L’attuale struttura di via Ghino Valenti
Stefania Cittadini, Alfredo Molinari (vicepresidente) e Alfonso Cacchiarelli (presidente)
di Gabriele Censi
(Foto-servizio di Lucrezia Benfatto)
“Ce lo chiede la città”, il presidente della società filarmonico-drammatica di Macerata mutuando uno slogan di Renzi fa un annuncio che smuove le acque sul dibattito intorno al polo natatorio che ormai da molto tempo tiene banco in città. Il sodalizio di via Gramsci ha deciso di avviare il progetto di ristrutturazione della piscina di via Ghino Valenti, impianto fermo da anni e che sarà completato entro maggio 2015. Il punto fermo è proprio la scadenza fissata da Alfonso Cacchiarelli che a nome del direttivo, interamente coinvolto nell’iniziativa, spiega: “Avevamo ferme nei cassetti alcune idee progettuali, per un impianto che vide la luce nel 1973 con l’acquisto del terreno da parte dell’allora presidente Antonio Boari e la costruzione del centro, prima per i soli soci e poi aperto alla città. Ci furono anni di grande splendore, ricordo il biennio 92-94 in cui organizzai le “Notti d’estate in piscina”. Ora la struttura seppure ancora integra dal punto della sicurezza idrogeologica è in disuso. In questo tempo in cui leggevamo delle notizie che annunciavano la cittadella dello sport a Fontescodella, nelle varie ipotesi che si sono succedute, abbiamo atteso per evitare doppioni in un bacino limitato coma la città di Macerata. A fronte di questa situazione stagnante il comitato direttivo ha deliberato questa settimana di rilanciare il centro sportivo che proprio domani inaugura il nuovo ristorante e che da due anni sta avendo successo con i campi di calcetto e calciotto”.
Cacchiarelli spiega che l’ipotesi è aperta al contributo delle forze economiche della città e anche al Comune, i costi ipotizzati possono raggiungere un milione di euro nel caso di struttura con copertura mobile per il doppio uso, estivo e invernale, l’attuale cubatura dell’intero impianto può essere ampliata fino ad ulteriori 9 mila metricubi. “Le risorse le abbiamo – dice Cacchiarelli – anche se si tratta di un grosso sacrificio che condividiamo volentieri per il bene della città. Stiamo valutando la migliore soluzione sempre nel rispetto del termine fissato. La piscina sarà aperta a giugno 2015, e la gestirà chi già opera nel settore natatorio, perchè scegliamo persone competenti e aziende specializzate come abbiamo fatto per il calcetto con la ditta di Gilberto Borroni di Potenza Picena e con Stefania Cittadini, che già gestisce ‘I Cerchi’a Sarnano, per il ristorante”.
Alfredo Molinari, Alfonso Cacchiarelli e Pierluigi Borroni
Borroni si dichiara soddisfatto del lavoro che sta svolgendo (campionati invernali, tornei e prenotazioni singole) e annuncia nuove iniziative come i campi estivi per i ragazzi per l’estate e il beach volley: “Sicuramente l’apertura del ristorante sarà un traino anche per la nostra attività”. Stefania Cittadini domani sera inaugura il locale che si chiamerà ‘La Filarmonica’ e vuole raggiungere un target molto eterogeneo: “Faremo menù di carne, di pesce e pizzeria con un ottimo rapporto qualità prezzo. Ci sarà anche un pub irlandese con l’angus come specialità e saremo aperti fino a notte fonda”. Il presidente approfitta per ricordare con orgoglio le iniziative intraprese a partire dal suo predecessore, il compianto Giovanni Battistelli, che iniziò nel 1994 i lavori di restauro del piano nobile di via Gramsci, poi più recentemente il Torrione da dove si ammira uno splendido panorama si Macerata. Il nostro rapporto consolidato con Musicultura ci fa sperare che non mancheranno anche intrattenimento e spettacolo in questa struttura che sarà a servizio di Macerata.
Ma la vera notizia di oggi è quella delle piscine, con la situazione del polo natatorio di Fontescodella ancora in sospeso e l’imminente scadenza del 30 giugno che non sta facendo passare giorni tranquilli al sindaco. Proprio su questo tema Romano Carancini è sempre stato molto determinato indicando il polo natatorio come “la prioriorità delle priorità” del suo mandato amministrativo. Oggi, però, viene a profilarsi una situazione più semplice, meno onerosa e comunque risolutiva.
Tutto pronto per l’apertura del ristorante “La Filarmonica”
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L”ho sempre sostenuto e nn ccapisco xche si vuole continuare a far passare il messaggio che a mc nn ci sono le piscine. Quello della filarmonica é uno spazio bellissimo e funzionale che neCessita solamente di una riqualificazione. Chi andava d’estate alla filarmonica si ricorda sicuramente di quanto fosse piacevole Quel luogo e di come rappresentasse la spiaggia di macerata. Tutto questo dimenticato a favore di una idea di ulteriore edilizia e speculazione…
Se lo fanno avranno la riconoscenza e la risposta della città.
È l’unica soluzione valida per l’attuale città. Solo il centrosinistra non se ne è accorto! Grazie alla Filarmonica che pensa in grande e per la città
Avanti tutta, Filarmonici!
La manifestazione di volontà della Filarmonica segna il “de profundis” per la pluriennale farsa della Giunta Carancini sul polo natatorio di Fontescodella. Ormai non sarà più credibile la collaudata politica degli annunci e dei continui rinvii da parte del Sindaco, ormai non ci sono più alibi, ormai l’iniziativa privata della Filarmonica ha fatto piazza pulita di anni ed anni di bugie e di menzogne all’intera città di Macerata.
Onore alla Filarmonica che ha deciso di impegnarsi direttamente in un momento economicamente così difficile per supplire alle inefficienze delle Giunte Meschini e Carancini, portate avanti clamorosamente per anni ed anni!
Caro sindaco, “mettece na fiecca”!!! Vada a spiegare ai maceratesi che è meglio spendere milioni e milioni di Euro pubblici anzichè agevolare ed adoperarsi per soluzioni più “abbordabili” come quella, intelligente, proposta nell’articolo di cui sopra. I gravi ritardi, le “spese pazze”, le promesse e gli impegni sempre disattesi non si contano più. Per fortuna le bugie hanno le gambe corte e, per continuare cone le metafore, tutti i nodi di questa triste – e a tratti torbida vicenda – stanno “venendo al pettine”. Mezzo milione di interessi passivi per il mutuo (per opere che non si realizzeranno mai), 800.000 Euro di debiti della Fontescodella S.p.A. con il Comune per utenze “anticipate” dal Comune ed a questo non ancora pagate dalla medesima Società per la gestione dell’impianto di Viale Don Bosco, 380.000,00 Euro anticipati per la quota parte di mutuo dell’Università, oltre ad altre “varie ed eventuali”, portano alla esorbitante somma di circa 1.800.000,00 i soldi pubblici buttati dalla finestra!! Quante cose potevano farsi con una somma del genere? Rimpianti sindaco? Se Carancini ha deciso di “affogare” la sua carriera politica sulle piscine faccia pure, noi non gli permetteremo certo di fare altrettanto con la città!
«Questa volta gli apparve l’Arcangelo Gabriele, che gli annunciò la sua prossima maternità.»
(Voce narrante nel film Il Secondo Tragico Fantozzi, 1976)
Lo spazio della Filarmonica è spettacolare, sia come posizione che come logistica… la struttura offre campi da calcetto e calciotto, un ristorante che, se alla portata di tutti, può essere di grande appeal non solo per i maceratesi e, non meno importante, un vasto parcheggio. riqualificare la piscina sarebbe bellissimo, soprattutto per maceratesi come me che d’estate non vedevano l’ora di “appratarsi” sul verde del bordo piscina per trascorrere un sabato diverso dal solito. sono certo che un progetto del genere sarebbe di sicuro successo.
@ll’Avvocato Bommarito: si immagina l’avvio di un progetto di riqualificazione del genere che batosta sarebbe per il gruppo Fontescodella piscine? l’inaugurazione di una piscina a piediripa di una palestra privata aveva fatto squilibrare tutto il piano finanziario del progetto, figuriamoci se dovesse ripartire la Filarmonica!!!! sarebbe un terremoto finanziario al pari di una impennata dello spread!
mi piace!!!
Era ora che finisse l’era degli sperperi di denaro pubblico e di scelte politiche insensate. Ora i cittadini maceratesi chiedono che chi ha sbagliato cominci a pagare di tasca propria, perche’ stanchi di essere presi in giro da un’amministrazione comunale del tutto inefficiente.
Era oraaaaaa !!! Se davvero e’ tutto pronto x il 2015 ci vengo a fasteggiare il mio 50 compleanno ….perfetto !!!!
Una bella notizia, meritevole di attenzione e di confronto anche con l’amministrazione pubblica. Personalmente non abbandono l’idea di una struttura pubblica ma sarebbe superficiale non confrontarsi con l’iniziativa annunciata, magari per comprendere se e come possa esser possibile realizzare sinergie tra l’esistente, ciò che può essere ristrutturato o ampliato e ciò che si potrebbe ancora fare avendo risorse finanziarie a disposizione (c’è un mutuo contratto ed in ammortamento).
L’amministrazione pubblica pensi piuttosto ad estinguere il mutuo prima possibile e a sanare la bufala prima di ulteriori aggravi di spesa per i cittadini. Sono convinto che solo un’associazione di imprese private puo’ far funzionare una struttura del genere,senza alcun onere finanziario per la collettivita’ maceratese. Piuttosto cercate di sistemare strade, marciapiedi e verde pubblico!
La piscina della Filarmonica, come dice Ribecchi, era la meta estiva di prossimità dei maceratesi. Come polo natatorio, però, aveva grossi limiti e comunque non escludeva la Don Bosco. Col passare degli anni le condizioni esterne e quelle interne degli spogliatoi sono andate sempre più peggiorando ed i problemi finanziari non hanno consentito neppure l’ordinaria manutenzione; ora si parla di investimenti, ma solo per riportarla alla fruibilità, non per farne un polo vero e proprio. Temo che la soluzione di continuare, anzi ricominciare, con due piscine modeste, una pubblica l’altra privata, sia poco lungimirante per entrambe.
Quello che non mi e’ chiaro e’, invece, come si possa risolvere il contratto d’appalto e quello di mutuo di scopo e, soprattutto, con quale sacrificio economico. Sono state ben pagate consulenze esterne per la fattibilità dell’opera, ora toccherà pagarne altrettante per l’aborto, considerato che la questione amministrativa ed erariale non e’ di poco conto.
Il PD, che ha posto la scadenza del 30 giugno per la prima pietra, dovrebbe spiegare entro il successivo 1′ luglio come si giustificano ai cittadini i denari di cui parla giustamente Sacchi ed i modi per evitare la Corte dei Conti ed il commissariamento, a meno che, con uno stratagemma politico, si pensi ad allungare l’agonia asfittica.
Che bei ricordi!!! Bella notizia
Sarebbe ora Presidente!!
Finalmente un progetto fattibile! Complimenti. Avanti!
Poche parole e tanti fatti, questo è fondamentale. Anche se parole sono importanti; il Presidente che dice: “occorre smuovere le acque”, l’articolista che parla di fare fronte ad una “situazione stagnante”, e poi vuoi mettere, quando incontri un amico ed hai la cuffietta in testa e ti chiede: “vai in piscina?” e tu rispondi “si……alla Filarmonica!”, pensa un pò se dovevi dire “si faccio quattro tuffettini dentro FonteScodella”. Fa la differenza.
Mi sembra di aver capito che a Fontescodella si voglia realizzare una piscina importante o olimpionica e che quella della Filarmonica non sarebbe che un ripiego anche se , con una spesa ragionevole si potrebbe avere un complesso natatorio comunque adeguato per la città di Macerata . Ora mi domando perchè il Comune , anzichè avventuarsi in una spesa faraonica, non ha cercato le giuste sinergie con il privato ;normalmente sempre così si ragiona o si dovrebbe ragionare . Questi sono esattamente i comportamenti che moltiplicati per una infinità di situazioni hanno portato il debito pubblico in generale e quello degli Enti Locali , nel volgere di più di un ventennio, ad un livello stratosferico e conseguentemente ad una tassazione esagerata ed insostenibile con le conseguenti ripercussioni sulla sostenibilità economica del sistema e della stessa occupazione .I soldi pubblici vanno spesi con oculatezza e qualche dennio fa per costringere i Comuni a mantenersi entro un certo regime lo Stato contingentava i settori di intervento per cui era possibile contrarre i mutui . Ma poi quelle regole che inducevano gli amministratori ad usare il cervello anzichè le fantasie elettoralistiche e clientelari sono saltate ed ora navighiamo in una sorta di palude amministrativa e contabile a danno di tutti . E’ sotto gli occhi di tutti che lo sperpero di denaro pubblico ha radici e costumi molto diffusi e che risalgono lontano nel tempo che non ha eguali ( anzi è inconcepibile ) in qualsiasi altra nazione europea . Noi in Europa dovremmo chiedere oggi che venisse limitato al minimo im nostro concorso nella spesa per le istituzioni europee e che i finanziamenti Europei venissero limitati solamente ad alcuni settori come per opere di risanamento e per la sicurezza ambientale , fognature aquedotti e non altro perchè diversamente noi saremmo capaci di spendere in opere senza considerare la spesa ulteriore per la loro manutenzione e conservazione che andrebbero ad aggravare la spesa corrente e le tasse . Per esempio . Anche per quanto riguarda l’ex mattatoio (ed altri interventi )come ragioniamo . Se pensiamo che una volta riqualificato questo stabile.. e che avrà dei costi .!!..,pur per utilizzarlo a fini meritori, non comporterà altre spese che incideranno sul bilancio, può anche andar bene ..(e neppure tanto..) , altrimenti conviene venderlo se è ancora vendibile o addirittura spianarlo per creare un spazio pubblico . Comunque era già tutto previsto da oltre venti anni la situazione che stiamo vivendo ,ovvero quella di sentirsi condannati da un livello di tassazione assurda : dal tempo in cui i Comuni pur con la sola tassa sui cani e sulle pubbliche affissioni da cui ricavavano bazzecole hanno potuto comunque realizzare tante opere importanti, si è passati al tempo in cui i Comuni e lo Stato e gli altri Enti si sono dovuti o voluti finanziare e si finanziano con tante altre tasse crescenti negli anni che ,purtroppo, non sono oramai più arrestabili . Il concetto è quello che non puoi sempre pensare di comprarti tante Ferrari se poi non calcoli come le puoi mantenere : le Ferrari le puoi vendere ma le opere pubbliche inutili e costose da manatenere a chi le dai !
Avanti tutta! Anche questo un bel passo per rifare di Macerata un vero capoluogo!
Mi piace molto!
Non ho nessuna intenzione di entrare nel merito della discussione sul progetto ” Fontescodella”, ma confondere questa notizia con la realizzazione di un vero e proprio polo natatorio è come scambiare …………………..la Nutella con………altro.
Col massimo rispetto per la Filarmonica , ma con un invito al consigliere Sacchi e non ……partire per la tangente dell’ euforia.
Le piscine ( o ” le pescolle” ) di via Ghino Valenti , saranno ristrutturate, ma sempre ” pescolle ” ( pozzanghere , per i non -maceratesi) resteranno.
Con o senza ristorante annesso.
Per carità: ben venga ogni ulteriore servizio alla comunità, vanno persino benissimo le critiche all’ amministrazione comunale, rea a mio giudizio di ” mancanza di polso” nelle gestione della situazione.
Umanamente credo che il Sindaco Carancini, su questa cosa abbia davvero esaurito ogni scusante.
Ma nessuno parla delle responsabilità terze , di quelle dell’ Università , prima partita al grido di ” Avanti Savoia” e poi diventata di colpo…………….evanescente.
Parliamo anche dell’ infelice scelta che fu fatta al tempo di Meschini di fare del polo natatorio , una specie di ” nicchia” per il nuoto sincronizzato, con vasche altrimenti inadatte ad usi più……..comuni.
Altrimenti staremmo già a bagno in quelle piscine.
Tutta colpa del PD?
Bah…..
Ho tutta una teoria nel merito.
A Macerata , si dice, decide tutto chi ha nell’ armadio una ” pannella da muratore”….. 😀
Carancini , evidentemente quella “pannella” non ce l’ha.
Sennò altro che piscine!!
Non credo che a Macerata ora serva una piscina Olimpionica… preferisco l’idea di ristrutturare quello che già c’è e renderlo agibile, anche se privato, piuttosto che operare ulteriore cementificazione per realizzare un’opera di speculazione che poi non sarà mai usata a sufficienza visto che nuotare in una piscina di 50 metri non è cosa da tutti e i costi di mantenimento e manutenzione sono elevatissimi. Credo che in periodi di crisi e difficoltà bisogna anche saper valutare le priorità (dico questo nonostante io sia un amante del nuoto).