Camilloni: “Macerata Nuoto
ha acquistato gli arredi,
perchè lasciarli alla Don Bosco?”

LA REPLICA - Il presidente dell'associazione interviene dopo che l'assessore Canesin l'aveva accusato di aver portato via indebitamente il mobilio

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Il presidente della Macerata Nuoto Alfredo Camilloni

Il presidente della Macerata Nuoto Alfredo Camilloni


L’impianto natatorio di viale Don Bosco riaprirà i battenti il prossimo 15 settembre. L’unico urgente impedimento secondo l’assessore Alferio Canesin, è rappresentato “dagli arredi, portati via dall’ultimo gestore”, ossia Alfredo Camilloni (leggi l’articolo).
E il presidente della società Macerata Nuoto, che si trasferirà a Montecassiano (leggi l’articolo), replica a Canesin:
«Non riesco a capire a quale titolo l’assessore allo sport sembrerebbe aver affermato che il sottoscritto abbia “portato via indebitamente tutto l’arredo”, quando la Macerata Nuoto non ha nessun rapporto di natura formale con il comune di Macerata ma esclusivamente con il Consorzio Fontescodella Spa. Motivo per cui sono state affermate circostanze esterne al Comune e pertanto non conoscibili; inoltre l’associazione Macerata Nuoto ha acquistato arredi per circa 85mila euro di sua spontanea volontà  per rendere la struttura più efficiente e non si capisce a quale titolo avrebbe dovuto lasciarli nella piscina Don Bosco. Ritengo l’affermazione lesiva della mia persona ma, essendomi riproposto di uscire al più presto da questa triste vicenda, per quanto mi riguarda la questione può ritenersi chiusa».

 

 

 

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