – aggiunge il Sindaco – che l’importante passaggio amministrativo del 28 luglio, con la decisione assunta, riflette la piena consapevolezza e convinzione di un epilogo positivo della storia delle piscine, ma soprattutto vuole essere un atto di trasparenza, correttezza e responsabilità amministrativa verso i maceratesi, e, d’altro canto, un definitivo e puntuale richiamo agli impegni assunti dalla Piscine Fontescodella S.p.A. nei confronti dell’intero territorio, oltreché alle obbligazioni contrattuali su essa incombenti.
“Abbiamo assoluta fiducia – conclude Romano Carancini – che finalmente questa Città, dopo la conclusione dell’iter amministrativo di dicembre 2013 con l’approvazione del progetto esecutivo, possa veder partire i lavori di un’opera attesa da sempre che costituirebbe l’orgoglio di un territorio e, soprattutto, un servizio per tutti.
Per questo saremo impegnati fino all’ultimo secondo, che oggi fissiamo al 17 ottobre prossimo”.
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Un’amministrazione comunale ridicola e patetica. E’ ora di finirla di scherzare ulteriormente con i soldi dei contribuenti! Speriamo che la magistratura prima o poi faccia luce anche su questa ridicola ed insopportabile telenovela.
Se si era partiti che nel 2015 avremmo finalmente nuotato e si finisce che, FORSE, nel 2015 comincieranno a fare i primissimi lavori…
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Se non è fallimento questo…
Senza parole. Anzi solo una: tragicommedia.
Quella mattina Romano Carancini si guardò allo specchio mentre si faceva la barba e pensò preoccupato: “Che mi posso inventare sulle piscine? Fuori è pieno di rompiballe che mi attaccano su questo punto e io mi sono fatto sfuggire che quella era la priorità delle priorità. A me non me ne frega niente delle piscine, però ormai l’ho detta quella fregnaccia”.
Poi, pensa e ripensa, soddisfatto, arrivò ad una conclusione. Si disse, fiero di sè, che, nonostante tutto, era ancora capace di idee brillanti: “Dopo l’ultimatum della naggioranza scaduto a fine giugno, metterò io un altro ultimatum a metà ottobre, così intanto la pecora cammina, e forse questi della Fontescodella spa uno straccio di cantiere riusciranno ad aprirlo, e così potrò presentarmi alle primarie del PD e schiacciare tutti quei criticoni anche del mio partito che dicono che ormai politicamente sono finito”.
Poi però l’assalse un dubbio angoscioso: “E se la Fontescodella spa non ci riuscisse ad aprire il cantiere?”. Mentre si stava sbarbando la parte sinistra del volto trovò la soluzione pure a questo problema. Con gli occhi vispi ed eccitati disse alla sua immagine riflessa nello specchio: “Romano, sei troppo forte, i maceratesi non ti meritano. La soluzione è semplice: se la Fontescodella spa non riuscisse nemmeno per il 17 ottobre a partire con il cantiere, farò fare un altro ultimatum. Dopo quello della maggioranza, dopo quello mio personale, pretenderò che un altro ultimatum venga posto dal PD. Sì, parlerò con il segretario Paolo Camomilla Micozzi e gli farò fare un altro ultimatum a metà giugno 2015. A quel punto si sarà di nuovo votato e io sarò di nuovo Sindaco e a tutti questi rompiballe che mi assillano sulle piscine gliela farò vedere io”.
E se poi il cantiere dovesse veramente partire, ai noi se il direttore dei lavori dovesse essere persona conosciuta e particolarmente apprezzata dal proprietario del terreno dedicato alla struttura.
Siamo al decimo ultimatum?
Chi prenderà il posto della Sielpa che era capo fila? Credo sia interessante indagare.
NOTIZIE ANSIA – L’apertura del cantiere delle piscine, che dovevano essere completate entro il 2015, verrà presumibilmente aperto entro il 2016 per fare in modo che, nel 2017, a seguito delle rinnovate scosse telluriche in Adriatico e temendo il propagarsi delle onde e delle faglie dall’acqua salata a quella dolce corretta al cloro, si possa provvedere, nel 2018, all’ideazione e messa in opera di un impianto di isolamento sismico all’avanguardia nel mondo, da approvare in consiglio comunale nel 2019, affinché nel 2020 possano iniziare i lavori sia delle piscine che, nel 2021, dell’impianto antisismico. A tale riguardo, nel 2022 si prevede l’inaugurazione dell’intero complesso (di superiorità). “E’ quanto mai opportuno” – ha dichiarato un noto politico – “che se proprio si deve affogare, ciò accada nell’acqua alta”.